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I Corti 2015 - Legami di sangue

Re: I Corti 2015 - Legami di sangue

Ma nessuno ha notato il punto in comune con questo Corto ed una famosa serie di LG ?

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 Il paragrafo della morte è il 13, esattamente come nella serie Burning*Wolf.
Sarei l'unico ad averlo notato? Ancora una volta, tanti complimenti a te, autore misterioso! sai che esiste un concorso annuale per la scrittura dei gialli? penso che tu possa vincere senza problemi!

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Pirata delle Alpi
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Re: I Corti 2015 - Legami di sangue

Mornon ha scritto:

Prodo ha scritto:

possibile che nel 1966, prima del 68, fosse così facile e naturale per delle ragazze del sud andare a fare l'università fuori sede e vivere da sole?

Più volte sollevata questa obiezione. Io credo di sì. Facile no, ma ragazze particolarmente volitive e caparbie lo facevano e nel numero di qualche centinaio non di unità.
In genere tuttavia si sceglieva/poteva andare come ragazza alla pari o in un ospizio religioso dove le monache ti "gestivano" e dovevi tornare a casa alle 7, senza mai poter ricevere estranei... o cose così.
CMQ la ragazza intraprendente andava a fare la au pair / bambinaia per una famiglia di Roma e passava la paura... Anzi, si emancipavano mentalmente ancora più di prima.

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Rygar
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Re: I Corti 2015 - Legami di sangue

Mornon ha scritto:

In genere tuttavia si sceglieva/poteva andare come ragazza alla pari o in un ospizio religioso dove le monache ti "gestivano" e dovevi tornare a casa alle 7, senza mai poter ricevere estranei... o cose così.
CMQ la ragazza intraprendente andava a fare la au pair / bambinaia per una famiglia di Roma e passava la paura... Anzi, si emancipavano mentalmente ancora più di prima.

Eh appunto, sono una situazioni diverse. Piera e Monia vivono invece in una casa privata abitata da soli studenti (a quanto possiamo speculare), sistemazione che diventerà abituale solo più tardi. (Secondo me nel '66 era difficile che dei fiorentini affittassero un appartamento a un gruppo di sole ragazze meridionali... e peggio ancora a un gruppo di genere misto. Possiamo forse immaginare che Piera abbia vissuto in un convitto, magari per i primi due anni, e che poi, nella nuova atmosfera sessantottina, sia riuscita a trovare una stanza in appartamento).

In ogni modo, sono d'accordo con quasi ogni parola scritta da Prodo (per altro a sua volta anche lui riprende delle osservazioni che avevo già fatto), anche sui difetti di questo corto. Tuttavia, per me l'ottimo livello di scrittura, e sopratutto la piena aderenza tanto al tema in sé, quanto a come a come idealmente io avrei voluto fosse sviluppato, contano più delle altre considerazioni.
All'inizio del concorso avevo spiegato come difficilmente io utilizzi il 9 o il 10, e tenda a valutare un ottimo lavoro intorno 8 o 8.5, e che solo a un corto che oltre a essere impeccabile venisse particolarmente incontro ai miei desideri assegnerei un bonus tale da superare la soglia del 9. Diciamo dunque che Legami di sangue si è guadagnato questo bonus, e che tuttavia i suoi difetti - in particolare sul piano ludico, hanno riabbassato il voto conclusivo.

Ho vinto È un gioco da ragazzi E In cerca d'avventura al primo tentativo.

Charles Petrie-Smith
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Re: I Corti 2015 - Legami di sangue

Charles Petrie-Smith ha scritto:

Mornon ha scritto:

In genere tuttavia si sceglieva/poteva andare come ragazza alla pari o in un ospizio religioso dove le monache ti "gestivano" e dovevi tornare a casa alle 7, senza mai poter ricevere estranei... o cose così.
CMQ la ragazza intraprendente andava a fare la au pair / bambinaia per una famiglia di Roma e passava la paura... Anzi, si emancipavano mentalmente ancora più di prima.

Eh appunto, sono una situazioni diverse. Piera e Monia vivono invece in una casa privata abitata da soli studenti (a quanto possiamo speculare), sistemazione che diventerà abituale solo più tardi. (Secondo me nel '66 era difficile che dei fiorentini affittassero un appartamento a un gruppo di sole ragazze meridionali... e peggio ancora a un gruppo di genere misto. Possiamo forse immaginare che Piera abbia vissuto in un convitto, magari per i primi due anni, e che poi, nella nuova atmosfera sessantottina, sia riuscita a trovare una stanza in appartamento).

In realtà si tratta della Residenza Salvemini, che esiste davvero a Firenze. Si tratta di un alloggio per studenti, quindi è possibile che due ragazze meridionali condividessero una doppia con bagno.

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Rygar
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Re: I Corti 2015 - Legami di sangue

Giusto, me n'ero dimenticato. L'obiezione sulla eccezionalità di una ragazza di una piccola cittadina della Puglia che va a fare l'università fuorisede così lontano nel '66 resta, però.

Per quanto riguarda il 13 credo che abbiamo pensato tutti a Brennan, infatti non lo usa solo in Fire*wolf ma anche in Horror classic, e - come ha rivelato - anche il 14 di ACDRA è in realtà un 13+1, per smorzarne la drammaticità.

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Charles Petrie-Smith
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Re: I Corti 2015 - Legami di sangue

Charles Petrie-Smith ha scritto:

Per quanto riguarda il 13 credo che abbiamo pensato tutti a Brennan, infatti non lo usa solo in Fire*wolf ma anche in Horror classic, e - come ha rivelato - anche il 14 di ACDRA è in realtà un 13+1, per smorzarne la drammaticità.

Non mi ricordavo di questo particolare in Horror Classic o in ACDRA... pensavo che Burning*Wolf era l'unica serie ad utilizzare questo sistema.

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Pirata delle Alpi
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Re: I Corti 2015 - Legami di sangue

Per intenderci: anche io quando scrivevo i librogame da ragazzino mettevo il paragrafo di morte al 13 o al 14, su ispirazione brennaniana.

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Charles Petrie-Smith
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Re: I Corti 2015 - Legami di sangue

un po' di appunti a voi commentatori distratti prima del giudizio:

1- l'anno di ambientazione è il 1970.
non un anno prima o un anno dopo..
"Woodstock?"
"È..." Fai mente locale. "È un concerto che si è tenuto lo scorso anno in America. E..." ... si è tenuto nel 1969

2- la serie di Brennan con il paragrafo mortale è FIRE*Wolf.. non Burning.. nessuno che lo corregge.. tutti degradati al rango di niubbi tongue

e ora passo al commento tongue

bello bello bello..
che qualcuno abbia da poco rivisto Hostel? tongue

la narrazione è sublime.
ok il prologo è un po' lungo, ma serve per calarci nell'ambientazione.
la spinta soprannaturale (sogno e istinto) per far partire la vicenda. la calura estiva. la calzatura non consona. tutti elementi che servono poi a costruire l'ambientazione horror in cui si svolge la vicenda.
Non avessimo avuto la descrizione della canicola fiorentina, la nebbia sul monte non ci sarebbe forse parsa più normale?
avessimo avuto delle scarpe normali (e zoccoli o sandali.. raga.. ma non sono fondamentalmente la stessa cosa? "ciabatte" con una sola striscia sul collo del piede, lasciano le dita e i talloni scoperti) la fuga non sarebbe stata meno angosciante?

la narrazione e tutti gli elementi servono proprio per costruirci questa sensazione claustrofobica e di pressione/ansia che serve perchè questo racconto funzioni nel farci sentire in pericolo..
(quando Palmiro mi dice "non c'è nebbia in questo periodo dell'anno" mi è subito suonato un campanello d'allarme.. come pure il sapore strano dello spezzatino wink )

l'unica stonatura per me è la macchina che ci insegue nonostante la gomma forata. forse l'autore si è trovato a corto di un paio di paragrafi altrimenti ci poteva essere un'altra parola chiave per ritardarne l'arrivo...

narrazione 10

giocabilità..
un regolamento molto scarno, poche parole e pochi oggetti, ma molte scelte (ma dobbiamo poi farle per scoprire se sono utili o meno)
non c'è un true-path ma quasi.. e non è evidentissimo..

veloce e adatto all'ambientazione e tipo di testo-game (su un libro di 300 paragrafi stonava, ma in un corto di 50 ci sta a pennello)

visto il racconto un sistema di combattimento o dei check coi dadi li avrei trovati fuori luogo (impensabile il combattimento cogli assassini, check di destrezza durante la fuga al massimo se ne potevano inserire un paio e a quel punto sarebbero stati solo un contentino per chi desidera il lancio dei dadi)

tanti percorsi da esplorare ne danno una buona rigiocabilità

Giocabilità 9.5

Divertimento
solo con i Ludi mi sono trovato così impegnato nella lettura/gioco/esplorazione
ma qui bisogna dare tanto di cappello all'autore per aver reso l'atmosfera con le parole piuttosto che con i disegni (inoltre non è che i Ludi brillassero per l'atmosfera viste le strizzatine d'occhio e le gag sparse sia chiaro wink )

l'ho letteralmente divorato in tutti i possibili percorsi.. nonostante al pc facciano 40 gradi... il che la dice lunga tongue

divertimento 10

Complessivo
beh non è media matematica ma un bel 10 per me se lo merita tongue


ah PS..
visto che ho fatto il pignolo sull'anno aggiungo:
chissenefrega delle possibili discronie.. deve essere comunque un racconto fantastico. se i riferimenti non sono perfetti poco importa
(almeno dal mio punto di vista) wink

PS2
dal paragrafo 50 NON si va all'epilogo.. anche se forse doveva essere un po' più chiaro..

PS3.. ma se sulla corriera sale il vecchio rincitrullito, chi o cosa pestiamo a piedi scalzi in cucina??? O_o

Sabretooth
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Re: I Corti 2015 - Legami di sangue

Sabretooth ha scritto:

un po' di appunti a voi commentatori distratti prima del giudizio:

1- l'anno di ambientazione è il 1970.

Io l'ho scritto chiaramente in tutti i post.

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Charles Petrie-Smith
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Re: I Corti 2015 - Legami di sangue

Sabretooth ha scritto:

2- la serie di Brennan con il paragrafo mortale è FIRE*Wolf.. non Burning.. nessuno che lo corregge.. tutti degradati al rango di niubbi tongue

Il fatto è che Pirata (e anche io, in realtà) lo conosce come Loup*ardent, ha tradotto letteralmente; io ho scritto Fire*wolf senza stare a correggerlo.

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Charles Petrie-Smith
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