Aloona ha scritto:

La cosa che più mi dispiace è l'assenza di descrizioni adeguate per il crollo delle Torri: ma cavolo, se c'erano paragrafi per cui tenere parole da sprecare erano proprio quelli! Che gran peccato! Il momento di maggior drammaticità me lo liquidi in due righe?

Io questo lo trovo adeguato: proprio perché parliamo del punto di vista di uno presente: sono abbastanza convinto che il momento del crollo di una torre visto dal basso sia stato rapido, estremamente confuso e poco cinematografico; qualcosa di cui ci si è accorti malamente.

Fermi tutti, non ho mai parlato di "obbligo". Ho detto "sarebbe opportuno" o "sarebbe carino" quantomeno. E mi riferisco in particolar modo a chi non vota perché "non si sente in grado". Che significa? Tanto qui pochissimi "sono in grado", tecnicamente parlando e la cosa varrebbe anche per i racconti, in teoria. Fa parte del corto, gli autori ci si sono impegnati, mi sembra giusto tributare attenzione anche a questo lavoro. Opinione mia, comunque.

Quanto al crollo delle torri, Charles: questi sono davvero gusti. Niente da discutere, è vero che in una situazione del genere fai appena in tempo a realizzare (suppongo), ma trattandosi di un libro mi sarebbe piaciuta qualche descrizione in più per visualizzare quel crollo e provare un brivido, che così ho perso.

Beh, male: più si guarda, più ci si educa l'occhio, come più si legge e più ci si educa a capire quando un libro è buono o meno; ma questo è OT e qui mi fermo. Resta che il tuo eventuale giudizio non può essere più "sballato" di tanti che ho letto.

Boole ha scritto:

Io per mia scelta non voto nemmeno i corti, se dovessi essere obbligato a votare non commenterei neanche più e non so nemmeno se li leggerei.

Si, Boole, pero' quanto sei rigido nei ragionamenti! Sembra che per te sia tutta una questione di bianco o nero... vero o falso... zero o uno...

Sostanzialmente considero questo il miglior Corto di questa edizione (a meno che l'ultimo non mi sorprenda) va detto però che essa mi ha deluso parecchio, rispetto alle precedenti che ho seguito.

In realtà mi viene poco da dire su questo Corto: il tema è indiscutibilmente interessante, giacché tutti noi ci ricordiamo quell'evento che fu - assieme a Genova pochi mesi prima - il vero inizio di questo (orrendo) secolo. Apprezzo il tono che l'Autore ha saputo trovare, né troppo freddo né eccessivamente colmo di retorica (sale forse giusto un filo nell'epilogo, ma comunque non tanto da costituire una sbavatura).
Affascinante il fatto che veniamo catapultati in una situazione in cui sappiamo già come tutto vada a finire, ma tuttavia non per questo siamo automaticamente in grado di salvare il nostro personaggio.
Per la verità io l'ho trovato relativamente semplice: grazie a un misto di fortuna e di giuste scelte l'ho terminato al primo colpo, anche una seconda lettura (nell'altra torre) è andata bene, e la mia impressione è che - a meno di non fare scelte stupide o di non avere parecchia sfortuna nei pochi tiri di dadi - uscirne vivi non sia difficile.
Questo corto si presta indiscutibilmente ad alcune riletture, come però ho dichiarato più volte non tengo in altissima considerazione la rigiocabilità, e per contro ho trovato la storia un po' breve, io preferisco quando è il contrario. Per altro i diversi percorsi tendono un po' troppo ad assomigliarsi.

Sulla questione dei punteggi e le modalità con cui vengono incrementati non mi sbilancio troppo... è chiaro che non vogliono rappresentare effettivamente le caratteristiche di un personaggio (in questa misura sarebbe assurdo che un caffè abbia tutto quell'impatto) ma solo in qualche modo segnare le scelte giuste e sbagliate, precludendo la salvezza qualora si siano commesse troppe delle seconde.
Anche i due test vanno intesi come prove per verificare l'attenzione nella lettura, è chiaro che nella realtà i codici di accesso non possono essere individuati in quel modo.

Tutto considerato
VOTO 8

Anche questa volta non assegno un voto all'illustrazione: il livello è indubbiamente migliore di quella di Canto elfico, tuttavia è proprio sul piano delle eventuali illustrazioni che si vede la differenza tra lavori come i Corti e quelli professionali; se infatti nella scrittura e nell'ideazione delle trame alcune delle composizioni che ho letto in questi anni possono gareggiare con dei librogame pubblicati (anzi in alcuni casi presentare meno ingenuità dovuti anche ai 25-30 anni passati e alle lezione di quegli apripista), nelle immagini il carattere dilettantesco viene fuori inesorabilmente.