io direi che una persona che non ha un'ampia cultura pop/nerd degli anni '80 si godrà la storia e la sua originalità, troverà piacevole il libro, ma non lo considererà uno dei libri della sua vita o un cult book. Chi, come me, adora gli anni '80, colleziona molte cose di quegli anni, si continua a riguardare quei film, si veste ancora così, ecc.... lo metterà sul comodino insieme agli altri 3-4 libri preferiti.

 alla tua domanda fondamentale io rispondo: sì, viviamo su Oasis, una realtà alternativa, ci divertiamo dentro, è pure utile... ma la realtà è un'altra cosa. E' vita vissuta, è esperienza vera, è dolore sulla pelle, è felicità in un bacio. E' quello per cui vale la pena esistere. Oasis non poteva finire perchè è un sogno e può anche essere una cosa positiva, aiutare. Dobbiamo saper distinguere le due cose, ma una non elimina l'altra: la limita o la migliora, rende la realtà più vera e il sogno più sogno.
Non c'è il metal, è vero. Tieni conto che l'esplosione commerciale del metal è stata nella seconda metà degli anni '80, dopo Master of Puppets e Appetite for Destruction, diciamo un triennio d'oro che va da questi album a Dr. Feelgood. Mah, non so perchè. Io ho ascoltato molto metal proprio in quegli anni, ma se ripenso agli anni '80 mi viene in mente la new wave (che ha veramente caratterizzato stilisticamente quegli anni, basti pensare al riverbero sul rullante inventato dal genio Martin Hannett), non il metal. Comunque, in generale c'è poca musica nel libro.