Ne ricordo una con non poca vergogna...
Qualche anno fa, mio cognato mi chiese per Natale un calendario sexy (o meglio, proprio porno...).
Una mattina ero al centro commerciale e, in bella mostra nell'edicola trovo ciò che faceva per lui.
Mi metto in fila (era sabato mattina e c'era abbastanza gente) e quando arriva il mio turno indico il calendario. L'edicolante che forse non aveva capito bene prende quello dei gatti e me lo porge. "No quell'altro!" rispondo io. Allora prende quello di Hello Kitty, al quale di nuovo rispondo indicando quello porno. "Ah, questo!" urla mentre lo prende. Nel frattempo tutti i clienti in fila sghignazzavano.
Con un poco di vergogna prendo il calendario e pago e, siccome non ero pago della bella figura fatta fino a quel momento, sono andato in giro per tutto il centro commerciale sventolando il mio acquisto tra carrelli e passeggini, soto gli occhi di tutti, finchè infine non sono giunto al parcheggio dove ho finalmente potuto riporre il calendario. Di cui peraltro mio cognato fu molto soddisfatto...

ilsaggio79 ha scritto:

Come disse Al Bandy in "Sposati con figli": siamo uomini abbiamo il diritto di guardare certe riviste"
(non ricordo se fossero le esatte parole, ma il concetto era quello)

quindi niente vergogna

Questo mi ricorda una situazione che mi è accaduta diversi anni fa, quando ero poco più che uno sbarbatello. Ero in fila in una edicola del pieno centro di Bologna, dietro un distinto signore sulla cinquantina, vestito di un'austero abito elegante, giacca e cravatta. Non capisco cosa chiese all'edicolante, ma ricordo che lui gli porse un giornale porno. Capii però cosa gli rispose: "No, quel numero già ce l'ho! Non è ancora uscito il successivo?". Beh, un vero collezionista...

Qualcosa di simile è capitato anche a me, ai bei tempi della scuola di fumetto (che cosa mi avete ricordato!!), quando per esigenze di studi anatomici andavo in giro, su consiglio dell'insegnante, setacciando le edicole alla ricerca di giornali pieni di culturisti e modelle gnocche seminude, calendari di modelli e cantanti in mutande e vari giornali dedicati al culto del fisico. Per me era invece fonte di estrema vergogna il solo immaginare cosa pensasse l'edicolante circa il mio q.i., quindi mi giustificavo sempre con un gran sorriso intavolando conversazioni su come fosse faticosa la vita del disegnatore, costretto a copiare tutta quella robaccia per imparare le figure, ecc. ecc. ecc. Per fortuna, usavo servirmi maggiormente all'edicola vicino la scuola e scopersi che non ero la sola a fare certe richieste per la stessa ragione, tuttavia continuavo a vergognarmi profondamente.
Qualche insegnante ci suggerì anche di darci, per qualche tempo degli inizi, al fumetto porno: tanta richiesta e tanto di quel nudo da diventare anatomisti provetti; ma non ce l'ho fatta ad arrivare a tanto.

Volete una figura di merda super?

Mio fratello (se andate a guardare indietro ai primi post è sempre quello che faceva il bibitaro) aveva tra i 16 e i 18 anni quando conosce una ragazza molto attraente che riesce mezzo a rimorchiare e la invita a una giornata in spiaggia con alcuni amici che gliel'avevano presentata.
Orbene una volta a mare e tutti in costume, i due flirtanti si discostano un poco dagli altri e iniziano quel gioco delle parti in  cui uno un pò si vanta e un pò si schernisce, un pò adula e un pò prende in giro l'altro, usaneo anche finti spintoni durante il discorso per entrare in contatto fisico...
Durante questo rituale, diventati più intimi, la tipa dice qualcosa, lo spinge, e fugge via, nel più classico degli inviti al rincorrersi amoroso. Insomma ci siamo! Mio fratello però che dovrebbe cercare di prenderla è poco reattivo la agguanta, ma l'agile pulzella gli sguiscia tra le dita ridendo, mentre lui cade nella sabbia.
Si accorge però, mio fratello di avere qualcosa tra le dita. Pochi secondi per realizzare in contemporanea alla ragazza, ancora in corsa tra i bagnanti, che si tratta del pezzo sotto del costume di lei, uno di quei modelli che si allacciano lateralmente.
La tipa, non proprio dotata di ironia e self control si butta urlando a sedere per terra tra le risate della spiaggia, mentre alcuni degli amici accorrono con un asciugamano a coprirla. La tipa cmq tanto ll'imbarazzo scoppia a piangere e rifiuta di alzarsi da terra, mentre le risate generali continuano e mio fratello rosso come un peperone se ne sta li come un ebete col suo costume in mano non sapendo che fare.

Epilogo:l'avvenente fanciulla, alla fine ricompostasi, non gli ha rivolto parola in macchina, né a dir il vero mai più nella vita( secondo me a torto).

Morale: c'è un momento giusto e un momento sbagliato per togliere le mutande a una ragazza...

LOL, ma poverina... si sarà sentita morire. Concordo, alla mia età ti saresti fatta correre dietro apposta, sperando che te le strappasse. XD

Ok, tocca a me, che ne ho una fresca fresca, anche se non altrettanto "brillante".
Giusto ieri, sono alla promozione della Carrefour con la mia bella collega, che si presenta dalla pausa con un pacchetto di M&M's e, mentre i clienti ci scorrono davanti, me ne offre qualcuna.
Tra un "buongiorno signora/e, ha già fatto la nuova tessera?" e l'altro, le rispondo "no, grazie, sono a dieta", sempre con un occhio alla folla che scorre.
Al che, parte una discussione sulla dieta e sull'alimentazione, la cioccolata e altre amenità femminili, quando, dopo un lungo momento di vuoto in sala, passa all'improvviso una tizia.
D'istinto, mi volto nel bel mezzo della discussione e le grido dietro "Buongiorno signora, ha già fatto la nuova dieta?".
Tempo mezzo secondo e realizzo quel che ho detto, agghiacciata, mentre una delle addette reparto sbuca ridendo dall'angolo e mi fa "Che è che deve fa' la signora? E meno male che era magra, se no poteva prendersela".

La fortuna, in tutto ciò, è stata che la tizia in questione non ci ha filate di striscio, filando dritta nel supermercato, ma la voglia di sprofondare c'è stata lo stesso.