Chiaro: bisogna stare attenti a non  deludere il pubblico giovane.   

Dunque, vediamo:
I peli superflui la nostra MITTIKA! li ha... ma mica addosso!  Dopo il lungo e sofferto rito celtico della depilazione brasiliana (quasi 200 paragrafi del librogame), MITTIKA! li mette in una scatoletta a mo' di ricordo e li abbandona nel casseto.

...ma lascio immaginare al lettore il ruolo importantissimo e fondamentalissimo(*)  che avra' nel seguito della storia questo potente amuleto fatto di palla di peli superflui fucsia-ocra-cobalto!   


(*) Azz... ora mi tocchera' pensarci su e non la vedo semplice...

...meno male hai citato pure gl'ignoranti: per un attimo ho temuto il peggio...
Se invece dicevi 'vanitosi, saccenti e brizzolati', ero fottuto.

Prevedevo ti saresti sentito tirato in ballo anche se il discorso era a carattere generale... comunque finche' c'e' la capacita di fare autocritica non tutto e perduto! 
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Parlando di aspiranti "scrittori diabolici", su quello stesso sito si narrano le gesta anche di un certo Sergio Rocca. Un tale che ha pubblicato l'ennesimo fantasy, ma ricorrendo addirittura ad una casa editrice di quelle a pagamento ...attirandosi cosi' un supplemento di disprezzo dei critici e scavando quello che pare sia considerato un ulteriore gradino in basso nell'epopea italiana del fantasy-trash. 

Non pago di cio', pare abbia aperto un canale youtube dove intervistava se stesso. Chi ha visto i video, parla di monologhi letterari da "ricordo indelebile", che colpivano soprattutto per l' "incredibile" modestia emanata dell'autore... (ci siamo capiti...) 
Ora, purtroppo, tali contenuti risultano rimossi... 

Quello che invece e' rimasto, (e viene sfottuto senza' pieta' dal sito), sono le traccie di una imbarazzante "operazione mediatica" ordita dal soggetto in questione - pare a botte di falsi account - per fare promozione al proprio libro ed influenzare l'opinione pubblica... anche a costo di tirare merda su altri autori (vedi le "belle" parole per la Troisi)...

Vi assicuro che a leggere di queste assurde manovre c'e' da sganasciarsi... ma anche da pregare che soggettoni del genere non giungano mai sui nostri lidi... o saremmo belli che fritti! 

Sergio Rocca 1
Sergio Rocca 2

guarda, in generale ti darei ragione.... ma hai letto con attenzione il tono dei post? L' evidente megalomania che traspare non appena crede di non essere sgamato e perde ogni freno inibitore? Questa persona ha scritto un libro e gia' parla di se stesso come di un personaggio da tramandare sui libri di storia (mentre gli altri sono pulci, ovviamente).
Il tutto in un'operazione multi-account che piu' disonesta non si puo'... 

Mi spiace ma in casi come questi, lo sputtanamento m'appare giustificato... e spero, alla fine, risultera' d'aiuto anche per lui il tornare coi piedi per terra.

Sono d'accordo con Danilo.

Per me, questi sputtanamenti sono eccessivi e non costruttivi. Perché sono facili, esageratamente denigratori, e raramente mettono in evidenza dei modi in cui si potrebbe migliorare.

È chiaro che, in parte, sono meritati. Abbiamo scritti amatoriali, pubblicati al volo da editori "pesantissimi", senza il necessario editing. L'incompetenza di tutta la catena produttiva (eccetto il tam tam pubblicitario), il successo - di pubblico e monetario - dei responsabili, fanno comprensibilmente incazzare i lettori più scafati (e non oso immaginare i/le prof di italiano degli autori!).

Tuttavia, critiche del genere ti fanno solo sembrare invidioso. Pensateci: quanto tempo, quante parole, per denigrare l'opera di qualcun altro! E gratis! Se sei tanto bravo e hai tanto tempo, perché non dimostri di saper scrivere qualcosa di meglio? Mi viene quasi da pensare che, dopo il caso "Gamberetta VS Troisi", pubblicare opere con errori grossolani sia diventata una strategia commerciale. Ci sarà sempre il gambero che, indignato, si mette alla tastiera per produrre un wall of text al vetriolo. Ma poi il wall of text diventa pubblicità a sua volta...

E comunque, lo sapete tutti: l'eccellenza è soggettiva. Se esistesse eccellenza oggettiva,sarebbe comunque poca. Il mercato è troppo grande per contenere solo eccellenza. L'entertainment VIVE di inesattezze, e forgia la nostra percezione della realtà e le nostre aspettative (basta farsi un giro su TV Tropes per rendersi conto di quanto lo faccia). Io sono un medico, avete idea di quanto mi infastidiscano le inesattezze o la pura fantascienza che si vede spesso nelle innumerevoli serie TV "mediche"? (non a caso mi piace tantissimo Scrubs, che nella sua demenzialità ritrae piuttosto bene quella vita professionale)

Eppure, questa roba PIACE, quindi vende, e se provate a contraddire chi la apprezza, non potrete mai vincere. E non possiamo neppure pretendere che tutti sviluppino un "senso critico": ci va del tempo, e bisogna andare per gradi, e pochi possono permetterselo. Vi ricordo che siamo tutti qui grazie ai librogame. Chi è stato uno dei più amati e venduti autori di LG, quello che ha fatto più carriera nell'industria del divertimento? Ian Livingstone. Ed è una delle peggiori penne che abbiano mai vergato libri-gioco.

E non pensate mai che le Troisi e gli UNIKA siano UNIKI dell'Italia. Il livello è quello in tutto il mondo. Sapete quale genere di libro vende tantissimo in USA? I romanzi tratti da libri, videogiochi e serie TV. Se non fossero ufficialmente autorizzati, molti di essi potrebbero passare per fanfiction (de facto, se vogliamo, lo sono!). Ho letto uno dei romanzi di Resident Evil in inglese: non avete idea della quantità di doppi aggettivi, di cliché ed ingenuità (che già caratterizzano il videogioco, ma lì hanno più senso di esistere). I romanzi di Star Wars? Sebbene siano diventati parte del canone della saga, è pieno di gente che rabbrividisce al solo nome di Kevin J. Anderson.

La cosa che mi dà più fastidio, è la paraculaggine che caratterizza le iniziative italiane. Il nostro mercato librario interno è ridotto così male, che per raggranellare soldi Mondadori risparmia sull'editing e butta fuori prodotti chiaramente scritti da raccomandati (è così difficile credere che siano davvero cugini/nipotini della Troisi, o comunque parenti dei "maestri" del fantasy italiano)? E cerca di farne prodotti di punta? Ecco, questo sì che mi fa incazzare e secondo me giustifica l'acredine dei gamberettiani. Molto più del livello amatoriale di scrittura (nei vari Corti ho visto perdonare roba dello stesso livello, eh, non facciamo finta di niente) o del fatto che la gente compri libri scritti male (io stesso ho tutto Compact di Thraves, anche in inglese...).

Danilo Baldoni ha scritto:

Quoto, ovviamente quoto.

Aggiungendo che la soggettività dell'oggettivo è tanto soggettiva che fa schifare a molti lavori madornali come 'La Storia Infinita' (a mio avviso, caposaldo non solo del fantasy moderno ma anche della letteratura tutta); come forse m'è già capitato di dire altrove, se per questa Opera molti editori furono restii -Ende non lo nascose in più d'un'intervista- come possiamo pretendere che le cose mutino dall'oggi al domani...?
Lui stesso disse: se oggi Goethe o Dante volessero pubblicare, non saprebbero con chi... concentrato com'è l'editore a far valere la sua identità rifilando con un classico 'ci spiace, ma la sua opera non è in linea con la nostra pubblicazione'.

Hai un bel coraggio ad accostare Ende a questi quattro pezzenti, ma pazienza.