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INTERVISTA LGL: gpet74 / Mimimmi

INTERVISTA LGL: gpet74 / Mimimmi

Questo pezzo credevo non potesse mai essere pubblicato...
L'ho lasciato in stallo per tanti mesi, e avrei potuto cambiare abbinamento in qualsiasi momento, ma una vocina mi suggeriva di non farlo.
E ho fatto bene: quella che leggeremo oggi è l'intervista Liv. 2 tra gpet74 e Mimimmi, un grande pezzo che merita di essere gustato dall'inizio alla fine.
Si parlerà di:
- storia;
- lettura.
Vi ricordo che il thread generale delle interviste doppie è stickato ed è accessibile a questo link: https://www.librogame.net/index.php/for … c?id=2352.



Eccoci di nuovo qui: dalla prima intervista ad oggi, cosa è successo di bello nella tua vita?
gpet74: Di tutto. Letteralmente! A voler spiegare in dettaglio ci vorrebbe ben altro che lo spazio di un’intervista. Comunque mi rendo conto che il mio comportamento negli ultimi mesi è stato... colpevolmente assente nei confronti della comunità di LGL, la quale mi ha dato molto in questi anni e che quindi non si merita questo mio allontanamento. Quindi vediamo di riassumere così: sto vivendo una crisi matrimoniale (e fin qui nulla di strano, capita a un sacco di gente). Voglio bene a mia moglie, la trovo una persona meravigliosa, però da anni non c’è a legarci nulla più che un sentimento di mero affetto reciproco. Troppo poco per sostenere una relazione.
Sennonché...
Ho due bellissime bambine che amo. Sono piccole e hanno diritto di crescere con un padre e una madre che adempiano alle loro funzioni di genitori.
Sennonché...
Questa estate (Nota: L’estate scorsa) ho reincontrato il grande amore della mia vita. Una donna di cui mi ero innamorato da ragazzo e che non ho mai cessato di amare in questi ultimi 25 anni, la prima che ho baciato e che ha sempre costituito il metro di paragone con il quale ho valutato tutte le donne a venire (e nessuna ha mai potuto sostenere tale ingiusto paragone). Insomma il classico amore impossibile che vive solo nella tua testa e nelle tue fantasie, avete presente, no?
Sennonché...
Questa estate (sempre la scorsa, per chi legge) ho scoperto che anche lei è sempre stata innamorata di me, senza mai dirmelo. Insomma tutti e due abbiamo sempre spasimato l‘uno per l’altra, convinti che all’altro/a non importasse nulla e troppo spaventati per parlarci. Ovviamente, a discapito di ogni buon senso, ci siamo resi conto che non potevamo permetterci di aspettare altri 25 anni, avevamo perso un quarto di secolo ma volevamo poter vivere assieme il successivo (poi, l’ospizio).
Sennonchè...
Lei vive a 800 km di distanza e anche se metà della mia anima vorrebbe raggiungerla e passare con lei tutti gli anni che mi restano, l’altra metà mi impone di restare al mio posto per amore delle bambine.
Quindi...
Sto vivendo due vite. Non potendo dividermi in due (e lo vorrei tanto) cerco di dividere in due il mio tempo. Andando dalla donna che amo ogni volta che posso e dedicandomi alle mie bimbe ogni istante rimanente per evitare che gli possa mancare qualcosa in termini di tempo e affetto paterno. Insomma sto allegramente impazzendo ma non ho alternative.
PS. Giusto per la cronaca, mia moglie è al corrente di tutto. Sto agendo alla luce del sole e, nei limiti, nella massima trasparenza possibile. E’ questione di poco e dovrò anche affrontare la mia figlia più grande che, ormai, si è accorta che qualcosa nel suo papà è cambiato.
Mimimmi: Niente di che, tutto nella norma...
Qual è la tua professione?
gpet74: Ah, ok, parliamo di roba più leggera, che sennò poi venite a chiedermi la parcella per la psicoanalisi. Sono un OSS e lavoro in una RSA. Fuor di acronimi sono un Operatore Socio-Sanitario e lavoro in una Residenza Sanitaria Assistita. Per chi non sapesse di cosa si tratta la spiego così: lavoro in un ospizio dove i vecchietti vengono abbandonati in attesa di morire, il mio compito è quello di tenerli puliti, contenerli al bisogno, sfamarli, magari anche sollazzarli se scappa tempo, magari affezionarmici pure e, alla fine, sempre e comunque, guardarli agonizzare e morire. Mi invidiate, sì?
Mimimmi: Cercare lavoro...
Dicci qualcosa dei tuoi titoli di studio.
gpet74: Il titolo di studio scolastico è quello di Agrotecnico, che è un pelino meno figo che non dire Agronomo. Ma quella scuola l’ho fatta per disperazione (e con disperazione). Non saprei riconoscere un pino da un abete e, se mi mettete davanti a un campo coltivato, il mio consiglio è quello di farci una bella gettata di cemento e costruirci un parcheggio a cinque piani o, in alternativa un nuovo multisala.
Dimenticavo, ho anche la qualifica relativa al mio lavoro, 1500 ore di formazione per una spolverata di medicina, farmacologia, anatomia e altre nozioni che vanno dal moderatamente utile al ridicolmente inutile per il lavoro che faccio.
Mimimmi: Ho una bella maturità classica, poi un filotto di corsi professionali!
In quale città abiti?
gpet74: Sansepolcro, provincia di Arezzo. 15.000 abitanti, definirla città è un abuso del superlativo.
Mimimmi: Milano.
Stai leggendo qualche librogame in questo periodo?
gpet74: 0 assoluto!
Mimimmi: No, ti dico un segreto: colleziono librogame ma non li leggo!
Qual è la tua serie di librogame preferita?
gpet74: Mmmm, difficile. Se mi devo basare sui ricordi della giovinezza se la giocano il classico LS (i primi 12 numeri) e I Guerrieri della Strada. Però se devo rivedere la classifica con gli occhi di oggi, anche basandomi su recenti riletture, devo dire che la serie al primo posto assoluto e Falcon, edita dalla Mondadori.
Mimimmi: Sortilegio!
E quella che ritieni peggiore in assoluto?
gpet74: Una qualunque scritta da Thraves, fate voi.
Mimimmi: Sai che non saprei...
Qual è la serie di libri-gioco non pubblicati da E-Elle che preferisci?
gpet74: Già risposto sopra. Senza dubbio Falcon.
Mimimmi: Non ne ho mai letti, ma ho buttato un occhio agli Asimov e mi sono sembrati una ciofeca...
Preferisci i librogame con un regolamento semplice o complesso?
gpet74: Preferisco i LG con un regolamento adatto alla struttura del libro e del gioco che devono sorreggere. Molto spesso per paura di avere a che fare con bambini cerebrolesi i regolamenti dei LG sono troppo semplici, rispetto a quanto avrebbero potuto essere.
Mimimmi: Semplice ma efficace come Sortilegio e Dimensione Avventura, magari con un fattore di crescita del personaggio libro dopo libro. E con i DADI!!
Preferisci le collane i cui libri hanno svolgimento sequenziale, o quelle con libri scollegati l'uno dall'altro?
gpet74: Preferisco le collane con libri ben scritti. Certo, è più facile scrivere bene un singolo volume autoconclusivo che non mantenere un elevato standard qualitativo su più volumi sequenziali.
Mimimmi: Sequenziale, una bella avventura composta di vari episodi con collegamenti tra un volume e l’altro, fidelizza il lettore e lo immedesima nell’eroe!
Dimmi due titoli di anime/manga/fumetti che preferisci.
gpet74: Sono un gran divoratore di fumetti, anche se ultimamente ho ridimensionato moltissimo tale consumo. Vediamo...direi Fables e The Walking Dead (il fumetto non ha nulla a che vedere con la serie tv, si pone parecchie lunghezze al di sopra di quest’ultima).
Mimimmi: Qui caschi un po’ male perché non sono grande patito di queste cose. Adoro Miyazaki e sono felice di essere 40enne perché siamo cresciuti con la migliore animazione giapponese di sempre! Manga non ne ho mai letti, mi piace molto Milo Manara e in genere tutto il fumetto “alternativo” anni 70-80.
Da 1 a 10, quanto sono importanti le illustrazioni in un librogame?
gpet74: Diciamo 5. Di per se non sono importanti. Possono anche non esserci che fa lo stesso. Però se ci sono devono essere di buona qualità, altrimenti la presenza di illustrazioni fatte con i piedi finisce per squalificare l’intera opera.
Mimimmi: 1000 per me Sortilegio per quanto scritto bene (regolamento, enigmi, incastri narrativi) non sarebbe mai un capolavoro senza le atmosfere gotic-punk dei disegni di Blanche.
Da 1 a 10, quanto sono importanti i combattimenti in un librogame?
gpet74: Dipende dal librogame. In “Il presidente del consiglio sei tu” valgono 0, in “I Signori delle tenebre” valgono almeno 8.
Mimimmi: 10 sono un punto importante devono essere equilibrati e soprattutto l’autore deve scegliere dei buoni nemici o mostri da affrontare. Non puoi mettermi di fronte dei Rotocefali (La Rocca del Male) o un ape gigante perché mi cascano i coglioni!!!
Hai mai immaginato di poter giocare in più giocatori un librogame nato per un giocatore solo?
gpet74: Non ho nessuno manco per giocare a giochi espressamente creati per essere fruiti in più giocatori… Ah, no, mi chiedevi se l’ho mai immaginato! No, in effetti no. Magari ho riutilizzato idee, spunti o ambientazioni dei LG in qualche sessione di GdR ma non ho mai pensato potesse essere divertente giocare a un LG in più persone.
Mimimmi: C’era Blood Sword che aveva questa peculiarità, però a quel punto uno passa direttamente ai Giochi di Ruolo per il mio modesto avviso.
Se la cosa fosse possibile, a quale serie ti piacerebbe giocare in questo modo?
gpet74: Vedi sopra, anche se fosse fattibile mi interesserebbe poco. La lettura è un atto intimo, non lo condividerei. Fa eccezione la lettura a mia figlia, ho anche provato a leggergli qualche LG. Un AD&D e vari SLTA, ma in ogni caso non era un “giocare” assieme. Ma solo io che le leggevo e lei che prendeva le decisioni.
Mimimmi: Ripeto un librogame altro non è che un avventura in solitario, per una avventura di gruppo si passa ai Giochi di Ruolo!
Sei mai saltato da un treno in corsa?
gpet74: Ma certo che no. Anni fa conoscevo un ragazzo che lo ha fatto. Era strafatto e, quando il controllore è entrato nello scomparto e ha chiesto il biglietto, lui ha aperto il finestrino ed è saltato giù. Ovviamente si è spappolato la testa ed è morto. Aveva, credo, 17 anni, e da allora non ho certo mai pensato che potesse essere una cosa intelligente imitarlo.
Mimimmi: No, però forse da giovane sono saltato SU un treno in corsa.
Parliamo un po’ di Storia:
-   Com’è nata questa passione?

gpet74: Mi è sempre piaciuta, fin da bambino. Mi ricordo che passeggiando tra i resti del teatro romano di Aosta (ho vissuto anche lì per diversi anni) pensavo con un brivido che stavo calpestando le stesse pietre che altri uomini, migliaia di anni prima, avevano calcato. Avrò avuto sette o otto anni e questo è il primo ricordo che ho del mio rapporto con la storia: un brivido intenso, dato dal vedere per la prima volta il tempo come una dimensione che si sovrappone alle altre tre, e nella quale sono posto anche io, che si espande all’infinito.
Mimimmi: Penso sia nato già dai libri delle medie: le foto delle architetture, le mappe (che adoro)con gli imperi, le divise e gli armamenti, le tecnologie, le religioni, e poi alcuni eventi storici che neanche la fantasia più perversa di un scrittore di fiction potrebbe immaginare. Il liceo classico con le sue materie ha duramente rafforzato il fascino del passato.
-   Qual è il personaggio storico che più ti ha colpito?
gpet74: Non saprei, ce n’è tanti e tanti che nemmeno conosco ancora.
Mimimmi: Tanti non saprei scegliere, ma in particolare gli artisti, la storia dell’arte seppur materia non facile è uno strumento eccezionale per leggere la Storia con la “s” maiuscola.
-   E quello del quale non sei mai riuscito a comprendere le azioni?
gpet74: Più o meno tutti gli uomini di potere che si sono fatti dominare dal potere medesimo. In qualunque epoca e a qualsiasi latitudine, il potere sembra, a un certo punto, divenire una droga che annebbia ogni buon senso, così per timore di tradimenti ci si circonda di inetti (magari fedeli, ma comunque inetti) oppure si compiono scelte dettate unicamente dal desiderio di rimanere in sella, senza alcun utilità per il resto del mondo.
Mimimmi: Sicuramente Hitler ma più in generale tutta la Seconda Guerra Mondiale, un vero e proprio “buco nero” della storia. Vi spiego la mia teoria in breve: essendo il mondo in cui viviamo figlio della Seconda Guerra Mondiale, noi non potremo mai sapere tutta la verità su questo avvenimento. Tra cento o duecento anni se il mondo prenderà un assetto nuovo e non riconducibile al secondo conflitto allora si potrà sapere tutta la verità.
-   Qual è stata la più grande conquista dell’umanità?
gpet74: Scrittura? Ruota? Fuoco? Carta igienica? Mah? Pensandoci ben bene credo che la più grande conquista in assoluto, di cui ancora dobbiamo scoprire la portata e le conseguenze sul lungo periodo, sia Internet, ossia la possibilità di condividere globalmente esperienze e conoscenze in tempo reale. Il pensiero caratterizza l’umanità (anche se non è necessariamente una caratteristica positiva) e mai come adesso il pensiero ha avuto la possibilità di viaggiare veloce e di espandersi.
Mimimmi: Beh, nel mondo avanzato in cui  viviamo noi abbiamo raggiunto un benessere materiale che è quasi assurdo!
-   E il punto più basso della storia?
gpet74: Sono così tanti che è difficile individuare quale sia quello più basso. Ogni volta che scoppia una guerra, che il forte prevarica sul debole, che l’arroganza di chi si sente superiore per prevale, ogni volta l’umanità riesce a dare il peggio di se stesso. In effetti questo accade molto spesso, nei grandi come nei piccoli avvenimenti, riconfermando ogni volta la mia bassa opinione degli esseri umani.
Mimimmi: La Seconda Guerra Mondiale. Scienza, industria e tecnologia si fondono per ammazzare la gente, risultato: lager, bombe atomiche e milioni di morti (parlo come una canzone dei Megadeth...).
-   Quali caratteristiche dovrebbe avere il museo “ideale” della Prima guerra mondiale?
gpet74: Tutti i musei che trattano argomenti storici dovrebbero prevedere di esporre ai visitatori gli avvenimenti presentandoli da quanti più punti di vista possibile. Il fatto che la storia la scrivono i vincitori è una triste verità.
Mimimmi: Prima di tutto esistere, poi mettere in forte luce questa relazione perversa tra progresso tecnico-scientifico e guerra.
-   Nelle giovani generazioni si nota spesso un deficit di consapevolezza storica e alcuni eventi storici vengono spesso percepiti come generici fatti del “passato”. Cosa dovrebbe fare la scuola per educare gli studenti al senso della storia?
gpet74: La colpa non è solo della scuola o delle famiglie (perché, tendenzialmente, un ragazzo ignorante come una scarpa viene da una genitori ugualmente limitati). Non vorrei sembrare banale ma l’impressione è che la società stessa (in Italia, per lo meno) tenda colpevolmente e premeditatamente a creare una generazione di imbelli, senza nessuna coscienza storica o sociale. Certo c’è Internet, che contiene e condivide tutto lo scibile umano. Ma per abbeverarsi di conoscenza alla fonte della Rete occorre avere innanzitutto sete.
Mimimmi: Insegnare storia prima di tutto, la storia è lo “scudo magico” per parare lo tsunami di PALLE che ci raccontano ogni giorno.
-   Oggi si sta scrivendo una pagina importante della storia dell’uomo: la guerra totale al mondo occidentale da parte dell’ISIS. Come affrontare questo fenomeno?
gpet74: L’ISIS è il prodotto di decenni di neocolonialismo occidentale a spese del terzo mondo e del mondo arabo in particolare. La mia impressione è che in realtà non solo non si voglia affrontare ciò che ha creato L’ISIS (annullare i debito dei paesi poveri già aiuterebbe tantissimo); ma addirittura che l’ISIS faccia un sacco comodo a tutti i governi. Uno spauracchio perfetto per convincere una popolazione già stremata da insensata Austerity a rinunciare a qualche altro pezzetto della propria libertà in cambio della promessa (immantenibile) di una maggiore sicurezza.
Mimimmi: Ti fa più paura:
1) L’ Isis.
2) Il fatto che esistano 17.300 testate nucleari (65.000 nel 1985) sparse per il mondo e l’attuale crisi dei rapporti USA-RUSSIA (Uckraina, Crimea, Siria).
3) L’aumento di 3 gradi del clima entro la fine del secolo innescherà il collasso dell’ecosistema planetario in modo irreversibile.
E ora parliamo di lettura.
-   Qual è il tuo genere preferito?

gpet74: Fino a poco tempo fa Fantasy e Fantascienza. Ma ultimamente, vuoi a causa dell’età che avanza, vuoi perché non ho più tempo di leggere e quindi devo selezionare maggiormente le mie letture, il mio interesse si sta spostando verso i saggi storici.
Mimimmi: Mi piacciono molto i saggi.
-   Il libro che ti è piaciuto di più?
gpet74: Quello a cui sono più affezionato è La Spada di Shannara. Avevo dieci o undici di anni, in vacanza in montagna con mia sorella, nulla da fare, né tv né altri ragazzini con cui giocare. All’epoca ero parecchio pigro, a parte i fumetti non leggevo nulla. Una sera mia sorella tira fuori la Spada di Shannara e mi legge i primi due capitoli. Il giorno dopo le chiedo di continuare la lettura ma lei sbuffa, dicendo che non c’ha voglia e che se voglio sapere come va a finire il libro devo leggermelo da solo. Così ho preso il volumazzo in brossura rossa e ho cominciato a leggere. Per fortuna non ho più smesso. Però il libro che mi è piaciuto di più è “Antistoria degli Italiani” di G.B. Guerri. Dovrebbe diventare libro di testo in tutte le scuole superiori (Invece l’autore si è beccato una scomunica).
Mimimmi: Devo ancora leggerlo!
-   Il libro che proprio non sei riuscito a leggere?
gpet74: Ce n’è diversi. Ogni tanto mi capita di prendere un libro che sembra promettente, leggo i primi due capitoli e poi lo metto via. Di solito perché è scritto male, è incredibile quanta gente incapace di scrivere correttamente venga pubblicata, a volte perché la storia o i personaggi non mi convincono del tutto. Il tempo a mia disposizione è limitato (oggi ancor più di ieri, ma, in generale, quello di tutti lo è. Abbiamo a disposizione appena una manciata di anni e tante, troppe cose da fare) quindi esigo di spenderlo solo per letture che mi piacciano e mi diano qualcosa e non che si limitino a farmi passare il tempo.
Mimimmi: L’uomo a una dimensione di Marcuse.
-   Ricordi il primo romanzo che hai letto?
gpet74: Del primo che ho letto autonomamente, La Spada di Shannara, ho già parlato.
Però fin da piccolo mia madre aveva l’abitudine di leggermi romanzi, non posso essere sicuro di ricordare quale sia stato il primo, dunque, anche se credo si trattasse del bellissimo “Otto giorni in Soffitta” un libercolo della Biblioteca dei Miei Ragazzi, edito negli anni ’30. Ancor oggi ricordo con un tale affetto quel libro che l’anno scorso ho voluto leggerlo a mia figlia, che aveva la stessa età mia quando mi fu letto: otto anni. Sembra incredibile ma quel libricino a 90 anni dalla pubblicazione è riuscito ad attirare l’entusiasmo di mia figlia come il mio 33 anni fa.
Mimimmi: Penso fosse Il piccolo principe a scuola.
-   Un romanzo, letto in giovane età, può cambiare la vita?
gpet74: In realtà ogni libro, letto a qualsiasi età, può cambiarti la vita, in un certo senso. Un libro (che sia romanzo o meno) deve arricchirti, altrimenti non è un buon libro. Dopo averlo letto ognuno di noi deve essere impercettibilmente ma innegabilmente una persona diversa da quella che era prima, altrimenti la lettura si rivelerebbe inutile e il tempo speso solo vita gettata. Posso solo aggiungere che da giovani si è più permeabili alle suggestioni, quindi più si è giovani e maggiori sono i cambiamenti che un buon libro può apportare.
Mimimmi: Non solo in giovane età, noi abbiamo già dentro un voglia di cambiamento in diverse fasi della vita, un libro (ma anche altro) può servire ad “innescarlo”.
-   C’è un momento particolare della giornata in cui preferisci leggere?
gpet74: Dipende cosa. Quando sono al bagno prediligo fumetti e riviste di storia (tipo Medioevo e Focus Storia), la sera, a letto, meglio un buon libro o, al limite, un fumetto. Invece nei miei lunghi viaggi in treno, diventati ormai una costante che si ripete ogni mese, ho imparato a usate l’e-book, che fino a poco fa bistrattavo con spocchiosa superiorità.
Mimimmi: Beh la sera a letto (come tutti gli insonni penso...).
-   Se è vero che si impara a leggere a scuola, si può insegnare ad amare la lettura?
gpet74: Si può insegnare ad amare le storie, e, in seguito, ad apprezzare le belle storie. Amare la lettura è una conseguenza inevitabile.
Mimimmi: Forse si possono scegliere i libri giusti da far leggere a seconda della persona.
-   Il libro che hai letto più velocemente?
gpet74: Non ricordo.
Mimimmi: Player One di Enerst Cline.
-   La lettura è un piacere solitario e silenzioso. Per poterlo trasmettere agli altri va condiviso?
gpet74: Si impara per imitazione. Un bambino che vede i genitori spendere molto tempo a leggere ritengo che proverà a leggere anche lui. Uno che vede i genitori lobotomizzarsi davanti alla TV e parlare solo di calcio diventerà un individuo dagli orizzonti limitati. Non si tratta di una cosa matematica, badate bene, le eccezioni ci sono sempre. Però ritengo che l’esempio sia il miglio strumento di trasmissione a nostra disposizione.
Mimimmi: Penso di sì.
-   Che ne pensi, invece, della lettura come possibile argomento di conversazione? Potrebbe anche essere un pretesto per "rimorchiare"?
gpet74: Parlare di libri è sempre divertente, come di film o di cartoni animati o di serie tv. Se amiamo le storie di cos’altro dovremmo parlare se non di esse, indipendentemente dal media che abbiamo usato per “assumerle”? Riguardo alla letteratura come modo di rimorchiare non saprei...penso che certa gente sia in grado di rimorchiare palando di qualunque cosa, anche della vita sociale della Pilce d’Acqua; mentre altri (tra i quali il sottoscritto) non riuscirebbero a rimorchiare in nessun caso.
Mimimmi: Sicuramente!
-   Perché, secondo te, non si legge più?
gpet74: Mica vero, chi l’ha detto che non si legge più? Io passo tutti i giorni davanti a una libreria e ci sono sempre nuovi libri in vetrina. Se li stampano è perché vengono letti, no? Poi, non so, magari oggi si legge meno di un tempo, non so, non ho dati alla mano che provino o meno questa cosa. Forniscimi un dato che dimostri questa tua affermazione come veritiera e io ti dirò cosa ne penso.
Mimimmi: Un motivo e che si va sempre di fretta e per leggere ci vuole calma e tempo.
-   Leggi qualche quotidiano?
gpet74: Solo il Fatto Quotidiano, ogni tanto e principalmente per la rubrica di Travaglio.
Mimimmi: No solo edizioni digitali.
Scegli tre utenti con cui vorresti essere intervistato, ed indica la motivazione.
gpet74: Ormai sono così fuori (metaforicamente e non) da LGL e i miei tempi sono così lunghi che farei dispetto a qualunque utente venisse intervistato assieme a me. Per tanto evito di rispondere a questa domanda.
Mimimmi: Pelgrana perché sembriamo “separati alla nascita”, Ulnar per litigare e Attila76 ma solo per chiedergli: “Ma che minkia te ne fai delle parti sfuse di Big Jim????”.
Hai mai viaggiato in un mezzo pubblico senza pagare il biglietto? Se si, descrivici qui i metodi che hai utilizzato per farla franca.
gpet74: Sì, l’ho fatto. E...no, non l’ho mai fatta franca. Da ragazzino andavo a trovare mia sorella a Genova, lei viaggiava regolarmente di straforo sugli autobus, ragionando che, statisticamente, spendeva meno a pagare una multa ogni tanto che a fare il biglietto tutte le volte. Ebbene, per qualche assurdo gioco del Karma presto divenne chiaro che se c’ero io sull’autobus il controllore passava sempre! La cosa divenne evidente quando, in una stessa giornata, su tre diversi autobus venimmo beccati tre volte.
Da allora, e ancora adesso, mia sorella non sale su un mezzo pubblico in mia compagnia se non ha il biglietto regolarmente convalidato.
Mimimmi: A 11 anni era un classico, se alla fermata c’erano i controllori facevamo il “fugone” con annesso gesto dell’ombrello “SOOOOOOKA!!”.
George Bush Vs. Umberto Bossi. Chi vince?
gpet74: G. Bush senior o junior? La cosa è di non poca importanza.
Bush senior vs Bossi, vince senz’altro Bush. Non mi piaceva e non mi piacerà mai, era un reazionario, ma anche un abile politico. Invece il figlio era un imbelle, eletto grazie all’intervento di qualche lobby, meglio allora Bossi, che ha creato un partito politico basato sul nulla e ci ha mangiato per vent’anni, finendo anche al governo, il che denota una certa capacità imprenditoriale e buon fiuto che l’altro non aveva.
Mimimmi: Sicuramente Bossi. Se sei cresciuto in canottiera con il fiasco di vino e il pacchetto di MS sul tavolo, un fighetto da college americano lo sfondi subito. Direi che Umberto rischia il “Perfect”!
Parteciperai ai Corti 2016?
gpet74: Nel momento in cui scrivo i Corti sono già avviati e io non ho partecipato.
Mimimmi: Credo di no.
Il regalo più brutto che hai ricevuto?
gpet74: Avevo una ventina d’anni. Le mie amiche mi regalarono un CD di Guccini che avevo già. La cosa in se non è stata tremenda. Peccato che nel vedere il CD esclamai “Oh, bello, questo, peccato che ce l’ho già!”. L’espressione ferita delle mie amiche resero quel regalo particolarmente brutto. ‘cidenti alla mia linguaccia!
Mimimmi: Vestiti, odio che mi si regalino vestiti!
Hai mai riciclato un regalo che ti faceva schifo?
gpet74: Non che ricordi.
Mimimmi: Penso di sì, ma solo se roba da poco conto.
Esplorando un librogame, ti è mai capitato di dare di matto?
gpet74: Non che mi ricordi. Sono sempre stato un tipo pacato.
Mimimmi: Sortilegio 2 – La città dei misteri, continuavo a rimescolare le quartine nell’ordine che mi sembra più bello o logico per me e invece bisognava usarle nell’ordine in cui le scoprivi nel libro!!
Cosa ne pensi dei librigioco visuali o ad immagini?
gpet74: Idealmente mi piacciono, nelle realizzazioni che ho visto...un po’ meno. Prendiamo due esempi: il fumettogame dei pirati (o di sherlock holmes) della Cranio games e un fumettogame di Dudley Serius. Il primo è una realizzazione di alto livello, nel quale una singola vignetta rimanda ad altre singole vignette, con tanto di rimandi nascosti da individuare. La cosa permette un enorme mole di intrecci e quindi la possibilità di creare storie complesse. Peccato che, personalmente, mi perdo la storia stessa a forza di saltabeccare di continuo da una pagina all’altra. Mi spiego meglio. In un LG classico io vado a un paragrafo e lo leggo, a seconda della sua lunghezza ci metto un po’ a farlo e nel mentre mi immergo nella storia che il paragrafo mi racconta, dopodiché faccio la mia scelta e vado al paragrafo successivo. In un fumettogame della Cranio invece ho una singola vignetta, spesso senza didascalie o dialoghi. A guardarla ci metto meno di una frazione d’istante e non ho la possibilità di immergermi nella storia. Insomma impiego più tempo a sfogliar il libro alla ricerca dell’immagine successiva che non a leggere (guardare) la storia. La cosa è stressante. I fumettigame di Dudley Serius, invece, presentano almeno una pagina a seguito di ogni scelta, se non due, ogni pagina offre un numero adeguato di vignette che mi consentano di seguire la storia. Insomma non ho la sgradevole sensazione di perdere il mio tempo a sfogliare le pagine. Peccato che qui il problema è che la storia finisce subito e le ramificazioni sono poche. Ovvio, no? Altrimenti avremmo tra le mani un’enciclopedia, e non un fumetto o un libro tascabile.
Mimimmi: Perché no, se i disegni sono belli però!
Raccontaci di quella volta in cui sei morto di freddo.
gpet74: Avevo credo diciott’anni anni, frequentavo una scuola con convitto annesso (la mia Vajerlsan, per chi coglie l’autocitazione). Avevo ottenuto, non ricordo come, il permesso di dormire fuori dal convitto un sabato sera (i fine settimana, normalmente, rimanevo in struttura, tornando a casa solo per natale e per la fine dell’anno scolastico). Affrontai la cosa con l’assoluta superficialità dell’adolescenza. Scesi in paese convinto che avrei trovato dove dormire da una vecchia che affittava una stanza. La vecchia non c’era, ma io non me ne curai, avevo appuntamento al pub con alcune ragazze che frequentavo allora. Quindi vai di bisboccia, penne alla norcina e bottiglioni di bier du desert da 75 (Dio, ma sapete dirmi che fine ha fatto la Bier du Desert? Io non l’ho più ritrovata da nessuna parte), convinto di scroccare un posto a dormire da una delle amiche (e magari anche qualcosina di più). Ma figurati! O avevano i genitori non condiscendenti o non c’avevano voglia. Intanto l’ora si fa tarda e le amiche una dopo l’altra se ne vanno. A un certo punto rimango solo al pub e la proprietaria mi guarda sempre più imbronciata. Non so che ore fossero, l’una o le due, quando uscii nella strada deserta. Solo io, il paese addormentato e un grazioso venticello che si insinuava sotto il cappotto nero. Ho provato a suonare all’unico albergo del paese ma, il cappotto lungo nero stile corvo, gli anfibi militari e l’alito che sapeva di birra non mi valsero una camera, così ho passeggiato un po’ per il paese, infine mi sono diretto verso il parchetto, quello dove le coppie vanno a pomiciare. Da anni masterizzavo con successo a vari GdR più o meno fantasy e i miei personaggi si accampavano regolarmente all’addiaccio senza grossi problemi, tranne il decidere l’ordine degli immancabili turni di guardia (anche se in una taverna in città). Quindi dove sarebbe stato il problema? Ho steso il cappotto sull’erba e mi ci sono sdraiato. I primi cinque minuti stavo benino, poi ho cominciato a sentire il vento freddo che mi faceva rabbrividire. Allora mi sono messo il cappotto sopra, avvolgendomici per quanto potevo. Mi sono appisolato, solo per risvegliarmi venti minuti dopo bagnato e gelato. No, non si era messo a piovere, ma una umidità tremenda era salita dal terreno e io ero, se non fradicio, nemmeno asciutto. A quel punto ho realizzato che a rimanere lì mi sarei buscato un accidente, nel migliore dei casi. Così ho passato le ore che mi separavano dall’alba (almeno 4) a camminare avanti e indietro per il paese, improvvisando rapide corse o saltelli intirizziti, e bestemmiando sommessamente tra il battito di denti.
Epilogo: da allora ogni volta che i miei personaggi, nei GdR, affermavano di volersi accampare all’addiaccio, senza l’equipaggiamento necessario, gli ho fatto vedere i sorci verdi.
Mimimmi: -
Saresti favorevole all'utilizzo di librogame come strumento didattico nelle scuole?
gpet74: Sì!
Mimimmi: Perché esiste la didattica nella “buona scuola” di Renzi?
Gli italiani sono in genere bamboccioni?
gpet74: Ecchennesò? Poi non mi piacciono le generalizzazioni.
Mimimmi: Diciamo che chi lo è se lo può permettere.
Se potessi rivivere la tua vita, cosa faresti di differente?
gpet74: Considerando che alla fine sono finito tra le braccia della donna della mia vita, nulla!
Se potessi rivivere la mia vita la rivivrei, così come è stata, cercando di assaporare di più certi momenti (E’ atroce dover vivere un momento meraviglioso come l’adolescenza proprio quando si è adolescenti e, per definizione, non si capisce una mazza).
Mimimmi: Madooo, ho fatto un sacco di cazzate alcune le rivendico ancora oggi ma altre non le rifarei.
Ti è piaciuta di più quest’intervista o la prima?
gpet74: Non me la ricordo manco più la prima...
Mimimmi: Questa!
Saluta il tuo compagno di intervista.
gpet74: Ci ho messo un anno a scrivere questa intervista. Chissà chi sarà il mio compagno d’intervista? Comunque, ciao!
Mimimmi: CIAOOONE!
^Domande extra gpet74: residuo delle domande inviate per l’intervista Liv. 2 tra gpet74 e Mimimmi.
D: Qual è la sezione del forum che segui con meno interesse?
gpet74: Il Play By Forum.
D: Hai mai preso qualche librogame dalla sezione Mercatino?
gpet74: Forse all’inizio... non ricordo.
D: Preferisci dare o ricevere?
gpet74: Dipende da che cosa, no?
D: Hai qualche vizio?
gpet74: Non fumo, non mi drogo, bevo poco e raramente, trombo esclusivamente con la mia donna, mi piace mangiare ma ho troppa paura di ingrassare per renderci il vizio, quindi... Ommioddio!!! Sono un uomo senza vizi? Che orrore!
D: Ma poi... c'è qualcosa di male ad avere qualche vizio?
gpet74: Eh, no, anche se il confine tra vizio e dipendenza (fosse anche mentale) è molto labile. Difficile dominare i propri vizi anziché esserne dominati.

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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