El_tipo ha scritto:
Purtroppo io ho l'impressione opposta, cioè che qualcuno qui dentro si conosca e faccia il furbo, anche per competizioni come questa che voglio dire, si compete per la gloria, neanche per la visibilità o cosa.
Ma non voglio parlare di questo (...) Mi ritengo un appassionato di letteratura e, in parte minore, anche di librogame. Accetta dunque questo piccolo consiglio. Non la prendere male se a qualcuno non piace il tuo lavoro. E' il bello di mettersi in gioco. Anche se hai scritto un capolavoro, ci sarà sempre qualcuno che penserà che hai fatto una c....ta. Pensa ci sono persone che ritengono che Arancia Meccanica è brutto perchè "fa paura", oppure che i libri di Dostojevsky sono noiosi perchè lunghi...
Scusami El (posso chiamarti "El", vero?
), se qui mi permetto di dare la mia opinione su un paio di fronti: conosco abbastanza questo forum per poter affermare che le votazioni dei corti non sono mai state particolarmente influenzate dalla "furberia" che sospetti, anche perché l'anonimato consente di lasciare a tutti ragionevoli dubbi sugli autori. Poi, per carità, se qualcuno fuori di qui si "rivela" a qualcun altro e ci si accorda non lo so; ma, se guardi bene, la maggior parte dei commenti trasudavano critiche e dubbi. La riprova maggiore è che io stessa, che avrei voluto questo corto vincitore, l'anno scorso ho stroncato impietosamente il lavoro di Abeas (naturalmente, senza neanche sospettare fosse suo, dato che sono una zappa al toto).
L'altro punto, che mi sembra essenziale: Abeas non sta dicendo che il suo corto ti DEVE PIACERE; ha sollevato un'obiezione diversa e che condivido, cioè che non puoi assegnare un punteggio basso a un librogame sulla base della sua "infattibilità", quando... non è vero che è infattibile! Puoi abbassarglielo perché non ti piacciono i LG troppo complessi, perché ti annoia, perché lo trovi elitario, tutto quel che vuoi, ma non dire "concludo che questo corto NON SI PUO' RISOLVERE e QUINDI do 3", quando altre persone lo hanno risolto e quindi è tecnicamente errato affermare il contrario. E' come se dessi 3 a un disegno perché gli alberi sono rossi e il cielo verde, poi qualcuno ti fa notare che sei daltonico perché ha le prove scientifiche che così non è e tu dicessi "ok, ma tanto non cambio idea lo stesso!". Senza offesa, ma non è un po' una presa di posizione?
Ora, anche a me è stato obiettato in un paio di circostanze di aver giudicato alcuni corti troppo in fretta ed è uscita fuori la proposta della "regola delle 24 ore" (che ancora trovo superflua, tanto nessuno la seguirebbe a dovere); ho fatto notare che alcune cose sfuggitemi non avevano influenzato il voto ed era vero, quindi problema risolto; in caso contrario, però, avrei rivisto di sicuro il mio giudizio, anche se di poco, previa verifica.
Sapevo che questo specifico caso non poteva risolversi facilmente; c'era appunto di mezzo la possibilità di fare un grosso errore, liquidando come "buchi" quel che non fossi stata in grado di risolvere. E c'era anche la possibilità opposta, cioè votare entusiasticamente quello che magari era una falsa "genialata" piena di bug ed enigmi impossibili. Non avevo il tempo di verificare personalmente standoci molto sopra, per questo ho deciso per la prima volta di aspettare che gli altri ci si impiccassero al posto mio provassero a risolvere il libro, per avere un riscontro più corale. Appurato che gli enigmi, alla fine, erano tutti possibili e che era perfino possibile il percorso a sei paragrafi, mi sono detta "ok, puoi slegare il tuo voto".
Credo sia normale che un autore ci resti male, in questo caso, non perché non accetti che il suo lavoro possa venire criticato anche aspramente, ma perché è stato stroncato su presupposti sbagliati.
Per contro, devo trovarmi d'accordo con Gabriele sull'obiezione posta in merito alla presentazione degli enigmi: diamo troppo per scontato che il lettore sia nella testa dello scrittore e questo può andar forse bene per gli aspetti emotivi, ma non per gli aspetti tecnici e enigmistici. A costo di sembrare banali, alcuni enigmi andavano forse spiegati in modo più preciso e dettagliato, "for dummies", in modo da non creare alcun equivoco ed essere fruibili dal lettore brillante a quello con tre neuroni attivi. Gli enigmi si equivocano MOLTO facilmente, ho esperienza in materia anche io.