SkarnTasKai ha scritto:

saggio, ammettilo: hai dei sosia! ne hai raccontate troppe per essere successe tutte ad una persona sola!!!

e sapessi quante ancora ce ne ho, sia mie che di altri, però non voglio inflazionare il topic perciò ve le racconto poco alla volta

E' la prima volta che posto in questo topic, perchè di figuracce capitate a me proprio non me ne ricordo. Sarà perchè rifletto sempre, anche troppo, prima di fare o dire qualunque cosa. Mi è venuta in mente una accaduta d un mio compagno di classe ancora ai tempi lontani (sigh!) del iceo. Si era sul finire della scuola ,fine maggio-primi di giugno, e con il professore di religione si era usciti in cortile per fare lezione all'aperto, quando ad un mio compagno che aveva con sè una confezione di succo di frutta in scatola, non viene la brillante idea di gettarlo in terra e pestarlo... proprio rivolto verso il professore, che si ritrova la camicia buona macchiata di succo all'albicocca, sbraitando di come dovesse poi presentarsi dal preside per un'importante riunione! Morale: non siamo più usciti dalla classe, mentre il professore ha passato il resto della lezione in bagno a ripulirsi alla bellemeglio. Ma non finisce qui; un altro compagno, quel giorno assente, dopo essere venuto a conoscenza dell'episodio, si rivolge al professore di solito di carattere giocoso, accennando al famoso succo... e si ritrova un'insufficienza in religione, fortunatamente non compromettente sulla pagella di fine anno!

Rimanendo in tema religioso:

Avevo circa 10 anni. Vado in chiesa e mi metto in fila per confessarmi .Ero sempre molto nervoso quando dovevo confessarmi perchè paradossalmente la chiesa era uno dei luoghi di maggiore tentazione: ragazzine più grandi e giovani signore del paese di domenica si mettevano in ghingheri e così capitava che uno facesse certi pensieri...aspettavo quindi per confessarmi d'essere quasi al momento della comunione in modo che poi potessi correre a testa bassa fino dal prete senza fare di nuovo pensieri peccaminosi.
In questo stato d'animo quando mi toccò mi precipitai dentro, purtroppo inciampai nello scalino e volai dentro al vecchio confessionale quasi schiantandolo al che il prete con vera presenza flemmatica:
"Piano figliuolo: prima d'ammazzarti fatti dare almeno l' assoluzione!"

Ve ne racconto una recente, per l'esattezza risalente a quest' estate:

C' è una mia amica con cui lavoravo a Londra che abita ai castelli romani non lontano da dove abito io, una o due volte all'anno torna in italia per qualche giorno e ci si vede, si va cena fuori ecc.

Quest' estate mi chiama sul cellulare per dirmi che sta in italia, la linea è molto disturbata e fatichiamo a comunicare, comunque capisco a mozzichi e bocconi che mi invita a cena per il venerdì successivo, gli faccio presente che c'è in quei giorni con me la mia ragazza e lei mi dice che non c'è problema, di portare pure lei.
Vado quindi dalla mia ragazza e gli dico: guarda il giorno tot stiamo a cena da 'sta mia amica che non conosci, una che abita a londra simpaticissima, ci invita a cena,una cosa sicuramente tranquilla, ci saremo io, te, lei, il ragazzo, e penso qualche altro suo amico.
Trascorso qualche giorno arriva la data della cena. Arriviamo a casa della tipa e noto subito un sacco di macchine,entriamo dentro e c'è un sacco di gente, per altro quasi tutta adulta, sui 50, che capiamo essere parenti della tipa. Poi cani ragazzini, una caciara indescrivibile, un tizio sventra calamari a mazzetta, dappertutto si preparano pietanze di pesce (oltretutto io avevo portato vino rosso), e nessuno mi caga. La mia amica arriva mi bacia m'abbraccia ma quasi subito deve scappare dietro a non so chi. Sempre più basiti usciamo sul retro della casa e in giardino c'è una tavola lunga un chilometro sistemata carina con candele e qualche fiore. A questo punto mentre sto totalmente disorientato dalla situazione inattesa la mia ragazza mi fa:
" ma non avevi detto una cosa tranquilla, giusto due amici, come mai ci sono tutti i parenti?"
ed io che cominciavo a farmi un  quadro tutto mio:
" Ecco lo vedi, lo vedi come sei? sei provinciale! siamo provinciali! arriviamo qua e rimaniamo disorientati solo perchè non sono tuti ragazzi come noi, perchè stiamo ancora co sto clichè da italiani che con la gente adulta non se potemo divertì! lei no, lei abita a londra c'ha una mentalità europea, a londra mica esci solo coi ragazzi, magari esci pure con colleghi che c'hanno 50 anni! pure io sono andato a ballare con un palermitano de 60 anni! eh, ecco sono tornato in italia e me so rincojonito! da vergognasse! mamma mia come semo provinciali."
Dopo sta tirata che vi assicuro è stata questa quasi parola per parola mentre alla mia fidanzata non ho fatto dire neanche "ma..." sbrocco e le intimo di mescolarci agli altri, e per facilitare la cosa comincio a stapapare bottiglie di vino a gogò che verso in giro agli ospiti approfittando per fare conoscenza.
Ben presto la serata prende una piega molto allegra, si mangia bene, scorre vino come se piovesse, le persone sono tutte molto piacievoli sciolte ed esuberanti, ed io mi sento veramente a mio agio, tanto più che mi accorgo di come anche la mia ragazza si sia ambientata benissimo. Non posso fare quindi a meno di pensare che idea riuscitissima sia stata quella di organizzare una cena invitando questi parenti e insieme alcuni amici; ma certo certo questa torna in italia pochi giorni all' anno, che si mette a fare 2 cene? e perchè ? mica siamo più bambini, bene o male siamo tutti adulti, è che siamo proprio provinciali! così penso e ripenso e "provinciali", nella mia testa diventa il leit motiv della serata: provinciali penso mentre sguscio un gamberone; provinciali sussurro all' orecchio alla mia ragazza; provinciali rimugino mentre il vino mi scorre in gola come acqua per una grondaia in una sera di tempesta...
Si va avnti così per oltre 4 ore, di portata in portata finchè arriva il dolce...e la verità:
Mi alzo in piedi ormai ubriaco e guardando fisso le candeline dico:
"Aò, ma che è na festa de compleanno?"
Era il compleanno della mia amica e io non l'avevo capito, non le avevo portato un regalo, e non le avevo fatto neanche gli auguri!!! Ecco perchè tutti quei parenti!
Risate generali da piegarsi in due.
più tardi in macchina la mia ragazza un pò m'ha sbroccato:
" Facciamo sempre ste figure di merda, com'è che non capisci mai le cose?"
E io:
"macchè! mica che non ho capito, non me l'avrà proprio detto, solo te ancora c'hai sta fissa de chiamà la gente e dire: stasera faccio il compleanno, a londra mica fanno così, te chiamano e te dicono vieni a cena da me, punto, mamma mia come sei PROVINCIALE!!!!"
(dopo questa affermazione però s'è incazzata davvero )

firebead_elvenhair ha scritto:

Ti posso definire solo così: provinciale!

direi proprio di si: ho fatto prorpio l'italiano provinciale che si lamenta degli italiani