Ho sviscerato tutta la serie nuovo ordine, della quale avevo alcuni buchi fin da bambino, nelle mie recensioni.

Sostanzialmente Dever sfodera la sua migliore prosa, fin troppo ampollosa, tralasciando la parte game e offrendo sfide mediocri e antagonisti mezze cartucce, da sconfiggere oltretutto quasi mai in duello ma con passaggi non interattivi.

Unito alla spersonalizzazione del personaggio (poteva almeno dargli un nome!) e allo scenario estraniante del Magnamund all'orientale ne viene fuori un quadro molto, molto lontano da Traversata infernale, com'era ovvio.

Ribadisco quanto già scritto: se mai davvero farà uscire gli ultimi 4 libri avrà l'occasione di una mini-saga che dovrà inevitabilmente scrivere e congegnare in modo diverso.

Personalmente, la serie nuovo ordine non mi è mai andata giù, cambiare protagonista per me ha portato alla decadenza della serie, lupo solitario era un predestinato ben caratterizzato , e ambientarli tutte due nello stesso arco temporale  è stato un errore. Quello che spero vivamente, è che se dovessero uscire ultimi 4 della serie ritorni lupo solitario come protagonista, vorrei proprio mettere le mani nuovi poteri di supremo maestro, Donati dal dio ramas.

EGO ha scritto:

Solo gente comune che ti mostra una cartina, ti fa scendere in un tunnel, muore nel crollo del tunnel.

Huahauahuah

EGO ha scritto:

Alchimia e/o Magi-Magic risolvono tutto, le quattro nuove Arti sono essenzialmente inutili

Io ho giocato per più tempo possibile imponendomi di non scegliere mai le arti risolvi tutto!

12 o 20, dai

EGO ha scritto:

Il volume 26 aveva il potenziale di essere uno dei più tipici e memorabili della serie, praticamente un Kaltenland 2, per l'ambientazione particolare e i mostri introvabili da altre parti. Peccato che fosse una noia mortale. La traduzione ci ha messo del suo, non dimentichiamolo.

È perfettamente vero, e secondo me il discorso può essere esteso a tutti i numeri ambientati nel Magnamund meridionale.
Come tutte le serie che mostrano un po' la corda, LS negli ultimi numeri si è messo a strizzare l'occhio agli appassionati, introducendo tutta una serie di luoghi e personaggi che avrebbero dovuto suscitare un senso di familiarità ai lettori di più antica data. Peccato che per i lettori italiani questo non sia avvenuto, perché vanno perse le citazioni di tutti i nomi che a suo tempo erano stati modificati da Lughi (a ragione o a torto, di questo si può discutere).

Stella Grigia è notoriamente lo svarione più clamoroso, ma c'è tutta una congerie di nomi e citazioni che vengono perse, come la città di Suhn, che gli italiani che che hanno letto Oberon 1 avrebbero amato riconoscere come "Il porto di Suni, la prima città che vedi in vita tua" (una descrizione che, quando la lessi per la prima volta, mi aprì il cuore dall'emozione, e garantì un'immedesimazione totale), e cose così, che mandano completamente a ramengo quell'effetto nostalgia su cui un Dever abbastanza a corto di idee avrebbe voluto puntare.

Perché secondo me, in definitiva, e al di là di questi trucchetti da sceneggiatore consumato, il problema è proprio questo: un autore, dopo vent'anni che batte sullo stesso chiodo, difficilmente avrà qualcosa di originale da dire; parimenti, un'ambientazione, dopo un certo numero di utilizzi, è come un limone spremuto, e non c'è più troppo succo da cavare.
È vero che in alcuni casi funziona: sono cinquant'anni che Tex Willer vive avventure basate su non più di cinque o sei plot standard, ed evidentemente i lettori lo trovano rassicurante. LS, in più, però è un Librogame e i lettori vorrebbero anche giocarlo, con tutta evidenza. Anche perché, va bene la vena letteraria di Dever, ma se devo semplicemente leggere un romanzo, direi che qualcosina di meglio si riesce ancora a trovarlo, no? Come invece è stato fatto notare più e più volte, di fatto i libri del nuovo ordine (e, secondo me, anche quelli dall'11 in poi), di fatto non offrono più quella splendida giocabilità che era la caratteristica vincente dei primissimi numeri e che faceva sì che moltissimi lettori della metà degli anni Ottanta li prediligessero ai rigidi tracciati di "Fighting fantasy".

Negli ultimi numeri di LS, semplicemente, non si gioca più. È chiaro un unico dettaglio: bisogna effettuare le scelte "giuste" a monte - ed è altrettanto patente che alcune arti non servono a niente - così come è necessario possederle al livello di evoluzione massimo richiesto per il libro che si sta giocando, altrimenti si viene puniti con perdite di punti di Resistenza tanto più severe quanti meno sono i precedenti capitoli della saga che abbiamo messo in carniere. Se si riesce ad ovviare comunque a questo problema, si finisce il libro qualunque siano le scelte effettuate all'interno della narrazione. Decisamente noioso, no?