Gran Maresciallo Rygar ha scritto:

io l'ho trovato veramente pessimo, proprio per il "meglio" che lasciava presagire con un epilogo ben ritmato e scenograficamente di ottimo impatto (pur essendoci delle illogicità anche qui).
inoltre è quanto di più lontano dal fumetto si possa immaginare (come filosofia del personaggio, non come trama, che viene inevitabilmente e giustamente adattata).
ultimo ma non per importantanza, sono rimasto davvero frustrato dagli spunti buttati lì e non sfruttati: il paragone cristologico appena accennato (kal-el ha 33 anni, e in una scena in chiesa viene sempre inquadrato con alle spalle vetrate con immagini di santi) poteva fungere interamente da perno della vicenda, con il conflitto tra umano e divino all'interno di un personaggio che è effettivemente entrambi (un po' alla dottor manhattan in watchmen); questo superman invece è stato "ridimensionato" nelle sue capacità in modo da non mettere gli sceneggiatori nell'imbarazzo di gestire un semidio, che viene ridotto alla stregua di un ironman. un vero peccato. in quest'ottica ne poteva uscire sul serio un capolavoro.

poi capiamoci: rispetto a superman returns è un film eccelso, solo che sembra un po' decentrato, spostato più sul fantascientifico: è più una storia di krypton che di superman. pollice in giù dal canto mio.. nemmeno russel crowe può salvarlo dal baratro di certe scenette ridicole.
va detto che l'attore è calza a pennello con la parte.

Non saprei.. Il Superman un po' iracondo (l'esagerata reazione alla provocazione del redneck) che arriva addirittura a compiere azioni impensabili per il trascorso Supes cinematografico (lo scontro finale) mi è sembrato pertinente e in linea sia alle origini del personaggio - decisamente stronzetto durante la golden age - che nell'autocelebrazione citante o anche solo ammiccante. Ricordiamo il celebre arco narrativo precedente all'autoesilio nello spazio, culminate nell'uccisione di Zod e altri due kryptoniani provenienti da una realtà parallela:

Evento recentemente ripetuto - anche se con molta meno enfasi e diretto ad un villain decisamente meno "fisico" - nel corso dei New #52. Il problema a mio avviso è riposto proprio nel modo in cui questa caratterizzazione viene sviluppata, senza godere di autentico approfondimento. E quando lo fa, tipo la morte di Jonathan Kent, crea solo danni che finiscono col trasfigurare il messaggio. Ed è vero che tutto rimane sulla superficie, in una sorta di accumulo votato all'anticlimax. Superman Returns era parecchio scarso - a cominciare dal delirante piano di Luthor - ma disponeva di molta più classe e misura nel tratteggiare i suoi personaggi, Lois Lane su tutti. E per quanto mi riguarda la scena del volo sull'acqua vale tutt'ora ogni singolo roboante minuto in cui Snyder si è divertito a distruggere astronavi e grattacieli.

Charles Petrie-Smith ha scritto:

Non andrei a vedere un film di Superman al cinema nemmeno se mi pagassero.

Questo perchè forse lo associ ad un concetto legato alla territorialità amerenga, quando invece il personaggio dovrebbe rappresentare un ideale universale quasi vicino all'astratto. Cosa che, sia chiaro, nel film non sussiste affatto e corrisponde a un'altra grande occasione persa.

Per quanto mi riguarda Natale non è Natale senza la seguente maratona:

- I Goonies
- Gremlins
- Frankenstein Junior
- Ricomincio da capo
- Explorers
- Navigator
- Nightmare Before Christmas
- Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato

Privandosi del sonno è inoltre possibile inserire a piacere anche Labyrinth, Il piccolo Lord, Ladyhawke e Miracolo sull'8a strada.

Dies Irae ha scritto:

Charles Petrie-Smith ha scritto:

Non andrei a vedere un film di Superman al cinema nemmeno se mi pagassero.

Questo perchè forse lo associ ad un concetto legato alla territorialità amerenga, quando invece il personaggio dovrebbe rappresentare un ideale universale quasi vicino all'astratto. Cosa che, sia chiaro, nel film non sussiste affatto e corrisponde a un'altra grande occasione persa.

Decisamente no.
Perché ho sempre detestato e trovato fastidiosamente ridicoli tutti i supereroi e Superman più della media.

Pacific Rim ti promette un film sui robottoni che picchiano i mostri e ti da un film sui robottoni che picchiano i mostri.
Secondo me mantiene quel che promette, quindi apposto.
Ci sono delle scelte di sceneggiatura che puzzavano già di vecchio negli anni 70: diciamo che questi erano dei cazzutissimi poi li facciamo spremere in tre minuti così tanto per far vedere che c'è pericolo.
Si poteva far di meglio con la sceneggiatura e metterci qualche stereotipo figo: tipo gli asiatici che insegnano ai merigani a collaborare.
Però è un action fatto bene:
senza pipponi di approfondimento psicologico
senza la parte di formazione da scartina ad eroe
senza la storia d'amore alla Transformers
gli spiegoni facevano ridere i polli, ma ho, gente, fotte sega, li stiamo parlando di robot e mostroni che vanno in giro beffeggiado la legge del cubo quadrato, che i dinosauri  o alcuni dinosauri di un periodo lunghissimo fossero mostri alieni... Vabbè tanto lo spiegone è durato 2 minuti e 30, glielo possiamo perdonare, dài.
Anche le barriere... X°D cioé la gente pensa di salvarsi con le barriere? WTF. Ma secondo voi!

Considerando che era un film sui robottoni inutile farsi delle pippe mentali... Bisogna guardare ritmo e impatto visivo e quelli ci sonom si, okay, due o tre scenette erano stupide, ma ho, io volevo un merendero di esplosioni e cazzotti robotici e quello ho avuto.

E.A. Coockhob ha scritto:

Pacific Rim ti promette un film sui robottoni che picchiano i mostri e ti da un film sui robottoni che picchiano i mostri.

E' vero, ma solo in venticinque minuti delle sue oltre due ore complessive. Il resto sono idiozie che annichiliscono ogni sospensione dell'incredulità, tenendoti ben saldo a terra quando invece vorresti volare assieme ai robottoni che si corcano di mazzate. Sia chiaro che non si chiedeva una trattazione scientifica sul tema bensì un uso quantomeno sensato di personaggi e situazioni.