ah ah ah ah autore sei un genio.
Una cosa allucinante.
Che dire? è divertente, strutturato con delle prove volutamente assurde ma il protagonista alla fine sono i librigame visto che mi hanno salvato totalizzando piu' di 300 punti.
E' sicuramente un fuori concorso ( e mi sembra si averlo letto in altri commenti sopra) ma l' originalità, la meccanica di gioco in se' è volutamente spiritosa.
Mi è sembrato quasi di vedere uno spettacolo dei Monty Python.
Autore pero' ormai so chi sei visto che su you tube c'è un nickname bello evidente eh eh .
In sintesi il mio voto è 9, anche perchè dopo alcuni corti un po' troppo da settimana enigmistica questo ha avuto tra i tanti meriti uno in particolate. Intrattenere e divertire in maniera adeguata.
Complimenti anche per l' impaginazione e il test scelto su you tube.
Nonchè per lo stile narrativo reso magnigicamente.

sancio ha scritto:

P.S. qualcuno si e' davvero sputato in casa ?

Eh, ero quasi tentato, ma poi ho accettato i punti tragedia (scelta comunque dolorosa)

GENIO!!!
Il mio voto è 10, solo perché non si può dare 11.
Devo davvero motivare? Cioè, devo davvero spiegare il voto, dopo lo zombie vegano, la lotta con l'ombrello aperto, ma soprattutto il surgelato per farsi venire i brividi?
Ok facciamo le persone serie: siamo abituati a un certo tipo di librogame dagli anni '80, ma siamo nel 2016 e quindi sono propensa a tutte le sperimentazioni che possano includere connessione internet e interattività. L'ho già fatto presente per L'Agone degli Erranti, non penalizzandolo per i tarocchi (giusto dando qualche spunto per i tradizionalisti) o per il fatto che fosse più comodo un tiradadi online.
Comunque, qui siamo di fronte ad una scelta ben precisa e ben specificata di interazione a tutto tondo e va quindi considerata molto diversamente dall'avere una pensata "scomoda", magari per mala progettazione.
Inoltre, se proprio vogliamo, è giocabilissimo anche senza disporre di un tubo, a patto di stamparlo (e aver fatto la spesa da poco). Io, poi, non ci vedo proprio niente di strano ad andare in giro fingendo di lottare contro gli zombie. 
La pensata è fantastica, così l'idea di dividere il testo tra realtà e fantasia con diversi colori, esilarante la pretesa che si debba fingere emozioni e interagire con "amici invisibili" in pieno stile grv solitario. Ancor più il pensiero di dargli veramente retta e farlo per il solo gusto di vedere fin dove puoi arrivare o quando il tuo vicino chiamerà la polizia. ANCOR DI PIU' il modo in cui ci prende tutti quanti bellamente in giro.
Complimenti, autore: non c'avrei mai pensato in cento anni.
Ti odio se sei fuori concorso, ma forse meglio così... avresti dovuto limitarti.

Alcune domande per l'autore:
1) Io abito a piano terra e ho una finestra in cucina, una porta finestra di vetro, ma con le sbarre una in bagno, sbarrata anche quella... però è l'unica a dare direttamente sul ripiano della lavatrice, che permette di arrampicarsi sui cornicioni per fuggire nei cortili vicini (un sistema che uso anche per riacchiappare il gatto). Il trucco da me escogitato sarebbe quindi porre la mia collezione di LG dietro la porta finestra per attirare gli zombie e fuggire dalla finestra della cucina, fino a raggiungere il retro e scappare. Penso che potrebbe funzionare, ma il libro non lo contempla: posso farlo lo stesso?

2) Consiglio di invitare gli zombie redivivi a cena, per consumare il prodotto scongelato. Metti che ti capita come a me, che la prima cosa che trovi è 1 kg di fettine...

3) I testimoni di Geova facevano quindi parte dell'anonima Nerd o hanno solo portato sfiga?

Quando devo sommare i punti per gli oggetti, in mancanza di indicazioni suppongo di poter calcolare più copie dello stesso oggetto, vero? Ad esempio, ho 3 mele (che valgono 1 punto Vegan), totalizzo 3 punti? Giusto? Mentre le noci valgono sempre e comunque 3 punti.

A quanto mi hanno raccontato, c'è qui in Piemonte un ristorante in cui, dopo aver mangiato microbiche porzioni di cibo, ma prima di pagare un conto salatissimo, i camerieri pregiavansi di farti respirare un poco di elio da un palloncino. Il risultato era che si usciva dal ristorante moderatamente affamati, drasticamente impoveriti e tremendamente irridicoliti (se così si può dire) dalla voce innaturalmente alterata. Insomma, veniva legittimo sentirsi presi in giro, ed è esattamente così che mi sento io dopo aver letto questo Corto.

Il punto più grave è che, giocandolo veramente seguendo le indicazioni dell'autore, alla lettera, come credo si dovrebbe fare per esprimere un giudizio valido, io mi sono sentito in bilico tra la noia e l'imbarazzo. Ma c'è davvero qualcuno che si è divertito dando

Mi spiace per l'Autore, ma io ho qualche dubbio; e di esempi potrei farne molti, ma penso di aver chiarito ciò che penso. Posto che a mio avviso questo è più un gioco da campeggio che non un'opera di letteratura interattiva (anche perché, come ha già fatto notare qualcuno, di scelte vere e proprie praticamente non ce n'è), non ne faccio questioni di principio: il punto è mi sono sentito veramente un cretino a parlare ad alta voce, ad agitarmi, a fingermi spaventato (specie davanti a tre blatte! Ma dico?!?), e il divertimento è stato poco o nullo.
Questa è la critica fondamentale; detto ciò, lo stile demenziale non mi ha convinto molto, e l'apocalisse zombie è un genere che mi lascia alquanto indifferente, e che qui viene declinato – credo – senza particolare originalità.
Mi chiedo poi, senza alcuna polemica (l'odio per la polemica mi è connaturato), ma per puro spirito antropologico, il motivo per cui c'è chi biasima Corti che richiedono umilmente l'uso di qualche dado, un mazzo d carte e/o un taccuino (perché non possono essere giocati sul tram, per dire), e incensa invece un corto che prevede di essere giocato 1) da soli, 2) in una casa 3) strutturata in un certo modo (perché l'autore non ha affatto considerato varie tipologie di abitazione) 4) da un giocatore non disabile, 5) non su computer 6) ma con connessione internet (e se uno, come è stato detto per un altro corto, volesse leggerlo in una baita?).
Se questo è il futuro della letteratura interattiva (e a giudicare dai voti altissimi, c'è da aspettarsi che sarà così, almeno per quanto riguarda il presente concorso: mi aspetto epigoni!), passerò volentieri alle bocce, alla filatelia o all'uncinetto; immagino che per il mondo non sarà una gran perdita , ma spero almeno di non essere l'unico a pensarla così, e invito gli altri eventuali scettici a fare outing, anche senza esprimere un voto: giusto per farmi sentire meno solo!
Per inciso, un elemento che mi è piaciuto molto è l'aspetto diciamo multimediale, ma purtroppo non basta ad arginare la mia insoddisfazione.

Non mi capita spesso di dare insufficienze, ma qui lo faccio senza remore, scusandomi con l'autore e certo della sua comprensione: quando l'ha scritto, sapeva senz'altro che la sua opera non avrebbe incontrato i gusti di tutti, e certo si consolerà con i voti eccellenti sopra espressi! Quindi,

VOTO 5 (di scoraggiamento!)

Ora vado a fare la pipì.

Postilla: penso con un certo rammarico che, se in questa edizione venisse presentata in versione «compatta» un'opera tipo Il Regno di Wyrd, Una Spia a Isengard, Le colline infernali o Oberon il giovane mago (tanto per dire), finirebbe per raccogliere tiepide approvazioni, con mio grande dispiacere... Va bene sperimentare, va benissimo, ma in questo caso, per me, questa non è riuscita.