da anni seguo dylan dog serie che comprensibilmente con gli anni è andata un pò calando, anche se ogni tanto mi regala ancor abelle sorprese. Continuo a seguirla in gran parte per abitutidene è bello ogni mese ritrovare i soliti personaggi, amici di carta diventati un pò veri.
Poi seguo da alòcuni anni Rat-man che oltre ad essere un fumetto che sposa in pieno la mia comicità demenziale ah il grande onore di essere un fumetto nato dal basso, di umili origini ed autoprodotto, un bel segnale in un mondo inflazionato e difficile come quello del fumetto. ne ho letti a periodi molti altri, tra cui molti della bonelli come Mister No, Martyn mystere, nathan never, i classici titoli della dysney, quelli erotici ( oops! d'autore) di manara ecc. ma sempre a scrocco o comprandoli saltuariamente

Krenim ha scritto:

per Dylan Dog ti consiglio al 100% le storie della Barbato, è l'unica che sia riuscita ad avvicinarsi a quelle di Sclavi.

Mmmmmmh. Mmmmmmmh. Non proprio, via. La Barbato all'inizio sembrava la sceneggiatrice del secolo. Poi, dopo la decima storia di dialoghi retorici, citazioni ad esclusivo uso e consumo dei fan più nerdosi, sceneggiature indecise tra l'aspetto umano della vicenda e lo svolgimento fluido e coerente della vicenda stessa, il mio entusiasmo è finito. Soprattutto quello che ha ucciso la credibilità della Barbato è il fatto che, immancabilmente, le ultime 15-20 pagine di ogni storia sono dedicate alla ricostruzione di tutta la vicenda in stile Sherlock Holmes/Signora Fletcher, talvolta con incoerenze incredibili (penso a Il cimitero dei freaks dove la "dentatura" usata per il primo omicidio era in ACCIAIO ma nella scena col medico legale veniva fatta passare per quella autentica del freak. ???????). Nessuno ha mai scritto DD come Sclavi, anche se la Barbato ha il merito di trattare temi veramente scottanti, crudi e di grande interesse, spesso autentici.

In quanto al disneyano Witch, era un signor fumetto fino intorno ai numeri 50-60. Poi c'è stato, per qualche motivo, un abbassamento del target ideale e il fumetto è passato in secondo piano rispetto agli articoletti e ai test in stile Cioè e Top Girl. Infine, verso il numero 75 la sceneggiatura della serie intera è stata affidata a un altro sceneggiatore, che ha deciso di riscrivere completamente molte basi di tutta la storia, ammazzando così quel poco che restava di continuity e inimicandosi tutti i fan della prima ora. Ho smesso di comprarlo al numero 100, dopo già almeno tre anni di agonia. Spero che, al prossimo calo di vendite, decidano di sopprimerlo.

Io attualmente sto seguendo due manga (Zetman e Detective Conan) e continuo a ricevere Topolino in abbonamento.

EGO ha scritto:

In quanto al disneyano Witch, era un signor fumetto fino intorno ai numeri 50-60. Poi c'è stato, per qualche motivo, un abbassamento del target ideale e il fumetto è passato in secondo piano rispetto agli articoletti e ai test in stile Cioè e Top Girl. Infine, verso il numero 75 la sceneggiatura della serie intera è stata affidata a un altro sceneggiatore, che ha deciso di riscrivere completamente molte basi di tutta la storia, ammazzando così quel poco che restava di continuity e inimicandosi tutti i fan della prima ora. Ho smesso di comprarlo al numero 100, dopo già almeno tre anni di agonia. Spero che, al prossimo calo di vendite, decidano di sopprimerlo.

Da quel che mi ricordo d'aver sentito, la Disney Italia all'epoca ha cambiato la dirigenza e questi hanno deciso di abbassare considerevolmente il target di riferimento cassando tutto quello che era anche solo un po' più maturo, indipendentemente dalle vendite e dal successo di critica.
D'altra parte è abbastanza evidente come la qualità di Topolino, giusto per citare la testata principale, è collassata.

FalcodellaTempesta ha scritto:

Bello, anche se alcuni singoli episodi usciti sul "Vernacoliere" sono superiori. Don Zauker però è un personaggio grandioso.

Questo sì, per carità, ma quelle sono storie brevi principalmente incentrate su di una singola situazione o sulla singola gag, qui la storia è un po' più articolata ed ero curioso di vedere se gli autori sarebbero stati in grado di tirar fuori qualcosa d'interessante.

Pensare che anche la Panini se ne era interessata (ovviamente non voleva certo il personaggio così ruspante però, cosa che davvero non avrebbe avuto alcun senso).

Krenim ha scritto:

Da quel che mi ricordo d'aver sentito, la Disney Italia all'epoca ha cambiato la dirigenza e questi hanno deciso di abbassare considerevolmente il target di riferimento cassando tutto quello che era anche solo un po' più maturo, indipendentemente dalle vendite e dal successo di critica.
D'altra parte è abbastanza evidente come la qualità di Topolino, giusto per citare la testata principale, è collassata.

Veramente, in seguito al cambio di direttore responsabile, Topolino è nettamente migliorato nell'ultimo anno e mezzo-due. Riguardando i numeri di pochi anni fa era diventato veramente infantilissimo e gli articoli erano inguardabili anche graficamente, ma ora è stata intrapresa una nuova strada, ed è molto meglio. Per le altre testate... ricorderemo sempre il periodo 1996-2001, che ha visto la nascita del glorioso PK e del primo bellissimo Witch, come un'era di grande coraggio e di grande apertura mentale da parte di Disney Italia. Pare, purtroppo, che oltre a decisioni prese in seno alla dirigenza italiana, ci siano state anche direttive imposte dalla sede centrale americana a non "osare" troppo. Infatti negli ultimi anni la Disney Italia ha perso molti artisti proprio perché le nuove condizioni e le nuove scelte editoriali li limitavano troppo e non li remuneravano abbastanza.

ilsaggio79 ha scritto:

un fumetto che secondo me è stato veramente importante e che ormai ha imboccato la via del tramonto da un bel pezzo è Alan Ford. Penso che mai nessun altro fumetto abbia fatto una fotografia grottesca ma puntuale della società italiana come questo, con i suoi  lavoratori statali fannulloni, la gente cinica e menefreghista, la povertà (è vecchio come il cucco), la sanità approssimativa degli ospedali,i vecchi avvinazzati, ecc., aveva veramente una satira ghraffiante, peccato che col tempo sia diventato sempre meno lo specchio dei tempi, e inoltre il suo prezzo è diventato eccessivo

Quoto tutto, peccato che si sia esaurito praticamente più di 20 anni fa, con l'addio di Magnus. Ma i primi 75 numeri, con l'accoppiata Magnus-Bunker in cabina di regia, è stato uno dei fumetti più incisivi e satirici della storia italiana, un vero capolavoro.