RECENSIONE
Partiamo con il voto.
Il mio voto quindi è 6,5
Per l'illustrazione invece assegno un
Il mio voto quindi è 9
in quanto mi è piaciuta molto, il tratto mi è sembrato adatto alla situazione, ma ciò che ho gradito di più sono state la composizione e il soggetto. Davvero molto bello e d'effetto, merita senz'altro di essere premiato.
Torniamo alla recensione del corto.
Volevo postarlo la prima giornata, ma poi avendo visto il 10, ho preferito aspettare per vedere se anche altri avevano avuto le mie stesse impressioni.
E quindi la posto adesso aver visto il commento di Adriano.
Allora, a me questo corto è piaciuto: mi è sembrato un racconto piacevole e anche evocativo.
Solo che ci sono delle cose che non mi sono proprio andate giù.
Partiamo dalla parte game, che è quella che io considero più importante: già dalla prima lettura ci accorgiamo che la rigiocabilità è altissima.
Ma nessuno si è chiesto che valore aggiunto dia in questo caso la rigiocabilità?
A mio parere un racconto del genere dovrebbe essere basato sulla crudezza delle descrizioni, su alcuni bivi decisivi che portassero a strade diverse ma tutte descritte molto ampiamente.
Oltretutto sarebbe risultato ancora più immersivo perchè l'evento raccontato non è accaduto di fretta, e quindi meritava paragrafi ampi.
Fra l'altro l'idea del gioco (questo non influenzerà la mia valutazione essendo troppo personale) io l'ho trovata un po' fuori luogo: a volte tutto si riduce ad un dungeon (con tanto di labirinti ed enigmi) e se permette mi pare poco appropiato rispetto al tema trattato.
Il regolamento (altro punto che secondo me è fondamentale) è a mio avviso quanto di più strano possa esistere.
Non posso dire che è "fatto male" in quanto, ad eccezione del dado che ANDAVA tolto (forse l'autore voleva dirci che usando la forza ci si affida sempre anche alla fortuna? Non la trovo comunque una giustificazione), funziona, pur essendo a volte abusato (i valori cambiano di media due paragrafi su tre).
Solo, che non ho capito a cosa corrisponde.
Ma secondo me a conti fatti non l'ha capito neanche l'autore.
Mi spiego meglio, leggendo si ha una strana impressione dato che per la maggior parte del tempo il corto ci viene presentato come una sorta di "questionario" rivolto al lettore: se Matthew sceglie di rompere un vetro anzichè risolvere un enigma significa che il lettore lo immagina come un personaggio propenso ad usare la forza e quindi nel finale a seconda di come abbiamo immaginato il nostro Matthew egli riesce o non riesce ad uscire. Ad esempio se costruiamo un Matthew indeciso o che si fa prendere dal panico egli non riuscirà a sopravvivere, mentre se ce lo immaginiamo intelligente e lo facciamo agire di conseguenza riesce a fuggire.
E la maggior parte dei cambiamenti di punteggio è legata a come formiamo la personalità di Matthew.
Esempi dal testo:
fare da mediatore nella lite delle ragazze è simbolo di una persona razionale e accorta-> se scegliamo questa opzione significa che il nostro Matthew è intelligente
se tocchiamo un filo scoperto rischiamo di danneggiarci -> il nostro matthew farà un'azione del genere solo se è stupido.
Le tre caratteristiche quindi non rappresentano le capacità di Matthew, ma sono rispettivamente:
PREDISPOSIZIONE AL RAGIONAMENTO
IMPULSIVITA'
LEGAME CON LA PATRIA
Poi arriva il caffè.
Prendo questo esempio non perchè sia l'unico ma perchè è il più evidente e riassume in se molti errori commessi dall'autore in situazioni diverse.
Fino a questo punto abbiamo visto che la nostra intelligenza (ossia la predisposizione al ragionamento di matthew) sale se ragiona e scende se non ragiona.
In che modo bere un caffè può essere considerata un'azione intelligente?
Forse l'autore voleva dirci che bevendo il caffè diventiamo più intelligenti? Penso sia l'unica spiegazione.
E questo porta a paradossi ancora più gravi.
In pratica bevendo un caffè acquisiamo un bonus pari a quello iniziale.
Immagino che prendendone tre caffè un personaggio diventerebbe una sorta di supereroe (ma siamo sicuri che sia caffè e non qualcosaltro
)
Per quanto riguarda la storia, invece ho trovato un po' troppi spiegoni, che secondo me almeno in parte abbassano la
Il finale, invece, è sufficiente, ma è quello peggio fatto dell'edizione. Mi è balzato subito all'occhio(forse questi errori li vedo essendo un level designer più che uno scrittore?) come questo tema lasciasse spazio a un finale tragico, mentre tuttosommato possiamo uscircene senza un graffio e anzi il paragrafo in cui rimaniamo schiacciati si risolve in due righe.
Quanto coinvolgente sarebbe stato se alla fine ci fossimo trovati intrappolati e avessimo dovuto scegliere come farla finita? Ad una racconto del genere, il 9 ci fioccava assicurato.
Idem se avessimo dovuto fare una telefonata ai nostri cari per dare un ultimo disperato saluto?
O se alla fine il personaggio avesse dovuto donare la vita per magari salvare un bambino?
Poteva essere fatto in mille modi ma non è stato fatto.