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8 marzo: festa dell'Aloona

Re: 8 marzo: festa dell'Aloona

Oh no! Vi siete Baldonizzati!!!

ilsaggio79
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Re: 8 marzo: festa dell'Aloona

Una relazione CASTA??? O__o
Va beh, rispetto le idee altrui, ma così è praticamente certo e non probabile che finisca prima di cominciare, mettici pure un 99,9%, salvo non sia basata su altri interessi e le relazioni si abbiano al di fuori.
Comunque, evviva l'ottimismo. Scusa se spero che non la prendano tutti come te o posso mettere fine anche alle mie speranze future. Hai già deciso che dopo tot tempo si sta insieme solo per i figli? Se parli di te non so, ma non generalizzerei, conosco chi non ci sta nemmeno per loro e chi ci sta nonostante loro. E chi si ama da una vita senza. Il problema è proprio quello che dicevo prima: troppi si fanno passare le cose per evitare possibile fine, ma ti dirò... ti stupirebbe sapere che in un periodo molto difficile della mia vita, le migliori parole mi sono arrivate da un amico con qualche annetto più di me, divorziato dopo vent'anni di matrimonio e con altre due relazioni finite successive, attualmente single e che avrebbe quindi tutti i motivi di rigettare la sola idea. Mi disse invece, con una serenità invidiabile "il problema è che evitiamo di buttarci per paura che finisca. Ma se ci pensi, tutto finisce, anche la vita, non per questo non viviamo e se vivessimo col terrore di morire smetteremmo di godere della vita. Smettila di avere paura della fine delle cose, solo così ti godi ogni giorno quel che danno, finchè ci sono". Preferisco, personalmente, cercare di arrivare alla sua prospettiva e me lo auguro.
Comunque, siamo trascesi anche troppo nello specifico dell'amore, si vede che il thread è dedicato a una femmina.
La mia era un'osservazione diversa: parlavo del fatto che scegliere di fare altro mettendo in pausa certi discorsi è visto quasi menomante per una DONNA, almeno da molti uomini o si stenta a credere che possa star sola per rivedere la propria vita, senza che sia un ripiego per mancanza di materia prima.
La frase più frequente che mi sento dire, quando alla domanda "non hai un compagno/marito?" rispondo "no" è "ma dai...una così bella ragazza... non ci credo". So che vorrebbe essere un complimento, ma suona più una consolazione e poi che significa? Tradotto è quasi dire "ma come, nessuno ti vuole??". C'è l'idea di fondo che se una è graziosa e sola, qualcosa non va per forza. Non può magari avere altro per la testa.
La cosa peggiore è che spesso sono le stesse DONNE a insistere. Una mia compagna di corso, una sera, ha talmente battuto su sto punto e le era presa così brutta che alla fine sono esplosa e ho detto: "NON MI PIACCIONO GLI UOMINI, OK??". Ho confessato che scherzavo solo quando l'ho vista tenersi a distanza per il resto della lezione di danza. XD


Saggio, non dire parolacce.

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Aloona
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Re: 8 marzo: festa dell'Aloona

Giusto due parole:
Anche io passai un periodo terribilmente amaro in cui rifiutai la possibilità di innamorarmi o avere relazioni. Poi arrivò la mia attuale compagna (molto più giovane di me) e cambiò tutto. Puntai i piedi più che potei, ma si può dire che fu quasi amore a prima vista. E lì tutti a romperci le scatole , tanto a me che a lei, per la differenza di età,  dicendoci che sarebbe finita subito. Stiamo insieme da qusi 4 anni, e nonostante ultimamente il lavoro ci stia tenendo un pò separati, siamo innamorati come il primo giorno. Anche n3lla forma oltre che nella sostanza: continuo a svegliarla coi fiori ogni qual volta che posso, la porto fuori a cena, appena possiamo andiamo in viaggio, a letto una meraviglia e ancora con tanta fantasia, e sto comprando casa per andare a convivere. In 4 anni i litigi si contano sulle dita di una mano, e tolto uno, proprio all'inizio, sono stati scazzi risolti nel giro di 10-15 minuti...
Oh, magari, andiamo a convivere e non funziona e finisce tutto, però non rimpiangerei un minuto di quel che stato.

ilsaggio79
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Re: 8 marzo: festa dell'Aloona

Saggio, tu sì che sai come tirar su il morale di una donna e credo anche che tu abbia colto nel segno, in merito ad un'altra questione: spesso ci si adagia troppo nelle relazioni. E' giusto rilassarsi e potersi permettere di essere imperfetti, perché altrimenti sarebbe come avere un'eterna storia di sesso, dove devi sempre dimostrare di essere il gallo migliore per ottenere qualcosa; ma è giusto anche ricordarsi tutte quelle accortezze che fanno ricordare a una persona il tuo amore, perchè non si "sgonfi" subito. SOPRATTUTTO le donne ci tengono, anche quelle che dicono di no e fanno le "dure".
Altro punto che hai toccato: andare d'accordo. Anzi, TROVARE la via per andare d'accordo. E' un punto cruciale che ho sentito menzionare per primo da una coppia molto anziana intervistata perchè aveva compiuto le ormai rarissime "nozze di pietra". Non è sempre qualcosa che viene naturale da subito e col tempo non lo è comunque, per via di tutto quel che si mette di mezzo, se non ci si lavora su...ma se qualcuno c'è riuscito, possono riuscirci tutti. Io ritengo sia sempre una questione di coraggio, specialmente quello di guardare realmente noi stessi anche dal di fuori e non avere paura di capire chi siamo.
Mi sto accorgendo concretamente (e con notevole sconcerto) di quanto avesse ragione il benedetto psicologo, che mi ha aiutata in un momento ancor più difficile, sulla nostra tendenza a non renderci più conto, ad un certo punto, di quanto siamo noi stessi a far fuggire le persone e poi dar loro la colpa. Quindi smettere di "vederci". Ho iniziato con me e, senza volerlo, mi sono trovata ad osservare alcune conoscenti single che non fanno che incolpare la mancanza di "palle" degli uomini come motivo della loro solitudine... non scherzo, dopo poco tempo ho cominciato a capire tante cose, quando le stesse persone hanno dimostrato di non riuscire a tenere a freno l'eccessiva invadenza e la capacità di togliere spazio alle richieste dell'altro, nonché una forte "resistenza" verso qualsiasi cosa si avvicinasse al loro spazio, adducendo scuse, fobie e principi. Insomma, da un lato eccessiva voglia di essere notati, ma quando qualcuno si avvicinava o provava a coesistere con loro veniva prevaricato o ignorato in gran parte e se anche non per cattiveria, per paura ed immaturità emotiva. Soprattutto l'ultima, denotata dal fatto che di fronte al tentativo di suggerire un qualsiasi cambiamento, la risposta era un muro.
Ora, porca miseria, senza nulla togliere al fatto che gli uomini di oggi abbiano perso molto polso e ciò è un male da un lato e un bene dall'altro, ma capisco una PERSONA qualsiasi di fronte a questo: dove vai a parare davanti a un caterpillar barricato? Ti fai fagocitare? Lo prevarichi ancor di più, così poi la colpa è lo stesso tua perché sei prepotente? Ti tieni a distanza e sei cattivo, perché "avresti dovuto essere più forte di loro"?
Ho imparato a mie spese che in questo abbiamo la sindrome delle principesse che vogliono essere salvate, ma è una pretesa un po' fortina e soprattutto, se non siamo in grado di renderci prima forti e consapevoli noi, pericolosa per il seguito. E non è certo sintomo di grande maturità, ad una certa età.
Ho rivisto molto me stessa in alcune di loro e mi sono sorpresa, oltre che sanamente spaventata.
Il punto è che le palle non ce le hanno gli altri, ok, ma se non riusciamo a fare anche questo lavoro non ce le abbiamo nemmeno noi. Comporta essere molto duri con sé stessi, comporta aggiustarsi, cosa assai dolorosa; specialmente perché ci si trova spesso di fronte a chi ti fa pensare che stai sbagliando, ma anche qui, siamo certi che gli altri abbiano più ragione di noi? L'ultimo che mi ha detto che sbagliavo se "alla mia età mi facevo dire chi dovevo essere" e che in queste cose bisogna essere quel che ORMAI si è a priori... manco a dirlo, ha una vita sentimentale costellata di fughe, sosteneva di non avere rimpianti ma in realtà si piangeva ancora una storia finita per colpa di una sua "grossa cavolata" (rimasta nel mistero, ma posso immaginare) e, manco a dirlo, è sparito nel nulla anche con me. Per fortuna non eravamo amanti, ma solo amici, perchè se gli davo retta come avrei fatto un tempo a quest'ora si aggiungeva alla lista delle MIE cavolate. Lungi da me voler fare la stessa vita ancora!
E comunque si sbagliava di grosso: nessuno ti dice "chi devi essere". Ci sono momenti in cui qualcuno può aiutarti a ritrovarlo. La prima domanda che mi sono posta, nell'osservare quelle famose suddette conoscenti è stata: madonna santa, ma...io riuscirei davvero a STARE con uno che si comporta come me?
Se la risposta è "no", inizio a pensare. E come tutte le donne e le persone, certo che vorrei qualcuno che mi amasse per quello che sono...ma è pur vero che arriva il momento in cui "quello che sei" te lo perdi perfino tu, sotto anni e anni di problemi e scottature ed è lì che prima di andare avanti, secondo me, bisogna fare un passo indietro per riprenderselo.


Saggio, ti invidio. Anche io, non molto tempo fa, mi sono innamorata (e non mi capita affatto spesso) di un ragazzo molto più giovane, ma non è andata e mi ci sono fatta un gran male. C'è però da dire che è morta ancor prima di iniziare davvero, anche se ciò non ha diminuito la potenza del treno che mi ha investita.
Una cosa la ammetto: si fa davvero sempre più fatica, col tempo, a trovare chi ci smuova davvero, io in questo non sono da meno dei muri che menzionavo. Non è necessariamente un male, significa affinarsi man mano tanto da selezionare inconsciamente solo chi davvero riteniamo giusto, ma "condanna" a lunghi periodi di solitudine e al grosso rischio che QUELL'unica volta nemmeno vada in porto, come è capitato a me.

Ciononostante, all'amore si può resistere solo quando non è amore.  rolleyes

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Aloona
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Re: 8 marzo: festa dell'Aloona

Aloona ha scritto:


Una relazione CASTA??? O__o
Va beh, rispetto le idee altrui, ma così è praticamente certo e non probabile che finisca prima di cominciare, mettici pure un 99,9%, salvo non sia basata su altri interessi e le relazioni si abbiano al di fuori.

Certo che deve essere basata su altri interessi, altrimenti non ho motivo di passare più di 10 secondi della mia vita con quella persona. E no, nessun rapporto sessuale con altri. smile Preferisco che non cominci con la persona sbagliata piuttosto che finisca con quella giusta perché il sesso ha rovinato tutto. Non è paura, ma finalmente coraggio di stare da solo e guardarmi dentro, e voler conoscere davvero qualcuno. Credo che la cosiddetta "liberazione sessuale" abbia portato alla schiavitù del sesso. Siamo invasi di pornografia, le donne sono degradate a oggetti per vendere qualsisi cosa nelle pubblicità, e quando c'è un problema di coppia si crede di risolverlo a letto. Non penso di avere la verità in tasca, ma voglio fare il mio percorso con libertà.

Tadanori
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Re: 8 marzo: festa dell'Aloona

Permettimi, ma da "schiavi del sesso" a "totale astinenza" ce ne corre un mare.
E te lo dice una che, per i tuoi stessi motivi, sta in astinenza da PARECCHIO.
Le verità stanno sempre nel mezzo o non si chiamerebbe "equilibrio".
Comunque, io sto dando il punto di vista femminile su alcune questioni. Ed è un fatto anche che la troppa paura sta portando al "non inizio" di nulla, appunto, il che è un grave peccato in molti casi. Oppure peggio... paradossalmente, porta alla fine prematura, che tanto si vuole evitare, delle cose.
Prima di tutto perchè non si può vivere pensando al "se poi finisce", anche se lo dico con lo stomaco che mi rimanda l'eco "che dici, pazza?!!"...ma quello è fisiologico, per la mia situazione. Altro è rendermi conto della realtà oggettiva, cioè che partendo così le cose male ce le facciamo andare noi stessi.
Personalmente, le mie delusioni peggiori stanno arrivando quasi tutte da uomini che ragionano così, non dando modo alle cose di cominciare o scappando di fronte alle paure. E la cosa crea un circolo vizioso di "delusi" che poi finiscono a "deludere" qualcun altro, che a sua volta deluderà qualcun altro ancora.
Sarebbe meglio ripigliarci un po' di spavalderia e darci opportunità.
Credimi, non lo dico per principio, ma perchè sto vivendo il problema sulla mia pelle e pesantemente. Va a finire che coinvolge anche chi invece avrebbe molto da dare o vorrebbe crederci.

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Aloona
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Re: 8 marzo: festa dell'Aloona

è una discussione un po' complicata da fare qui, non sto parlando di paura ma del coraggio di intraprendere una nuova strada! Ma non voglio convertire nessuno tranquilla! Ti auguro fortuna in aMMore!

Tadanori
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Re: 8 marzo: festa dell'Aloona

Sarà e rispetto le idee altrui... ma permettimi di augurarmi che tu non converta nessuno o la vedo difficile una mia futura relazione. Già i miei coetanei sono malati di "coniglite", ci manca l'idea di qualcuno che mi chieda di passare la vita con lui senza toccarlo per paura che "se no poi finisce" o che mi parta (ancora) dall'idea che tanto finisce COMUNQUE. Dei secondi ne ho passati abbastanza, ma magari il problema vero era solo che non c'era abbastanza sentimento da superare la paura. Sono poi una persona molto onesta, che non finge di accondiscendere con idee che non condivide, quindi mi perdonerai la franchezza... ma non trovo che quello sia coraggio, trovo sia un'ottima scappatoia psicologica a vari problemi. Eliminare alla radice l'oggetto che ha causato un problema non è risolverlo. Per ME.
Ben lungi dall'essere schiava di alcunché, ritengo che anche quello in una relazione conti e non sono ancora diventata così angelica da considerare l'intimità superflua.

Poi, la fortuna in amore non è mai stata il mio forte, ma sono un'inguaribile sognatrice.

Tornando al discorso "quote rosa": finalmente sono riuscita a prendermi un compitino serio. ^^

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Aloona
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Re: 8 marzo: festa dell'Aloona

Veramente mi stai fraintendendo frase per frase, ma non importa. ? normale che proietti il tuo vissuto sul mio modo di vedere che è poco comune. Senza toccarsi? Perché mai. smile Stiamo parlando di 3 o 4 cose diverse.
"Quote rosa": nel "mio mondo" vedo una tale predominanza femminile, e la maggior parte dei libri che studio sono scritti da donne che insegnano corsi di altissio livello...quando uno è bravo è bravo. Non è che magari non hai preso la quota rosa ma la TUA quota! wink

Tadanori
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Re: 8 marzo: festa dell'Aloona

Mi permetto di dissentire. Posso garantirti che anche la donna più brava del mondo subisce una sorta di velata discriminazione istintiva, che la porta a dover faticare doppio per emergere. O sacrificare molto, a volte troppo. Tanti uomini considerano le donne in gamba, ma di fronte a un "genio" uomo o un "genio" donna non hanno lo stesso atteggiamento. Nè il fatto che qui possano circolare persone civili toglie il fatto che esista una sorta di timore maschile nell'ammettere che una donna possa essergli superiore in qualcosa, salvo non parliamo di ricamo, taglio e cucito e a volte manco lì.
Ci sono ambienti più o meno diversi, ma non guardare il fatto che le donne "pubblichino", grazie al cavolo, siamo in democrazia e tante cose le abbiamo ottenute anche grazie al meccanismo del "ti favorisco per non far vedere che ti discrimino". Guardiamo invece il sentimento che crea ancora socialmente, concretamente. Se una donna scrive un libro scientifico di altissimo livello è vista quasi come un alieno, mentre per un uomo è considerata quasi la norma. E questo, mi spiace, è indice che non c'è una reale parità sentita nel profondo, ma ancora molto verbale. Parliamo del fatto che tanti uomini che conosco affermano con convinzione che "se un uomo impara un arte tipicamente femminile, come la cucina ad esempio, le diventa superiore". Sembra che ci sia una costante paura di essere superati e la cosa si sta purtroppo riversando nel privato in modo complesso, sfavorendo in molti modi le relazioni e la comprensione. La reale parità si avrà quando nel cervello maschile smetterà di esistere quel residuo ancestrale che lo fa sentire "attaccato" da parte di una donna, se più in gamba o più determinata e per cui deve in qualche modo riscattarsi o peggio...nel caso di individui grezzi e problematici, eliminare il problema. Non me lo sto inventando io, per la cronaca, ci sono interessantissimi studi sociali in merito a questo fenomeno molto attuale. Sono d'accordo che la donna non diventi "uomo", quelle che lo fanno sono orribili esemplari e di amore ne ispirano certamente poco, ma si parla tanto del fatto che le donne dovrebbero "fare un passo indietro per tornare più dolci e materne"...ma quando l'uomo farà un passo avanti (vero) e la smetterà di voler essere a tutti i costi il "capo" o il "cacciatore" della situazione, senza sentirsi per questo menomato? Quando ci considereremo realmente tutti delle "persone", anche nei rapporti, senza che questo crei problemi di ruolo?

A head full of dreams

Aloona
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