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INTERVISTA LGL: Mimimmi / Charles Petrie-Smith

INTERVISTA LGL: Mimimmi / Charles Petrie-Smith

E' giunto il turno di Mimimmi e Charles Petrie-Smith, abbinati sulla base della passione per i GdR.
Ma non solo: entrambi sono di Milano, quindi sentiremo anche alcune loro considerazioni sulla città in cui vivono.
Non perdetevi questa interessante intervista!
Vi ricordo che il thread generale delle interviste doppie è stickato ed è accessibile a questo link: https://www.librogame.net/index.php/for … c?id=2352.



Nome?
Mimimmi: Dominique
Charles Petrie-Smith: Matteo
Nick?
Mimimmi: Mimimmi
Charles Petrie-Smith: Charles Petrie-Smith
Nome in codice?
Mimimmi: Avalôtrahzar
Charles Petrie-Smith: Se te lo dicessi dovrei ucciderti... (ma che domanda è?)
Età?
Mimimmi: 39
Charles Petrie-Smith: 40
Hobbies?
Mimimmi: Videogame gestionali, leggere.
Charles Petrie-Smith: Mah, non avendo una professione precisa mi è difficile definire cosa per me sia hobby e cosa no. La scrittura per esempio direi non lo sia.
Sport preferito?
Mimimmi: Camminare.
Charles Petrie-Smith: Nessuno. Potrei dire sci, ma non lo considero uno sport; non come lo pratico io.
Colore degli occhi?
Mimimmi: Verdi.
Charles Petrie-Smith: Azzurri.
Colore dei capelli?
Mimimmi: Neri.
Charles Petrie-Smith: Castano-chiaro? Biondo-scuro?
Altezza?
Mimimmi: 1.82.
Charles Petrie-Smith: Non lo so con precisione... tra 1,76 e 1,82.
Porti gli occhiali?
Mimimmi: No.
Charles Petrie-Smith: No.
Sei fidanzato?
Mimimmi: No.
Charles Petrie-Smith: No.
Sito preferito?
Mimimmi: Wikipedia.
Charles Petrie-Smith: Difficile sceglierne uno solo.
Come hai conosciuto il sito di LGL?
Mimimmi: E’ passato molto tempo ma quasi sicuramente cercando “Librogame” su google.
Charles Petrie-Smith: Cercavo in rete mappe del Magnamund.
Da quanto sei iscritto?
Mimimmi: Penso fin dal 2003 il sito era ancora nella vecchia versione.
Charles Petrie-Smith: Non da molto, dall’inizio dell’estate 2013.
Mediamente, ogni quanto ti connetti a LGL?
Mimimmi: Quasi ogni giorno.
Charles Petrie-Smith: Nei periodi in cui sono attivo più volte al giorno… però ogni tanto per un motivo o un altro mi allontano per un certo tempo e allora faccio fatica a rientrare, mi sento sopraffare degli arretrati.
Fumi?
Mimimmi: Si, lascia perdere... E’ ora di smettere.
Charles Petrie-Smith: Decisamente no. Mai stato un fumatore.
A che età hai letto il primo librogame?
Mimimmi: Avevo 13 anni (1988).
Charles Petrie-Smith: 12 anni; tardi purtroppo, ma in Italia apparvero allora.
Una bottiglia di coca cola si rovescia sul librogame che stai leggendo. Descrivi la scena.
Mimimmi: Beh dipende dal librogame...
Charles Petrie-Smith: Me la prendo con la persona che sta bevendo la coca; di certo non sono io.
Cosa provi quando incappi in un'instant death?
Mimimmi: Ho sempre un dito che fa da segnalibro del paragrafo precedente... Ma da piccolo rimasi traumatizzato dalle instant death di Oberon (erano tantissime!).
Charles Petrie-Smith: Irritazione, ma da ragazzino rabbia.
LG a mappa o LG lineare?
Mimimmi: Tutti e due.
Charles Petrie-Smith: Lineare, anche se le prime mappe (in ACDRA) mi diedero un fremito di eccitazione.
Squadra che ami?
Mimimmi: Inter, più che amore ormai è affetto...
Charles Petrie-Smith: Nessuna.
Squadra che odi?
Mimimmi: La Rubentus, ovvio.
Charles Petrie-Smith: Bof... tutte, nessuna, la Juventus...
Prova a spiegare perché sono in tanti ad avere antipatia per questa squadra.
Mimimmi: Perché ruba, infatti all’estero non vince mai.
Charles Petrie-Smith: Probabilmente perché è la squadra di cui si parla di più, che vince di più, che imbroglia di più. Forse anche perché non ha una vera relazione con una città ed è tifata in tutta Italia; per me conta anche che fosse la squadra di Agnelli. Ma il calcio proprio NON m'interessa.
Il personaggio dei librogame che più ami?
Mimimmi: Il Flanker di Sortilegio perché conosce la gente giusta...
Charles Petrie-Smith: Il Demone Poetico.
Il personaggio dei librogame che ti sta più antipatico?
Mimimmi: I “Rotocefali” della Rocca del Male (Dimensione Avventura 01), il punto più basso della carriera di Steve Jackson.
Charles Petrie-Smith: Potrei dire Roark.
Il prezzo più alto che sei disposto a pagare per un librogame?
Mimimmi: Li trovo al massimo a 6 euro nelle librerie dell’usato. Detesto la becera speculazione che purtroppo ha invaso anche il Forum. Parliamo di libercoli di carta riciclata che hanno più di vent’anni e che sono “reperibili” in formato elettronico. Piuttosto che pagare certe cifre fateveli stampare da una tipografia!
Charles Petrie-Smith: Attualmente, niente... in periodi più prosperi comunque al massimo 20€
Hai mai avuto incidenti in macchina?
Mimimmi: Due o tre, per fortuna tamponamenti cittadini, niente di che.
Charles Petrie-Smith: Sono stato investito da una macchina, vale? Comunque non guido.
I librogame con il libro o su supporto elettronico?
Mimimmi: Amo i libri “fisici”.
Charles Petrie-Smith: Con il libro, anche se al giorno d’oggi il supporto elettronico è l’unico modo per farmi giocare effettivamente e non limitarmi a leggere.
Hai mai rubato?
Mimimmi: Si, da ragazzino le caramelle.
Charles Petrie-Smith: Solo da bambino, con le modalità più o meno consuete.
Hai mai barato in un librogame?
Mimimmi: Ovvio.
Charles Petrie-Smith: La domanda è: ho mai finito un libro senza barare? Non ne sono certo, di sicuro da ragazzino baravo anche se negavo di farlo (e cercavo di evitarlo il più possibile); dopo una certa età semplicemente ignoravo le regole.
Quando l'ultima volta?
Mimimmi: Non mi ricordo, ormai i Librogame non li “gioco” da tempo, mi piacciono come “memorabilia” di quando ero piccolo.
Charles Petrie-Smith: Non me lo ricordo...
Credi in Dio?
Mimimmi: No, ma sono aperto e curioso verso le religioni, sebbene diverse, esistono da quando esiste l’uomo quindi devono avere per forza un loro perché.
Charles Petrie-Smith: Dipende: Libra e Zeus sono sempre stati corretti con me rispettando le promesse di salvarmi, quindi ho fiducia in loro; credo poco in Ishir e Ramas (Kai), secondo me mi sfruttavano e basta.
Favorevole all’eutanasia?
Mimimmi: Si, tanto viene già ampiamente praticata in tutti gli ospedali italiani da sempre.
Charles Petrie-Smith: Sì, completamente favorevole. Personalmente sono favorevole anche al suicidio assistito come c'è in Svizzera, anche in assenza di malattie, ma è un'opzione per la quale sono meno interessato a combattere. Il punto è che nessuno, tranne la persona stessa, deve poter decidere della vita e della morte di un uomo, e nessuno deve permettersi di imporre a qualcuno di continuare una "vita" che è diventata penosa e insostenibile. Peraltro sappiamo benissimo come in moltissimi casi una certa forma di eutanasia sia, nei fatti, praticata nei nostri ospedali (essendo la maggioranza sia della popolazione sia dei medici favorevole), purché ipocritamente in silenzio: la stessa viene negata quando è chiesta esplicitamente e portata alla luce del sole. Io non sono uno di coloro che credono che la classe dei politici sia sostanzialmente peggiore dei cittadini che la elegge, ma questo è uno dei casi sembra portare sostegno a tale posizione: a fronte - ribadisco - di una maggioranza sostanzialmente favorevole, i nostri rappresentanti non osano affrontare l'argomento per non entrare in conflitto con la parte più retriva del proprio elettorato e per prona obbedienza alla chiesa di Roma, che ben sa che il proprio potere e la propria ricchezza si basa sul controllo dei corpi delle persone. Che in uno Stato moderno e laico la totalità della popolazione debba sottostare alle imposizioni di un'istituzione basata sulla superstizione, arroccata in difesa dei propri privilegi, è un'indecenza.
E all’aborto?
Mimimmi: Certo, se tua figlia di 16 anni dovesse farlo preferiresti che lo facesse in ospedale con un medico laureato o in un ambulatorio clandestino? Veniva praticato anche nel Medioevo, quando la Chiesa aveva un potere “leggermente” maggiore di oggi, ma i cattolici pensano che sia una pratica figlia della “modernità decadente”...
Charles Petrie-Smith: Sì, decisamente. La scelta di portare a termine o no una gravidanza deve spettare alla madre e solo a lui, e nessuno dovrebbe nascere indesiderato. Il punto delicato è determinare a che momento dello sviluppo del feto porre il limite entro il quale permettere questa pratica: per secoli si è dibattuto sul tema chiedendosi in quale momento venisse "infusa l'anima"; oggi sappiamo che nei primi tempi non esiste nell'embrione attività cerebrale, ma tuttavia determinare a partire da quando si possa parlare di "vita" è un problema complesso e forse insolubile. Il termine della liceità della pratica è quindi convenzionale e politico, prova ne sia che differisce da Stato a Stato. L'attacco cui è sottoposta la legge sull’aborto, la “194”, in Italia è costante e multiforme: la strada più recente - e purtroppo vincente - è quella di non cercare più di abrogarla, ma di eroderla sino a farne una possibilità più teorica che effettiva. La pratica dell'obiezione di coscienza dei medici, il più delle volte portata avanti per opportunità di carriera e non per convinzione personale, è una vergogna nazionale: nessuno è obbligato a studiare ginecologia e nessuno obbligato a lavorare negli ospedali statali, ma se uno sceglie di farlo dovrebbe attenersi a quella che è una legge e un diritto delle cittadine. Detto ciò l'aborto non dovrebbe mai essere utilizzato come contraccezione tardiva, più che altro per il carico di stress e sofferenza che comporta per la donna: per questo dovrebbe essere fatta una continua campagna di informazione sulla contraccezione, a partire perlomeno dalla scuola media, unita a una grande facilità di procurarsene gli strumenti (pillola del giorno dopo compresa). Il punto è che - con criminale ipocrisia - coloro che si oppongono all'aborto si oppongono anche alla contraccezione.
Bevi alcolici?
Mimimmi: Si, ma mai a tavola, mai a stomaco vuoto.
Charles Petrie-Smith: Scrivo libri sugli alcolici...
Ti sei mai ubriacato?
Mimimmi: Si, vista la mia età è una cosa che ormai posso fare solo due o tre volte l’anno, l’hangover mi devasta...
Charles Petrie-Smith: Ovviamente e molte volte. Non di recente, tuttavia, e non lo ricerco mai di per sé.
Quale era la tua materia preferita a scuola?
Mimimmi: Storia.
Charles Petrie-Smith: Dipendeva dagli anni.
Dolce o salato?
Mimimmi: Tutti e due, mangio come un cinghiale.
Charles Petrie-Smith: Salato.
Gruppo musicale che ami di più?
Mimimmi: Forse i Metallica, ma prima del Black Album ovviamente.
Charles Petrie-Smith: Uh... se dico Wiener Philharmoniker o Quartetto Melos vale?
Qual è il tuo gioco di società preferito?
Mimimmi: Beh il Risiko per le litigate, le bastardate e le ruberie che lo accompagnano, non si può a giocare a Risiko seriamente.
Charles Petrie-Smith: Difficile definirne uno preferito in assoluto. Quello cui riesco a giocare (cosa purtroppo ormai rara).
Ultimo libro che hai letto?
Mimimmi: Mi sono letto tutto Tolkien, perché da giovane lessi solo “Lo Hobbit”.
Charles Petrie-Smith: Fiction o saggistica? Finito o in corso di lettura? Per la prima volta o rilettura? L’ultimo che ho finito è “Il perdente radicale” di Enzesberger, letto in treno il 30 dicembre. (Quando questa intervista sarà pubblicata probabilmente non sarà più quello).
Ultimo librogame che hai letto?
Mimimmi: Una decina di anni fa rigiocai tutta la serie “Sortilegio”, ero a casa in malattia e mi aiutò a passare il tempo.
Charles Petrie-Smith: Per intero faccio fatica a ricordarlo, oggi ho letto qualche paragrafo di Caccia al drago.
Ciò che non faresti mai giocando ad un librogame?
Mimimmi: Guidare.
Charles Petrie-Smith: Non riesco a pensare a nulla che non farei...
Dimmi cosa ne pensi di:
-   La creatura del Male?

Mimimmi: Non l’ho letto.
Charles Petrie-Smith: Non l’ho letto. Probabilmente lo odierei per la strettezza del true path, ma a quanto sento dire è molto bello.
-   Joe Dever?
Mimimmi: Un mito, soprattutto in Italia, dove Lupo Solitario è stato un grosso volano per il fenomeno dei Librogame, anche se il sistema di gioco non mi piace molto.
Charles Petrie-Smith: Tutto il male che se ne può dire oggi non cancella quello che è stato per la storia dei librogame e per noi. Guerrieri della strada fu l’unica serie “nuova” che cominciai a leggere anche quando avevo smesso di comprare regolarmente le serie in uscita, e solo perché era di Dever (anche se mi fermai al secondo).
-   Icon l'Empio?
Mimimmi: Chi è? Un’utente del forum?
Charles Petrie-Smith: Blood sword, vero? Mai letti, arrivarono troppo tardi.
-   Realtà e Fantasia?
Mimimmi: Hahaha! Ottimo tentativo di attirare il pubblico femminile: “l’Harmony dei Librogame”. Mi ricordo le copertine in libreria, sembravano dirti “Non comprarmi!”.
Charles Petrie-Smith: Non così infami come alcuni dicono. Avrei voluto più librogame ambientati in un mondo reale...
-   Tabella del destino?
Mimimmi: Per me i Librogame sono dei “parenti testuali” dei Giochi di Ruolo. Se non ci fossero stati i giochi di ruolo, non sarebbero mai esistiti i Librogame con certi meccanismi, ma avremmo avuto solo le “storie a bivi”.  Quindi io sono per i dadi, sempre!!
Charles Petrie-Smith: Ottima per ottenere sempre 9 (o 0 in combattimento) pur chiudendo davvero gli occhi.
-   Fire*Wolf?
Mimimmi: Non l’ho letto.
Charles Petrie-Smith: Gli avevo a mala pena dato un’occhiata in francese; a quanto leggo è stata l’occasione sprecata di creare una serie un po’ più adulta, inficiata da un regolamento ingestibile.
-   Rupert il selvaggio?
Mimimmi: Non l’ho letto.
Charles Petrie-Smith: Non ne so nulla.
-   I sette serpenti?
Mimimmi: Difficile ma a livello di ambientazione forse il più brutto della serie.
Charles Petrie-Smith: Eh, qui ne avrei da dire... per certi versi è stato l’ultimo librogame cui abbia giocato davvero, e quello che ha causato il mio abbandono: trovavo sempre troppi pochi serpenti, e io volevo assolutamente ucciderli tutti; quindi a un certo punto ho semplicemente mollato. Il problema è che avevo ormai quasi 15 anni e i librogame non mi interessavano più come un tempo. Per altro è forse il capitolo che mi piace di meno di quel capolavoro che è Sortilegio. Morirò pieno di vergogna e rimpianto per non aver mai giocato a La corona dei re.
-   Squilibrio?
Mimimmi: Non l’ho letto.
Charles Petrie-Smith: Qualche paragrafo l’ho letto, sia del primo sia del secondo; di librogame demenziali (più brevi) ne ho scritti molti anche io, in passato, e non mi tiravo indietro di fronte alla volgarità, ma la usavo con più parsimonia.
-   Sfida di coppa?
Mimimmi: Non l’ho letto.
Charles Petrie-Smith: Prima di iscrivermi a questo forum manco sapevo cosa fosse.
-   Lupo Solitario Expanded?
Mimimmi: Oddio, tra gli Expanded e l’edizione della Vincent Book mi viene da dire: “Lupo Solitario la serie che non si è ancora conclusa ma che continua a ricominciare daccapo”.
Charles Petrie-Smith: Non li ho mai letti; di per sé l’idea non mi dispiace, ma non ho sentito pareri entusiasti.
-   True path?
Mimimmi: Ai don spich inglisc.
Charles Petrie-Smith: Lo odiavo, perché pretendevo di vincere ogni librogame alla prima lettura. Anche oggi non mi convince.
Il tuo rimpianto più grande?
Mimimmi: I rimpianti hanno sempre nomi di donna.
Charles Petrie-Smith: Non aver finito Sortilegio... Seriamente? Rimpiango molte cose, mi ci crogiolo nel rimpianto.
Il tuo rimorso più grande?
Mimimmi: Il cartonato di Usnb 01 che avevo, e di non aver comprato Kata Kumbas all’epoca.
Charles Petrie-Smith: Sortileg... Non lo so; oppure non lo ammetto.
Sogno nel cassetto?
Mimimmi: Che si creino le condizioni per cui anche le persone delle classi sociali più deboli abbiano un lavoro e una vita dignitosa e soprattutto istruzione, servizi e giustizia uguali a quelli che si possono permettere gli strati alti della società.
Charles Petrie-Smith: Non direi che ce ne sia UNO solo, ben definito e predominante.
Librogame che vorresti inventare?
Mimimmi: Un Urban Fantasy ambientato in un Italia “parallela” che parla delle avventure di un gruppo di adolescenti della classe media ribelli e scalmanati. Praticamente una autobiografia. Ma non sarà un Librogame classico, è un’idea a cui penso da anni ma non ho ancora scritto una riga...
Charles Petrie-Smith: Da un po’ di tempo penso a una storia in un mondo poco fantastico e abbastanza simile al nostro nel Medioevo, in cui un giovane artigiano della ceramica compie un pericoloso viaggio verso est per imparare il segreto della fabbricazione della porcellana… Non lo scriverò mai, per pigrizia e mancanza di competenza.
Come risolveresti il problema dell'immigrazione?
Mimimmi: Discorso troppo difficile: la complessità del mondo oggi esige soluzioni complesse. Chi offre soluzioni facili come slogan vi prende per il culo, sono favole, mitologia usata per scopi “reali” e spesso poco nobili.
Charles Petrie-Smith: No, non intendo nemmeno provare a rispondere a questa domanda.
Il comandamento più importante?
Mimimmi: Non mangiare la neve gialla.
Charles Petrie-Smith: Preso da quale lista?
L’ultima volta che hai pianto?
Mimimmi: Io non piango mai, mi vengono solo i goccioloni. L’ultima volta per la morte di Pino Daniele, mi sono commosso.
Charles Petrie-Smith: Se ricordo bene quando ho visto al cinema Kaguya hime no monogatari di Takahata; le opere d’arte – in particolare cinematografiche – mi commuovono, faccio invece una gran fatica a piangere nella vita reale.
Una cosa per cui vale la pena vivere?
Mimimmi: Per migliorare.
Charles Petrie-Smith: Il whisky. Una risposta più seria richiederebbe un discorso troppo lungo e articolato.
Una cosa per cui vale la pena morire?
Mimimmi: Difendere uno più debole.
Charles Petrie-Smith: Direi nulla. Poi le circostanze possono portarti a situazioni in cui questa opzione si pone.
Una cosa per cui vale la pena essere registrato su LGL?
Mimimmi: Scambiarsi i Librogame con altri utenti, cazzeggiare sul Forum e regalarsi ogni giorno venti minuti di evasione dalla realtà.
Charles Petrie-Smith: Poter tenere viva la fiammella accesa molti anni fa dai libri della EL.
Hai mai tradito?
Mimimmi: Solo una volta e solo con un bacio.
Charles Petrie-Smith: Se si intende tradire fisicamente il proprio partner sentimental-sessuale, allora no, mai; ma col pensiero e il sentimento sì, almeno una volta. Per quanto riguarda il tradimento nell’ambito dell’amicizia, non ho mai commesso azioni che si possano configurare come un vero, grave tradimento della fiducia riposta in me; ma sono stato colpevole di mancanze più piccole.
Sei stato tradito?
Mimimmi: Si, tengh’i ccorna, come tutti voi del resto.
Charles Petrie-Smith: Sì, in tutti i sensi e su tutti i piani. E sia da una donna sia da un amico.
Un tuo pregio?
Mimimmi: Molto socievole.
Charles Petrie-Smith: Mah... qualcuno ne ho, e saprei anche dirne, ma tendo al sospetto verso me stesso.
Un tuo difetto?
Mimimmi: Faccio fatica ad addormentarmi.
Charles Petrie-Smith: La pigrizia indubbiamente, ma non solo.
Cosa ne pensi della collana LibriNostri?
Mimimmi: Bella iniziativa, forse sono stato  il primo a proporre un “Rolenostro” quando presentai a Prodo “Sortilegio GdR”. Ho anche molto apprezzato l’idea di continuare la serie “Dimensione Avventura”.
Charles Petrie-Smith: Mi piace molto, vorrei solo avere più voglia di leggerli e magari giocarli veramente: sono pigro anche in questo.
Il LibroNostro più interessante?
Mimimmi: Li scarico tutti, ma, come dicevo, non li “gioco”, quest’anno, per curiosità e grazie a LNaCV mi sono regalato il mio primo “LibroNostro” fisico, Misteri D’Oriente 06. Beh fantastico è identico ad un vecchio librogame solo che la carta è bianca!
Charles Petrie-Smith: Non ne ho letti abbastanza per dirlo... e poi includiamo le traduzioni di librogame regolarmente pubblicati all’estero ma non in Italia o solo le produzioni originali? Mi piacerebbe se mai che me lo dicessero gli altri, in modo da andare a leggerlo.
Animale preferito?
Mimimmi: Gatto
Charles Petrie-Smith: Homo sapiens; la femmina della specie, in particolare. Non vale? Allora gatto, senza dubbio. Mi piacciono molto anche gatti grossi (tigri in particolare) e orsi, ma non ci ho mai avuto direttamente a che fare.
Possiedi un gatto?
Mimimmi: No, mi piacerebbe se avessi una casa più grande, penso che soffrirebbe se avesse poco spazio.
Charles Petrie-Smith: No, non possiedo un gatto; vivo con un gatto; un vecchio gatto rosso, senile ma ancora bellissimo.
Cos’ha in più il gatto rispetto agli altri animali?
Mimimmi: Mi piace molto ed è “zero sbattimento” soprattutto rispetto ad un cane.
Charles Petrie-Smith: Tutto. Bellezza, eleganza, strafottenza, morbidità, indipendenza, pulizia, personalità.
Avete in comune la passione per i Giochi di Ruolo. Parliamone:
-   Qual è stato il tuo primo Gioco di Ruolo?

Mimimmi: Dungeon & Dragons scatola rossa, ma sono stati i Librogame a spingermi verso i GdR. I Librogame mi hanno fatto scoprire il fantasy più in generale.
Charles Petrie-Smith: D&D scatola rossa, banalmente.
-   Accidenti, che combinazione! Raccontaci qualche altro dettaglio di quell’esperienza.
Mimimmi: Guarda, mi fu regalato per natale nel 1989, ad oggi lo conservo ancora nello scaffale alto della libreria e quando lo prendo in mano, dopo più vent'anni, cazzo, mi emoziono ancora. Non è il gioco in sé, ma è il fatto che quel gioco mi ha spalancato un portone sull’universo fantasy.
Charles Petrie-Smith: In realtà fu un mio amico, al quale io avevo regalato Lupo Solitario 1, a comprare per primo D&D e farmici giocare (le prime partite nella versione minima 1 giocatore 1 Master). A me venne regalata la scatola rossa solo alcuni mesi dopo. In realtà anche allora giocavo di ruolo meno di quanto avrei voluto; sono sempre stato uno di quelli che comprava più regolamenti e moduli di quanti ne sfruttasse davvero.
-   In un GdR, quale credi sia la spinta fondamentale che dovrebbero avere i giocatori e quale caratteristica del GDR ti piace di più?
Mimimmi: La parte narrativa, l’avventura e l’ambientazione, le regole devono essere precise e coerenti ma non eccessive. I GdR stanno andando alla deriva in sistemi impossibili pieni di tabelle e di regole in nome di presunta “simulazione della realtà”e il risultato e che per creare un personaggio ci vogliono due giorni. A me piacevano i GdR “classici anni 80”, oggi apro un manuale di D&D 3 trovo solo tabelle e illustrazioni stile fumetto Marvel e mi viene voglia di vomitare. Io voglio un Conan alla Elmore mica Spider-Man con una spada in mano!
Charles Petrie-Smith: Divertirsi, alla fin fine. Come caratteristica direi la potenzialità sostanzialmente infinita.
-   Quali sono i tuoi giochi preferiti a perché?
Mimimmi: I classici fantasy anni ottanta : D&D (che oggi viene chiamato OD&D) , UNSB e anche Tunnel & Troll che per quanto fosse una pezzentata aveva una suo perché.
Charles Petrie-Smith: Call of Cthulhu, per l’ambientazione, la difficoltà, l’atmosfera. E anche il sistema (morte al d20, viva il d100), sebbene migliorabile.
-   Qual è l’evento/fiera a cui ti piace di più partecipare?
Mimimmi: Nel 2013 ho fatto il mio primo Lucca Comics, è stato un trauma: troppo casino, troppi nerd! Ho capito che non ho l’età per certe cose. Ma mi ha fatto piacere conoscere di persona altri utenti di LGL.
Charles Petrie-Smith: Sono anni che non partecipo a eventi nel settore, non ricordo nemmeno come si chiamavano quelli cui andavo venti anni fa o giù di lì...
-   C’è una partita che ricordi più delle altre per il divertimento che ti ha dato?
Mimimmi: Forse quelle al boardgame “Warlock of Firetop Montain”.
Charles Petrie-Smith: Due meravigliose campagne: Masks of Nyarlathotep e Horror on the Orient-Express.
-   C’è un gioco che ti piacerebbe avere e che non sei riuscito a trovare?
Mimimmi: Uno che ho cercato molto e che sono riuscito a trovare è “Corteo” un boardgame italiano sulle manifestazioni anni 70, affascinate ed ironico ma praticamente ingiocabile. Quello che mi manca è il cartonato di Kata Kumbas.
Charles Petrie-Smith: Un tempo cerano molti giochi dei quali lamentavo l’assenza di una traduzione italiana; oggigiorno vedo che di RPG in giro ce ne sono molto pochi. Oh come mi mancano gli anni ‘80 e i primi anni ’90!
-   Che tipo di giocatore sei?
Mimimmi: Niente di che, a me piaceva fare il “Master” e creare mondi, ambientazioni e regole.
Charles Petrie-Smith: In ogni caso ero: purtroppo non gioco più di ruolo da molto tempo. Da ragazzino ero il più banale dei powerplayer, poi sono evoluto in uno molto attento all’interpretazione del personaggio… ma ho il sospetto che sotto sotto covasse ancora il desiderio di potersi permettere di fare il munchkin.
-   C’è un gioco o un’ambientazione particolare che ti piacerebbe vedere sugli scaffali?
Mimimmi: Un GdR in stile anni 80 con regole snelle (tipo USNB regole base) ambientato in un enorme mondo fantasy a cui chiunque può collaborare costruendo un tassello: un regno, una avventura. Le ambientazioni e le avventure sono il fulcro del GdR non le regole.
Charles Petrie-Smith: Banalmente, una nuova versione di Call of Cthulhu, con tutti i pregi delle edizioni storiche (io giocavo con la quarta, se ricordo bene) ma migliorata.
-   Che giochi porteresti ad una serata con giocatori alla prima esperienza, e che consiglio daresti a chi si vuole avvicinare al mondo dei giochi di ruolo?
Mimimmi: Regole semplici (OD&D o UNSB) e una bella avventura. Una bella ambientazione, con un bell’intreccio, colpi di scena, personaggi, scenari intriganti e misteri da risolvere.
Charles Petrie-Smith: Non conoscendo l’offerta attuale non saprei. Non saprei nemmeno dare consigli se non: se trovi un gruppo per giocare chiamami.
-   Descrivi la scena più folle alla quale hai assistito durante una partita.
Mimimmi: AD&D tiro per colpire con un arco, risultato 20. Il Master sostiene che il colpo è andato a vuoto. Segue lunga discussione...
Charles Petrie-Smith: Sarebbe troppo facile prenderne una da Paranoia o da una partita giocata in modalità demenziale (cosa che facevo... masterizzavo anche, in quei casi), per cui ne scelgo una da una campagna seria. In Masks a un certo punto, mentre stavamo decidendo il da farsi nella mia magione di New York, eravamo stati attaccati da uno shantak; dopo qualche round, sebbene non avesse ancora ucciso nessuno (eravamo sparpagliati e protetti dietro colonne e mobili) eravamo feriti e soprattutto con le nostre armi non riuscivamo a scalfirlo. Allora uno di noi, che controllava il personaggio più esperto con le armi, ebbe un’idea folle e geniale: accese un candelotto di dinamite di cui era dotato, e – dopo aver richiamato l’attenzione del mostro – agitò più volte la dinamite come si fa con i bastoncini per i cani, e gliela lanciò. Il master tirò per lo shantak prima una prova di intelligenza – fallita – e poi una per vedere se riusciva ad afferrare il candelotto in aria: lo prese al volo tra le fauci e lo ingoiò. Esplose dall’interno.
Il giorno più bello della tua vita?
Mimimmi: Ti giuro non mi sono mai fatto questa domanda.
Charles Petrie-Smith: Non sono in grado di individuarne uno in particolare; non ho matrimoni o nascite di figli a segnare la mia vita.
Il giorno più brutto della tua vita?
Mimimmi: Non saprei.
Charles Petrie-Smith: 7 maggio 1993
Dimmi cosa ti piace di più di LGL.
Mimimmi: Che è partito come un sito amatoriale con una brutta grafica anni 90 e ha avuto un evoluzione mostruosa!
Charles Petrie-Smith: Il fatto che sia un luogo in cui si possa parlare dei librogame; qui alla fine sono tra quelli che ne sanno di meno, mentre nella vita reale molti non sanno cosa siano o ne hanno dei ricordi fumosi.
Dimmi qualcosa che cambieresti di LGL.
Mimimmi: C’è bisogno una sistemata nella parte “sito”. Navigazione più semplice, mission in home page, raggruppare per editore le serie nell’enciclopedia e nelle recensioni.
Charles Petrie-Smith: Uhm, non ho studiato tutto il sito abbastanza bene; di certo la facilità di accesso ad alcuni contenuti.
Se potessi essere il narratore in un PlayByForum, quale genere sceglieresti?
Mimimmi: Fantasy
Charles Petrie-Smith: Non ho ancora capito come funziona...
Sei coerente?
Mimimmi: Si ma solo con le idee che ho in quel momento, poi le cambio.
Charles Petrie-Smith: Per certi versi anche troppo, per certi altri non abbastanza.
Guide strategiche per i LG: le trovi utili?
Mimimmi: Si ma non vale usarle per giocare il libro!
Charles Petrie-Smith: Oh sì, molto; avrei voluto averle ai tempi.
Domani ti svegli e sei stato nominato mod di LGL. La prima cosa che faresti?
Mimimmi: Banno dal sito tutti gli speculatori della sezione Mercatino. : )
Charles Petrie-Smith: Mi dimetterei dal ruolo.
Entrambi abitate a Milano.
-   Ti piace questa città?

Mimimmi: Milano nel complesso non è una bella città, ma è piena di angoli e posti molto affascinati e pieni di storia, purtroppo le parti belle sono solo in centro. Intorno al centro è cresciuta la città moderna figlia del boom industriale che costituisce la maggior parte della città e che fa abbastanza schifo. Non è una città viva 24ore su 24 anzi, fa orario di ufficio. Si mangia male nei ristoranti (e questo mi fa incazzare di brutto!). Milano è un paesone provinciale ma essendo mitomane crede di essere una metropoli.
Charles Petrie-Smith: La adoro, la amo tantissimo, la venero, mi piace da pazzi.
-   Qual è, secondo te, il luogo più bello di Milano?
Mimimmi: Il Castello Sforzesco merita di sicuro una visita, ma la sindrome di Stendhal a me viene ogni volta che passo di fronte alla chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Charles Petrie-Smith: Casa mia. Seriamente? Sono tantissimi, spesso poco noti o viceversa dati per scontati.
-   Parteciperai all’Expo 2015?
Mimimmi: No, un evento per ingrassare politici e ‘ndrangheta, con gli stessi soldi sai quante case, scuole e ospedali si sarebbero potuti costruire per le fasce sociali più deboli?
Charles Petrie-Smith: Non credo... ma non è detto.
-   Se dovessi cambiare città, dove altro vorresti vivere?
Mimimmi: Un borgo qualsiasi sugli Appennini (dalla Toscana alla Calabria), Roma, o una grande città straniera.
Charles Petrie-Smith: Ho abitato brevemente a Bruxelles... in ogni caso o una grande città europea o un borgo sperduto (possibilmente in montagna); in questo non amo le vie di mezzo.
Saluta il tuo compagno di intervista.
Mimimmi: Ciao Charles!
Charles Petrie-Smith: Salve Mimimmi; vedo che sei anche tu di Milano: hai mica un gruppo di gioco di ruolo in cui mi potrei infiltrare?
Una frase per tutti gli amici di LGL?
Mimimmi: Escalabar, Escansala, Eschizibur........... EXCALIBUR!! MERDACCIA!!
Charles Petrie-Smith: Per Sommerlund e per... ma no, lasciamo perdere: anziché combattere ancora per l’imperialistica monarchia sommerliana andiamo a berci una birra, piuttosto.
^ Domande extra per Adriano (by Aloona)
ALOONA: Tornando agli intervistati, trovo interessantissimo il concetto di "uomo-squadra" espresso con sì tanta enfasi espressiva dal nostro Adriano e che apre un nuovo capitolo nel dibattito psico-sociologico sull'immedesimazione ruolistica estemporanea. Dopo il conflitto di immedesimazione uomo-donna, abbiamo di fronte un caso di immedesimazione plurima in guerriero, stregone, ladro, ecc. ecc., quindi domanderei al nostro:
D: Quali aspetti della tua personalità associ maggiormente all'uno e all'altro?
Al Guerriero associo lo spirito combattivo e una buona parte di sprezzo del pericolo. Al Ladro associo poco, anche se nel corso degli anni ho imparato anche ad agire d'istinto. Al Saggio associo invece molto, perchè anche se a volte non sembra riesco a vedere al di là di molte cose, e poi un po' saggio sono, dai... Stregone: cosa posso dire? Boh, gli stregoni sono un po' eremiti o solitari? Se si, allora mi sento anche un po' stregone; non che mi piaccia stare da solo, però spesso non disdegno un po' di solitudine...
D: Quale prevale?
Il Saggio: la parte saggia e tranquilla di me domina (quasi) sempre.
D: Quando è iniziato tutto questo?
Quando ho iniziato a leggere Blood Sword.
D: Ne hai mai parlato con qualcuno?
No, ho sempre giocato in solitaria.
D: Ti capita mai di sentire delle voci che ti suggeriscono cosa fare, magari litigando tra loro?
Si, fanno a botte e io aspetto che finiscano. Se vince il Saggio, tutto come sempre; se vince qualche altra entità oscura, allora iniziano i guai nella mia vita, o nella vita di qualcun altro.
D: Quanto a che fare tutto ciò con la genesi di "Progetto Mortale"?
No, le cose sono scollegate. Anche se "Progetto Mortale" ha più a che fare con la parte folle e poco con il Saggio. A proposito, fammi andare, che devo finire il restyling del volume due... Basta con le distrazioni!

Ultima modifica di: Adriano
Feb-09-15 10:32:13

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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