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Qual è il tuo genere di librogame preferito, pensando a un ipotetico titolo inedito di prossima uscita?

I Corti 2015 - Trappola nella nebbia

Re: I Corti 2015 - Trappola nella nebbia

anch'io mi trovo molto combattuto su questo corto...

il regolamento è qualcosa di indigesto, tanto per la mole, tanto per come è presentato..
prima si parla delle caratteristiche POI si dice come queste influiscano sui dadi..
e sempre e comunque troppi dadi da tirare...
le meccaniche mi fanno pensare a un adattamento di un D&D (iniziativa e bonus/malus derivanti dal punteggio della caratteristica)...non è di per se un errore, ma va snellito e ben presentato.. non si deve costringere a leggere, arrivare in fondo e "torno su che così forse capisco cosa diceva prima"...

lo stile in alcune parti mi piace (la locandiera burina per esempio) in altre mi fa storcere un po' il naso (LS.. ma perchè abbreviarlo così, a parte l'ovvia strizzatina d'occhi?)
non mancano gli errori ma non mi metto a farci le pulci e elencarli...

il racconto è divertente.. c'è una certa dose di "incuriosimento".. peccato poi ci siano riferimenti e scene che saltano fuori in maniera inaspettata e inspiegata (sto Loto Blu? e la compagnia dei fiori o come si chiama? poi conosci il nome della locandiera?)...

dovrei esplorare molti più percorsi ma a prima run direi

Giocabilità 5
Narrazione 7
Divertimento 7

Complessivo (6,5)

Sabretooth
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Re: I Corti 2015 - Trappola nella nebbia

Questo corto mi e' piaciuto e si capisce che l'autore si e' impegnato molto nel realizzarlo. C'e' purtroppo qualche errore di scrittura e forse (almeno per me) troppa comica scanzonatezza che non sempre riesce nell'intento. Inoltre alcuni giochi di parole , storpiature sempliciotte e figure che non ci incastrano niente nella ambientazione del racconto (porchettaro e promotore immobiliare)mi costringono ad un voto che altrimenti sarebbe stato ottimo. Il protagonista e' ben caratterizzato, i dialoghi ben riusciti ed anche tutti gli altri personaggi sono credibili. Inizialmente, una scrittura fin troppo confidenziale che pero' nella storia sembra migliorare come qualita' e stile, e ha portato il mio giudizio a lievitare man mano che procedevo nella lettura. Il racconto mi ha appassionato, ma il gioco ahime' un po meno. La causa e' soprattutto nel regolamento, nelle troppe caratteristiche dei personaggi e nelle meccaniche di gioco dettagliate e minuziose. Qui paradossalmente se l'autore si fosse impegnato meno, avrebbe raggiunto un miglior risultato. Ne risente sicuramente la giocabilita'.
Comunque complimenti, un bel lavoro!


Narrazione : 6,5
Divertimento : 7
Giocabilita' : 6
Voto finale : 6,5

Votiamo In Enciclopedia!
Copiate i messaggi prima di inviarli -pericolo slog/perdita dati!-

sancio
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Re: I Corti 2015 - Trappola nella nebbia



Ultimo pezzo dedicato alle canzoni "da locanda", ché la prossima settimana, per chiudere in bellezza, sarà tutt'altro argomento.
Aniway, anche per questo Corto...

--- STOP ALLE VOTAZIONI ---

Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate.

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Apologeta
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Re: I Corti 2015 - Trappola nella nebbia

Ancora qualche ora di pazienza per il responso dei giudici e la classifica finale...

"Un velo nero ti impedisce di vedere altro. La tua vita termina qui: nel campo di battaglia, con la mitica Blood Sword tra le mani, felice per la sconfitta dei Veri Maghi." Adriano, Blood Sword PBM
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Mornon
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Re: I Corti 2015 - Trappola nella nebbia

Giudizio di Mornon
Un'avventura fantasy scanzonata e divertente, zoppicante per tutta la parte del regolamento e per diversi passaggi logici, ma capace comunque di far divertire e appassionare.
E' forse una storia priva di difetti? ahahahahahahaha La tastiera ride da sola. Eppure in questo corto c'è qualcosa di più della somma delle sue parti, una sorta di scintilla di quintessenza che fa perdonare tutti gli errori e i refusi e invita a leggere e rileggere le trovate dell'autore e vivere le vicende del nano più sconclusionato dei librogame, a parte Jimmy la Troia.

Veniamo al punto.

Giocabilità 4: parto subito con il voto più basso, così mi cavo il dente. Se dovessi giudicare questo corto per le sue meccaniche lo dovrei rimandare a settembre. Troppi elementi per un corto di pochi paragrafi, con qualche meccanica quasi inutile e altre un po' troppo allungate. Ci sono molti combattimenti in giro, OK, però avrei preferito che l'autore evitasse lungaggini e usasse AL MASSIMO un sistema alla Dimensione Avventura. Ci si mena con combattività, chi fa di più vince e toglie 2 punti Resistenza all'altro. Fine. O giù di lì.
Invece abbiamo troppi dettagli, ottimi SE FATTI BENE per un lg più lungo, ma a rischio "fastidio" per un'opera di queste dimensioni.

Narrazione 8: A parte errori grammaticali e qualche svarione e refuso, la storia a me è parsa semplice, veloce e divertente. Bisogna lavorare sul testo, senz'altro, ma alla fine le idee ci sono e anche le battute. Bisogna solo rifinire il tutto e si otterrà un gioiellino. Avrei sicuramente gestito meglio il gruppo degli avventurieri della locanda, le insidie e i piani dei Fiori del Male, Loto Blu e tutti gli altri... PERO' a me la prova sembra in generale buona. Classica, forse, ma di una classicità che permette proprio di scherzarci sopra. Al contrario di altri corti di questa edizione il tono del registro non cambia mai e lo apprezzo molto.

Divertimento 9: Battute, dialoghi e trovate QUASI sempre molto divertenti. Il tormentone dei lupi mi fa ridere e anche i nomi nanici delle cose... Dai autore! Da questo punto di vista ottimo lavoro!

Giudizio finale 7,5: Una storia molto divertente, che andrebbe rivista e risistemata con una schiacciasassi, eppure con lo spirito giusto per un Corto: sagace, semplice e divertente. Proprio per queste sue qualità, il difetto delle regole risulta più marcato e abbassa comunque il voto finale di questo buon corto.

In caso di eventuale pubblicazione: Autore, espandi e approfondisci la tua storia e inserisci più storie secondarie e subquest "a tema". Decisamente cambia completamente il regolamento, ritornando alle origini con 2-3 statistiche messe in croce e molte meno meccaniche o calcoli da fare.
Un deciso lavoro di editing sistemerà tutto il resto!

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Mornon
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Re: I Corti 2015 - Trappola nella nebbia

Giudizio di Heimdall di Bifrost

Leggendo questo racconto ho avuto continuamente in testa un avverbio: “Troppo”.
Troppo regolamento, troppe battutine, troppe caratteristiche, troppi oggetti, troppi personaggi, troppi avvenimenti. Tutto troppo per potersi concentrare su ogni singolo elemento; troppo, in estrema sintesi, per un racconto di queste dimensioni.

Penso che tra gli elementi di una buona opera vi sia l’aurea mediocritas, il giusto mezzo: anche saper lavorare per sottrazione è un merito, e non da poco.

Giocabilità. Considerato il mio ruolo di organizzatore, quest’anno ho letto (nella maggior parte dei casi molto volentieri) tutti i racconti e, allo stesso modo, mi sono ripromesso di giocarli tutti, applicando le regole e testandone la bontà anche se, davvero, non riesco ad appassionarmi alle questioni inerenti il bilanciamento delle caratteristiche o le percentuali di riuscita di un check. Confesso che questo racconto è l’unico con cui proprio non ce l’ho fatta; credo però di essere in buona compagnia, perché temo che – à la Brennan – neppure l’autore si sia misurato concretamente con la sua creatura, altrimenti si sarebbe accorto che, dal punto di vista delle caratteristiche e dei tiri di controllo, è praticamente ingiocabile e che il tempo investito nella creazione del personaggio, nello studio delle regole e nella gestione degli eventi (check e combattimenti) è di gran lunga maggiore di quello dedicato alla lettura.

L’autore infatti ci propone tre fasi di combattimento (il tiro iniziativa! ’Dafuk?), le varianti di combattimento, cinque diverse caratteristiche con tanto di bonus e malus, due punteggi distinti per i punti d’armatura e di salute, lo zaino con 25 – venticinque! – caselle da riempire, le regole speciali e gli oggetti magici e poi, non pago, pure un’appendice con gli oggetti e le armi speciali. Il tutto, peraltro, presentato con qualche incertezza linguistica (“tratti”, “belligerante”) e una certa confusione nella logica espositiva, alternando concetti da “GdR for dummies” ad altre che dànno per scontati tutta una serie di presupposti che invece il lettore medio può non conoscere (per dire: è spiegato prima il funzionamento del combattimento, dove vengono utilizzati i concetti di Punti Armatura e Punti Salute, e solo dopo viene spiegato di cosa si tratta).

Questo bailamme personalmente non l’ho mai messo in piedi neanche per una lunga campagna di D&D. Il problema, infatti, pare essere questo: come accaduto per altri racconti presenti in questa edizione, ho avuto l’impressione abbastanza netta di trovarmi di fronte alla trasposizione di una campagna giocoruolistica durata magari diversi mesi, di cui l’autore ci vuole partecipare ogni minimo dettaglio.

Iniziamo infatti con un riassunto delle puntate precedenti tanto concitato quanto superfluo ai fini del gioco, che però propina al lettore una fittissima sequela di nomi che non avranno praticamente nessun riscontro più avanti. E questo approccio prosegue nel corso del racconto, dove si incontrano di continuo personaggi
che fanno riferimento a qualche avvenimento passato che il nostro personaggio conosce e che piacerebbe tanto conoscere anche a noi, visto che ci dovremmo immedesimare nel protagonista.

Poi, pronti? via!, abbiamo un tiro di dado e il controllo di una caratteristica 1 --> 20 --> 8 e ti trovi morto senza neppure aver potuto scegliere una volta, che è qualcosa che sta ai librogame un po’ come lo il “matto del barbiere” sta ai principianti di scacchi: ti senti cioè trattato in maniera poco rispettosa.

Narrazione. Anche andando avanti, si incappa di continuo in situazioni dove non sono per nulla chiare le motivazioni che muovono i passi del protagonista e dei personaggi non giocanti, dal formare una compagnia, all’intraprendere delle avventure secondarie, al misurarsi con le truppe caotiche e con personaggi, quali la fantomatica Loto Blu che in alcune diramazioni dell’avventura compare praticamente dal nulla. È abbastanza evidente che l’autore ha avuto in mente un paio di linee di gioco principali che ha curato maggiormente e su cui ha incardinato il racconto, mentre altre derivazioni sono state lasciate a se stesse, con gravi incongruenze sul piano della continuità e, di conseguenza, della comprensibilità del racconto – e anche qui è abbastanza evidente che è mancata una rilettura approfondita o, meglio, fatta da una persona estranea, che potesse betatestare il tutto.

Purtroppo anche il contesto e il tessuto stesso dell’avventura non mi convincono molto. Abbiamo infatti un affollamento soffocante di materiale fantasy: penso al # 9: orchi, goblin, morti viventi: mancano solo i mostri di Vega! Così come non mi convince il riferimento del #19 alle truppe “caotiche”, che fa veramente troppo nerd da gioco di ruolo. Per capirci: so che in alcuni casi questa definizione viene utilizzata in questa forma ma per me “caotico” è un’indicazione che vale in termini di role-playing e di regolamento; dire all’interno del gioco: “Ho combattuto contro dei personaggi caotici” mette troppo in evidenza il regolamento sottostante e a me suona a un dipresso come se un personaggio dicesse: “Preferisco affrontare nemici che hanno un punteggio di Forza inferiore a 12”.

Abbiamo d’altro canto soluzioni narrative discutibili, quali ad esempio l’infodump del #13 o le esclamazioni del tipo “Gloria ai Fiori del Male!” che sarebbero imbarazzanti anche in bocca a un cattivo di Tex Willer. Capisco che probabilmente sono io che non colgo del tutto l’ironia del testo, se voluta, ma, visto che molte scene sembrano addirittura costruire solo per poterci mettere l’ennesima citazione o l’ennesima strizzatina d’occhio, temo che ci sia qualcosa di sbagliato nell’equilibrio generale del racconto che, come scrivevo all’inizio, è tutto gridato a volume troppo alto per potere essere adeguatamente apprezzato: alla decima battuta, alla centesima pacca sulla spalla, alla millesima gomitata non si ride più e vien fatto di dire unicamente: “Basta!”

Divertimento. Insomma, nonostante l’evidente buona volontà dell’autore, questo racconto mi ha lasciato parecchio perplesso: ho avuto la costante sensazione di presenziare alla classica serata tra amici dove tutti si conoscono tranne te (e non c’è nemmeno una ragazza single da baccagliare) e tutti, chiaramente, si sentono in dovere di infliggerti una serie interminabile di collaudatissimi aneddoti sulle vacanze di vent’anni fa a Cattolica che divertono solo loro mentre tu, semplicemente, guardi di sottecchi l’orologio sapendo che di lì a un po’ sarà finita.

Voto complessivo: 5.

Giocabilità: Voto 5.
Divertimento: Voto 4.
Narrazione: Voto 5.

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Re: I Corti 2015 - Trappola nella nebbia

Giudizio di Apologeta

Tanta passione ma troppa inesperienza.

Sì, passione: ecco la nota più bella di questo Corto. Quella passione che troppo raramente traspare dai racconti, la voglia di mettersi in gioco, narrare, far divertire. Su questo punto, bravo autore! Continua così!
Purtroppo, la passione non basta. Io adoro il rugby, ma non riesco a fare un passaggio decente che sia uno: non mi manca la passione, mi manca l'allenamento. Beh, caro autore: devi allenarti, perché in questa tua opera mancano alcune basi fondamentali.

Partiamo dallo stile, proprio da rivedere: oltre ai classici refusi (splendido il persoNNaggio della scheda), agli errori ormai inestirpabili ("da" non è il verbo, è la preposizione) e alla punteggiatura un po' così, ecco costruzioni inutilmente complicate, termini errati, il profluvio di "sembra", "noti", "vedi che" e l'orripilante "sennò". Caro autore, leggi e scrivi. Leggi e scrivi. Leggi e scrivi.
Per quanto riguarda l'ironia, so che forse il problema sono io: ormai sono assuefatto ai racconti cupi e desolati, sono una specie di Schopenhauer di LGL - nella vita reale amo i baccanali e le risate, ma su carta preferisco la profondità anche triste. Comunque sia, anche qui le potenzialità non mancano: cerchiamo però di andare oltre i banali giochi di parole e le battute tirate per i capelli, tipo lo 0,001% et similia. La comicità buona si vede in controluce, e anche in questo racconto non manca. Non cercare di strappare la risata a ogni costo, autore: se il testo è divertente, il lettore riderà.
Nella trama ci sono problemi di continuità: essere derubati senza capire perché, uno sceriffo che sbuca dal nulla, Loto Blu che non si capisce bene perché ci abbia portati a Valenfosc. A parte questo, ha uno sviluppo interessante e tante possibili diramazioni: bene.
Le scelte non sono così determinanti: fa praticamente tutto il lancio del dado. E se consideriamo i problemi noti (qualcuno ha detto successo/fallimento automatico?) capiamo che le cose proprio non vanno.

E poi, il regolamento.
AIUTO!
Un regolamento del genere per me non sarebbe accettabile in un librogame vero e proprio, nemmeno in un videogioco/app dove fosse il sistema a gestire tutto. A seguire le regole si diventa pazzi, e il divertimento va a farsi friggere fra norme, codicilli e caratteristiche speciali. Autore, se tu ci avessi giocato almeno una volta (il betatest, questo sconosciuto!) ti saresti accorto di quanto è ingestibile un regolamento simile. Aggravante, è spiegato malissimo, come mai mi era capitato di trovare. La sequenza degli argomenti è casuale, gli esempi sono quasi incomprensibili, le errata pubblicate da Mornon lo rendono ancora peggiore. Gli è tutto sbagliato, tutto da rifare.

Autore, via: stavolta hai toppato, ma questa è un'esperienza importante che ti aiuterà a scrivere un bel Corto l'anno prossimo. Esercitati e soprattutto non perdere la passione!

Ecco il voto ai singoli parametri:
Giocabilità 4
Divertimento 5,5
Narrazione 4

Per questi motivi e ciononostante, il mio voto è 5.

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Mornon
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Re: I Corti 2015 - Trappola nella nebbia

Solo per stavolta sostituisco l'indefesso Heimdall di Bifrost, che mi ha lasciato il suo megafile solo da copiaincollare, praticamente la pappa pronta come le migliori mogli al marito che pranza a un'ora differente... Come dite? Non esistono più mogli così? O tempora, o mores!

Comunque, se c'è qualquadra che non cosa, fatemelo sapere.

Adriano    Generale    6,5
Giocabilità    6,5
Divertimento    8,0
Narrazione     5,0

Aloona    Generale    6,0

Anima di Lupo    Generale    5,5
Giocabilità    5,5
Divertimento    5,0
Narrazione     6,0

Apologeta    Generale    5,0
Giocabilità    4,0
Divertimento    5,5
Narrazione     4,0

Babacampione    Generale    4,0

Charles Petrie-Smith    Generale    6,5

Dario III    Generale    6,5

EGO    Generale    5,0

FinalFabbiX    Generale    7,0

Heimdall    Generale    5,0
Giocabilità    5,0
Divertimento    4,0
Narrazione     5,0

Jhongalli    Generale    6,5

Mornon    Generale    7,5
Giocabilità    4,0
Divertimento    9,0
Narrazione     8,0

Phantomfh    Generale    5,0

Rygar    Generale    4,5
Giocabilità    4,0
Divertimento    6,0
Narrazione     5,0

Sabretooth    Generale    6,5
Giocabilità    5,0
Divertimento    7,0
Narrazione     7,0

Sancio    Generale    6,5
Giocabilità    6,0
Divertimento    7,0
Narrazione     6,5

TOTALI GENERALI
Generale    5,844
Giocabilità    5,000
Divertimento 6,438
Narrazione 5,813

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I miei racconti

Apologeta
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Re: I Corti 2015 - Trappola nella nebbia

Ciao a tutti!

È un vero onore aver partecipato e ringrazierò personalmente ogni utente che abbia dato un voto al mio Corto. Vorrei spiegare un paio di cose sulle pecche di "Trappola".

1) Regolamento

Adoro i regolamenti completi e mi manda in bestia quando vedo dei bug nelle regole di un gioco (immaginati la mia reazione davanti ad alcuni giochi della Games Workshop...). Ho sempre desiderato un Lg che assomiglia ad un Gdr su questo punto di vista ed ho fatto quel mattone ispirato alla buona vecchia scatola di D&D. Ma il grande problema del racconto sono io: di solito lavoro con la testa fredda, riesco ad essere obiettivo, rigoroso e metodico in tutto quel che faccio che sia la pianificazione di un viaggio, le varie cose del lavoro ecc... ma per questo Corto, sono andato in tilt e non so ancora perché. Sarà l'ansia della performance ? Il fatto di esporre il mio lavoro alle critiche? Non lo so. Ho iniziato a giocare nel 1998 ed ho imparato molto dai miei masters, sapevo che la semplicità paga... ma è come se mi fossi dimenticato di tutto. Ho lavorato con dei ritmi frenetici ed industriali per "Trappola", volevo dare il meglio, curare ogni dettaglio, provare di pensare a tutto. Ho voluto fare troppo e in troppo poco tempo, sono un' ossessionato della velocità e qui ho fatto la fine di Ayrton Senna (metaforicamente...). Ho fatto quel Artusi di regolamento, ho fatto del beta-test, ma ero cosi tanto preso dall'ansia che non ho visto le pecche giganti della mia stessa invenzione e non sono riuscito ad essere obiettivo e quindi, i test erano sbagliatissimi. Avevo chiesto di mettere delle modifiche perché pensavo di aver sbagliato qualcosa, ma infatti queste "correzioni" che volevo mettere hanno solo peggiorato le cose e non me ne sono neanche reso conto. Ho imparato la lezione e ho capito che è meglio fare un regolamento snello per un Corto e sopratutto, lavorare con calma perché la fretta e l'ansia sono cattive consigliere.

2) Struttura del racconto

Molti utenti hanno chiesto chi è questa Loto-Blu e, sopratutto, da dove diavolo esce. Avevo pensato di lasciare pochi indizi ad ogni path per stuzzicare la curiosità del lettore e spingerlo a giocare diverse volte. Esiste due paragrafi che permettono di sapere tutto: il 42 ed il 6. Per quanto riguarda il piani dei Fiori del Male e la missione degli avventurieri, è molto semplice: i Fiori vogliono conquistare il Gran Ducato e gli avventurieri sono i classici eroi (parodia del gruppo D&D classico)
che danno la caccia al Male. Ho pensato alle missioni secondarie, li adoro ma non ho trovato la possibilità di includerne.

3) Lingua

Sono francese e vivo in Italia da qualche anno ormai. Alla differenza di molti dei miei più famosi connazionali (Jean Alesi, Amanda Lear, Barbara Bouchet ecc...) faccio il massimo per parlare bene la vostra lingua: è per me un segno di rispetto verso di voi, il vostro paese e la vostra cultura. Faccio degli sbagli parlando,è vero ma la metto tutta per migliorarmi. Scrivo bene per il lavoro, fare le carte e per varie occasioni professionali o no. Da ottobre scorso, ho deciso di scrivere in italiano per i racconti ( "Paris by Cats!" per la Forgia degli eroi)e partecipo regolarmente a dei concorsi di scrittua. Di solito, faccio il massimo per avere una buona produzione scritta in italiano. Ma anche lì, ho sbagliato tutto e mi sono fatto prendere dall'ansia di cui ho parlato prima ed ho fatto un vero casino: non sopporto quelli che dicono "tennico","a me mi piace", "penso che è" ed altri orrori di questo genere. Ma ho lavorato troppo e male e ho scritto delle cose inaccettabili, non è da me.

4)Umorismo

Il punto che ha diviso la giuria... prima di tutto studiamo il titolo "Trappola nella nebbia": non è per copiare il sommo Mornon (come molti hanno scritto) ma è una parodia di due titoli della filmografia di Steven Seagal (Trappola in alto mare e trappola ad alta velocità). Poi, il nome del protagonista: Khazull è la versione nanificata di Casull, un proiettile di grosso calibro. Maddax è semplicemente l'inglese di Mad Axe (Ascia Pazza). Ci sono tantissime parodie, strizzatine d'occhio, anagrammi, riferimenti vari perché volevo portare in Italia un genere che è molto popolare in Francia: il fantasy auto parodico. In Francia, la maggior parte dei gamers adorano le parodie dei loro universi preferiti e ce ne sono tantissime in giro: fumetti, saghe MP3, fan art... umorismo e games è un duo che funziona bene. Volevo portare questo spirito con un Corto che non è da prendere sul serio e che è stato scritto per strappare due grasse risate. Lo spirito di Trappola nella Nebbia è uno spirito golgiardico, parodistico e che si beffa gentilmente del vecchio fantasy. Ma non è stato capito da tutti, peccato. Se avete tempo da perdere, provate di elencare tutte le battute, giochi di parole, anagrammi, riferimenti e strizzatine d'occhio, vedrete che sono tantissimi.

Conclusione:

Trappola nella Nebbia sembra di aver un potenziale, è il mio primo Corto ed ho imparato quali sono le cose da non fare. Non abbandono la scrittura, voglio migliorarmi e continuerò a partecipare ai vari concorsi. Scrivere in un altra lingua è dura, ma è lo challenge che mi fa andare avanti. Parteciperò ai Corti 2016 e spero di fare meglio. Vi ringrazio  per l'organizzazione del concorso e per la vostra pazienza.

"We will survive, fighting for our lives, the winds of fortune always lead us on,forever free, for the world to see,the fearless masters, Masters of the sea"

Pirata delle Alpi
Erede di Misson
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Re: I Corti 2015 - Trappola nella nebbia

Pirata, il tuo Corto per me è molto divertente, e non solo per l'umorismo, ma anche per il taglio veloce e scanzonato, e per l'entusiasmo e la voglia di giocare e far giocare che trapela più o meno a ogni riga.
Sono contento che tu voglia partecipare anche l'anno prossimo; studia un regolamento più snello e son sicuro che farai fracassi (in senso positivo)!
Scrivere autorevolmente in una lingua diversa da quella materna è una cosa difficilissima, hai tutta la mia stima per il livello che hai già raggiunto, e sono sicuro che farai sempre meglio! Se posso darti un consiglio, fa' rileggere tutto da un buon revisore (o anche più di uno); è un passaggio che serve a tutti!

Dario III
Inadatto a regnare
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