Nella seconda partita i miei punteggi erano: Forza 11 Vita 24 e Oro 14... non un granche'!
1 47 311 286 32 183 606 563 genio 170 26 154 68 220 314 152 termiti 660 105 due troll 72+

Ho fatto scelte diverse da quelle della partita precedente, andandomene subito da San Giovanni d'Acri, prendendo dalla parte dell'oasi, dove ho liberato il genio, ma per farlo devo riempire le otri d'acqua, cosa che il testo permette, ma non le avevo mai svuotate! Allo stesso modo mi da una penalita' per non aver mangiato, ma io le razioni di cibo le avevo con me: semplicemente il testo non mi ha mai dato la possibilita' di mangiare... piccoli dettagli tecnici, ma la cosa stona un po'.
Comunque poco piu' avanti trovo due troll con Forza rispettivamente 14 e 12 e con il mio punteggio di Forza pari a 11 mi sveno per farne fuori uno, poi, avendo ormai esaurito i punti Vita, mi butto nel fiume per scappare e annego tristemente. Non era giornata.

Questa volta ho completato l'avventura, anche se sicuramente ci sono percorsi migliori per farlo...
Forza 14 Vita 24 Oro 9
1 39 448 311 286 32 113 606 543 genio 170 26 154 68 220 239 lampada aladino 609 due troll 394 560 378 207 lupo mannaro 436 351 581 400 457 610 103 spezale 49 338 249 240 50 159 361 208 643 369 9 399 212 162 348 110 302 122 302 329 abdul al azhred 34 3 590 669 194 140 189 27 525 chiave 449 189 478 182 106 237 97 155 elmo449 189 585 447 390 42 12 246 599 97 155 elmo 449 189 585 447 390 42 12 246 599 339 184 440 178 411 393 mazzo tre chiavi 189 445 274 445 615 641 432 123 28 353 603 506 639 185 272 410 birra! 336 113 334 221 335 piovra 18 335 243 corazza 373 123 491 200 309 28 mazzo tre chiavi (un altro...) 336 123 354 578 uccellatore 616 77 falcone 43 guardamano 336 123 445 615 557 16 293 503 thalos 323 503 149 57
424 539 114 559 145 344 babbucce 434 611 ragno gigante 327 260 174 588 514 662 403 459 230 547 433 506 467 173 497 spettro 371 564 doppio 625 409 342 indovinello 104 481 671 

170 paragrafi andati a leggere su 671 totali = circa 25,3%

PS 671 paragrafi... per essere un librogame classico (cioe' pre-Destiny Quest, Fabled Lands, Mizar III, L'Eretico, e simili...) un numero di paragrafi veramente rispettabile... probabilmente paragonabile solo alla Corona dei Re (Sortilegio).

Come storia, ambientazione, prosa, appeal, humour e' sicuramente uno dei migliori librigame che abbia mai letto. Bisogna invece dire che il regolamento applicato e integrato nel librogame non e' un meccanismo preciso e tecnicamente perfetto nel suo utilizzo, ma lascia spazio a qualche incertezza e zona d'ombra.
Per esempio non ho capito perche' specificare le regole sui pasti e obbligarti a tenere aggiornato l'inventario se di fatto in tutto il libro non e' possibile mangiare e bere tutto quello che abbiamo nella bisaccia all'inizio. A quel punto tanto valeva non parlarne proprio. Oppure ti puo' capitare di avere con te una pozione guaritrice azzurra, ma di non poterne bere anche se sei ad un passo dalla morte perche' puoi usarla solo quando il testo te lo concede esplicitamente...

Brillanti invece le scelte riguardanti le risoluzioni delle situazioni da gestire con i dadi (non e' detto che il tiro piu' alto sia sempre il migliore e anche certi check tipo: "hai l'oggetto tal dei tali?" non danno sempre la soluzione migliore se si possiede l'oggetto richiesto! 

La struttura del librogame e' generalmente lineare, "a capitoli", nel senso che la storia diverge da un certo paragrafo per poi convergere dopo un po' in un altro paragrafo e poi diverge di nuovo per poi riportare il lettore sempre in un unico paragrafo di snodo ancora piu' avanti, eccetera. Per esempio, dopo il primo paragrafo ci sono vari modi per trascorrere l'ultima notte a San Giovanni D'Acri, ma poi, all'uscita dalla roccaforte crociata, quando c'e' da scegliere il percorso verso Alamuth, ci si ritrova sempre e comunque nello stesso paragrafo. Poi ci si ritrovera' sempre e comunque in vista dell'ultimo paese prima della Fortezza e da li' si potra' entrare nella Fortezza per vie sotterranee, oppure restare in superficie, ma comunque si arrivera' da Abdul Al-Azhreb, che e' sulla strada verso i cortili piu' interni, dai quali si puo' uscire solo attraverso Thalos. A questo punto c'e' lo spazio (dilatatissimo) della foresta che circonda la torre centrale, che viene affrontato a partire dallo stesso paragrafo e finalmente la Torre dove abita il saggio mago, obbiettivo della nostra ricerca. Di fatto, ogni paragrafo "di snodo" potrebbe essere l'inizio di un capitolo separato, se si fosse scelto di seguire la struttura a capitoli adottata da Simbad il Marinaio, dello stesso gruppo di autori.

Non vedo l'ora di leggere il prossimo!

Mi è sempre piaciuta abbastanza.
Nonostante mi piacciano i regolamenti e le strutture complesse, qui la semplicità non stona: i vari check e i punti di snodo li ricordo ben fatti e le partite erano molto interessanti.
Il giudizio di Dio poi è sempre stato un tocco d'originalità.
Mi piacerebbe rileggerlo, spero di potermi unire alla discussione tecnica appena possibile.

Yaz, belle partite e osservazioni. Sì, ci sono percorsi più brevi. Prova a dormire dai Templari anzichè dalla locanda e potresti ricevere qualche dritta. Anche l'aiuto dello Speziale non è necessario. Problemi come quello dei pasti, che vengono quasi sempre cancellati senza essere usati per far posto ad oggetti più utili, e diversi altri, rivelano l'assenza di beta testing e una completa inesperienza (credo che si tratti di un'opera prima). Nessuno ha mai pensato di giocarli prima della pubblicazione (problema dovuto agli autori e alla Hachette). E nessuno ha mai pensato di correggere nulla nelle ristampe italiane, alla solita maniera della EL.
L'indovinello: sono sicuro che sia scritto correttamente ed è perfettamente risolvibile. La prossima volta prova...prima di scolarti la birra
Sommerswerd, spadadelsole per gli amici: salvare su un editor esterno aiuterebbe se uno si ricordasse di questo problema o conoscesse il tempo preciso dopo il quale il testo viene perso. Se uno parte con l'idea di scrivere qualcosa di lungo è un conto, ma se gli si allunga per caso non c'è niente da fare. Il testo.