non mi è pressochè mai capitato di votare i corti un po' per mancanza di tempo/voglia un po' perchè mi pareva brutto votare impegno di altri in quanto io lo apprezzo sempre ma a questo non potevo esimermi dal farlo mi ci son divertito un sacco.
Questo corto mi ha colpito parecchio, per essere il lavoro di un (o due o tre, non importa) autore amatoriale. Di difetti ce ne sono sicuramente, ma una roba del genere non può che essere lodata. Sono molto curioso di sapere chi ci sia dietro tutto questo e vorrei capire che intenzioni abbia dopo il concorso.
Come altri, anche io ho dovuto stampare il file. Su cartaceo è tutta un’altra cosa. Non è un sistema che si possa godere dal PDF, tra l’altro senza i link funzionanti.
La parte narrata è scorrevole e molto ironica, un po’ mi ricorda Brennan anche se in questo corto ho trovato qualche periodo un po’ troppo lungo e ridondante. C’è anche qualche refuso ma sono così pochi che penso siano frutto di distrazione e non di incompetenza.
Per quanto riguarda il regolamento, non l'ho trovato difficile, ma lungo, quello sì. In particolare io avrei levato gli esempi (quelli sui comb e sulle trappole). Essendo un concorso per LGL, è risaputo che tutti gli utenti sappiano come funziona un sistema simile con i tre dadi a 6 facce.
Per il resto del regolamento non trovo pecche. E’ vero, si poteva mettere la fuga, e magari anche l’uso delle armi da lancio, ma sicuramente questo avrebbe fatto spaventare e allontanare più lettori data la lunghezza ulteriore del regolamento.
La libertà di azione nel gioco, ha pro e contro.
Contro: è una palla dover prendere appunti su ogni cosa che fai.
Pro: rende tutto assai realistico e specialmente, più strategico.
Se il corto si fosse limitato a comb, trappole e ritrovamento dei tre pezzi di arma (a proposito, anche io non ho notato il pomello), si sarebbe lasciato tutto al caso, ovvero al lancio di dadi.
In effetti se fossi l’autore non saprei come risolvere la questione. Forse un compromesso esiste, magari si potrebbe discuterne a fine concorso su thread apposito.
Io personalmente mi sono divertito parecchio a giocarci salvo la prima partita dove ho svolto (e annottato) azioni inutili. Evito di elencarle perché alcune erano effettivamente un po’ stupide.
Alla fine, una volta che si capisce con cosa sia utile interagire, anche la velocità del gioco ne guadagna (ma ovviamente perde in sorpresa).
Mi è piaciuta la faccenda degli oggetti bonus contro particolari mostri e ho trovato tutto abbastanza equilibrato, personaggi compresi. Gli enigmi finali erano divertenti anch’essi, ma forse di troppo. In un lungo li eviterei, sfruttando più paragrafi possibili per aggiungere stanze con relativi oggetti e interazioni utili in più.
Infine, i miei voti sono
Narrazione 8
Giocabilità 9
Longevità 9
Ma il mio voto globale è 10. Non posso non premiare l’impegno. Non è da tutti fare qualcosa del genere in ambito amatoriale.

Come avevo preannunciato non voterò questo corto, perché di fatto non ci ho neanche giocato, e nemmeno ho seguito un percorso intero di sola lettura: da schermo mi risultava troppo faticoso.

La mia impressione, basata su uno sguardo molto parziale, è che probabilmente mi troverei d'accordo con quanti hanno lodato il grande lavoro fatto, tuttavia segnalando alcune magagne.
Mi scuso quindi con l'Autore(i?) per non aver dedicato abbastanza attenzione a questo lavoro, spero di poterlo fare in un secondo tempo (in effetti, ora che ci penso, ieri avrei avuto la possibilità di stamparlo di nascosto non a mie spese... ma non mi è venuto in mente).

Resto sempre molto colpito, data la mia inerzia, da chi si produce in simili sforzi senza un tornaconto economico (in questo caso anche di più, perché è implicata una capacità che a me manca completamente, quella di disegnare) e vorrei quindi ringraziare chi ha prodotto quest'opera.



...
una cosa però - l'ho già accennato - proprio non riesco a mandarla giù: la presenza dei mostri; in particolare perché in alcuni punti è come se ci si affannasse a cercare di presentare come quasi possibile l'impresa, per esempio quando la Triade annuncia di aver speso molti soldi per realizzare il "gioco"; posto che c'è un elemento soprannaturale - i mostri - trovo inutile e controproducente inserire simili pezze di realismo, avranno usato la "magia".
Oppure... oppure si poteva mettere una nota che spiegava come tutti i mostri (allora però limitati nelle tipologie e nelle fattezze) una volta sconfitti si rivelassero in realtà uomini in costume e drogati, creando nel pg l'angosciosa consapevolezza di dover uccidere davvero delle persone oppure restare ucciso.

 Spoiler  

 Sì, ho letto nell'ultimo paragrafo che ti rimane il dubbio che i mostri fossero un "qualche avanzo hollywoodiano", ma non ha senso: audioanimatroni così sofisticati non esistono, inoltre li hai "uccisi", avresti visto meccanismi e cavi.

Ho lasciato sedimentare alcuni giorni il mio giudizio dopo aver giocato la Triade, nel tentativo di dare una valutazione che non fosse falsata dall'innegabile "sense of wonder" suscitato dal colossale lavoro di realizzazione.

REGOLAMENTO: un comparto di regole certosino e gli ottimi disegni consentono al lettore una straordinaria libertà d'azione, di fatto avvicinando questo librogame più di qualunque altro abbia letto fino ad ora ad una partita di gioco di ruolo. Ma se nei gdr abbiamo il master (o il computer) che prende nota delle nostre decisioni e ci restituisce il relativo feedback, qui è necessario registrare ogni nostra azione nel caso portino a conseguenze future. Questo rende il gioco macchinoso e pesante alla lunga, non invogliando la rilettura nonostante la varietà di personaggi giocabili e stanze da esplorare.

STILE DI SCRITTURA: nonostante la parte scritta sia poca mi ha divertito moltissimo e l'ironia di cui l'autore è capace costituisce l'aspetto che più ho apprezzato in questo racconto. Battute come il "Necromauro" o il gioco di equivoci nano-barbaro mi hanno fatto scompisciare. I tre personaggi proposti hanno una carica comica irresistibile nel loro caricaturato realismo. Pur apprezzando la sperimentazione tentata avrei a questo punto preferito leggere una "Triade" scritta in modo tradizionale, con la stessa ironia a commentarci i luoghi visitati e  le scelte prese.

STORIA: questo è l'aspetto che mi ha più deluso e che mi induce ad abbassare il voto. Mi è spiaciuto veder  tanto encomiabile impegno e tanto talento al servizio dell'ennesima quest EUMATE priva di una vera trama, nell'ennesimo sconclusionato dungeon.

Bilanciando pregi e difetti ecco il mio personale VOTO FINALE: 7,5


Come dice sempre Apologeta "si valuta l'opera e non l'autore"....   credo che il nostro autore (o autori? Un plurale letto non ricordo dove mi fa pensare che sia opera di un team...) possa tranquillamente militare tra i professionisti. Questo racconto in edizione rilegata potrebbe stare in libreria a fianco ai fumetti interattivi della Cranio, è a mio avviso a livello di "Cavalieri" e nettamente superiore a "Pirati".

Causa tendinite non me la sento di scrivere una lunga dissertazione, ma il giudizio è più che positivo.

@Allona: A me invece lo stile di scrittura è piaciuto molto. I disegni sono belli ma il fumetto-game secondo me sta leggermente sotto al libro-game.
Mi viene naturale un confronto con" la Nebbia": entrambi sperimentano sistemi di gioco che consentano una libertà d'azione che travalichi i consueti bivi di fine paragrafo. Entrambe le meccaniche hanno i loro difetti ma direi che sono due esperimenti ben riusciti, che potrebbero dare il via a nuovi modi di scrivere narrativa interattiva.

Sempre per Aloona:
Mi potresti cortesemente dire a cosa ti riferisci col tuo discorso sul CEI? Mi hanno sempre interessato le invettive contro gdr, fumetti eccetera. Dopo aver letto il tuo intervento ho provato a cercare su google "CEI e giochi di ruolo" ma ho trovato solo un attacco alla classe politica italiana, dove l'espressione "gioco di ruolo" viene usata con tutt'altro significato.