Mi dispiace non riuscire a votarlo, ma sono già a fine settimana e questo non è il classico Corto. Anzi, diciamo pure che non è un Corto, ed è difficile valutarlo con i canoni standard.

Posso comunque dire che l'idea mi era piaciuta. L'ho trovato ben impostato e scritto molto bene: nella ventina di paragrafi che ho giocato, ho rinvenuto solo un brutto "ti rendi conto che"... ma per il resto nulla da eccepire. Complimenti preventivi.

Chissà come l'autore intende svilupparlo in futuro.

Raccolgo di buon grado l'appello di Lonewolf, nonostante una domenica un poco faticosa...
Come già osservato da Babacampione e Aloona (tra gli altri), in questo caso è difficile esprimere un giudizio raffrontabile con gli altri corti in gara, poiché All'ombra del grande Nur si scosta parecchio dai limiti del bando, e viene spontaneo chiedersi che cosa avrebbero prodotto gli altri autori permettendosi gli stessi margini di libertà. Ciò promesse, un giudizio generale lo voglio abbozzare.
L'introduzione è più ampia di quanto in genere apprezzi in un corto, ma mi ha piacevolmente stupito: è alquanto vivace e si legge volentieri.
Il regolamento mi è parso molto buono, salvo un punto se non altro dubbio: perché attribuire un punteggio di Combattività, dal momento che i combattimenti sono tutti a difficoltà preimpostata? Non bastava abbassare sempre la difficoltà di 5 e gestore il tutto come per il tiro con la fionda, limitandosi a proporre un bonus in base all'arma? Come che sia, niente di mortale; forse anche questo aspetto – come i codici «inutili» – si spiega pensando l'opera come parte di una serie, in cui può essere prevista la crescita del personaggio (o forse mi sfugge qualcosa!).
Per quanto riguarda storia e comparto ludico, registro qualche difformità rispetto ai miei gusti (l'uso troppo serrato delle anticipazioni, un certo moralismo...) che, in quanto tali, non sono niente di troppo grave; l'unico difetto veramente cospicuo è l'eccessiva narratività, per così dire: come ho detto e ridetto per altri corti (tutti quelli in cui ho ravvistato questa caratteristica) per me le lunghe sequenze di paragrafi corposi e monodirezionali vanno usati con estrema parsimonia, perché mi respingono dal testo, inducendomi a chiedermi perché sto leggendo un librogame e non, invece, per tanto così, un romanzo o un racconto (se ne trovano di assai belli!). In particolare, la cattura dai parte dei Persecutori (spoiler spoiler!) apre un canalone narrativo per me davvero eccessivo.
Detto questo, il corto è rapido e serrato, pieno di un umorismo lieve e non sforzato; il personaggio mi è risultato simpatico (il che fa molto), e l'uomo rana, e il rapporto tra i due, mi hanno sinceramente rallegrato; abbondano poi le scene memorabili, che spesso scarseggiano anche in corti di buona struttura.
Da ultimo, la grande chicca: una serie di dettagli grafici di grande classe, tra cui nientemeno che la quarta di copertina, a testimoniare le capacità e l'impegno profusi da questo autore.
Rinnovando l'avvertenza preliminare (e ciò che è molto difficile raffrontare quest'opera con le altre),

VOTO 7.5

Seven_Legion ha scritto:

' leggo un po' troppi "non riesco a votarlo"

Ultimamente stavo pensando la stessa cosa... E' come se la gente, da entusiasta che era, fosse diventata distratta e seguisse il concorso di meno.... stanchezza da fine edizione? Pero' non mi spiego perche' cosi' tutto d'un tratto e proprio mentre ci sarebbe un ottimo corto, devo indagare... 

Forse perché sono 100 pagine anziché 45?
O perché invece di giocare 50 paragrafi ne abbiamo 165?

Forse perché sono 100 pagine anziché 45?

Bho, questo non e' mai stato un problema, anzi! Quando c'e' l'entusiam...

EDIT: Fermi tutti!! adesso ho capito dov'e' la distrazione!!! Stanno tutti di la', nel topic della nuova utenta, a fare i cascamorti... noooo, e c'e' pure Ego!!! Sfido che non avevano piu' tempo, eccoli infatti tutti impegnatissimi a fare i gli "onori di casa"... ebbravi!!! 

Questo Corto non è corto, c'è poco da fare. Mi scuso per la battuta "riciclata" da altri utenti, ma anche io mi trovo in difficoltà a votare questo testo secondo i parametri che uso di solito per i partecipanti al concorso. Ci proverò lo stesso per rispetto verso l'autore.

Il comparto ludico parte molto bene perché il regolamento consente di personalizzare un poco il proprio personaggio e non affida al caso la determinazione di alcuni punteggi: per intendersi, ogni giocatore ha le stesse possibilità di finire il libro.
La narrativa non brilla certo per la forma, perché qua e là ci sono dei bruttissimi refusi, ma almeno è scorrevole. I dialoghi, soprattutto, sono resi molto bene. Quello che però mi ha colpito più positivamente è la sostanza, ovvero l'ambientazione e i personaggi resi in modo magistrale, serio ma anche con un pizzico di ironia.

A livello di trama, purtroppo, si svolge tutto su binari predefiniti e la libertà di scelta è piuttosto illusoria. Sembra di giocare a un Destiny Quest (o a uno dei miei corti). La rigiocabilità c'è solo per vedere come superare diverse situazoni, ma tutto si riduce a pochi paragrafi.

Questo racconto è chiaramente fuori concorso (e credo anche di conoscerne l'autore), ma merita comunque di essere valutato. Vista l'ottima impostazionie e viste le potenzialità per un seguito, mi sento di assegnargli un voto alto, ma non eccellente.
Voto: 7,5