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INTERVISTA LGL: Prodo / Adriano

INTERVISTA LGL: Prodo / Adriano

Due moderatori, due scrittori di Squilibrio, due utenti di Roma: si tratta di Prodo ed Adriano, che si confrontano in questa intervista e ci raccontano qualcosa in più di loro.
Per evitare conflitti di interessi, le domande dell’intervista sono state scelte da Aloona ed integrate da E.A. Coockhob.
Vi ricordo che il thread generale delle interviste doppie è stickato ed è accessibile a questo link: https://www.librogame.net/index.php/for … c?id=2352.



Nome?
Prodo: Francesco
Adriano: Adriano
Nick?
Prodo: Prodo o Prodocevano
Adriano: Adriano (fantasioso, eh?)
Età?
Prodo: 38 anni, ormai procedo a vele spiegate verso i 40!
Adriano: 33 anni, ma ne sento molti di meno: dentro sono ancora un giovincello. I miei cugini mi prendono sempre in giro dicendo che sono vecchio: essendo il più grande tra i cugini, io rispondo candidamente: “Sono vecchio? Ok. Andiamo a farci una corsetta insieme domani mattina?”. La loro risposta è all’incirca: “Correre?!?!? No...”. Al che io continuo con: “E io sarei il vecchio, eh?”. Silenzio di tomba...
Hobbies?
Prodo: Scrivere racconti e poesie, Fotografia, Cinema ma soprattutto viaggiare. Lo faccio di continuo e spendo tutto quello che guadagno in viaggi (beh, quasi...).
Adriano: Giocare a scacchi, suonare (pianoforte e chitarra: il pianoforte l’ho studiato per quasi 20 anni, e prima che mi rompessero una mano studiavo per dare l’esame al conservatorio da privatista. La chitarra l’ho studiata da autodidatta, prima di lussarmi il mignolo della mano sinistra giocando a calcetto), serie tv, videogiochi, anime/manga, ascoltare metal e, chiaramente, i librogame.
Sport preferito?
Prodo: Vado spesso in bicicletta, ma il mio sport preferito è il calcio, che pratico con risultati non proprio eccellenti da sempre. Nonostante lo spunto non sia più quello di una volta non rinuncerei alle mie partite settimanali.
Adriano: Scacchi, calcio, ciclismo e ping-pong. Cerco una squadra per rimettermi a giocare a calcetto.
Colore degli occhi?
Prodo: Marroni.
Adriano: Marroni.
Colore dei capelli?
Prodo: Castano Scuro, anche se comincio ad averne qualcuno bianco.
Adriano: Castani, ma qualcuno sta iniziando a diventare bianco.
Altezza?
Prodo: 172 cm.
Adriano: 1,88 m.
Porti gli occhiali?
Prodo: Sono sempre stato famoso per la mia vista aquilina, mai portato occhiali.
Adriano: Da vista no. Invece, gli occhiali da sole li metto praticamente sempre (anche al mare o quando gioco a pallone, a volte anche quando è nuvoloso...): sono fotosensibile. L’ultima volta che sono stato a Mirabilandia Beach, e che abbiamo passato una mattina intera alla Laguna del Sol/Il castillo (dove, praticamente, stai sotto continui getti d’acqua da tutte le parti), beh anche lì con tonnellate d’acqua che mi sono cascate in testa nel giro di 3 ore, avevo gli occhiali da sole...
Sei fidanzato?
Prodo: ........................
Adriano: Si, da quasi 12 anni (senza considerare le varie pause), convivo da settembre 2014.
Animale preferito?
Prodo: Difficile dirlo. Mi ha sempre colpito l’estrema adattabilità e la tenacia  irriducibile del lupo.
Adriano: Il gatto: ne ho uno di 14 anni a casa dei miei e ci sono troppo affezionato. Da qualche mese, avendo cambiato casa, ne ho preso un altro ed ha circa un anno: è sordo, povero piccolo, ed è una gioia vederlo girare per casa e sapere che l’ho tolto dalla strada. Si chiama Tsunami.
Sito preferito?
Prodo: Che domande, LGL ovviamente.
Adriano: LGL: è l’unico che seguo assiduamente.
Come hai conosciuto il sito di LGL?
Prodo: L’ho creato dal nulla quasi 12 anni fa, anche se la prima versione di LGL era patetica rispetto a quella attuale smile . A quel tempo facevo tutto da solo: ero webmaster, grafico, recensore, amministratore del forum, responsabile dei contenuti, intervistatore. Ovviamente in quel modo non sarei durato tanto, il lavoro era veramente troppo e ingestibile per una singola persona: per fortuna dopo un po’ il sito ha cominciato ad avere visibilità ed è arrivato il primo collaboratore, Dragan, pieno di idee e di spirito di iniziativa. L’avvento di Alberto ha rappresentato una svolta fondamentale per il sito.
Adriano: Non ricordo, cercando su Google mi pare: stavo all’università e mi stavo distraendo, questo me lo ricordo.
Da quanto sei iscritto?
Prodo: Beh, non ricordo bene, a occhio e croce direi da quando esiste il sito smile
Adriano: Praticamente dall’inizio. Ricordo ancora il vecchio sito a sfondo nero...
Mediamente, ogni quanto ti connetti a LGL?
Prodo: A parte fasi critiche della mia vita in cui sono scomparso per un po’, ogni giorno più volte al giorno.
Adriano: Quando sto in ufficio anche 10 volte al giorno se non c’è tanto da fare e non squilla il telefono. In giornate extra-lavorative diciamo almeno una volta al giorno.
Fumi?
Prodo: Mai fumato sigarette in vita mia.
Adriano: Se escludiamo il fumo passivo non ho mai fumato, e mai fumerò: mi dà troppo fastidio. Ovviamente è off-limits anche la mia macchina (dentro non si fuma!), quindi è scontro giornaliero con la mia ragazza (visto che lei è fumatrice): ovviamente, vinco sempre io.
Hai mai fatto uso di droghe?
Prodo: Ovviamente sì: altrimenti come avrei potuto creare LGL?
Adriano: Non ne ho mai sentito il bisogno, neanche per scrivere Progetto Mortale.
A che età hai letto il primo librogame?
Prodo: 10 anni. Comprai a breve distanza l’uno dall’altro Sopravvivere in Montagna (Scegli la tua Avventura della Mondadori) e I Cavalieri della Galassia (terzo capitolo della serie EL Avventure Stellari).
Adriano: Prima o seconda media, avevo circa 11 anni: I Labirinti di Krarth preso ad un mercatino nella scuola. Madò, me lo sarò imparato a memoria quel libro...
Serie preferita?
Prodo: Non ve lo dirò mai. In qualità di “Direttore” di LGL devo mantenere un’aura di mistero vagamente soprannaturale per impressionare i miei discepoli...
Adriano: Blood Sword: sarà che è stata la prima che ho letto, ma la presenza delle mappe su cui muovere la squadra/giocatore è stata la scintilla che mi ha fatto amare questa serie. La possibilità di giocare con un gruppo di avventurieri (anziché un personaggio unico) e la crescita con i punti di esperienza hanno fatto il resto. Purtroppo non sono (quasi) mai riuscito a riunire amici/conoscenti per giocarci in gruppo, quindi ho dovuto accontentarmi di giocare con l’uomo-squadra. Ci giocherò con i miei figli, quando arriveranno.
Hai mai partecipato a riti satanici?
Prodo: Quando lanciammo la nuova versione del sito in un sordido albergo di Altopascio io, Alberto (Dragan) e Luca (Lucky) sgozzammo un capro recitando oscure nenie pagane per ingraziarci i favori degli dei e trarre i migliori auspici per la neonata creatura...
Adriano: Mi dispiace per chi entra in quelle sette e poi non riesce ad uscirne, sicuramente è gente che può avere anche forti motivazioni personali, ma quando non comprendo le ragioni che stanno dietro ad una scelta di solito tendo a sparare sentenze. Sto cercando di smettere, quindi mi salvo in calcio d’angolo con un semplice “No, è una cosa che non concepisco”.
Entri in casa e scopri che un ladro ti sta rubando la collezione di librogame. Descrivi la scena.
Prodo: Probabilmente si tratterebbe di uno dei miei amici a cui manca Sfida di Coppa. Mi godrei la loro espressione di stupore mentre l’impianto antifurto librogiochesco collegato alla mia collezione li mette fuori combattimento simulando una delle tante instant death contenute nel software di gestione, ispirate a quelle del primo volume di Rupert il Selvaggio...
Adriano: Tu, ladro, entri a casa di una persona per rubare cosa? Qualche librogame? Per prima cosa mi accerto che non sia qualcuno iscritto al forum: prendo una spranga di acciaio e mi avvicino minaccioso chiedendogli il nickname. Se disgraziatamente non mi risponde, o mi dice un nick a me sconosciuto, gli faccio notare che nella mia collezione cartacea non ci sono LN di Squilibrio e quindi gli faccio conoscere di persona i contenuti di quella serie.
Cosa provi quando incappi in un'instant death?
Prodo: Mai incappato in un istant death in vita mia. Quando succede è perché ho girato per errore la pagina, e infatti il dito è rimasto ancora a segnare il paragrafo precedente...
Adriano: Probabilmente rabbia per la fine della partita, ma anche divertimento se è scritta bene. La maledizione delle instant death ormai mi ha colpito e non riesco più ad uscirne: cerco un centro specializzato per la disintossicazione.
LG a mappa o LG lineare?
Prodo: Grandi capolavori con entrambi i metodi. Il segreto sta nella capacità dell’autore di padroneggiarli.
Adriano: Preferisco quelli a mappa: sono un fanatico delle strutture originali e della rigiocabilità infinita.
Il personaggio dei librogame che più ami?
Prodo: Probabilmente l’Uomo di Analand. Ma è una scelta davvero difficile.
Adriano: Non è un vero e proprio personaggio: trattasi dell’uomo-squadra di Blood Sword. Dovendo scegliere un personaggio già definito, direi Pip.
Il personaggio dei librogame che più odi?
Prodo: Qui sono più sicuro anche se la risposta è doppia: Roark di Amory ( insopportabile quel suo pedante ripresentarsi a ogni occasione ostentando una forza che non ha) e Lucy delle Spire dell’Odio (Realtà Virtuale). Infingarda e manipolatrice, se non altro abbiamo la soddisfazione di vederle fare una fine atroce.
Adriano: Il mostro sette-in-uno di Blood Sword: devi affrontarlo sette volte, e dopo un po’ inizi a romperti le scatole di lanciare una raffica di dadi per abbattere quell’essere...
Dopo aver scritto un librogame di 500 paragrafi, per errore lo elimini dal computer. Descrivi la scena.
Prodo: Probabilmente dopo varie bestemmie in aramaico, accuse contro il computer di remarmi contro, e tentativi di recuperare il file con software di recovery puntualmente inutili, raggiungerei lo stato zen e comincerei a riscriverlo da capo.
Adriano: Scena realmente successa parecchi anni fa: vado nella mia camera, prendo una stampella e comincio a disintegrarla sul punto più duro che incontro. Una volta ridotta in polvere (nel vero senso del termine), passo alla stampella successiva. E’ terapeutico, efficace e liberatorio: provare per credere. Oggi non succederebbe più perché salvo sempre più copie dei file importanti.
Il prezzo più alto che sei disposto a pagare per un librogame?
Prodo: Io sono un collezionista atipico. Per me la gioia sta non solo nell’individuare il pezzo raro, ma anche nel pagarlo poco. Sono il classico tipo che fruga per ore nei mercatini e prova sensazioni simili all’orgasmo quando scova un libro raro o mancante e lo paga 3 euro. Quindi la mia massima offerta non sarebbe mai molto alta.
Adriano: Boh, a oggi pochi euro, ma semplicemente perché non è periodo per acquistare librogame. Si attendono tempi migliori.
Sei felice?
Prodo: Credo che lo scopo della vita sia cercare di mantenere un equilibrio che ci consenta di stare bene con noi stessi e usare tutti i mezzi a nostra disposizione per riuscirci. Non sono sempre felice, ma di sicuro cerco costantemente di fare tutto quello che posso per esserlo.
Adriano: Fino a 3-4 mesi fa avrei detto “Si”. Ora devo scindere la risposta: se si parla dell’ambito lavorativo non sono affatto felice, è un periodo nero ed il futuro è abbastanza oscuro, e anche se oltre al mio lavoro seguo diverse attività (insegnamento di scacchi a livello elementare, insegnante di musica quando capita ed una possibile attività extra lavorativa nel settore dell’apicoltura), il futuro è abbastanza incerto. Se invece si parla dell’ambito extra lavorativo, sono abbastanza felice: è un periodo sereno della mia vita ed ho messo in ordine alcune cose che non mi rendevano soddisfatto.
La più grande follia che hai fatto?
Prodo: Ce ne sono state tante, anche se generalmente non sono un tipo da follie. Però ci sono momenti, rari, in cui la mia razionalità viene meno e ne combino un po’ di tutti i colori.
Adriano: Probabilmente quando abbiamo quasi raso al suolo un ristorante abbandonato in una località di montagna. Lo so, lo so: chi mi conosce può giurare che io sia un tipo fin troppo tranquillo... Ma qualche anno fa ero... meno riflessivo, diciamo. La mia follia è passata ad un altro livello (vedasi Progetto Mortale).
La donna col tanga o slip di pizzo?
Prodo: Più che tanga direi perizoma. Il pizzo non mi ha mai convinto granché.
Adriano: Se è vestita vanno bene entrambi, poi si toglie e passa il problema. In linea generale, direi tanga.
I librogame su carta o supporto elettronico?
Prodo: Carta. Il supporto elettronico è il futuro, e per certi versi è migliore, ma io voglio sentire il fruscio delle pagine sotto le dita...
Adriano: Rigorosamente su carta: concepisco il librogame come un racconto da giocare, e per farlo ci vuole tranquillità. Non riuscirei mai a giocarci per strada, al bar o mentre sto in fila alla posta, non riuscirei a gustarmi la storia e la parte ludica come vorrei, quindi direi che non vado molto d’accordo con i librogame su supporto elettronico. E anche se sto a casa, tra un monitor/smartphone e un libro, scelgo sempre il libro.
Immagina il librogame del futuro: come sarà?
Prodo: Una commistione tra letteratura e videogiochi. Probabilmente saremo in un contesto tridimensionale-virtuale  e le nostre scelte le vivremo in prima persona, percependone le conseguenze a livello di dolore, piacere, sensazioni, direttamente sulla nostra pelle. E’ una cosa a cui penso di tanto in tanto e che mi piacerebbe tantissimo riuscire a vivere in prima persona, perché sono sicuro che prima o poi ci si arriverà.
Adriano: Non mi vengono in mente grandi variazioni rispetto alla situazione odierna.
Hai mai rubato?
Prodo: Quando lavoravo per una ditta che mi sottopagava, anni fa, avevo un rimborso accordato sulla spesa che sostenevo per mangiare a pranzo e cena. Accadeva perché tenevo dei corsi informatici in varie città d’Italia, e viaggiavo in continuazione. Di solito mi mettevo d’accordo con il ristoratore: mangiavo per 15, gli davo 20 e lui mi faceva una ricevuta da 30, che mi rimborsavano. Di fatto rubavo, ma visto come venivo trattato non l’ho mai percepito come un furto ingiustificato.
Adriano: Un pacchetto di gomme da piccolo, ma dalle precedenti interviste ho visto che è successo a molti... Crescendo, vari oggetti e cancelleria nell’ex ufficio dove lavoravo (con tutte le ore di straordinario non pagato fatte e per quello che sono venuto a sapere poi, avevo il diritto di rubargli molto di più.....).
Hai mai barato in un librogame?
Prodo: E’ come chiedere alle persone se si sono mai masturbate: qualcuno/a che nega di farlo c’è sempre, ma la verità è che lo fanno tutti smile .
Adriano: E certo! E’ come chiedere “Ti bagni mai quando nuoti?”.
Quando l'ultima volta?
Prodo: Mi chiedete troppo: ho barato talmente tanto nella mia carriera di librogamer che non mi ricordo i casi specifici! Oltretutto la mia fase “onesta” è iniziata dopo i 30 anni, quindi per tornare ai tempi d’oro della baronia dovrei guardare indietro di molti lustri, e i ricordi si fanno tutt’altro che nitidi...
Adriano: Leggendo Django.
Descrivi la situazione.
Prodo: Leggi sopra!
Adriano: Ho barato varie volte sulla partita a poker.
Sei pentito?
Prodo: Mai. Un vero librogamer ogni tanto bara, è endemico della categoria. E lo fa senza pentimenti né rimorsi, con la sfrontatezza di chi si sente nel giusto e si arma di ragione.
Adriano: Di cosa? Di aver barato in un librogame? Se si intende questo no. Se invece si parla di altro, non mi pento di niente perché per qualsiasi cosa si faccia nella vita (giusta o sbagliata che sia) c’è sempre un risvolto positivo o un insegnamento da trarne...
Parolaccia che dici più spesso quando perdi?
Prodo: Probabilmente porca puttana. Ma anche cazzo è un serie concorrente alla vittoria finale.
Adriano: Eccheccazzo!
Ti sei mai ubriacato?
Prodo: Mai tanto da perdere il controllo. Una sera, avevo 20 anni, tornai dal Forte Prenestino (un centro sociale romano) dopo una serata in cui avevo bevuto e fumato all’inverosimile, ridotto in una condizione pietosa. Ma riuscii comunque a guidare fino a casa, quindi ero ancora in grado di avere il controllo motorio del mio corpo...
Adriano: Due volte, una delle quali di brutto. Non chiedermi cosa ho bevuto perché ho ricordi confusi fino al quarto cocktail (uno era un Mojito, poi c’era una Caipiroska ed una bottiglia di vodka al melone mi pare, il quarto non lo ricordo), poi ho il vuoto più totale, e i testimoni di quella sera ormai non sono più reperibili.
La cosa più imbarazzante che hai fatto sotto alcool?
Prodo: Avevo 17 anni, a Rimini mi sono sentito male per il troppo bere. C’erano delle ragazze che mi invitavano a ballare, chiaramente brille e disponibili, e io in preda a dolori e nausea, con la fronte imperlata di sudore, mi sono rannicchiato su un divanetto senza più rispondere né dare segni di vita. Quando sono riuscito a superare la fase critica e mi sono riscosso il locale era quasi vuoto e la serata era finita. Adesso a ripensarci non mi sembra niente di che, ma all’epoca mi sentii davvero un mentecatto.
Adriano: Di imbarazzante spero niente. Se domani dovesse arrivarmi un dvd a casa con il video imbarazzante di quella sera, affronterò il problema e correggerò l’intervista. Poi andrò da chi ha registrato il dvd, e di lui non si saprà più niente! Quindi ricorreggerò l’intervista.
La cosa più coraggiosa che hai fatto nella vita?
Prodo: Seguire le mie propensioni probabilmente. Sono laureato in Filosofia e ho un master post lauream in giornalismo cinematografico. Sapevo che questi tipi di studi mi avrebbero portato a una difficile realizzazione professionale, ma non ci ho pensato due volte, perché era quello che volevo fare. Non so però se si sia trattato di coraggio o di incoscienza.
Adriano: Non so se è definibile “coraggiosa”, ma licenziarsi da un posto di lavoro in cui avevo un contratto a tempo indeterminato per sperare in un altro impiego ha richiesto una buona dose di coraggio... La serenità sul lavoro e non calpestare i proprio principi hanno la precedenza su un contratto a tempo indeterminato, soprattutto se i datori di lavoro ti trasmettono nervosismo e tensione. Ma devo ringraziare una persona che si è esposta per me, mettendo a rischio il suo posto di lavoro per difendermi quando sono stato attaccato su tutti i fronti: quello sì che è stato Coraggio.
Colore preferito?
Prodo: Azzurro
Adriano: Rosso.
Dolce o salato?
Prodo: Salato. Non amo i dolci, anche se ce ne sono alcuni a cui non resisto.
Adriano: Rigorosamente dolce: W la Nutella! Negli ultimi due anni sono diventato nutella-dipendente, ci sono giorni in cui ho proprio un bisogno “fisico” di nutella, vado proprio in crisi di astinenza...
Canzone preferita?
Prodo: Ma scherziamo? E’ come presentare un menu a uno che muore di fame e chiedergli di scegliere una pietanza...
Adriano: “Ride the sky” degli Helloween: IL metal per eccellenza, per quanto mi riguarda! Scritta dall’inossidabile Kai Hansen (inchino) – che tra parentesi è il tizio presente nel mio avatar – mi dà un’adrenalina che nessun’altra canzone riesce a darmi! Ancora oggi, dopo 30 anni (30!) dalla sua pubblicazione, surclassa ad occhi chiusi il 95% del power in circolazione, almeno per me.
Gruppo che ami di più?
Prodo: Sono più per i solisti. Citerei formazioni che hanno fatto la storia della musica giusto per dare una risposta, e risulterei solo banale smile .
Adriano: Ad oggi direi i Rage, per la continuità della proposta musicale e per l’evoluzione del loro sound.
Film preferito?
Prodo: Vale lo stesso discorso fatto per la canzone moltiplicato per mille!
Adriano: Aliens: scontro finale.
Questa domanda ti ha fatto incazzare?
Prodo: Non tanto. Quella che mi fa incazzare di più in assoluto è: qual è il tuo filosofo preferito? E vi assicuro che me l’hanno fatta molte volte...
Adriano: No, ho ancora una pazienza di ferro...
Col tuo compagno di intervista condividi la stessa città.
-  Ti piace stare a Roma?

Prodo: Si, anche se negli ultimi tempi comincio a pensare che vorrei cambiare città: non sopporto più il caos, il traffico, la quantità abnorme di persone che circola a tutte le ore del giorno e della notte.
Adriano: Da morire. Anche con tutti i difetti, non la cambierei mai: mi piace stare qui e sono fiero di viverci.
-  Cosa preferisci della tua città?
Prodo: La capacità di sorprenderti e affascinarti sempre. Anche dopo 38 anni che ci vivi. Cammini e di punto in bianco scopri un angolo che non avevi mai visto, una luce che non credevi possibile, una sfumatura che ti colpisce nell’anima come non era mai successo prima. E quando accade ti senti pieno come in pochi altri posti al mondo.
Adriano: E’ difficile rispondere a questa domanda... E’ l’insieme di tutto che la rende speciale.
-  Se dovessi cambiare, dove altro vorresti vivere?
Prodo: Mi ha colpito moltissimo l’Australia, in particolare Sidney. E’ una città che ha livelli di vivibilità incredibili, impensabili non solo per Roma, ma per qualsiasi metropoli italiana.
Adriano: Bella domanda... Se proprio dovessi cambiare, probabilmente sceglierei una cittadina tranquilla ma abbastanza popolata, possibilmente sopra i 500 metri per stare un po’ più freschi.
-  Sei tifoso? Se sì di che squadra e perché?
Prodo: Un’altra cosa che condivido con il mio compagno di interviste. Tifo Roma. E’ difficile dire perché, in casa mia il calcio contava e conta meno di 0. A me è sempre piaciuto, e da che ho ricordo ho sempre tifato per la Roma.
Adriano: Forza Roma!!! Il motivo è semplice: credo che la squadra per cui si tifa debba anche rappresentare qualcosa nella propria vita. Tifo Roma perché è la città che amo e nella quale vivo. Pieno rispetto per chi tifa altre squadre extra-regione (tipo il pugliese che tifa Juve), ma per me è più una questione di appartenenza ed amore per qualcosa che vivo quotidianamente.
-  Convinci gli altri a tifare per la tua squadra in dieci parole.
Prodo: Me ne bastano due: Francesco Totti. Un poeta del calcio, un miracolo di longevità, un campione come pochi altri nella storia del calcio italiano.
Adriano: Impossibile: il tifo viene dal cuore, non si può comandare (però ho utilizzato comunque dieci parole...).
Con il tuo compagno di intervista condividi anche ben 3 volumi della serie Squilibrio realizzati assieme.
-  Cosa ti ha spinto ad accettare questa folle idea?

Prodo: Doveva essere una prova per Librogame Creator, il software di creazione dei librogame ideato da Matteo “Shaman” Poropat. Ma era divertente scriverlo, e leggere cosa scrivevano gli altri. Una volta iniziato non siamo riusciti più a fermarci finché non abbiamo creato un volume. Poi un secondo, Poi un terzo.
Adriano: Sembro un tipo tranquillo... ma nel profondo del cuore non lo sono! E poi le idee folli possono anche essere divertenti: scrivendo Squilibrio mi sono divertito, e anche se ci sono passaggi ridondanti o poco comici, ce ne sono altri che mi fanno piangere ogni volta che li leggo... All’inizio è stata voglia di provare e di vedere fin dove potevamo spingerci con un librogame senza regole, poi una volta che entri nella spirale distruttiva non ne esci più...
-  Qual è l’ID realizzata per Squilibrio di cui vai più fiero?
Prodo: Quella della diarrea nel primo volume. Ispirata a esperienze di vita vissuta, riesce a trasmettere tutta l’angoscia, lo spaesamento e l’ironia grottesca che caratterizzano una colica in un luogo pubblico. E poi la trovata della “battaglia” contro il generale Merda è davvero divertente.
Adriano: Probabilmente quella su eMule che si impalla, anche perché in parte è autobiografica (se togliamo la parte della bomba nucleare, ovviamente). Ma sono affezionato anche a quella sull’osmosi, dedicata ad un ex conoscente. Diverse ID le ho scritte proprio in momenti particolari della mia vita: mi viene spontaneo, le scrivo con più gusto e soprattutto è liberatorio.
-  Quale tra i volumi di Squilibrio è il tuo preferito e perché?
Prodo: Il primo. Perché è fresco, comico, spontaneo. Il secondo è troppo paradossale ed estremo, il terzo è forse il più “geniale” della serie, ma ha avuto meno impatto del capostipite proprio perché meno diretto e naturale.
Adriano: Sono affezionato a tutti e tre i volumi, ma forse il mio preferito è il terzo (se si esclude il passaggio in stile Grecia Antica) perché credo contenga le ID più belle ed alcuni passaggio geniali (come quello dell’e-mail da inviare ad un indirizzo per continuare a leggere il libro). Di fatto, però, questi aspetti del libro pregiudicano la giocabilità e rendono il libro poco leggibile, ma tanto se dobbiamo parlare di giocabilità leggiamo altri libri, no?
Entrambi avete l’onere e l’onore di essere admin di LGL.
-  Cosa significa per te?

Prodo: Beh, LGL per me è una specie di figlio. Vederlo crescere ed espandersi mi ha provocato grande soddisfazione e mi ha fatto sentire fiero. E come accade con un figlio sento il bisogno di tenere d’occhio la mia creatura, e per farlo devo necessariamente fare parte dello staff.
Adriano: Sono solo un umile moderatore, ma è un vero onore far parte dello staff di LGL. Questo sito è ormai diventato la mia seconda casa e sono fiero di farne parte. E’ un onore anche potersi mettere a disposizione degli altri utenti e condividere con loro tante discussioni ed esperienze.
-  Qual è l’aspetto migliore e quale il peggiore di questo ruolo?
Prodo: Mi piace moltissimo selezionare i contenuti e aggiornare il sito. Negli anni l’ho fatto quasi sempre io perché è un ruolo che adoro, così come definire la struttura del portale, introdurre cambiamenti, gestire la varie sezioni. Negli ultimi mesi invece ho accusato spesso il peso delle discussioni e dei flame che nascevano all’interno del forum. E questo è accaduto perché la mia vita stava attraversando un momento critico, emotivo e a livello di salute, che proiettavo su ogni genere di rapporto interpersonale. Per questo ho deciso di defilarmi un po’ dalla gestione della community: mi pesava tantissimo trovarmi a litigare in un luogo che per me è sempre stato sinonimo di divertimento, passione, leggerezza. Per fortuna in un momento critico per me e per LGL c’è stato chi, come Adriano, ha raccolto il testimone e ha consentito al progetto di non naufragare.
Adriano: L’aspetto migliore è la soddisfazione nel vedere un sito che funziona bene e che attira così tanti utenti più volte nell’arco della giornata. Non c’è un rovescio della medaglia: certo, far parte dello staff è anche una responsabilità ed un impegno non da poco (che spesso porta via ore di tempo), ma quando si ha una passione le cose si fanno sempre ben volentieri.
-  Domani ti svegli e ti ritrovi semplice utente. Che cosa fai?
Prodo: Visto il mio particolare ruolo di fondatore potrebbe  accadrebbe solo per mia scelta personale, quindi se dovesse avvenire sarebbe una transazione ragionata e decisa a tavolino: per questo motivo senza traumi o dispiacere. Continuerei a frequentare e a godermi lo sviluppo del sito senza gli oneri e lo stress legati all’amministrazione.
Adriano: Mmhhhh... Evidentemente sono stato sostituito da qualcuno di più capace. Continuerò a seguire il sito con la passione di sempre, e se dovesse esserci di nuovo bisogno di me sarò ben disposto a ritornare nei panni di mod!
Ultimo libro che hai letto?
Prodo: Un saggio storico sull’Iran dai tempi della rivoluzione khomeinista a oggi. Davvero interessante, mette in risalto come una terra ricca di storia e tradizione, e con materie prime in grado di regalare benessere a tutta la sua popolazione non riesca ad affrancarsi da una serie di problemi che la costringono a un ruolo nazionale e internazionale molto peggiore di quello che potrebbe avere. Si chiama Il Turbante e la Corona.
Adriano: 22/11/'63 di Spephen King.
Ultimo librogame che hai letto?
Prodo: Imperium 1, La Serpe in Seno. Un libro davvero ben scritto, illustrato e pensato.
Adriano: “Django – Il grande Django” di DjMayhem.
Ciò che non faresti mai giocando ad un librogame?
Prodo: Mi piace leggere mentre mangio, ma non riuscirei mai a farlo mentre leggo un librogame. Perché un libro interattivo non è un libro normale, e impegna più di un libro normale. Quindi bisogna leggerlo concentrati e dedicarcisi anima e corpo!
Adriano: Non guiderei la macchina, semplicemente perché non avrei un posto comodo per tirare i dadi con tranquillità.
Il tuo rimpianto più grande.
Prodo: Per ora non ho grandi rimpianti. Ma potrei averne in futuro se dovessi decidere di non avere figli.
Adriano: Di rimpianti non ne ho.
Il tuo rimorso più grande.
Prodo: La vita ti forma e ti fa diventare quello che sei proprio perché si vivono le esperienze. Concettualmente i rimorsi non hanno senso secondo me, perché qualsiasi cosa fai , positiva o negativa che sia, ti consente di diventare la persona che sei, e non un’altra diversa.
Adriano: Di rimorso ne ho uno solo: l’aver fatto soffrire una ragazza a causa della mia indecisione... Non lo meritava. Non me lo perdonerò mai!
Sogno nel cassetto?
Prodo: Vivere per un po’ di tempo in una realtà molto diversa dalla mia. E di conseguenza viaggiare e riuscire a visitare tutti i paesi del mondo. Ne ho visti moltissimi, ma ne mancano ancora una marea...
Adriano: Diventare un maestro di scacchi.
Librogame che vorresti inventare?
Prodo: Se avessi chiara in testa l’idea la scriverei e realizzerei il librogame smile . Come progetto mi piacerebbe un giorno scrivere una collana di due o tre volumi ambientata sui campi di battaglia della prima guerra mondiale.
Adriano: Fin da quando ho conosciuto il mondo dei librogame, il mio sogno è sempre stato di creare un libro complesso stile rompicapo, e rigiocabile all’inverosimile. Quel sogno l’ho già realizzato: è “Allagamento” (Progetto Mortale 2). Ad oggi, ho un altro LG che vorrei creare, ed è in fase di progetto da un bel po’ di tempo: rappresenta quello che ha rappresentato Allagamento quando ero piccolo, è sempre un rompicapo e... non posso dire altro.
L’ultima volta che hai pianto?
Prodo: Quando sono stato male l’anno scorso. La situazione era seria e io mi sentivo, forse per la prima volta nella mia vita, solo al mondo. E di una tristezza infinita.
Adriano: Nel 2010.
Una cosa per cui vale la pena vivere?
Prodo: Cito Salvador Allende: “Val la pena morire per tutte quelle cose senza le quali non val la pena vivere”.
Adriano: Credo che fare qualcosa per il prossimo sia la cosa più bella che si possa fare nella vita: se nella vita siamo stati capaci anche di far nascere un sorriso sul viso di una persona, allora è valsa la pena di vivere.
Una cosa per cui vale la pena morire?
Prodo: Leggi su smile
Adriano: Per salvare una persona che si ama.
Una cosa per cui vale la pena essere registrato su LGL?
Prodo: I LibriNostri. E’ meraviglioso che nel 2014 esistano ancora tante persone con la voglia di scrivere e leggere libri interattivi e il desiderio di farlo per pura passione, senza lucro. Solo per questo LGL meriterebbe tonnellate di iscritti smile .
Adriano: La soddisfazione nel vedere che stare su LGL è divertente per molti utenti.
Hai mai tradito?
Prodo: Si.
Adriano: No, non sono un tipo portato al tradimento: se ho qualche problema lascio e poi mi dedico ad altri rapporti. Stesso discorso vale se si parla di amicizia.
Lo faresti/rifaresti?
Prodo: Credo che sia nella natura dell’uomo e della donna provare attrazione per più di una persona nell’arco della vita. Non so se lo rifarei, non sono cose che si decidono a tavolino. Ma so che potrebbe ricapitare.
Adriano: No, non lo farei perché non mi sembrerebbe giusto.
Sei stato tradito?
Prodo: Si. E’ nella normalità delle cose.
Adriano: Si, sia in amore che in amicizia. Il tradimento in amore credo di poterlo tollerare meno, ma forse è perché nell’amicizia non ci credo quasi più: negli ultimi due anni ho sviluppato un’avversione per l’amicizia, forse perché ho visto troppe cose storte o me l’hanno messo in quel posto troppe volte... Ma quando i tuoi migliori amici ti feriscono, credo sia normale che si diventi diffidenti.
Un tuo pregio?
Prodo: So stare vicino alle persone a cui voglio bene quando sono in difficoltà e riesco spesso ad aiutarle a uscire dalle sabbie mobili. Credo anche di avere la capacità di vedere le cose sotto più punti di vista, di capire le persone che mi stanno davanti, anche se sono molto diverse da me.
Adriano: L’ottimismo: anche quando le cose vanno male sono convinto che ci siano insegnamenti/aspetti positivi che aiutano a crescere. Per me il bicchiere è solo e sempre “mezzo pieno”.
Un tuo difetto?
Prodo: Sono un po’ prevaricatore in certe occasioni. E tendo a essere collerico: non spesso ma quando capita è difficile contenermi.
Adriano: L’eccessiva disponibilità: fondamentalmente sono una persona troppo buona che si fa in quattro per gli altri, ma troppe volte la gente se n’è approfittata. Sto lavorando per risolvere il problema.
Un librogame a cui dare fuoco?
Prodo: Detesto Stephen Thraves e i suoi libri tutti uguali legati alla completa casualità. Non è un modo intelligente di scrivere un’opera interattiva.
Adriano: Per quanto ci siano alcuni librogame penosi, non darei fuoco a nessuno di essi. Troppo facile: piuttosto, li inchioderei al muro come esempio per evitare che se ne facciano altri simili. Uno su tutti? “Volo segreto”.
Cosa ne pensi della collana LibriNostri?
Prodo: Tutto il bene del mondo smile .
Adriano: L’orgoglio del nostro sito: ci sono libri che non sfigurano se paragonati alle serie classiche. All’inizio non pensavo si potesse estendere così tanto una collezione di questo tipo, ma più passano i mesi più vedo che nascono progetti interessanti. Ricordo ancora i primi thread sull’argomento, e se guardo indietro non pensavo si potesse arrivare a scriverne così tanti. Quando guardo il thread dei LN in corso, poi, mi commuovo.
Il LibroNostro più interessante?
Prodo: Ce ne sono moltissimi: non me la sento di sceglierne uno, e probabilmente non sarei neanche in grado di farlo.
Adriano: Non considero la serie “Progetto mortale” per ovvi motivi di conflitto di interessi. A parte questa serie, mi sono piaciuti molto “Fuga dall’altrove” e Mizar III.
Cosa hai provato o proveresti ad avere tra le mani il tuo LibroNostro rilegato?
Prodo: Sono molto belli: quello che mi ha dato i maggiori brividi è stato Squilibrio 1, per ovvi motivi di co-autorialità smile
Adriano: Nel vedere nelle mie mani la copia rilegata di Progetto Mortale 1 ho provato una grande emozione: è bello vedere stampato (e toccare con mani) un libro a cui si è lavorato per tanti mesi.
Qual è il tuo gioco di società preferito?
Prodo: Axies and Allies. In Italia non è troppo diffuso ma chi ci ha giocato sa cosa può significare una partita con questo fantastico board game strategico.
Adriano: Se la giocano Monopoli e Risiko (vado sul classico): mi piacciono i giochi che durano tanto, e bene o male si trovano sempre parenti/amici disposti a fare qualche partitina.
Dimmi cosa ne pensi di:
-   Page?

Prodo: Ha dei numeri, ma probabilmente è stato oscurato dal ben più famoso Dever.
Adriano: Oberon non è mai stata tra le mie preferite. Ad ogni modo, complimenti all’autore (anzi, agli autori).
-   Joe Dever?
Prodo: Un grande autore che con il passare degli anni ha perso molto del suo mordente e ha pensato solo ad arricchirsi.
Adriano: Peccato non averlo mai incontrato a Lucca. Ma lo volemo finì sto Lupo Solitario o no?
-   Steve Jackson?
Prodo: Un genio assoluto.
Adriano: Genio! Chi è stato capace di scrivere Sortilegio e, soprattutto, ha scritto La creatura del male, ha tutta la mia stima!
-   Tabella del destino?
Prodo: Ha senso, anche se, casualità per casualità, preferisco i dadi. Vero è che la tabella del destino si può tarare in base alla difficoltà del libro in modo da diminuire l’influsso del caso.
Adriano: Non sono mai stato un fan sfegatato di Lupo Solitario, ma è originale ed è un’alternativa simpatica al classico lancio di dadi...
-   Fire*Wolf?
Prodo: Idea di fondo buona, ma livello di difficoltà proibitivo. Peccato, un’occasione sprecata.
Adriano: Cattiveria pura: secondo me Brennan quando l’ha scritta ha avuto una visione di noi tutti che ci impazzivamo nel cercare di vincere senza barare, e ci ha giocato un brutto scherzo! Peccato, perché potenzialmente poteva essere una bomba.
-   Advanced D&D?
Prodo: Buona serie per il casual gamer. Alcuni volumi sono davvero ben scritti, altri... lasciamo perdere. Il GDR da cui prende spunto però è ben altra cosa...
Adriano: C’è di meglio. Quello che ho apprezzato più di tutti è Il signore di Ravenloft.
-   Sortilegio?
Prodo: La serie che mi ha dato le emozioni più forti. Non so se la più bella in assoluto, ma comunque un pezzo di storia del genere.
Adriano: Una delle mie serie preferite! Ho sempre amato gli incantesimi da memorizzare, e tutta l’atmosfera che si respira in quei quattro volumi è fantastica.
-   Sfida di coppa?
Prodo: Al di là del valore economico è un bel titolo, molto migliore degli altri libro-giochi calcistici in circolazione.
Adriano: Ci ho giocato una volta sola, e neanche era il mio: per quanto mi piaccia il calcio, non sono mai riuscito ad apprezzarlo a pieno.
-   Lupo Solitario Expanded?
Prodo: Era un’ottima idea. Peccato che è stata gestita in maniera indecente.
Adriano: Bah, se restyling deve essere, io lo avrei concepito come “espansione” vera e propria pensata su tutti i libri della serie, il tutto pianificato sui libri pubblicati, betatestati, e poi messi in vendita uno al mese. Nel giro di 2-3 anni doveva essere tutto in commercio.... Fatta così, invece (uno nel 2010, uno nel 2013, uno nel 2015, ecc.), non mi trova molto d’accordo, perché rischia di non essere mai completata.
-   True path?
Prodo: Nelle mani di un autore in grado di padroneggiarlo può essere un ottimo escamotage narrativo. In altri casi può di fatto ammazzare un librogame.
Adriano: Mai stato contrario ai true path, anche se preferisco strutture più aperte.
Il giorno più bello della tua vita?
Prodo: Credo debba ancora arrivare.
Adriano: Sono convinto che ancora deve arrivare. Finora è stato il giorno in cui ho conosciuto la mia attuale compagna.
Il giorno più brutto della tua vita?
Prodo: Credo debba ancora arrivare.
Adriano: Probabilmente quando è morto mio nonno: vidi la scena con i miei occhi.
Dimmi cosa ti piace di più di LGL.
Prodo: L’atmosfera di passione e voglia di far sì che questa passione comune continui a vivere che si respira. Finché questa situazione rimarrà tale LGL godrà di salute e lunga vita.
Adriano: Oltre all’immensa quantità di materiale, la spensieratezza che si respira nel forum.
Dimmi qualcosa che cambieresti di LGL.
Prodo: Risposta tecnica: va aggiornata la versione Joomla di riferimento. Per ora il sito gira sulla vecchia 1.5 e questo fatto crea problemi. Speriamo di riuscire a farlo a breve.
Adriano: Magari prolungare il tempo di connessione, per evitare che dopo 10 minuti in cui non si cambia pagina si venga disconnessi (ho perso tanti post in questo modo...).
Se potessi essere il narratore in un PlayByForum, quale genere sceglieresti?
Prodo: Mi piacerebbe lanciare un progetto a sfondo sportivo. Sarebbe interessante inserire il fattore competitivo insito in certi sport in un contesto multiplayer-interattivo. Potrebbero venire fuori situazioni interessanti.
Adriano: Lo sono stato, in effetti: la prima campagna di Blood Sword, che con i suoi 6 anni di gioco è durata pure troppo... Oggi se dovessi tornare nei panni del narratore sceglierei forse qualcosa di fantascienza.
Sei coerente?
Prodo: Cerco di esserlo. Ma non sempre ci riesco.
Adriano: Cerco sempre di esserlo.
Sicuro sicuro?
Prodo: Ovviamente no smile
Adriano: Oddio, che ho combinato? Sicuramente chi ha scritto questa intervista è a conoscenza di qualche retroscena passato, ma a qualsiasi cosa si riferisca non ero cosciente. E se ero cosciente stavo bluffando. E se non stavo bluffando era un modo per vedere se quella persona stava attenta. In definitiva: si, sono sicuro.
Guide strategiche per i LG: le trovi utili?
Prodo: Utilissime. Anzi è un peccato che in archivio non ce ne siano di più.
Adriano: Certo: ci sono libri che devono essere giocati decine di volte per essere completati, e altri che anche dopo averli completati lasciano tanti punti in sospeso (oggetti nascosti, caratteristiche introvabili, ecc.). Quindi le trovo utili, anche perché pur dopo aver completato il libro io sono curioso di scoprirne tutti i segreti, ma oggi ho meno tempo per farlo rispetto a qualche anno fa...
Per quale LG ti piacerebbe scrivere una guida?
Prodo: Credo che sarebbero preziosissime le guide degli ultimi 3 capitoli di Sortilegio. Attualmente c’è solo quella de Le Colline Infernali disponibile.
Adriano: Eh, ce ne sono tanti... A parte i LN, mi piacerebbe scrivere una guida completa a Lupo Solitario, qualcosa di mastodontico: una guida che copra tutti i volumi della serie... Magari in futuro, è una cosa che richiede troppo tempo.
Domani ti svegli e LGL non è più online. La tua prima reazione?
Prodo: Hanno fatto di nuovo casino quelli del dominio, ora mi tocca litigarci un’altra volta...
Adriano: Maledico il computer e internet, poi polverizzo una stampella e segnalo il guasto.
Saluta il tuo compagno di intervista.
Prodo: Ciao Adriiiiiiiiiiiiiiiiii.
Adriano: E’ stato un onore fare l’intervista con te.
Una frase per tutti gli amici di LGL?
Prodo: Grazie per tutti questi anni insieme e per tutto ciò che siamo riusciti a fare. Se oggi LGL è quello che è diventato il merito è soprattutto vostro.
Adriano: Vi voglio bene: con voi passo minuti piacevoli ogni giorno e spero che per voi sia lo stesso.
* Contenuti speciali.
L'intervista tra Jegriva a Jhongalli ha avuto uno sviluppo molto complesso: inizialmente Jegriva era stato abbinato a Kingfede, ma dopo il cambio di interviste e la decisione di abbinare gpet74 a Kingfede era rimasto senza compagno. Jhongalli, invece, era stato inizialmente abbinato ad abeas, poi a SkarnTasKai: essendo libero Jegriva, è stato poi abbinato a lui. La loro intervista è più lunga delle altre di qualche domanda, perché ho dovuto aggiungere delle domande extra per coprire le affinità tra i due.

Ultima modifica di: Prodo
Set-15-15 15:54:56

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

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