Ha ha ha. Ma che bello.

Autore, ti chiedo perdono per non aver votato e commentato entro il tempo disponibile. Anche se sei fuori concorso, magari ti avrebbe fatto piacere il bel voto che intendo darti.
Tu, però, accidentaccio: ma non potevi fare un racconto valido per la classifica?

Io leggendo questo Corto mi sono divertito dall'inizio alla fine. Non nel senso che ho riso, ma proprio che mi sono divertito. È tutto bellissimo: l'ambiente, le situazioni, i personaggi macchiette sì ma anche no (le macchiette più amate, sono tali perché in fondo, in certe situazioni, certe persone reali diventano personaggi al 100% e vaffanculo a "ciò che sei realmente"). I dialoghi di Delio sono da bacio; la scena del litigio fra donne, sublime; la vomitata sulla patta, da risata isterica.

Alla prima lettura, ho agito esattamente come so che farei nella realtà, e ho concluso esattamente come so che mi accadrebbe nella realtà: la serata è finita al 44, ossia al terzo paragrafo. Se uno è da solo, un perché ci dev'essere
Inoltre, in ogni mia partita ho voluto restare fedele ad una distribuzione realistica dei punteggi: dunque, Fisico 2, Fascino 2, Fosforo 6, e Fegato 2. Anche se forse, Fegato 1 sarebbe stato ancora più onesto

Lo dico sinceramente: questo Corto sviluppa molta più tensione di molti fantasy wannabe, perché la situazione è estremamente incerta in ogni momento. Conquistare una donna è molto più difficile che affrontare il Signore del Male armati di spada divina e poteri magici, e in fondo di trovarci a salvare il mondo non è capitato a nessuno di noi, mentre al tesissimo gioco della conquista abbiamo partecipato tutti, e purtroppo si sopravvive: non si ha la fortuna di essere gettati nel Lago di Sangue, decapitati, vaporizzati, o tutte le altre morti gloriose che toccano agli avventurieri della fantasia.

Sì, l'unico problemino mi viene dal fatto che io, di fronte a una che appena presentati mi spara un pippone adolescenziale sulla musica e come prima domanda mi chiede che ne penso di Gerschwin, rinuncio ad ogni velleità sentimentale e al massimo cerco la botta e via. No, cazzo dico? Se la cercassi, ogni tanto l'avrei trovata. Ma non è mai successo, quindi non è vero che la cerco. Ma tanto, il protagonista non sono io. Queste serate "che tutti abbiamo vissuto", io non le ho vissute affatto. Non ho idea di che farei in una situazione simile, ma probabilmente cercherei di uscirne al più presto. Per fortuna non ho più 25 anni, difficilmente mi capiterà.

Ma in fondo, il gioco è il gioco, e se non fosse che Lodovica ha un nome orribile, dei gusti orribili e un carattere che veramente preferire provarci con quella che mi ha dato picche due volte in un weekend, questa conquista assurda ma (proprio per questo) tremendamente verosimile mi ha avvinto dall'inizio alla fine. Mi ha spinto a cercare, come Bill Murray, la giusta sequenza di azioni, eliminando di volta in volta gli errori più grossolani, per arrivare alla migliore chance di vittoria. Vittoria che però, come del resto assolutamente accade nella realtà, non è affatto garantita nemmeno se azzecchi il true path jacksoniano e trovi il momento più opportuno per presentare il rinoceronte di peluche: o piazzi la zampata azzardata e la preda ci casca, oppure piazzi la zampata azzardata e la preda non ci casca lo stesso. Questione di culo, di stelle, di dadi: e proprio così va nel racconto. È inevitabile. Questo è un gioco da ragazzi, in tutti i sensi. L'importante è che la zampata la piazzi: al momento decisivo non ci sono parole, non ci sono discorsi, non c'è lavoro di cervello che tenga. In quel momento non c'è Fascino, non c'è Fosforo e non c'è Fegato che tenga: c'è solo il Fottuto Fisico. Chi si ferma è perduto, chi non osa resta solo un amico (quando va proprio di lusso). È una lezione che non ho mai imparato, quindi giustamente la so insegnare molto bene.
E adoro tutti i paragrafi che descrivono il momento della zampata. Vere e proprie roulette. Ma soprattutto, è il 2 ad essere un capolavoro. L'essenzialità del testo, i risultati richiesti ai dadi, le due frasi specchiate che conducono a due esiti agli antipodi l'uno dell'altro. Vi sfido a scrivere un altro paragrafo di tanta potenza.

Già, scrivere. Questo autore lo sa fare bene. Del resto, non è uno che va a cercarsi le parole su Wikipedia: infatti, molte le ha scritte sbagliate. Un maestro del copiaincolla e della wikiculture non commetterebbe mai questi errori: Ctrl+V non te lo permette.
Eppure, io dalle magnifiche parole d'ordine di questo Corto ho imparato delle cose. Un buon numero me le sono andate a cercare su Google, e ne sono uscito più ricco, anche se mamihlapinatapei per scriverla qui la devo copiare, e tra mezz'ora mi ricorderò solo che inizia per M. Per fortuna c'è Google.

Di gran pregio anche il finale horror: vuoi per lo stile, vuoi perché è al paragrafo 13 che è una cosa che a noi nostalgici del librogame piace sempre, vuoi perché c'è la parola d'ordine ispirata a Cthulhu (e scritta sbagliata, perché del resto, quanti sbagliano a scrivere anche Cthulhu?), vuoi perché Lodovica viene fatta a pezzi, e cazzo, se quando sei in pericolo ripeti ciumbia invece di gridare aiuto!, te lo meriti!

Il finale è forse un po' troppo dolce, ma chi sono io per giudicare? Certe storie finiscono davvero così, allo stesso modo in cui certe serate vanno davvero così. Oddio, se proprio voglio essere cinico, il finale ricorda un po' quel gioco della Settimana Enigmistica, Quasi tutto come allora... Ma mi piacciono le storie che finiscono bene, e mi piace che la gente faccia i bambini. Mi piacciono meno le donne che cambiano colore di capelli di continuo, ma quello è un problema mio.

È un gioco da ragazzi mi ha fatto un'eccellente prima impressione, e l'impressione si è mantenuta per tutte le letture e riletture. Con i miei punteggi, dai e dai, sono riuscito a finirlo del tutto onestamente, quindi non riscontro problemi con il bilanciamento del gioco; geniale, anzi, il "selettore di difficoltà", non solo per l'idea, ma anche per lo stile con cui è presentato. Come ho detto in apertura, mi ha divertito. E non riesco, onestamente, a trovargli dei difetti veri e propri, se non quello di aver voluto partecipare fuori concorso.

Volete un voto? 9. Non vale niente, e non varrebbe niente neanche se il Corto fosse in classifica perché arriva troppo tardi, ma spero che simbolicamente significhi per l'autore quello che il racconto ha significato per me.

Non solo: ne è scaturita una bellissima discussione sul forum, cosa che non ricordo sia accaduta per nessun altro Corto prima d'ora.

A Heimdall: a me sembra proprio buttata lì La storia delmnostro..
@:charles: se proprio vogliamo puntualizzarlo:no, non devi mecessariamente fare tutte quelle tappe,ma a meno di ID, ti vapita nel 90% dei casi.

Mornon:
Il testo è scritto in maniera perfetta, da professionista della penna digitale, il tema trattato scottante e tragico, ma affrontato con il giusto mix tra partecipazione e distacco.
Voto finale: 9

Gpet74:
Come ho detto per altre frasi io non scasso troppo per gli errori di battitura che sfuggono al correttore di Word. Ma se parliamo di un paio di errori, diamine! Tre al massimo. Qui invece ne ho visti un po' troppi (7). E l'unica spiegazione è che non hai riletto quanto avresti dovuto il tuo lavoro. Può darsi tu lo abbia fatto per mancanza di tempo, sì, ma la mia impressione è che ci sia un po' di arroganza dietro.
Voto finale: 0

EGO:
Di certo, nell'ambito ristretto della narrativa interattiva, ha la sua originalità. Mi è piaciuto il tono scanzonato di alcune parti. In definitiva, questo è un ottimo testo. Originalissimo per ambientazione, struttura e risvolti, mi ha sorpreso e catturato dai primissimi paragrafi.
Una creatività da premiare che però, ripensando ai miei “Voragine”, “Collector's” e “Albero di Fuoco”, spinge ad un’amara considerazione: quest'anno l'originalità ha davvero preso il sopravvento su tutti gli altri aspetti, in fase di valutazione, ed è un cambiamento che già si intravvedeva l'anno scorso, laddove il racconto comico col Kraan ha infiammato molti cuori, mentre io sono stato bacchettato per la scarsa interattività e i troppi calcoli richiesti dal regolamento. L'autore è liberissimo di odiarci. Come io vi odio tutti perché, con i criteri di voto che si sono visti negli ultimi due concorsi, i miei primi Corti avrebbero ottenuto risultati decisamente migliori. Non potevate essere così generosi anche con me? E vi ricordo con quante critiche è stato accolto L'unicorno dei ghiacci: originalissimo, ma proprio per questo, completamente "fuori tema".
Bon, basta rivangare e torniamo a noi: In un contesto più ampio di letteratura distopica, questo è materiale già visto, non importa se in libri, film o videogiochi (in questo testo leggo echi di giochi come Xenogears e Metal Gear Solid 2, già a loro volta non originalissimi se non nel medium assai moderno a cui appartengono). Certamente, qui abbiamo chiari riferimenti a realtà recentissime come "finir" e "parcheggio", ma il fatto che così tanti commenti citino Gibson, Dick e Asimov già basta a capire che l’elaborato proposto è più imitazione che creazione. Il mio voto è 6,5... anzi 7.
Voto finale: 7

Aloona:
La pensiamo così diversa su questo testo che potrei chiederti di sposarmi.
Voto finale: 5.5

ilsaggio79:
Bè, dietro ogni lavoro anche questo che sta suscitando tanta discussione c'è comunque un idea e una certa quota di tempo spesa, facendo parte tutti di una stessa comunità e conoscendosi, con un pò di sensibilità magari si vuole evitare di offendere l'autore con giudizi troppo negativi. io a questo testo un voto basso l'ho dato, proprio vincendo una certa reticenza, in base alla scarsa attinenza al tema,ma francamente se si fosse presciso da questo il voto avrebbe potuto essere anche un 8.5.
Voto finale: 6.5

firebead_elvenhair:
Lo stile così altalenante e la mancanza di una vera sfida finale, oltre al solo mettere alla prova le proprie caratteristiche, non mi permette di dare più di 7 a questo racconto.
Voto finale: 7

E.A. Coockhob:
Il mio voto è un 10 tondo, certo non è un testo molto leggibile ma per volontà tua che non hai inteso confezionare e servire un testo "facile" né "leggibile".
Voto finale: 10

abeas:
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Voto finale:

Charles Petrie-Smith ha scritto:

Saggio, no, non è così: io per esempio non ho ballato; e viceversa si può tentare di baciare Lodovica senza essere usciti dal locale.

Ma giocavi in versione "standard/standard"? E cosi facemdo sei riuscito ad ad arrivare all'epilogo?

Mannaggia, come arrivo in ritardo!!!
La verita' e' che io non sono riuscito a leggere questo corto: mi sono fermato proprio all'inizio, "rimbalzato" dal "muro di parole" iniziale. Praticamente non sono mai riuscino a finire la parte introduttiva e a passare al gioco vero e proprio.
Trovero' il tempo e il modo di leggerlo con calma quando avro' un periodo piu' tranquillo e sereno...