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INTERVISTA LGL: Prodo / Dragan

INTERVISTA LGL: Prodo / Dragan

Dovevo caricarla ieri, ma non è stato possibile...
Meglio tardi che mai: l'intervista tra Prodo e Dragan è finalmente online, solo per coincidenza nel giorno di San Valentino.
Avete fatto il regalo alla vostra dolce metà? Siete andati al cinema? Bene, in questa lunga serata potrete sicuramente trovare 10 minuti di tempo per leggere questo bel pezzo tra due colossi del forum.
Oggi parleremo di:
- Magazine
- Recensioni
- Calcio.
Vi ricordo che il thread generale delle interviste doppie è stickato ed è accessibile a questo link: https://www.librogame.net/index.php/for … c?id=2352.



Eccoci di nuovo qui: dalla prima intervista ad oggi, cosa è successo di bello nella tua vita?
Prodo: Posso dirti cosa è successo di brutto: sono stato a Lucca Comics 2015 con Alberto e Aldo. Un’esperienza raccapricciante che non consiglio a nessuno, soprattutto quando sono stato subdolamente trascinato a vedere una noiosissima conferenza di P.K. con la scusa che “nello stand Disney è pieno di donne belle e disponibili”...
Dragan: Mi hai comunicato che avrei fatto una seconda intervista.
Qual è la tua professione?
Prodo: Lavoro  nel settore Impatto Ambientale di una pubblica amministrazione. In pratica esamino progetti di grande impatto, dal punto di vista amministrativo-legale, e vedo quanto la loro realizzazione si discosta da un ipotetico impatto 0, quello che ci sarebbe se non ci fosse interferenza umana sui luoghi interessati. In base a questo, insieme ad altre persone che seguono la parte tecnica dell’istruttoria decidiamo se tali progetti sono fattibili dal punto di vista ambientale. Mi sono annoiato io a scriverlo, immagino voi a leggerlo... Per anni ho fatto anche il redattore di varie riviste: nel momento più florido collaboravo con tre testate contemporaneamente. I guadagni sono sempre stati magri (diciamo un secondo stipendio integrativo), e la crisi dell’editoria degli ultimi anni ha di fatto ucciso questo tipo di collaborazioni “esterne”. Peccato, mi è sempre piaciuto scrivere, lo facevo volentieri.
Dragan: Dicono giornalista, io credevo giornalaio sto cercando di capire.
Dicci qualcosa dei tuoi titoli di studio.
Prodo: Sono laureato in Filosofia. Ho un master post-lauream in scrittura e giornalismo cinematografico. Per un po’ ho provato anche a lavorare sfruttando il mio background culturale, ma con scarsi risultati. Poco importa, continuo a svilupparlo e a studiare per mio piacere personale, e forse ne traggo anche maggior appagamento.
Dragan: Sicuramente migliori di quelli dell’admin! Scuole serali, scuola Radio Elettra, Università della Terza età.
In quale città abiti?
Prodo: Questo mi sa che lo avevamo già detto: Roma.
Dragan: L’Aquila, una gran fortuna.
Stai leggendo qualche librogame in questo periodo?
Prodo: Ne leggo sempre. Con il gruppo di lettura di LGL ho ripercorso Grecia Antica dal primo al terzo volume, poi mi sono dedicato a Lupo Solitario 29 e a Desperados di Adriano Ziffer, un LibroNostro di qualità eccelsa.
Dragan: Guerrieri della Strada 2.
Qual è la tua serie di librogame preferita?
Prodo: Anche qui ci ripetiamo smile . L’altra volta mi sono astenuto dalla scelta, perché dovrei cambiare approccio proprio ora?
Dragan: Squilibrio, che domande!
E quella che ritieni peggiore in assoluto?
Prodo: Probabilmente Rupert il Selvaggio. Un susseguirsi insensato di scelte casuali che per lo più conducono a fallire la missione. Penso che se qualche autore non professionista di LGL scrivesse oggi qualcosa del genere lo massacrerebbero.
Dragan: Squilibrio, che domande!
Qual è la serie di libri-gioco non pubblicati da E-Elle che preferisci?
Prodo: Io sono sentimentalmente legato, da sempre, ai Choose your own Adventure di Ed Packard e soci. Libri semplici e immediati, capaci in più di un’occasione di entusiasmare per le loro qualità narrative e l’intelligenza dei loro intrecci.
Dragan: Squilibrio, che domande!
Preferisci i librogame con un regolamento semplice o complesso?
Prodo: Ci deve essere equilibrio tra regolamento, struttura e parte narrata. Se tale equilibrio viene meno qualsiasi scelta regolamentare si faccia non risolleverà la situazione. Un regolamento complesso deve avere un solido plot narrativo alle spalle, per non trasformare il libro in una sorta di gioco enigmistico fine a sé stesso. Però devo ammettere che con il passare degli anni e l’aumentare dell’esperienza un regolamento variegato tende ad attirarmi di più, anche se continuano a esistere autentici capolavori privi o quasi di regolamento.
Dragan: Squilibrio, che domande!
Preferisci le collane i cui libri hanno svolgimento sequenziale, o quelle con libri scollegati l'uno dall'altro?
Prodo: Anche qui dipende. Generalmente se la collana è sequenziale, non amo il proliferare di un numero eccessivo di capitoli. La qualità tende inevitabilmente a scemare. Diverso il caso di collane con avventure secche, che possono continuare pressoché all’infinito, variando personaggi, ambientazioni e contesti. C’è da dire però che il concetto di volume multiplo permette livelli di approfondimento che il volume singolo preclude: non è un caso che le collane che ricordiamo con maggior piacere sono quasi tutte caratterizzate da un unico filo conduttore declinato in più volumi.
Dragan: Preferisco le collane di perle da donare a qualche megera.
Dimmi due titoli di anime/manga/fumetti che preferisci.
Prodo: Sono tre cose diversissime maledizione! Ne prendo due a caso dal calderone: adoro Miyazaki (in particolare Laputa e Porco Rosso) e ultimamente sono completamente fissato per la serie a fumetti The Walking Dead: adrenalinica, provoca crisi di astinenza e desiderio irrefrenabile di sapere cosa succederà dopo (esattamente quanto il telefilm provoca noia e desiderio di arrivare alla fine della puntata smile )
Dragan: Dragonball, Holly e Benji.
Piatto preferito?
Prodo: Non sono un grande mangiatore o buongustaio. Adoro la pizza in quasi tutte le sue declinazioni.
Dragan: Pozzi-Ginori.
Che succede se Chuck Norris sfida i sette serpenti?
Prodo: Forse con i suoi calci volanti ne potrà far fuori un paio, ma gli altri lo aggirano e gli fanno il culo senza che nemmeno se ne accorga. Diverso il caso se riesce ad affrontarli uno per volta...
Dragan: Dopo “succede” eri già morto.
Da 1 a 10, quanto sono importanti le illustrazioni in un librogame?
Prodo: 7,5.
Dragan: Come il foglietto illustrativo delle medicine.
Hai mai immaginato di poter giocare in più giocatori un librogame nato per un giocatore solo?
Prodo: Assolutamente sì.
Dragan: È una complicata avance sessuale per partecipare a sesso di gruppo?
Se la cosa fosse possibile, a quale serie ti piacerebbe giocare in questo modo?
Prodo: Sortilegio, Misteri d’Oriente, Grecia Antica.
Dragan: Squilibrio, che domande!
Nel corso degli anni hai scritto diversi articoli per il Magazine:
-  A quale di questi sei più affezionato?

Prodo: Probabilmente uno dei miei punti più alti è stata l’intervista a Ed Packard che è stata pubblicata a Dicembre. E’ stato un onore poter parlare con il padre dei libri a bivi, ultraottantenne ma con una vitalità da far invidia a un ragazzino.  In generale poi sono affezionato a tutti i numeri  usciti nel 2011: in pratica facevo il magazine per intero perché Alberto era in un momento iper-caotico della sua vita e non aveva tempo. Scrivevo o procacciavo articoli, li impaginavo, aggiungevo box o pezzi di supporto, immagini e poi pubblicavo. Ci mettevo una vita ma la soddisfazione era tanta.
Dragan: La prima intervista a Lughi, che per la prima volta diede corpo a entità astratte come il megadirettore Balabam.
-  Preferisci un pezzo in cui devi intervistare qualcuno, o un pezzo scritto interamente di tuo pugno?
Prodo: Credo di essermela cavata decentemente in entrambe le situazioni. Il pezzo autografo è forse più gratificante a livello di ego, ma l’intervista ti mette in contatto con grandi nomi del genere interattivo, e confrontarsi con loro è sempre emozionante:  costituisce motivo di crescita personale e interpersonale.
Dragan: Preferisco un pezzo di sacher.
-  Tra i vari format utilizzati nel corso degli anni, quale preferisci?
Prodo: L’impaginazione utilizzata per il numero 100, che è stata ripresa dall’annata 2011-2012. Molto faticosa da confezionare, ma davvero notevole. Credo che a livello grafico il Mag abbia raggiunto lì il suo acme. Devo dire però che anche l’impaginazione attuale, che ricorda una rivista di videogiochi anni ’80-’90, non mi dispiace affatto. Amo il vintage anni ’80 smile .
Dragan: Tutti quelli in cui potevo stare in poltrona invece di massacrarmi con Indesign.
-  Come potrebbe evolversi in futuro il Magazine?
Prodo: Io sogno da sempre una testata con tanti redattori, molti articoli, la possibilità di confezionare un giornale più voluminoso che parli di letteratura interattiva, giochi di ruolo, gamebook e magari anche videogiochi, a 360 gradi. Sarebbe bello coordinare una redazione poliedrica e organizzare tra loro una moltitudine di articoli e news. Purtroppo credo che un’evoluzione simile difficilmente si concretizzerà mai: diventerebbe un lavoro a tempo pieno.
Dragan: Reinserirei il pazzo e l’angolo delle pollastre.
Scegli tre utenti con cui vorresti essere intervistato, ed indica la motivazione.
Prodo: Escludendo Alberto e Adriano con cui ho già avuto il piacere:
-    Mornon, perché non ha mai mollato e alla fine è riuscito a lavorare in una casa editrice che pubblica giochi. Lo ammiro molto per questo, e mi piacerebbe confrontarmi con lui in una serie di domande doppie a raffica
-    Falco della Tempesta. Ultimamente frequenta pochissimo, ma è stato il primo utente di LGL in assoluto a iscriversi al forum. Mi piacerebbe rispondere con lui a domande sui vecchi tempi.
-    Aldo, una delle persone più simpatiche che abbia mai conosciuto. Al di là del fatto che è uno scansafatiche un’intervista doppia con lui mi farebbe morire dal ridere smile .
Dragan: Tutti tranne Ald e Prodo. Ah, già l’ho fatto e lo sto rifacendo? Ops
Hai mai viaggiato in un mezzo pubblico senza pagare il biglietto? Se si, descrivici qui i metodi che hai utilizzato per farla franca.
Prodo: Biglietto in mano, stazionavo nei pressi dell’obliteratrice pronto a timbrare in caso di controlli improvvisi. Ma diciamoci la verità, a Roma per girare sui mezzi pubblici senza biglietto non bisogna essere geni del crimine, i controllori sono come l’araba fenice: tutti dicono che esistono ma nessuno li ha mai visti...
Dragan: È una complicata avance sessuale per partecipare a sesso di gruppo?
Parliamo un po' di recensioni:
-   La recensione a cui sei più affezionato?

Prodo: Difficile dirlo. Non riesco proprio a scegliere, le amo tutte alla stessa maniera! ?
Dragan: Quella psichedelico-onirica sugli Iperlibri.
-   Hai mai scritto recensioni per altri siti?
Prodo: Si. Sono stato il n. 2 di Emuitalia per tanti anni, e ho scritto carrettate di recensioni sul retrogaming e i videogiochi “d’epoca”. Ho scritto anche altri pezzi sparsi su vari argomenti nel tempo, alcuni dei quali ancora reperibili in rete.
Dragan: Volevo, ma Prodo teneva la mia famiglia sotto tiro per ricattarmi.
-   Se avessi tempo, quale librogame ti piacerebbe recensire?
Prodo: Tutti. Mi piace scrivere recensioni e ne scriverei una al giorno fino a esaurirli. Se qualcuno mi paga un vitalizio mi ci dedico a tempo pieno, giuro!
Dragan: Progetto mortale, ma mi dicono siano pessimi tu che ne pensi?
-   Sono di parte e non posso giudicare... Quali sono le caratteristiche che cerchi di dare alle tue recensioni?
Prodo: Obiettività, chiarezza, e un approccio analitico che esamini a fondo il libro preso in esame. Ritengo che un recensore prima di scrivere di un’opera debba conoscerla a menadito, e che sia anche importante informarsi sugli aspetti “secondari”:  per esempio, se possibile, capire come e quando è stato scritto il volume e conoscerne sufficientemente l’autore.  Sono molto esigente riguardo alla completezza dei miei pezzi, e li ricontrollo moltissime volte cercando di ridurre al minimo i possibili errori.
Mi piace inoltre utilizzare un italiano ricco e articolato quando scrivo, e il linguaggio troppo semplicistico o eccessivamente riconducibile al “parlato” non mi convince molto.
Dragan: In realtà estraggo parole a caso con il bussolotto.
-   Trovi più stimolante scrivere recensioni di libri che hai apprezzato, o di libri che non ti sono piaciuti?
Prodo: Che ho apprezzato. Quando accade sono molto stimolato dal pensiero di trasmettere le mie idee e le mie percezioni entusiastiche tramite un articolo. Se trovo brutto il libro invece sono meno dinamico in questo senso, e in generale i pezzi di stroncatura li trovo meno divertenti.
Dragan: Stroncare è sempre un piacere.
-   Faresti la recensione di un libro della collana Realtà e Fantasia?
Prodo: Assolutamente sì. Su LGL li ha recensiti Spada del Sole, e i suoi commenti sulla serie e sui singoli titoli sono molto interessanti. Magari un giorno unirò i miei articoli ai suoi smile .
Dragan: Ceeertooo.
Se potessi rivivere la tua vita, cosa faresti di differente?
Prodo: Non ho veri e propri rimpianti. Probabilmente cercherei di vivere un anno all’estero durante il periodo universitario. Ai miei tempi non feci l’erasmus e ripensandoci adesso credo che sarebbe stata un’esperienza arricchente. Ho girato il mondo in lungo e in largo, ma sempre come viaggiatore: mi manca il vivere in un contesto molto diverso dal mio. Che è una cosa molto diversa dal viaggiare, sono due esperienze non paragonabili e nemmeno simili tra loro.
Dragan: Non comincerei mai a leggere librogame.
Sylvester Stallone Vs. Antonio Conte. Chi vince?
Prodo: Stallone. Conte lo aggredisce con piglio coatto e gli da i primi pugni, Stallone incassa e sembra sul punto di cedere. Poi reagisce come una furia e massacra Conte. Lo ammetto ho un debole per Rocky (e aspetto con ansia il film Creed, in uscita a Gennaio!).
Dragan: Stallone perché è Rocky, Conte è un traditore.
Il regalo più brutto che hai ricevuto?
Prodo: Non so dirlo con esattezza. Probabilmente qualche maglione quando ero piccolo. Odiavo quando i parenti a Natale regalavano vestiti invece che oggetti ludici o di intrattenimento smile .
Dragan: Due interviste per Lgl.
Ed ora parliamo di calcio, visto che piace ad entrambi:
-   Sei mai stato allo stadio?

Prodo: Sono stato abbonato per anni e andavo anche in trasferta quando avevo 20-22 anni. Ultimamente ci vado una volta ogni tanto. Non perché non mi piaccia, ma preferisco passare in altri modi il week end.
Dragan: Troppe volte.
-   Hai mai urlato offese nei confronti dell’arbitro?
Prodo: Ovvio. Nessun tifoso può dire di non averlo fatto ed essere credibile. E’ un po’ come barare nei librogame smile .
Dragan: Troppe volte.
-   Cosa ne pensi del fuorigioco?
Prodo: Una regola che cambia in continuazione, al solo scopo di applicarla a seconda della convenienza del momento. In generale credo che ci sarebbero i mezzi tecnici per porre fine alle polemiche, ma si evita scientemente di utilizzarli.
Dragan: Che non c’era.
-   Dell’arbitro di porta?
Prodo: Una figura inutile, che spesso prende cantonate assurde inducendo l’arbitro in errore. Molto meglio l’hawk-eye.
Dragan: Che non c’era.
-   Dei calci di rigore dopo i tempi supplementari?
Prodo: Emozionanti, spettacolari, spesso atrocemente ingiusti. Meglio del lancio della monetina che si faceva fino agli anni ’70 comunque, anche se perdere ai rigori una partita che si meritava di vincere è uno degli incubi calcistici più indigeribili che possano esistere. Tieni conto che io sono cresciuto segnato per sempre dall’epilogo di Roma-Liverpool.
Dragan: Mi hanno insegnato che nella vita si vince e si perde.
-   Delle simulazioni?
Prodo: Esistono da quando esiste il calcio. Ultimamente sono in aumento ed è irritante. Detesto i simulatori, costantemente per terra e sempre pronti a protestare.
Dragan: Ahi, rigore!
-   Favorevole o contrario all’utilizzo della tecnologia per agevolare gli arbitraggi?
Prodo: Favorevole, e non lo si fa per motivi di interesse, non perché non ci siano i mezzi.
Dragan: Favorevole.
-   Catenaccio o gioco d’attacco?
Prodo: Una grande squadra deve essere equilibrata e saper interpretare bene entrambe le fasi. Generalmente però quelle che lasciano i ricordi più vividi sono le compagini che riescono  a interpretare al meglio il gioco offensivo e a segnare molti goal. Se fai solo quello alla lunga però finisci per perdere seguaci e credibilità, perché non vinci mai nulla (e Zeman ce l’ha insegnato).
Dragan: Entrambi.
-   Il miglior numero 10 di sempre?
Prodo: Forse è ancora Pelé, da quello che mi raccontano e da quello che ho rivisto in video. Anche se personalmente non ho mai visto nessuno capace dei numeri di Leo Messi, nemmeno il Maradona dei tempi d’oro. Tecnicamente sono fortissimi entrambi, ma Messi in più ha anche una reattività e una velocità impressionanti.
Dragan: Maradona.
-   Il miglior giocatore italiano degli ultimi anni?
Prodo: Francesco Totti. Credo che sia innegabile, e chi asserisce il contrario lo fa solo per antipatia verso il personaggio. I fatti parlano per lui.
Dragan: Baggio.
-   Tra i tanti allenatori, quali ritieni il migliore? E perché?
Prodo: In questo momento non vedo in giro allenatori davvero in grado di cambiare il volto a una squadra. Mourinho ha carattere, ma quando le cose non girano naufraga anche lui, nonostante abbia uno squadrone. Mi piace molto Marcelo Bielsa, e sarebbe interessante vederlo alla guida di una grandissima squadra. Anche Simeone ha fatto vedere splendide cose, ed è stato capace di vincere un campionato nonostante fosse stritolato da due corazzate come Real e Barcellona. In Italia in questo momento non vedo grandissimi nomi.
Dragan: Ancelotti perché sa vincere e giocare in modo decente.
-   Cosa aiuterebbe l’Italia a ridurre il gap con le altre nazioni europee?
Prodo: Una programmazione seria e lungimirante che potenzi i vivai e induca più gente a darsi all’attività sportiva. La Germania è passata in dieci anni dal non esistere calcisticamente (eliminata al primo turno agli Europei in Portogallo) al vincere il mondiale sfornando molti eccellenti giocatori. E questo discorso vale per tutti gli sport e non solo per il calcio. Fa male vedere attività dove abbiamo dominato per decenni, come il ciclismo su pista e la marcia, prive di interpreti all’altezza da tempo. Tutto per lo sperpero di soldi e la miopia di certi individui che ricoprono le più alte cariche in varie federazioni.
Dragan: Chiudere i giornali sportivi e una riforma totale e impossibile del settore giovanile.
Entrambi avete anche partecipato al primo dei due PBF di Blood Sword. Cosa ricordi di quella partita?
Prodo: Fu divertente. E fu anche molto bene gestita dal master, che seppe dettare ottimamente i tempi e non farla diventare eccessivamente lunga e dispersiva smile . Se avessi più tempo mi piacerebbe organizzare e gestire un PBF in prima persona.
Dragan: Che in tre mosse ho messo nel sacco tutta la brigata con il mio potentissimo personaggio, poi purtroppo impegni lavorativi hanno preso il sopravvento.
La vecchietta del cacao può diventare il soggetto per una serie di librogame?
Prodo: Tutto può diventare soggetto di un librogame: Squilibrio docet!
Dragan: Ti do un annuncio, non era cacao...
Cosa ne pensi dei librigioco visuali o ad immagini?
Prodo: Il confine tra libro-gioco e videogame può diventare sottile. Esistono ibridi divertenti, come il videogame di Lupo Solitario. In generale però credo che il fascino del librogame sia dato anche dalla possibilità di leggere e immaginare. Mostrare troppo forse alla lunga diventerebbe più un limite che un valore aggiunto.
Dragan: Le storie a bivi di Topolino in my heart, purtroppo non sono riuscito a intervistare il loro creatore Bruno Concina.
Saresti favorevole all'utilizzo di librogame come strumento didattico nelle scuole?
Prodo: E’ già stato fatto con ottimi risultati. Sarei favorevole a l’utilizzo costante e più diffuso del librogame come strumento didattico nelle scuole.
Dragan: Dopo l’assurdo colloquio di qualche anno fa con Roberto Morraglia, creatore dell’apparato di Time Machine, decisamente no.
E' meglio un uovo oggi o una gallina domani?
Prodo: Sempre una gallina domani. Il futuro è in divenire, ed è bello pensare che domani saremo in grado di crescere e migliorarci, e di riuscire a ottenere di più e a fare meglio. E’ la stessa filosofia che cerco di adottare con LGL: mai crogiolarsi, sempre cercare di evolversi verso il meglio.
Dragan: Meglio pollo arrosto con contorno di frittata.
Ti è piaciuta di più quest’intervista o la prima?
Prodo: Belle e divertenti entrambe smile
Dragan: Nessuna delle due.
Saluta il tuo compagno di intervista.
Prodo: Alberto, mio caro collega giornalista, non ti piacerebbe per una volta almeno andare a Lucca insieme senza doverci ammazzare tutto il giorno di lavoro? smile  smile
Dragan: Vecchio bracalone maledetto statale succhiasangue dai dubbi gusti erotici, prima o poi sconterai il fio.
@ La prossima intervista sarà la prima del Livello 3, il quale sarà interamente dedicato ai librogame. Il pezzo andrà online il giorno 22 febbraio 2016.

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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