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I Corti di LGL 2016 - 7° - Vivi e Lascia Risorgere

I Corti di LGL 2016 - 7° - Vivi e Lascia Risorgere

Eccoci pronti con il settimo racconto in gara. Da oggi potrete leggerlo e giudicarlo: le votazioni sono aperte fino alle ore 23:59 del 3 Aprile 2016 e dovranno essere composte da un giudizio motivato e da un voto numerico.

Vivi e Lascia Risorgere




Buona lettura e buon concorso a tutti.

Prodo
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Re: I Corti di LGL 2016 - 7° - Vivi e Lascia Risorgere

L'ho pubblicato con 50 minuti di anticipo: abbiate pazienza ma altrimenti avrei dovuto metterlo online martedì perchè a partire da ora fino a tutto domani non avrò accesso al mio PC.

Prodo
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Re: I Corti di LGL 2016 - 7° - Vivi e Lascia Risorgere

Finito e indovinato autore.
Molto ben fatto.
Seguirà valutazione.
Passo e chiudo.

"Se non volete sentir ragioni, sentirete il filo delle nostre spade!"

Rygar
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Re: I Corti di LGL 2016 - 7° - Vivi e Lascia Risorgere

Letto e finito.

Finalmente, dopo un corto a tema zombie, un corto a tema zombie. Ne sentivamo il bisogno.

Scherzi a parte, questo corto mi è piaciuto, la scrittura è impeccabile ed è in armonia con l'ambientazione che ci fa respirare grandi boccate d'aria horror gotica.
Durante l'avventura si ha sempre un senso claustrofobico e di ansia, tipico dei primi videogiochi di Resident Evil ,i miei preferiti per quanto riguarda il genere horror zombie.
Trama semplice e lineare, che ci dà comunque spazio di compiere tante scelte e di fare molteplici esplorazioni.
Fuggire, combattere e sopravvivere, conta praticamente solo questo.
Non lo reputo un corto adatto a chi ama trame complesse ricche di colpi di scena, ma a chi vuole godere di una lettura rapida, semplice e ricca d'azione.
Se proprio devo fare delle critiche partirei dal regolamento, che non è per niente male, è assolutamente funzionale, ma forse troppo lungo per un corto di questo tipo, che spaventerebbe di sicuro i leggiocatori meno abituati ai regolamenti pesanti. E poi la trama, il cui unico elemento debole, secondo me, è che non vive di crescendi, in pratica quello che fai all'inizio lo fai sino alla fine, la stessa ansia che hai muovendo i primi passi la hai per tutta la durata del corto. Come dire, non c'è un susseguirsi di emozioni progressivamente più forti.
Per il resto non ci trovo nulla di riprovevole, dipende solo dai gusti. Se a qualcuno non piacciono i morti viventi, questo corto potrà non piacere, se a qualcuno non piace quel periodo storico, questo corto potrebbe non piacere, se a qualcuno non piacciono i regolamenti questo corto potrebbe non piacere, ecc.

In conclusione, un BRAVO all'autore, chiunque egli sia.
Gli consiglio di proporre questo e altri suoi corti a delle case editrici, che magari operano già nel settore ludico narrativo. Trovo molto interessante quest'ambientazione, che vedrei bene magari su un gioco di ruolo, non per forza a se stante, ma magari come supplemento a un gioco di ruolo generico (tipo GURPS per intenderci). Così l'autore non si deve manco sbattere a creare un regolamento complesso (come se non ne esistessero già a migliaia).
Infine consiglierei all'autore di andare a vivere alle Canarie. Mi dicono si viva bene lì, luogo più che adatto per uno scrittore che voglia starsene in pace dedicando il proprio tempo libero alla stesura di opere come queste.

Volevo in conclusione porre due domande all'autore:

1. Ma la porta di Rivellino è il luogo dove si allenava da piccolo un noto calciatore Brasiliano degli anni '70?

2. Ma non ti pare vergognoso che venga insegnato a un bambino di soli 12 anni il mestiere di chiavaiolo? Roba da matti pervertiti.

Buona Pasquetta a tutti.

Ah, comunque il mio voto è 9.

Hieronymus
Maestro Nabbo
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Re: I Corti di LGL 2016 - 7° - Vivi e Lascia Risorgere

Letto e giocato.
Devo dire che è un buon corto, un racconto che diverte e fa passare dei bei momenti. Tuttavia, almeno secondo me, questo racconto non è perfetto e pecca sotto diversi aspetti, e pur essendo aspetti minori non significa che per questo siano trascurabili.

Sto trovando grande difficoltà a votare questo corto, perchè temo che chiunque sia iscritto a questo sito abbia già pensato al nome dell'autore nel momento stesso in cui è uscito il titolo.
E anche se nella mia mente si sta formando l'ipotesi che non sia stato lui a scrivere, ho un forte sospetto su chi sto votando, per cui tenterò di rendere il mio giudizio più oggettivo che posso.

Partiamo dalle cose che mi sono piaciute: l'ambientazione molto ben strutturata, l'esplorazione consente di farsi un'idea di certaldo a 360 gradi, e ci sono molte possibilità abbastanza "nascoste".
Sul punto di vista della scrittura e sul level design l'autore è davvero impeccabile, i luoghi sono ben collegati fra loro e non c'è alcun modo che si incappi in paradossi; le situazioni mostrate, inoltre, hanno tutte dei particolari che le rendono diverse almeno sul punto strutturale. Bello inoltre il multifinale sempre gradito.
Anche il regolamento mi è molto piaciuto. L'assenza del dado è sempre gradita per me, e anche la caratterizzazione attraverso abilità da scegliere e punti da distribuire mi ha fatto piacere.
E mi aggancio al regolamento  per iniziare a elencare le cose che non mi sono piaciute.
In primo luogo la premessa iniziale viene tradita: l'autore ci dice che possiamo scegliere quando utilizzare la nostra vitalità/grinta solo se ci sembra per una buona causa.
Ma quante volte siamo liberi di farlo davvero?
Ogni volta che torniamo indietro o muoriamo o siamo costretti a spendere quattro volte tanto quello che ci serviva per passare la prova.
Per cui, la meccanica del "se vuoi fai la prova se non vuoi pazienza", che è uno dei punti di novità del corto e forse quello su cui si basa di più il regolamento, è inutile: bastava che ci venisse imposto di superarle e anzi, l'autore avrebbe dovuto scrivere molti paragrafi di meno.
Anche nelle altre occasioni la libertà di scelta è fittizia: il massimo che ci viene offerto è scegliere se affrontare alcune sidequest o meno. Ma che siano sidequest non ci viene detto, così come non ci viene detto qual è la ricompensa per ciascuna di esse, nè quali pericoli dobbiamo affrontare per farcela. Per cui, al massimo possiamo fare 3 scelte in tutta l'avventura.
In sostanza il tutto si riduce a "vuoi andare al palazzo?" e una volta scelto le conseguenze sono imprevedibili, fino a che non si arriva di nuovo ad un bivio "vuoi andare al palazzo?" e così via, fino al finale...
E ogni sidequest si compone sempre degli stessi elementi: prima ci viene data da fare una prova a scelta fra "prodezza", "perizia" e "intelligente", poi serve una prova di ascendente, quindi si guadagnano degli oggetti (a volte armi, a volte chiavi...), quindi si esce e si ricomincia.
In tutte le side viene offerta la possibilità di tornare sui propri passi (cosa che viene sempre punita allo stesso modo), in tutte le side si può evitare la prova di ascendente anche se comporta una grave perdita (a volte di oggetti e di punti grinta).
Oltretutto non vi è una reale differenza fra grinta e vitalità, visto che una può essere usata in sostituzione dell'altra e viceversa, con qualche accorgimento una delle due poteva essere eliminata, stesso discorso vale per le 5 abilità che potevano essere riassunte in 3.
Il mio voto quindi è 7
E me ne dispiaccio, perchè probabilmente conosco l'autore e so quanto vale.

FinalFabbiX
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Re: I Corti di LGL 2016 - 7° - Vivi e Lascia Risorgere

Approfittando di una pasquetta uggiosa, ho già letto e riletto il corto. Prima di dare il mio voto intendo spulciarlo ancora per benino, comunque mi è piaciuto!
Certo che l'identità dell'autore pare scontata... Che ci sia qualche sorpresa in agguato?

Dario III
Inadatto a regnare
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Re: I Corti di LGL 2016 - 7° - Vivi e Lascia Risorgere

Dario III ha scritto:

Certo che l'identità dell'autore pare scontata... Che ci sia qualche sorpresa in agguato?

Infatti pare così ovvio che magari è la trollata del secolo.

"Se non volete sentir ragioni, sentirete il filo delle nostre spade!"

Rygar
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Re: I Corti di LGL 2016 - 7° - Vivi e Lascia Risorgere

PREGI

Nonostante ci siano di mezzo zombi (al commento di Hyeronimus ho temuto il peggio) l’ambientazione è originale e interessante.

Sicuramente c’è stato un lavoro di ricostruzione scrupolosa dell’ambientazione (le descrizioni dei palazzi, le vie, ecc., non ho controllato ma penso sia tutto documentatissimo). Anche a me e ai miei giocatori dell’epoca piaceva giocare a Kata Kumbas con una trasfigurazione medievaleggiante realistica del nostro paesello. Mi è parso di cogliere addirittura un certo compiacimento nelle descrizioni dei luoghi evidentemente ben conosciuti dall’autore, che contribuisce a rendere più “viva” e vera l’ambientazione.

Ho apprezzato il realismo storico: nel XIV secolo un dodicenne aveva già un impiego e una promessa sposa. Anche se ho avuto l’impressione che Arrigo e Miralda appartengano a classi sociali diverse, ma forse ho interpretato male io.

Il Corto è ben scritto. Non ci sono voli pindarici né virtuosismi, ma nemmeno refusi o espressioni stridenti che non siano riconducibili alla quasi certa toscanità dell’autore. Certo, “orsono” invece di “or sono” e credo che i punti cardinali misti vadano divisi da un trattino (sud-est) ma vabbè, niente di grave e probabilmente sono quelle cose che a forza di usarle diverranno accettate.

Il regolamento è ben architettato e nonostante lo spazio che occupa (5 pagine su 45!) è facile da assimilare e oltretutto offre al giocatore la possibilità di gestirsi come meglio crede togliendo ogni aspetto aleatorio, anche se la cosa potrebbe ritorcerglisi contro.

L’autore ha saputo creare qualche (raro ma piacevole) colpo di scena: vedi la vera sorte del

 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
 Pretore
o il
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 caratterino della fidanzata
.

DIFETTI

All’atto pratico il Corto fin troppo “meccanico”, un’ambientazione così intrigante non ha avuto un corrispettivo adeguato a livello di organizzazione dei paragrafi e soprattutto di verve creativa. In più di una situazione viene riproposto addirittura lo stesso schema:
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 corri per far prima o scegli un tragitto più nascosto?
Stesso discorso anche per le Sfide diverse che conducono allo stesso paragrafo: nessuna descrizione specifica di quello che il personaggio ha fatto, ma solo un generico (ad esempio) “I tuoi sforzi hanno successo” o “con le buone o con le cattive”. Va benissimo anche così ed anzi è un vecchio trucco per riannodare i fili della storia da posizioni diverse, ma quando al paragrafo con la risoluzione dell’azione ci si arriva da altri due paragrafi diversi la sensazione è diversa, questo escamotage è meno palese, rispetto a quella di avere solo una lista della spesa di quello che serve per andare avanti.
Oltretutto nel loop tra
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 paragrafo 22 e 8
mi pare che l’aspetto della meccanica di gioco prenda drammaticamente il sopravvento su quello del racconto.

Una scheda del personaggio avrebbe potuto essere utile (magari con un’annotazione di quanti bonus danno i punti Grinta), ma sono quisquilie.

L’eccessiva libertà data al giocatore alla fine può ritorceglisi contro: io ad esempio la prima partita l’ho fatta con tutte le caratteristiche a 5, ed è stata una pessima idea. Allo stesso modo la seconda l’ho fatta privilegiandone due con 8 cadauna e lasciando a 2 le rimanenti. Ovviamente queste ultime due sono state quelle più richieste per il tragitto che avevo scelto la seconda volta.

Alla fine, non essendoci l’elemento aleatorio che può determinare un colpo di fortuna per superare certe Sfide, il gioco si riduce a ottimizzare le caratteristiche e il percorso di Corvaccio in base all’esperienza che il giocatore ha fatto nelle precedenti giocate. Concettualmente non mi pare una cosa troppo diversa rispetto a True Path, ma in questo caso mi è sembrata più frustrante, anche perché ho impiegato un bel po’ per scoprire
 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
 dove trovare il paragrafo segreto
.

Lo stile di scrittura è corretto, ma è anche assai scarno. Il paragrafo 39, ad esempio, è di un laconico disarmante.

In definitiva, delle ottime premesse sia a livello di ambientazione che di regolamento hanno avuto quella che per me è stata una realizzazione priva di mordente, “scolastica” e a volte un po’ tirata via. Forse l’autore ha dovuto limare molto il testo originale per rimanere nei limiti del Corto, e sicuramente questo è stato solo l’antipasto in attesa delle prossime avventure che saranno più articolate, ma rimane comunque un peccato. 6

GGigassi
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Re: I Corti di LGL 2016 - 7° - Vivi e Lascia Risorgere

Dario III ha scritto:

Certo che l'identità dell'autore pare scontata... Che ci sia qualche sorpresa in agguato?

Non fare il paragnostico tongue
Anch'io ho avuto lo stesso dramma* e l'ho espresso nella recensione.

*7 punti di differenza, se sbaglio!

FinalFabbiX
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Re: I Corti di LGL 2016 - 7° - Vivi e Lascia Risorgere

qui oggi a pasquetta piove, me la sono rovinata e quindi l'ho passata a leggere,rileggere e straleggere sto corto pertanto posso dire di averlo spulciato in tutte le sue sfumature anche meglio degli altri, perchè questo(finalmente aggiungo io)son riuscito a giocarlo senza frustrazioni eccessive, come accaduto per i precedenti che ho virtualmente buttato nel cestino;
detto questo dico subito che non mi è piaciuto granchè,un po' perchè ce li vedo poco gli zombi nel medioevo e un po' perchè a mio avviso c'è poca scelta,io ho notato che conta poco dove vai vieni sempre riportato sulla retta via(almeno per me è stato cosi)
però atmosfera è resa bene,lo stile di scrittura è carino quindi non mi sento di bocciarlo totalmente come gli altri,tenendo conto ripeto che finalmente son riuscito a giocarlo(e per me questa è già un enorme conquista)
quindi tutto sommato dò un 5,5 di stima

w la FOCA che Dio la BENEDOCA

ulnar primo
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