LORELAI:
Pur concentrata e tesa sulla botola, le parole di Zagrabal mi strappano un fuggevole sorriso.
"Personalmente, non ne ho alcun bisogno. Rischiamo di perdere la carovana, se ci smarriamo qui sotto... nel migliore dei casi. Ma non abbiamo attaccato questi armigeri per difesa, al contrario. Quindi, se qualcuno di voi sa cosa stiamo cercando e perchè, sarebbe bene che parlasse ora..."
Soffermo quindi gli occhi prima su Zagrabal, poi di nuovo su Ketharr, occhi che improvvisamente paiono due braci scure.

LORELAI:
Alla risposta implicita, abbasso di nuovo gli occhi con un leggero sospiro. Poi, a passi incerti, come ancora non molto in forze, cerco anch'io di munirmi di una delle lanterne.
Se non è possibile prenderle, aiuto Ketharr a radunare materiale per un paio di torce, offrendo la mia scatola decorata per accenderle.
Alle sue parole, annuisco: "Bene... purchè tu non pensi ancora di congelarmi, se tornerò di nuovo dalle braccia della morte. A questo punto, sono anch'io curiosa di scoprire che diavoleria allestivano qui quelle maschere. Chissà che non vi siano risposte anche per me.". Sorrido, di nuovo risoluta.

Vi disponete rapidamente attorno alla botola e vi dividete i compiti con una certa scioltezza. La cosa per un istante vi fa fermare e guardare l'un l'altro negli occhi.

Un pensiero comune vi attraversa la mente. State diventando una Squadra. Manca ancora l'affiatamento e la perfetta strategia di un gruppo consolidato, ma è certo che avete iniziato a rispettarvi e conoscervi l'un l'altro. Chi sa che in futuro non decidiate di unire davvero i vostri sforzi per la Sfida dei Maghi, scegliendo insieme il vessillo di un unico Patrono...

Ma non è ancora questo il momento di pensarci. Il mistero della Torre sembra adesso schiudersi davanti a voi. Guadagnate tutti 20 PXP per aver raggiunto e aperto la misteriosa botola...

Mentre Lorelai dà fondo alle sue ultime riserve di erbe medicinali (guadagnando 2 Punti Resistenza), il Rosso solleva cautamente la pesante lastra quadrangolare, utilizzando le armi dei misteriosi assalitori incappucciati. Il coperchio si solleva e poco dopo si abbatte sul terreno, con un tonfo attutito dal suolo. Adesso che è aperta, questa botola sembra ancora più grande, misurando approssimativamente 1,5 metri x 1,5. Subito sotto di essa vi sono delle scale, ampie e ben levigate, che discendono nel sottosuolo.

Zagrabal e Ketharr si avvicinano alle lampade e le staccano senza problemi dai sostegni. A parte il colore inquietante dei vetri sono ottime lampade, forse un po' pesanti, ma anche cariche di olio.

Potete portarle con voi ma segnate bene chi le tiene in mano. Questo avrà valore in termini di gioco per quanto riguarda la capacità di vederci e di utilizzare le mani da adesso in poi.

Se decidete di discendere le scale (!) dovete anche segnalarmi l'ordine di marcia, che muterà da adesso in poi solo a vostra espressa decisione.

Zagrabal armeggia con lo zaino ed estrae un po' di frutta. La porge alla fattucchiera dicendole: "Dama Lorelai, se fossimo tra le mura della mia dimora, avrei la cura di farvi approntare una cena degna di una principessa... Tuttavia in questo frangente mi trovo costretto ad offrirvi solo quel poco che mi porto appresso. Ah, ma forse voi state pensando che la frutta sia avvelenata... Vi rassicuro che non è mia intenzione privare i miei occhi del piacere della vostra bellezza, per adesso... Prendetela senza timore!"

Zagrabal sorride alle parole della fattucchiera: "Temo di necessitàre anch'io di un poco di ristoro, dama Lorelai" ed anch'egli assapora un frutto. (master in termini di gioco, io mi mangio un pasto, e la fattucchiera quanti ne vuole, sebbene credo che 2 siano più che sufficenti per riportarla in piene forze).