A mio giudizio, l'epilogo sopra le righe ci sta: offre una situazione di gioco nel gioco, una sorta di vita nella vita come nel film Inception. Addirittura il narratore ci offre, nella "vita vera" del protagonista del corto, le stesse scelte che gli offriva durante la precedente partita a D&D, e il protagonista sembra potersi comportare veramente il suo alter-ego nel gioco. Globalmente non mi stona.

Dal bando del Concorso :

Può partecipare chiunque, con un numero a piacere di racconti in lingua italiana. Alla classifica finale può accedere un solo
racconto per partecipante: in caso si partecipi con più racconti, sarà inserito in classifica quello con più alto punteggio

Quindi, se il misterioso autore ha scritto due testi, l'ha fatto legittimamente.

Ragazzi, ma che dite? Lo stesso autore non può avere scritto due corti:
- Abeas
- Adriano
- Animadilupo
- Apologeta
- Fedewaz
- Firebead_Elvenhair
- Hieronymus
- Kensei
- Pirata delle Alpi
- Rygar
- SkarnTasKai
- SteSco
- Suaimondi
13 autori per 13 corti.
Al massimo può averne scritto uno in collaborazione con un altro autore.

Un momento, nella lista partecipanti sono inclusi anche i nomi degli autori fuori concorso? Cambia tutto.

Charles Petrie-Smith ha scritto:

Pirata delle Alpi ha scritto:

La mia teoria è la seguente: l'autore ha scritto un secondo testo che, stavolta, entrava negli standard imposti dal regolamento... quindi, è un'opera direi "rimediata" (che il suo autore non si offenda, non dico questo per offendere la sua qualità) per poter gareggiare come gli altri racconti in concorso.

Sì, certo, è quello che pensano tutti

Dici? Io, a dire il vero, sono molto poco convinta che si tratti dello stesso autore. Ok, la coincidenza è impressionante, ma lo stile di scrittura è davvero TROPPO diverso. Boh... sono più propensa alla reale coincidenza (sulla scia delle varie discussioni fatte l'anno scorso in merito a "E' un gioco da ragazze") o una collaborazione da parte di qualcuno che non ha partecipato, magari con entrambi gli autori; o tra due autori stessi, per vedere quale delle due versioni sarebbe piaciuta di più, magari una scommessa?

Ammetto che inizio anch'io ad essere perplessa sui criteri di ammissione: in entrambi ci sarebbero tutti i criteri ed in entrambi la nebbia è marginale. Resta da pensare a un discorso tecnico di lunghezza e roba simile, non mi sono messa a contare i caratteri.

A me non pare così identico. Si passa da una buona complessità nei personaggi a una semplicità estrema e mi riferisco anche ai dialoghi. Non avverto in questo Corto lo "studio" di fondo della personalità che, tutto sommato, avverto in "E' un gioco da ragazzi". Anche la tecnica di scrittura mi sembra molto meno matura.
Ok, ammetto che le coincidenze sono molteplici: nebbia quasi assente, gioco al rimorchio, epilogo che a molti stona col resto... non so che dire, è più una sensazione a pelle. Lo scopriremo solo vivendo. Potrebbe essere il frutto di due sperimentazioni di stile della stessa persona, ma non mi convince tanto.

Una sola cosa è certa: quest'anno si sono messi tutti d'accordo per farci impazzire in vari modi.