Cerca nel sito

Il Sondaggione!!

Librogame Magnifico 2024, primo turno: vota il miglior LG dell'anno!

Demoniache Presenze Fortino Librarsi - 6.3%
Games of Death II Marolla Acheron - 0%
Ghasts ‘n Gremlins Di Lazzaro Acheron - 12.7%
Grafomante con Delitto Gherardi Bucciarelli Dracomaca - 7.1%
I Misteri delle Catacombe Angiolino Parapiglia - 1.6%
I Misteri di Babilonia Headline Collin MS Edizioni - 5.6%
Il Caso Victoria Cake Orsini Dracomaca - 0.8%
Il Palazzo dei Misteri Orsini Librarsi - 3.2%
In Cerca di Fortuna e altre storie da Ianua e dintorni Angiolino Plesio - 0%
Kadath Sergi Officina Meningi - 4%
Il Leone Bianco d'Acqua Giuliano GoG - 0.8%
L’Occhio della Furia d’Inverno Ward Giochi Uniti - 3.2%
Le Orme Rosse Orsini Rovagnati Lambda - 7.9%
Lo Stregone della Montagna Infuocata Jackson Livingstone Raven/Vincent Books - 7.9%
Mago Spacca Detective Privato Zamanni Rotelli Autoproduzione - 5.6%
Makthum La Fuga Cecchi GoG - 0%
Metal Heroes and the Fate of Rock Harder Raven/Vincent Books - 2.4%
Nel Vortice del Tempo Bailey Bailey Raven/Vincent Books - 0.8%
Oscura Carcosa Bianchini Aristea - 5.6%
Shugendo Simionato Acheron - 1.6%
Somora La Città della Menzogna Sussner Sussner Raven/Vincent Books - 0.8%
Turno di Notte Hancox Raven/Vincent Books - 4%
Una Notte da Cana Tartarotti MS Edizioni - 8.7%
Verso la Terrasanta Cresci Aristea - 9.5%

Voti totali: 126

I Corti 2015 - Spettromante

Re: I Corti 2015 - Spettromante

Apologeta ha scritto:





Notare l'intro... e sono sicuro che anche Mio Mini Pony c'entri qualcosa

"La grammatica è tutto ciò che conta"

gabrieleud
Ssisaggi style
Principe del Sole
ranks
useravatar
Offline
6533 Messaggi
Info utenti nei messaggi
Administrator has disabled public posting

Re: I Corti 2015 - Spettromante

Giudizio di Mornon
Spettromante è un corto molto interessante con molti spunti coinvolgenti. La storia degli Spettri e degli Spettromanti, profezie e animanti è ben gestita e anche il finale abbastanza carino, nonostante si sconti molto la vicenda de "l'eletto della profezia che deve fare un viaggio provocato dai sogni, sconfiggere il malvagio e infine assume il controllo del mondo".
Mi è piaciuta molto la possibilità delle tre sette e le varianti alla trama e al risultato finale, gli intrecci, doverosamente corti a causa del mezzo utilizzato, il mordente generale della storia.
Meno riuscite secondo me le parti dei combattimenti, un po' troppo macchinosi, e l'ambientazione. Non mi piacciono per esempio le varianti nei nomi delle sette e alcuni nomi trovati in giro. Va bene il mescolone latino-greco (come i classici Negromante, Scaramante, Cartomante) ma alcune creazioni mi sembrano cacofoniche o banali. Promuovo Aranna e Ulalume, Ombromante, Animante, Locanda della Torba e Ultimo Boccale, boccio Devis e Ghal-kun, Signori dei Cavalli, Ahmed, SAHIB! e le altre varianti -Mante.
Lavorandoci un po' di più, si poteva definire un setting più originale e caratterizzato da elementi fantasmatici, più nebbia, più gotico, più lugubre... e magari un regolamento più originale e veloce.

Giocabilità 7.5: Comunque una buona prova e un bellissimo corto da giocare e rigiocare. Avrei messo un voto più alto se ci fosse stato un regolamento più snello o originale.

Narrazione 7.5: una trama interessante e ben congegnata, ma con alcuni difetti: il ritmo rallenta un po' nelle parti centrali, la trama e l'intreccio sanno un  po' di già visto e il setting non è molto originale rispetto alle potenzialità.

Divertimento 8: mi sono divertito, ma il piacere scema un po' durante i combattimenti e negli spiegoni finali. da migliorare questi due aspetti.

Voto finale 8: una bella prova, divertente e ben realizzata, ma anche qui con dei margini di miglioramento.

In vista di un'eventuale pubblicazione: Consiglio di lavorare di più sul setting per renderlo più "connotante" e rimarchevole, di spalmare indizi sul colpo di scena finale e i barbari in giro per il corto e di rendere il regolamento più snello. Consiglio anche di cambiare un po' i termini delle sette e qualche nome e parola qua e là! Anche qui, un "medio" di 200 paragrafi con più tempo e modo di spennellare le azioni e gli indizi sarebbe forse la lunghezza consigliata.

"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
http://www.caponatameccanica.com

Mornon
Saccente Supremo
Amministratore
useravatar
Offline
5490 Messaggi
Info utenti nei messaggi
Administrator has disabled public posting

Re: I Corti 2015 - Spettromante

Giudizio di Apologeta
Ottimo racconto per trama e ambientazione, ma non privo di difetti.

Spettromante riesce a racchiudere nei limiti di un Corto molti aspetti che sono propri di un librogioco completo, compresa (appunto) una trama. La struttura è abbastanza guidata, molti bivi riconducono al filone principale: ma questo non è necessariamente un male.

Mi piace l'originalità dell'idea e il gran lavoro di costruzione dell'ambientazione che è stato fatto, quello che nella perfida Albione chiamano worldbuilding. Sono un po' prevenuto nei confronti del fantasy, eppure qui mi sono dovuto ricredere. Ho apprezzato il fatto che tutte le informazioni in appendice siano state poste - appunto - in appendice, anziché all'inizio. Ammetto che il prologo non mi sia risultato subito chiaro e che abbia dovuto rileggerlo, ma mettere subito questi spiegoni avrebbe ammazzato la voglia di leggere il corto.

Il regolamento è molto dettagliato, con combattimenti e abilità aggiuntive. Non troppo originale, ma comunque ben approfondito. Peccato per il bug dell'abilità Sifone - che peraltro non ha un nome così accattivante. Il vero problema è l'applicazione: lanciare così tante volte i dadi non riesce più a entusiasmarmi come faceva vent'anni fa. E per i combattimenti partono decine di lanci di dado. Il bilanciamento della difficoltà non è perfetto: mi è parso che concludere il racconto sia abbastanza ostico, specialmente per un Ombromante.

Così così la parte narrativa. Per quanto "succedano delle cose" (azione! azione! azione!) il periodare è comunque piuttosto pesante. Troppe volte le cose vengono enunciate poi rispiegate, e troppe frasi sono da sfoltire. Al di là della mia opinione personale sull'utilizzo dei partitivi e della punteggiatura - che avrei gestito diversamente - ci sono molti refusi, che equivalgono ad altrettanti errori. E purtroppo non riesco ad accettare l'utilizzo del copiaincolla: proprio lo detesto, mi spiace.

La mia impressione è quella di un autore con un ottimo potenziale, che deve impegnarsi a sviluppare. Il marmo c'è e la forma si intuisce, ma serve ancora lo scalpello.
L'editing non salverà il mondo (quello è compito della Bellezza) ma può aiutare un racconto discreto a diventare ottimo.

Ecco il voto ai singoli parametri aggiuntivi:
Giocabilità: 7
Narrazione: 6
Divertimento: 7

Per questi motivi e ciononostante, il mio voto è 7

"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
http://www.caponatameccanica.com

Mornon
Saccente Supremo
Amministratore
useravatar
Offline
5490 Messaggi
Info utenti nei messaggi
Administrator has disabled public posting

Re: I Corti 2015 - Spettromante

Giudizio di Heimdall di Bifrost

"Spettromante" ci riporta nell’alveo più tipico dell’avventura in stile librogamistico classico. Impossibile, in particolare, non ripensare a Oberon: un popolo sperduto e misterioso, dotato di arcani poteri che lo rendono oggetto di venerazione o di sospetto, un giovane protagonista alle prime armi, di cui però intuiamo già alcune caratteristiche che lo rendono particolare e unico tra i suoi pari. Diciamo che  già dalle prime righe annusiamo il sentore del “predestinato”.

Gioco – Divertimento.Non mi stancherò mai di produrmi nella mia excusatio non petita: non sono un grande conoscitore di regolamenti e sistemi di gioco (e, nel complesso, il tema mi affascina poco), quindi non sono in grado di valutare compiutamente né la pertinenza né l’originalità delle regole proposte dall’autore.
Diciamo che, per racconti di questa lunghezza, inizialmente tendo sempre a storcere il naso quando mi trovo di fronte a più di una o due caratteristiche di cui tenere traccia sul registro, ma alla fine mi sembra che il tutto funzioni. Pare più che altro che in alcuni punti a non essere del tutto convinto del sistema proposto sia l’autore stesso perché tende a comportarsi come certi dungeon master timidi che da un lato inseriscono degli ostacoli, dall’altro sembrano quasi vergognarsene elargendo ai giocatori oggetti magici e potenziamenti a profusione. Nel  primo combattimento ci vengono subito restituiti i punti persi (ma mettiamolo in conto, perché era una sorta di riscaldamento). Però poi anche nella sequenza del sogno, quello che ci viene tolto, ci viene subito restituito esattamente nelle stesse proporzioni. Inoltre, il sistema di combattimento è a danno fisso ma nel primo percorso intrapreso al di fuori del villaggio, qualunque sia l’opzione selezionata, subito troviamo una spada che aumenta di un punto il danno inflitto, e non è la sola arma a determinare un incremento permanente che possiamo trovare: mi pare sinceramente troppo per un’avventura così breve.
Rimane la sensazione di trovarsi davanti più allo scenario per un’avventura di giochi di ruolo che ad un racconto realmente interattivo: una serie di spunti utili a delineare uno sfondo che avrebbero però richiesto un personaggio giocante più interagente di quello che ci viene proposto. Nella prima parte abbiamo infatti il classico “binario”: uno svolgimento abbastanza rigido, da cui possiamo di discostarci solo per brevi tratti, ma nel quale si viene inesorabilmente ricondotti. Dopo l’arrivo in città viene proposto un modello investigativo che parrebbe più accattivante ma, in realtà, anche qui la ricerca dell’indizio buono per avviarci alla scena finale non dura molto perché le vie per recuperare informazioni e mappa sono almeno quattro: praticamente qualunque scelta si compia, si ottiene ciò che serve in una manciata di paragrafi. E anche qui il nostro autore – dungeon master mi dà l’idea di essere stato troppo timido nel volerci facilitare la vita riducendo, inesorabilmente, il piacere dell’esplorazione e di fatto azzerando il desiderio di rigiocare l’avventura.

Narrazione. L’autore ha sicuramente compiuto un notevole sforzo di ambientazione, elaborando un background articolato su cui far muovere i suoi personaggi, frutto un gran lavoro. Il problema, però è che pare essersi innamorato così tanto di questo scenario così accurato da volercelo proporre nel minimo particolare, anche laddove l’eccessivo dettaglio risulta ridondante rispetto alle effettive esigenze della narrazione.
In realtà si capisce fin troppo bene che l’autore aveva in mente una saga di dimensioni senz’altro maggiori, che però stride con la costrizione determinata dal ridotto numero di paragrafi a disposizione i quali, infatti, debordano da ogni lato: epilogo e appendici appaiono decisamente sproporzionati e, soprattutto, offrono all’autore l’alibi per non fornire alcune – molte, troppe – informazioni che invece sarebbero state necessarie nel corpo del racconto: un po’ come se ci avesse detto: “Anche se non capisci, adéguati ché ti spiego dopo”.
Alcuni passaggi, così come sono descritti, avvengono troppo repentinamente, mentre sarebbe stata necessaria una contestualizzazione più accurata, invece mi sono spesso sono trovato a domandarmi il perché i personaggi descritti si comportassero in una certa maniera o dessero per scontati certi presupposti:
si parte dall’inizio, in cui il nostro personaggio nel giro di poche righe raggiunge la maggiore età, combatte contro uno spettro, deve trovare i fiori per andare in trance, ha la visione, decide di partire, prende la pista carovaniera… Troppo, e tutto troppo in fretta: non c’è modo di entrare in sintonia col nostro personaggio, affannati come siamo a corrergli dietro nella sua avventura da predestinato. Il momento secondo me meno riuscito da questo punto di vista è il penultimo paragrafo (nella sua triplice versione), che prelude allo scontro finale, in cui vengono affastellati il classico spiegone del cattivo e l’immancabile profezia. In particolare, la “profezia dell’Animante” è un elemento che si rivela decisivo ma di cui sino a quel momento non abbiamo avuto il benché minimo indizio, il minimo accenno, nemmeno incidentale. La sensazione è che anche qui si potesse far meglio.

Per quanto riguarda la scrittura in senso stretto, pare che manchi un lavoro di editing: alcuni termini oscillano tra l’iniziale maiuscola e la minuscola, apparentemente senza motivo (“spettro guida”, “profezia dell’Animante”). C’è qui e là qualche inciampo con la punteggiatura: nei discorsi diretti talora il punto che chiude la frase è riportato all’interno delle virgolette, talaltra no: è vero che nell’uso italiano non c’è una regola prevalente ma, una volta selezionata un’opzione, questa dovrebbe essere utilizzata coerentemente. Pollice verso per l’uso davvero eccessivo dei puntini di sospensione che, nella maggior parte dei casi, avrebbero egregiamente potuto (e dovuto) essere sostituiti da altri segni di interpunzione.

Per la sezione P.D.F. devo rilevare quello che, dal mio personale punto di vista, è veramente uno sfondone: a un certo punto il protagonista si reca in biblioteca (par. 26), peraltro seguendo delle chiare – ma inverosimili – indicazioni presenti in città. Faccio la solita precisazione: è vero che si tratta di un mondo di fantasia e ciascuno è libero di configurarselo come vuole, ma è pur vero che l’autore dissemina l’intero racconto di referenti che servono a contestualizzare l’ambientazione, conferendole alcune caratteristiche decisamente premoderne (le piste carovaniere, l’assenza di armi da fuoco) quindi ciò che si trova in palese contraddizione con queste premesse uccide quella sospensione dell’incredulità che è necessaria per godere di un’opera di narrativa.
Ecco, per me trovare una biblioteca pubblica in un contesto del genere equivale a poco meno di trovarci un computer collegato a internet. Storicamente, fino almeno al ‘6-700 le biblioteche sono semplicemente le grandi raccolte di libri nei palazzi dei ricchi e dei potenti, destinate al nobile di turno e agli studiosi di suo gradimento, ma non certamente aperte al pubblico – sicuramente non al primo viandante che passa per la città. È solo dalla seconda metà dell’Ottocento che, con l’alfabetizzazione e la società borghese, si diffondono capillarmente le biblioteche pubbliche; soprattutto, è solo nel Novecento che vengono stabiliti i sistemi di classificazione sistematica dei patrimoni librari, per cui costituisce un’ulteriore imprecisione il fatto che il protagonista (che peraltro viene da un villaggio sperduto e isolato) si stupisca di non trovare uno schedario o qualche altro tipo di indicazione che prescinda dalla personale memoria del bibliotecario o da un qualunque registro di ingresso dei libri redatto senza alcuna sistematicità.

Gioco: Voto 5,5 .
Divertimento: Voto 5 .
Narrazione: Voto5,5.

Voto complessivo: 5,5.

"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
http://www.caponatameccanica.com

Mornon
Saccente Supremo
Amministratore
useravatar
Offline
5490 Messaggi
Info utenti nei messaggi
Administrator has disabled public posting

Re: I Corti 2015 - Spettromante

Chi ha dato un voto diverso da 7 a questo corto ha torto.  tongue

Ho vinto È un gioco da ragazzi E In cerca d'avventura al primo tentativo.

Charles Petrie-Smith
Cavaliere del Sole
ranks
useravatar
Offline
1550 Messaggi
Info utenti nei messaggi
Administrator has disabled public posting

Re: I Corti 2015 - Spettromante

Charles Petrie-Smith ha scritto:

Chi ha dato un voto diverso da 7 a questo corto ha torto. 

Allora ho ragione! Fico!

Mornon ha scritto:

Ecco, per me trovare una biblioteca pubblica in un contesto del genere equivale a poco meno di trovarci un computer collegato a internet. Storicamente, fino almeno al ‘6-700 le biblioteche sono semplicemente le grandi raccolte di libri nei palazzi dei ricchi e dei potenti, destinate al nobile di turno e agli studiosi di suo gradimento, ma non certamente aperte al pubblico – sicuramente non al primo viandante che passa per la città. È solo dalla seconda metà dell’Ottocento che, con l’alfabetizzazione e la società borghese, si diffondono capillarmente le biblioteche pubbliche; soprattutto, è solo nel Novecento che vengono stabiliti i sistemi di classificazione sistematica dei patrimoni librari, per cui costituisce un’ulteriore imprecisione il fatto che il protagonista (che peraltro viene da un villaggio sperduto e isolato) si stupisca di non trovare uno schedario o qualche altro tipo di indicazione che prescinda dalla personale memoria del bibliotecario o da un qualunque registro di ingresso dei libri redatto senza alcuna sistematicità.

Credo sia tutto giusto ma con una ragguardevole eccezione! teach
Nell'Antichità il Serapeo di Alessandria conteneva una cospicua selezione di testi (almeno 40.000 rotoli) accessibili a TUTTI, tratta fra quelli – molto più numerosi – contenuti nel Museo (la nota Biblioteca di Alessandria, che in effetti NON era accessibile a tutti). teach teach teach
Detto questo la tua obiezione è senz'altro fondata; non ci avevo pensato!

Dario III
Inadatto a regnare
Cavaliere del Sole
ranks
useravatar
Offline
1016 Messaggi
Info utenti nei messaggi
Administrator has disabled public posting

Re: I Corti 2015 - Spettromante

Devo dire che invece anche io avevo trovato la biblioteca un po' troppo moderna... ma solo se consideriamo il medioevo europeo; questo mondo è evidentemente diverso, e siccome in altri tempi e il altri luoghi le biblioteche aperte al pubblico sono esistite prima dell'era moderna, non mi sembra inaccettabile che ci sia qui: sappiamo dal racconto che il regno di Weir ha avuto dei monarchi illuminati.
Certo che il protagonista cerchi uno schedario è un po' troppo.

Ho vinto È un gioco da ragazzi E In cerca d'avventura al primo tentativo.

Charles Petrie-Smith
Cavaliere del Sole
ranks
useravatar
Offline
1550 Messaggi
Info utenti nei messaggi
Administrator has disabled public posting

Re: I Corti 2015 - Spettromante

gabrieleud ha scritto:




Notare l'intro... e sono sicuro che anche Mio Mini Pony c'entri qualcosa

OH. MIO. DIO.

Video 5? Ma che anno era? yikes

La sigla mi dice qualcosa, ma sono 100% sicuro di non aver mai visto questo cartone... sarà che bene o male le sigle Mediaset di quegli anni erano tutte uguali smile

Il commento di Heimdall mi ha lasciato spiazzato: tutto sommato sembra favorevole, e poi BAMM!, il voto finale!

Una cosa che non ho sottolineato in fase di commento: i link mancanti, sono dovuti alla conversione in PDF? Mi pare strano che alcuni Corti si trasformino in PDF impeccabili, e altri invece perdano i link per strada...

EGO
Barone del Sole
ranks
useravatar
Offline
2155 Messaggi
Info utenti nei messaggi
Administrator has disabled public posting

Re: I Corti 2015 - Spettromante

Io ricordo benissimo questa sigla e il relativo cartone che tuttavia... NON guardavo.
Volete dire che non fanno più Sibert in televisione?
Volete dire che non ho più tutta la vita davanti?
Vi odio.

Ho vinto È un gioco da ragazzi E In cerca d'avventura al primo tentativo.

Charles Petrie-Smith
Cavaliere del Sole
ranks
useravatar
Offline
1550 Messaggi
Info utenti nei messaggi
Administrator has disabled public posting

Re: I Corti 2015 - Spettromante

Mornon ha scritto:

a un certo punto il protagonista si reca in biblioteca (par. 26), peraltro seguendo delle chiare – ma inverosimili – indicazioni presenti in città.

in realtà credo sia una caratteristica comune a decine di mondi fantastici, fra cui non ultimo il magnamund. direi che è pienamente scusabile!

mi trovate anche su http://temalibero.forumfree.it/
le foto dei miei doppioni su flickr

SkarnTasKai
MeGATrON
Barone del Sole
ranks
useravatar
Offline
2057 Messaggi
Info utenti nei messaggi
Administrator has disabled public posting

Info Forum

Statistiche Forum:
 
Totale Discussioni:
5744
Totale Sondaggi:
100
Totale Messaggi:
154002
Media messaggi per ora:
1.5
Info Utenti:
 
Totale Utenti:
9770
Ultimo Utente Registrato:
Stark83