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CORTI 2013 4/9 - ''L'UNICORNO DEI GHIACCI''

Re: CORTI 2013 4/9 - ''L'UNICORNO DEI GHIACCI''

Dragan ha scritto:

Se l'attacco e la difesa di protagonista e antagonista che combattono sono pari che accade? Si trova scritto da qualche parte?

Non lo specifica explicitamente, però dice che si colpisce/viene colpiti quando l'attacco "è superiore" alla difesa. Quindi se è uguale o inferiore, non si colpisce.

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Re: CORTI 2013 4/9 - ''L'UNICORNO DEI GHIACCI''

E.A. Coockhob ha scritto:

...La trama risponde a una logica che è quella delle fiabe, non quella di LS, mi spiace.

Questo commento mi pare riassuma alla perfezione il mio parere. Proprio per questo il corto non mi è piaciuto, perché sembra un racconto scritto prima del bando di quest'anno e "riadattato" con modifiche minime per rientrare nei parametri.
Ad esempio, tutta la parte relativa al museo ha poco a che vedere con un'ambientazione in stile Magnamund: custodi (ma poi perché chiamarli "scudieri"?),  cordoni, sale... Sembra di essere agli Uffizi di Firenze, non nel bel mezzo di Holmgard. Anche la fauna di Kaltenland viene trascurata: dove sono i Bakhnar e i Kalkoth? Che fine hanno fatto le Bisce Cristalline? Sembrava quasi una puntata di Quark, con Piero Angela che sogghigna sornione e ci presenta orche, delfini, orsi e foche.
Il protagonista è amorfo, ma almeno questo è parzialmente spiegato nell'epilogo (altra parte fiabesca che poco ha a che vedere col Magnamund). Sugli altri personaggi non mi pronuncio, perché sono appena abbozzati.
Lo stile di scrittura è buono, anche se mi chiedo perché l'autore debba usare gli apostrofi al posto degli accenti.
Voto: 5.

"Se non volete sentir ragioni, sentirete il filo delle nostre spade!"

Rygar
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Re: CORTI 2013 4/9 - ''L'UNICORNO DEI GHIACCI''

La sufficienza non ci sta'.

 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
 
Il problema del setting è già stato evidenziato ampiamente. Questa è una storia che più o meno poteva essere ambientata ovunque. L'aspetto favolistico ci starebbe, peccato che ci siano delle incongruenze mostruose nella trama, con svolte e sviluppi senza alcun senso logico. La cosa che in assoluto mi ha più fatto storcere il naso è stato il ventriloquismo. Cioé, va bene essere ventriloqui, ma come kasparov si fa a parlare con gli animali, ventriloqui o no?
Non mi dispiace l'utilizzo del d6 invece del d10. Stiamo sperimentando, quindi ben venga questa variazione. Peccato l'insensata nomina delle armature, un evidente errore rimasto da una prima stesura.
Il problema degli apostrofi al posto degli accenti suppongo derivi da una tastiera non italiana. In ogni caso, non è certo una giustificazione per gli orribili "sta'". Facciamo che sia una distrazione, portata avanti per tutte le pagine, altrimenti è un errore da matita blu alle elementari. Lo stile non mi convince troppo, comunque. Taglierei tonnellate di avverbi.
Oh, sia chiaro, qualcosa di buono c'è. Uno sviluppo lineare della storia, sia pure con le magagne di cui sopra. Un altro personaggio diverso da un Ramas - ragaz, dopo 4 Corti nemmeno un protagonista Ramas: non ci avrei scommesso una lira.
Però suggerisco all'autore di darsi una letta ai vecchi Corti e ai relativi commenti, per capire dove puntare per il futuro. Il potenziale non gli manca, prenda spunto dalle recensioni e proceda! wink
P.Q.M. il mio voto è 5,5.

Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate.

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Re: CORTI 2013 4/9 - ''L'UNICORNO DEI GHIACCI''

Purtroppo questo corto non mi ha convinto molto...
L'introduzione è accettabile anche se mi ha lasciato una certa curiosità il ritrovamento dentro una scatola, che sia un appiglio per un un eventuale proseguo in un secondo capitolo??
Però a leggerla bene si scontra poi con lo svolgimento della storia perchè se fino a quel momento siamo stati descritti come il migliore dei bravi ragazzi (i miei genitori adottivi mi hanno amato, il Sovrintendente Rukh mi ha preso in simpatia) poi ci riveliamo degli spietati assassini una volta che dobbiamo prendere possesso del corno.
Non ho trovato credibile che da un momento all'altro siamo pronti ad uccidere a freddo due guardie che troviamo per caso (strano non saperlo visto che è poi dove lavoriamo) che tra la'altro stanno dormendo e non rappresentano quindi una minaccia immediata... Lupo Solitario si è scoperto all'improvviso un abile killer per necessità, era minacciato da Drakkar, Kraan che volevano fargli la pelle, qui probabilmente le due guardie anche se non ci conoscevano avevano magari sentito parlare di uno scudiero e noi le facciamo fuori così nel sonno? Ancora meno credibile è l'uccisione di Leodegrand Rukh, un anziano molto gentile che amava passare il tempo con te!
Capisco che abbiamo questo chiodo fisso ma basta il corno di una balena a giustificare tutto ciò? Forse per alcuni si ma questo contrasto a me ha lasciato un pò di amaro in bocca.
Un altro aspetto che non mi ha convinto è l'atmosfera che mi è sembrata molto distacca da quella che si respirava nel libri di Dever; a differenza ad esempio dall'ultimo corto dove ci sembrava di essere davvero a Ragadorn qui non si prova nulla di tutto ciò a partire dalle persone, luoghi, animali ecc.
Molto probabilmente l'autore conosce molto poco il Magnamund e così si spiega anche la traversata a nuoto o con la barca a remi in una traversata che se non ricordo male Lupo solitario ci impiegò due o tre giorni e che quindi se non hai almeno una barca a vela ti puoi soltanto sognare di fare.
Purtroppo anche il finale non mi è piaciuto troppo con tutti quegli animali pronti a salvarci anche se qui si può trovare un pò di attinenza con l'arte del "controllo animale" che abbiamo già conosciuto nella avventure in questo mondo.
Per il regolamento/refusi (armatura,resistenza) mi sembra sia già stato scritto abbastanza mentre faccio un appunto sui combattimenti che se pur un pò macchinosi ho comunque apprezzato.
Venendo al voto pensavo di stare intorno ad un 4,4.5 ma voglio premiare l'autore in quanto ha deciso di cimentarsi comunque in un corto ambientato in un mondo a lui probabilmente poco familiare alzando il voto fino ad un 5.

Fly
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Re: CORTI 2013 4/9 - ''L'UNICORNO DEI GHIACCI''

Non mi dilungo nel commento, perché sono concorde col parare di molti.
La trama è abbastanza nebulosa, il paragone con "La Nascita del Male" calza a pennello. L'ambientazione del Magnamund è soltanto abbozzata, come se il corto fosse stato scritto in precedenza e poi adattato per corrispondere al bando.
E' un peccato, perché la prosa mi sembra buona e lo scritto è quasi privo di errori (qualche refuso c'è, ma niente di grave).
Secondo me il Regolamento è semplice ed efficace, e poco importa se diverso dallo standard di Lupo Solitario, apprezzo il tentativo. Peccato per il refuso delle Armature.
Alla luce di quanto detto, il mio voto è 5,5 ma esorto l'autore a riprovarci, perché il potenziale, secondo me, c'è.

Il buongiorno si vede dal mattino.
E' la giornata di merda che ti coglie completamente impreparato...

suaimondi
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Re: CORTI 2013 4/9 - ''L'UNICORNO DEI GHIACCI''

Rientro in punta di piedi nel voto. Vorrei appoggiare quanto detto da tutti (ma proprio tutti) gli altri ma vedo il corto in ottica diversa. Tolte talune uscite grevi (che non cito perchè stracitate) mi ha ricordato le musicassette del cantastorie, quelle del fiabesco "a mille ce n'è..". Vorrei dire che nonostante gli evidenti limiti è comunque riuscito ad evocare un'immagine sopita, un immaginario sepolto dietro un velo talmente sottile da quasi neppure sussistere. E proprio per questo motivo non mi sento di bocciare un excursus letterario evidentemente non comune alle corde semantiche dell'autore. L'attraversata a nuoto Holmgard-Kaltenland, le foche e le orche (wtf?!) e tutti gli altri riamandi sparati alla cieca, beh.. sono errori gravi. Gravissimi, visto il tema fondante. Voto 5, avresti meritato molto meno ma voglio (assolutamente voglio) leggere qualcosa di tuo slegato da vincoli e paletti.

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Re: CORTI 2013 4/9 - ''L'UNICORNO DEI GHIACCI''

Ametto di aver traccheggiato questa settimana. Alla fine ieri mi ero ripromesso, cascasse il mondo, di leggere e recensire oggi - ultimo giorno utile - questo Corto.
Ovviamente oggi sono stato male (colica biliare. Ahia!). Così è andata a finire che mi sono letto il Corto dal cellulare, mentre nell'altro braccio una flebo mi sparava un gustoso antidolorifico. Qualcosa a base di morfina a giudicare dal gusto.
La condizione di beatitudine in cui ho letto il racconto non illuda lo scrittore. Ho comunque annotato le molte cosè che non mi sono piaciute e non ho intenzione di fare sconti.
Anzi, ora dovrò mangiare in bianco per chissà quanto, quindi sono particolarmente incazzoso.


Il prologo del Corto è banale ma tutto sommato accettabile. Diciamo che già da lì ho notato una prosa un po' povera, un uso fastidioso di aggettivi inutili e, peggio ancora, di doppi aggettivi (doppiamente inutili, quindi).  Agli aggettivi si affianca l'uso di una moltitudine di altre parole superflue al fine della comprensione dello scritto. Sembra che lo scrittore, preso da un accesso di timidezza, avesse paura che il lettore non capisse cosa voleva dire. Ma in questo modo, caro scrittore, non aiuti il lettore. Gli dai dell'imbecille!
Comunque a essere sincero ho visto di infinitamente peggio. L'impressione generale è di una pietra da sgrezzare. Insomma, sì, l'autore secondo me non ha grande dimestichezza con la parola scritta. Quindi, autore caro, sappi che se questa è una delle tue prime opere di narrativa vedo in te buone prospettive di miglioramento. Se al contario mi dici che sono 30 anni che scrivi e che nel cassetto hai un romanzo di millemila pagine (che, chissà come, nessuno vuole leggere) allora temo di poterti solo raccomandare, cladamente, il lavoro agricolo.
Per lo stile che non mi è piaciuto molto tolgo solo -1 Punto.

La seconda cosa che mi è saltato all'occhio è il regolamento. Interessante ma macchinoso il doppio calcolo Azione A vs Reazione B e Azione B vs Reazione A. Troppo macchinoso, quando lo scopo è quello di consentire un danno inflitto contemporaneamente da entrambi i contendenti. Dever ha ottenuto la stessa acosa usando la Tabella del destino, ma dimezzando i calcoli da fare. Il fatto che non esistano armature e ben poche armi da usare, nonostante la dicitura sulla scheda del eprsonaggio, è un altro punto a demerito.
Inoltre mi spiace ma secondo me questo racocnto sarebbe da squalificare. Infatti vi riporto il punto 9 del regolamento:

9. Il protagonista potrà avere una particolare abilità o capacità da scegliere tra massimo 3 selezionabili prima dell’inizio dell’avventura, coerenti con il tipo di personaggio scelto.

Qui non ci sono abilità o capacità da scegliere. Manco una. Azione e Reazione sono, in fondo, solo la scorporazione della Combattività. Inoltre non è possibile "Sceglierle" esse sono imposte fin dall'inizio.
Questo aver bellamente ignorato uno dei paletti cardine del contest secondo me è molto grave Per tutti i motivi elencati qua sopra non posso che punire il racconto con un inaudito -3 punti.

Un'altra cosa che mi ha fatto arricciare le labbra e snudare i canini è quello sfoggio di spocchia e di saccente petulanza espressa nella spiegazione delle Abilità: Azione e Reazione. Al di la che Roma non è mai esistita nel Magnamund, così come non esiste la ligua latina e per tanto è un errore semantico bello e buono inserire tali spiegazioni, esse non servono a nulla, non donano nulla in più al regolamento o alla sua comprensione. Hanno l'unico scopo di gratificare l'autore per la sua incredibile saccenza (vabbè hai fatto il classico o lo scientifico, Braaaaavo!) e rimarcare una volta di più il concetto: Guarda come sono colto io e come siete ignoranti voi!
Per fortuna questo atteggiamento non ritorna così marcatamente nel resto del racconto, altrimenti lo avrei punito ben più severamente. Diciamo che è stato uno scivolone e lo penalizzo con solo -0,5 punti.

Veniamo all'ambientazione, o meglio alla perversione dell'ambientazione. La cosa è già stata evidenziata un po' da tutti. Quello non è il Magnamund, non si tratta di Holmgard e, tantomeno del Kaltenland. L'autore ha solo appiccitato i nomi a una storia che non ha nulla a che vedere con il mondo di Dever. Fin dal museo la cosa mi è girata male. Esistono i musei nel Magnamund? No. Certo che no. Esisteranno delle collezioni private di gente ricca o dei sovrani, come esistevano nel nostro medioevo. Magari le collezioni della Corona ogni tanto possono venire aperte alla plebe. Ma un museo strutturato come i musei odierni, con un curatore, i guardiani, addirittura i cordoni a delimitare le opere d'arte. E non parliamo delle guide, magari con la paletta in mano per chiamare a raccolta i vecchietti in gita organizzata dalla Vassagonia. No, mi spiace ma è troppo assurdo. L'orso, la foca e l'orca non mi hanno dato troppo fastidio. In fondo anche se Dever non li cita nei suoi rimanzi direi che, come nel Sommerlund esistono i cervi e i lupi, così nel Kaltenland possono esistere animali "normali" di fianco a quelli fantastici. Ma il mueseo moderno piantato maldestramente nel medioevo mi ha disgustato. Via un altro -1 Punto

Finiamo con la carrellata con i buchi logici. In solo 40 paragrafi l'autore riesce a ficcarne più che J. J. Abrahms nell'ultimo Star Trek.
In due giorni il protagonista arriva a Kelte!
Ci può arrivare anche a nuoto!!!
Ruba una barca a vela e, pur non avendo la minima esperienza, riesce a farla andare. Ridicolo! Manovrare un barca a vela è complesso, ancor di più se si è da soli, richiede conoscienze ed esperienza.
Se cade in mare (gelido) vestito di tutto punto riesce a spogliarsi e ungersi (sott'acqua e nuotando) tutto il corpo, inoltre il tutto senza perdere lo zaino con il corno. Ora che è estate io inviterei cordialmente l'autore al largo di qualche caldo mare mediterraneo e lo inviterei a replicare la medesima impresa, così si renderà conto dell'assurdità descritta.
Poi c'è la faccenda del ventriloquismo. Perché, dico io, perchè ha dovuto aggiungere una cosa simile a cosa serve, quale significato ha, oppure quale valore aggiuto da al racconto scoprire che il personaggio è ventriloquo e scoprirlo a metà se non due terzi dell'avventura? Non è che l'orca o l'orso lo aiutano perchè è ventriloquo, no? Mi risulta che i ventriloqui (burattini di legno a parte) sono saportiti proprio come tutti gli altri.
E a proposito, perchè mai l'orca e l'orso lo aiutano? Perchè gliel'ha chiesto gentilmente? Perchè sì? Perchè è fantasy?  angry
A me queste cose mi fanno imbestialire, ancor più di un corno che, sarà anche magico, ma è impugnato da un umanuccio e fa il doppio dei danni degli artigli di un ORSO BIANOCO! Cavolacci, un artiglio di un orso bianco (anche se macilento) può staccare la testa a un uomo. Un artiglio solo! Non puoi dirmi che fa 4 danni quando un manganello ne fa 5. Questo è prendere per il culo la gente! Le cose devono accadere per un motovo, il motivo deve essere, o diventare chiaro per il lettore e occorre evitare l'uso del deus ex machina...
Ma non sono qui per un corso accelerato di scrittura. I buchi logici e narrativi sono tanti e tali che devo togliere altri -2 punti.

Quello che rimane è un due a mezzo. Mi rendo conto che un simile voto possa fare male e mi spiace per l'autore. Come ho detto in apertura non credo sia una causa persa, per qusto voglio arrotondare a tre, nella speranza che non si sia offeso troppo delle mie parole e voglia invece riflettere su di esse (poi magari può anche eccepire che ho detto un mare di st******e).

Il mio voto è 3  sad

EDIT: Dopo larimbeccata di EGO mi sento di dover aumentare il mio voto a 4

gpet74
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Re: CORTI 2013 4/9 - ''L'UNICORNO DEI GHIACCI''

gpet, ma il regolamento non dice che il protagonista DEVE avere delle abilità tra cui scegliere! Non fare il giudice sotto l'effetto dell'oppio, rischi di perderti dei pezzi! wink


Scherzi a parte...

 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
 Forse mi troverete troppo generoso con questo Corto, ma il fatto è che la prima impressione che mi ha fatto era ottima. In generale, mi ha molto sorpreso per la sua... diversità. Mi ha lasciato delle sensazioni che in un primo momento mi hanno indotto a passare sopra alla maggior parte dei problemi che voialtri avete giustamente sottolineato.

Diciamo allora che il difetto maggiore è la scarsissima attinenza al contesto Magnamund. C'è Holmgard, c'è Kalte, ci sono i Barbari dei Ghiacci. Fine dei riferimenti a LS. Forse si sarebbe potuto perdonare tutto, se l'autore non avesse voluto introdurre figure mitiche che proprio col Magnamund non c'hanno un razzo a che fare. Il Grande Dandan? Ma dài smile2 Sembra una roba uscita da una storia di Rat-Man: il signor Frangipeti... il Mago Merlano... il Grande Dandan bigsmile2

Per il resto, ho apprezzato il carattere onirico-favolistico del tutto. È talmente schizzato e incoerente che non ho difficoltà a farlo passare come un sogno, o come una fiaba sullo stile del mio L'albero di fuoco. Non so di quale popolazione del Magnamund... ma ci potrebbe quasi stare smile

La parte del marinaio e della barca invece mi ha ricordato molto l'inizio di Oberon, ma al contrario.

La giocabilità è discreta. Secondo me il Marinaio è troppo forte, considerando che è praticamente l'unico combattimento obbligatorio e può essere evitato solo usando l'olio. D'altro canto, il racconto si può finire senza nemmeno un combattimento... e questo non so se considerarlo un pregio o un difetto, perché si ricollega al fatto che il Corto, bene o male, quando mette in scena un combattimento, alla fine ti rimanda sempre agli stessi esiti. Come fatto notare da Mornon, la cosa diventa eclatante quando uccidi l'orca e... questa si sta ancora avvicinando al paragrafo successivo, che è lo stesso in cui potevi fuggire dall'orca.

Tuttavia, il sistema di gioco è veloce e semplice. Interessante il ridursi dei punteggi dopo ogni prova, e il fatto che si possa riuscire o fallire una prova o un attacco tirando 2 o 12. D'accordo, ricorda il Giudizio di Dio di Misteri d'Oriente, ma se penso a quanto sarebbe stato utile in Dimensione Avventura, non è un'idea scontata.

Boh, in definitiva, è un racconto stranissimo e forse nemmeno veramente in tema col concorso, ma l'atmosfera e il finale mi hanno lasciato talmente spiazzato che l'impressione finale è positiva smile2
Applicate le giuste penalità per i problemi discussi, il mio voto finale è 6,5.

EGO
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Re: CORTI 2013 4/9 - ''L'UNICORNO DEI GHIACCI''

Ufff. ma non ti stanchi mai di avere sempre ragione?

Aggiornato il mio voto.

Aspetto fremente la pubblicazione delprossimo Corto in gara. Spero che Dragan sia puntuale.

gpet74
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Re: CORTI 2013 4/9 - ''L'UNICORNO DEI GHIACCI''

gpet74 ha scritto:

Ufff. ma non ti stanchi mai di avere sempre ragione?

Non per niente questa è la mia citazione preferita: www.youtube.com/watch?v=IpYwUKYMzPI

EGO
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