Nessuno nelle sue classifiche cita quel genio di Buzzati...

Metallo urlante l'ho letto: è stato il motivo per cui ho letto Antracite.

Tutto sommato, ma l'avrete capito, la letteratura italiana del novecento non mi sfagiola molto, con rispetto parlando. ...Però mi piacciono abbastanza Sciascia, Jovine, Pratolini e Tondelli.

Non sono in ordine di gradimento, e ne metto 15 perchè dieci sono troppo pochi..

1) Tolkien - Il signore degli anelli
2) McEwan - Chesil Beach
3) James - Giro di vite
4) Dumas - Il conte di montecristo
5) Coe - La famiglia Winshaw
6) Vittorini - Uomini e no
7) Doyle - Due sulla strada
8) Eco - Il nome della rosa
9) Blisset - Q
10) Wallace - Infinite Jest
11) Verne - 20000 leghe sotto i mari
12) Murakami - L'uccello che girava le viti del mondo
13) Matheson - La casa d'inferno
14) Yourcenar - Memorie di Adriano
15) Mann - I Buddenbrook

E poi.. Stagioni diverse di S.King, nei Mari del sud e L'isola del tesoro di Stevenson, Gordon Pim di Poe, Carmilla di Le Fanu, Non voltarti della Du Maurier, I pilastri della terra di Follett, Il deserto dei tartari di Buzzati, Pellegrino in Asia di Fosco Maraini...

Il ciclo di Marte di Burroughs... leggendario John Carte di Marte che sviene in una grotta indiana e si ritrova sul pianeta rosso!!!! Fantastico... e l'ottavo colore?

Credo di averli tutti, ed anche quella del ciclo di venere... ricordi le copertine della editrice nord?

Yanez ha scritto:

mettiamo anche qualcosa di lovecraft e i Miti di Cthulhu ?

Se un buon 75% dei suoi racconti non ruotassero attorno al solito schema sarebbe nella mia top ten.

e il conan di howard?

Mi piace perché nella letteratura d'intrattenimento è un fuoriclasse, Oltre a Conan ha fatto anche dei bei racconti sovrannaturali e pulpeggianti tipo Elrik Khan. Bellissimo anche il ciclo di Solomon Kane. Di lui ammiro la sua enorme conoscenza della storiografia: a volerlo leggere bene è una miniera di citazioni (ma abilmente dissimulate), anche di autori poco frequentati, a volte sbaglia qualche data come Nei Signori della Spada. Ma non è in cima alle mie preferenze, pur essendo un gigante. Avrà anche disegnato dei fumettoni ma ha usato delle chine di primissima qualità e con una perizia tecnica rara.
Poi per lui vale lo stesso discorso di Lovercraft: i protagonisti dei suoi racconti si somigliano un po' tutti, non troppo, ma un po' si, almeno fisicamente.
Poi vabbé, ovvio che gli eroi di Howard risentano di tutta una serie di pregiudizi negativi, specie in Italia.

e il ciclo di marte di burroughs?

A parte quella di Evangelisti la fantascienza non mi piace tanto, ma penso sia imputabile a un limite mio gusto.