Fin dal titolo il corto ti cattura perché il riferimento a Ground Zero è evidente. Questo per me è un grande pregio, dimostrando sia un tema impegnativo che l'ambizione dell'autore nel volerlo affrontare con così poco spazio a disposizione. Si veda, per un semplice raffronto, il ben più blando "Avventura nella Foresta"; se io dovessi leggere un solo racconto e sceglierlo in base al titolo, non avrei dubbi e opterei per il primo. Quindi partivo carico di aspettative.

Lo svolgimento è rapido ed essenziale, come si addice a una tragedia che si consumò nell'arco di un paio d'ore. Il regolamento è semplice, ma avrebbe potuto migliorare con un paio di cambiamenti: l'assenza dei dadi e una migliore gestione delle modifiche ai punteggi. Ho scarsa simpatia per l'elemento aleatorio, soprattutto quando un tiro fortunato ribalta una partita mal condotta (e viceversa); è esattamente ciò che avviene in questo caso. Per quanto riguarda i punteggi e le loro modifiche, mi rendo conto che alcune siano tirate per i capelli a causa dello spazio ristretto, ma è proprio l'impostazione di fondo che mi convince poco. Tra l'altro il Patriottismo non ho ben capito cosa sia e i due tiri basati su di esso avrebbero benissimo potuto essere riferiti all'Intelligenza (47) e alla Prestanza Fisica (80).

A livello narrativo, nonostante i giudizi ammirati espressi da altri prima di me, non ho trovato nulla di sconvolgente: sì, è scritto bene, ma alcune scelte sono infelici: il "flusso piroclastico" del paragrafo 10 è degno di un Baricco che si iscrive a Geologia, siamo seri! Sul finale anche io ho dei dubbi, perché si nota una spinta moralizzatrice della quale, alla soglia dei trentadue anni, faccio volentieri a meno. Senza contare che nessuno ci assicura una tale inclinazione di Matthew: dopo aver subito un simile trauma, c'è anche chi ha scelto la direzione opposta arruolandosi nell'esercito.

Insomma, il corto è senz'altro ben scritto e ben eseguito, ma soffre di alcune ingenuità narrative e di una struttura ludica non del tutto funzionante. Apprezzo comunque il coraggio dell'autore nel cimentarsi in un tema così delicato e nella precisione della ricerca che ha di certo svolto.
Voto: 7,5


L'illustrazione è carina, ma nulla di più. Francamente non ci vedo tutta questa innovazione nell'associazione teschio-morte e l'esecuzione con matite o pastelli sa un po' di disegno fatto sul banco delle medie. Le proporzioni sono un po' sballate, ma questo lo posso perdonare perché magari si vuol rendere il punto di vista di un osservatore in stato di shock, come nel quadro di Munch.
Voto: 7

EGO ha scritto:

Certo, il nostro protagonista potrebbe benissimo essere single, ma ripeto: 1) il dettaglio che né lui, né la sorella, né la collega di lei siano sposati, è indice della prospettiva italiana su quello che è un ragazzo di 25 anni;

Magari qualcuno di loro è stato sposato e ora ha divorziato, che ne sai? 

Poi basandomi sui film americani, che come tutti sanno sono perfettamente rappresentativi della realtà, i 20-30enni single sono la stragrande maggioranza.
Inoltre quando un'auto cade da un burrone, esplode, possibilmente prima di toccare terra.

EGO ha scritto:

Tra film, simulazioni di evacuazione di edificio scolastico, corsi di primo soccorso, articoli di giornale e quant'altro, lo sanno bene o male tutti che durante un incendio, il fumo è pericoloso quanto il fuoco. E stai sicura che uno studente medico americano all'ultimo anno sa delle cose che non sospetti nemmeno; tra queste, al 100% c'è la tossicità del fumo che si sviluppa durante un incendio.

Forse lo sanno tutti in via generale, ma quando stai fuggendo e ti trovi davanti l'alternativa tra un muro di fiamme o un muro di fumo e non sei uno addestrato... credo che la media sfiderebbe il fumo, dove forse, se ti copri bene la bocca, hai qualche chance di sopravvivere in più. Sul fatto dello studente, hai ragione: non ho valutato il fatto che studia MEDICINA, quindi per forza queste cose le deve sapere. In realtà, nella mia mente valutavo più il fatto che fosse uno studente e non ci ho pensato.

Dario III ha scritto:

Illustrazione
Come dicevo altrove non sono un grande esperto, ma non lo sono neanche della letteratura, quindi un giudizio lo abbozzo, cominciando col dire la cosa più semplice, e ciò che il disegno nel complesso mi piace. Mi ha fatto venire in mente la famosa foto del volto demoniaco, ve la ricordate? E penso che l'autore l'avesse presente (ce lo dirà poi lui).
Abbinare a un corto «realistico» un disegno fantastico crea un apprezzabile contrasto, così come c'è contrasto tra le linee pulite e geometriche della parte destra e quelle movimentate e «sporche» della parte sinistra; nell'insieme, la lotta che ne scaturisce è sinistra e spaventosa.

ottima osservazione. c' ho pensato pure io 

mi son perso la fine di prison break......ora sono passato a the last ship