Ma perché non gli ho dato 10?
Maledetto me.

Vergognosamente in ritardo mi accingo anche io a votare il corto.
Non pigrizia fu la mia ma incomprensione: pensavo che entrambi i corti sarebbero usciti assieme e assieme avrei potuto votarli sino a domani.
Per fortuna (l'autore non me ne voglia) il corto è fuori concorso, quindi, in fin dei conti, che io voti entro i termini o dopo poco importa.

E' un gioco da ragazzi è un corto con diversi difetti, alcune note positive e un grande pregio. E da quest'ultimo voglio iniziare:

E' un corto divertente, a mio giudizio il più divertente mai comparso tra i concorsi ai quali ho partecipato (come scrittore o come giudicante), e la sua comicità riesce efficace perchè il corto non si pone l'obiettivo di tentare di far ridere o sorridere il lettore a ogni paragrafo, ma invece la comicità resta sotto il pelo dell'acqua per guizzare qui e là tra un paragrafo di raccordo o un altro semplicemente serio, magari quasi notiosetto, con un forza esplosiva dovuta proprio al suo essere inattesa: Le battute di Delio, tragicamente realistiche, i codici allusivi alle situazioni vissute, le opzioni citazioniste (chi non ha riconosciuto elio e le storie tese al paragrafo 18 si inginocchi sui ceci), qualche sottile sottinteso (Delio muove le mascelle a scatti.Due aspirine. Mah.) strappano schiette risate senza voler strafare.

Proseguendo con le note positive ho apprezzato abbastanza la narrazione, la quale, pur essendo spesso troppo prolissa (in maniera ingiustificata) è nell'insieme piacevole e spesso mostra dei tocchi realmente vincenti (penso per esempio al prologo dove, dopo un intro in effetti troppo prolissa ma che comunque aiuta a presentare i personaggi, la prima parte termina con "Sono a proprio agio, loro. ti passi la destra sul capo rasato: va tutto male" in questa frase l'autore condensa tutta l'alienazione del protagonista, sia dai suoi amici che dall'ambiente.) Peccato appunto per una certa incapacità di sintesi e qualche parte un pò inutile.

Bene anche il sistema di gioco con 4 parametri ma di gestione facilissima e i modificatori (codici e tabelle) efficaci e semplici da usare. Ancora di più: l'auotore si impegna a sviluppare un sistema per la variazione della difficoltà che ovvia ad un problema di tanti corti e alla soggettività di chi li giudica (personalmente mi sono cimentato solo con lo standard, che ho trovato difficile la punto giusto,ma l'idea mi pare vincente.)

Passiamo ai difetti: la trama non è nulla di eccezionale, ma va abbastanza bene, purtroppo a stonare è il particolare fantastico del mostro che viene inserito nella storia proprio tirato per le orecchie. La forzatura è evidente (e probabilmente è costata al corto la squalifica) e mi ha fatto storcere la bocca. Inoltre nei paragrafi del mostro cambia, ovviamente anche il tono del racconto, generando una rottura col corpus dell'opera ancora più evidente.

La struttura ludica lascia poca discrezionalità al giocatore in fin dei conti o le tue scelte ti portano a un ID oppure le situazioni, prima o poi devi farle tutte (bancone, ballo, tavolino, fuori alla locanda, bacio) puoi solo combinarle in maniera temporalmente diverso in modo da massimizzare i bonus e minimizzare i malus. Di per se non è sbagliato ma è un tipo di struttura che non mi convince, avrei preferito magari due strade differenti totalmente per giungere al momento del bacio, oppure la possibilità di mandare a cagare Lodovice per Anna, che a una certa pare pure interessata...
Oltretutto questo dover partecipare a tutte le situazioni genera almeno un piccolo errore al paragrafo 22 dve Lodovica rovista nelle tasche della sua giacca al "vostro tavolo". Peccato che la cosa accada anche se io l'ho appena incontrata al bancone...

Sintetizzando:
Narrazione: stile simpatico e piacevole affetto da una vena un po' logorroica e un po' di incostanza : 7
Divertimento: battute che vanno a segno, citazioni opportune, umorismo calibrato, peccato per un esperienza inficiata dalla ripetitività della trama: 9
Giocabilità: di per se un pò scarsa, viene risollevata dalla presenza di un regolamento originale ed efficace in tutti i punti: 7

Il voto complessivo non può che essere un 7,5

Complimenti all'autore

abeas ha scritto:

Sir Apologeta, mi aspetterei che anche voi, in qualità di giudice, usaste i tre nuovi giudizi "giocabilità" ecc!

Regolamento, punto 22 ha scritto:

22. È possibile, ma non obbligatorio, aggiungere in coda al commento al racconto in esame, voti specifici

Sebbene non sia cooptato a fare ciò, Messer Abeas, d'ora innanzi mi procurerò di giustapporre siffatti giudizi in calce alle mie elucubrazioni. Accondiscendo soltanto in ragione della pletora di lavoro da voi sbrigato nella precedente edizione del Concorso, in qualità di Gran Contabile.

Concordo col Saggio, avrei preferito qualche altra strada e al fatto di Anna c'ho pensato anch'io (precisamente quando ho detto che Lodovica me le aveva talmente rotte che avrei voluto poter scegliere l'alternativa).
Sul mostro vedo che siamo quasi tutti d'accordo.

Credo di aver letto il corto con un giorno di ritardo quindi la mia votazione non verrà conteggiata, ma visto che siamo fuori concorso puo avere senso almeno per discuterne.

Voto complessivo 5,5.  Un corto che ha degli spunti interessanti ma complessivamente non coinvolge. Un sistema di gioco troppo arzigogolato e una storia poco entusiasmante.

Narrazione: 6
Il corto è divertente non c'è che dire, forse addirittura un po sopra le righe. Ci sono dei paragrafi lunghi e poi dei paragrafi molto corti con dei bivi. Credo che questo non faccia bene alla narrazione.

Divertimento: 4
La storia non è un gran che, dobbiamo baciare questa signorina che se la tira in un locale.

Giocabilità: 5
Troppo cervellotico per un corto! si perde piu tempo a capire le regole che ad arrivare in fondo alla storia.