Seven_Legion ha scritto:

un'altra domanda mi arrovella, dato che son arrivato in ritardo: ma perche' chiamate gli organizzatori "megatron"??

I tre organizzatori hanno scelto questo nome dopo essere diventati gli ultimi superstiti di un ordine guerriero... ah no.

Una piccola spiegazione del perché il concorso non si sia ancora chiuso. Skarntaskai non ha fatto pervenire il suo voto, e non abbiamo notizie approfondite sul perché non si sia ancora espresso.
Tuttavia i tempi previsti per la chiusura dei play off parlano di una settimana, che scadrà domani alle 11 e 15.
Visto che tecnicamente Skarn non è in ritardo ma nei tempi, e che la situazione oltretutto è in bilico, mi sembra corretto attendere l'esaurimento del tempo a disposizione prima di chiudere il thread, per consentirgli fino all'ultimo di esprimere la sua preferenza. Se questo non avverrà penserò io stesso, domani mattina, a chiudere il thread, pubblicare il mio voto e quello di Abeas, e proclamare il vincitore.
In ogni caso qualunque cosa accada domani a metà mattinata il concorso finirà.

Eddai, su...

scusate se vi ho fatto attendere... ecco i nostri voti!

¿„ãßꪧ¬ ha scritto:

Eccoci per la prima volta nella storia del Concorso alla fase dei play-off!
Questa novità verrà considerata un successo e mantenuta nelle future edizioni? Lo scopriremo solo vivendo.

Bene, sarò più breve del solito.
Considero 11/09 il più debole dei tre corti finalisti, a causa dei numerosi motivi che ho indicato nella mia recensione. Il tema scelto è senz'altro di forte impatto, ma la realizzazione tecnica del librogame a mio parere presenta vari difetti, a cui si aggiunge la prosa altalenante e spesso carente in fase descrittiva.
Più difficile la scelta fra gli altri due.
L'Agone degli Erranti è un buon librogame che mi ha divertito. Positiva la trovata del mazzo degli arcani inserito in modo narrativamente rilevante nel gioco. Numerosissimi i lanci di dado. Dei tre, probabilmente quello con la prosa migliore.
True Path è stato un corto che mi ha fatto sudare. Difficilerrimo (anzi, impossibile) eppure coinvolgentissimo, pieno di enigmi, allo stesso tempo caratterizzato da e privo di true path. Coraggiosissimo nella sua decisione di estremizzazione del concetto di librogame.

Dopo lungo elucubrare, il mio voto va a True Path.

Prodo ha scritto:

L’Agone degli Erranti è un ottimo racconto, ben strutturato e con una trama solida accompagnata da delle eccellenti dinamiche di gioco. Ma nonostante questo l’approccio legato alle prove “imposte” dai tarocchi, e all’evoluzione molto inquadrata, non lo rendono ideale per il mio modo di intendere i libri-gioco. Mi è piaciuto e mi ha divertito, ma lo giudico meno accattivante, a mio gusto, dei due concorrenti in questa finale, nonostante sia un’ottima opera.
11/09 è al livello di True Path secondo me, e ho pensato molto a chi dare la mia preferenza. La semplicità immediata dell’erede dei CYOA ambientato nel giorno dell’attentato di New York, con le sue ottime componenti narrative e la sua azione serrata, o la cervellotica complessità dell’onirico lavoro immerso nell’inquietante edificio senza uscita? Non ho saputo decidermi per giorni. Alla fine però, se guardo dentro di me, devo ammettere che le sensazioni più forti, nonostante sia passato molto più tempo dalla lettura, me le ha lasciate True Path. Quindi, anche se qualitativamente non so assolutamente dire quali dei due preferisca, emotivamente, e forse inconsciamente, ho compiuto una scelta.
Visto che la ragione non è sufficiente in questo caso, do retta al mio lato interiore: la mia preferenza va a True Path.

SkarnTasKai ha scritto:

nella "stagione regolare" ho assegnato ai racconti in gara un 7, un 8 e un 9, è quindi evidente che li consideri tutti opere di grande spessore. purtroppo la scelta finale(c) dovrà andare a uno solo...

l'agone degli erranti è un racconto intrigante per la tematica che sfuma fra due tipologie di ambientazione (fantasy e cyberpunk) di grande appeal e per l'utilizzo sapiente degli arcani maggiori. la dinamica è molto innovativa e sfrutta bene le potenzialità dello strumento-tarocchi. la storia "eumate" non è il massimo dell'originalità, ma, come abbiamo notato in molti racconti, decenni di librogame (e prima ancora di letteratura classica) fantasy ci hanno assuefatto al genere e ci hanno fatto assimilare la cerca come il movente fondamentale di questo tipo di libri.

true path è un labirinto diabolico, che presenta la grave pecca di essere irrisolvibile (no, non sono della scuola di pensiero che lo vede come un pregio). fino all'ultimo check funziona a orologeria, poi il meccanismo si rompe e ci lascia sulla soglia di una vittoria che non otterremo mai. certo, se qualcosa c'era da inventare nel racconto a percorso obbligato era proprio questo ma ciò non toglie che il senso di amaro o di errore di noi lettori rimanga...

11/09 in questa sede va valutato scevro dalla componente emozionale. se togliamo quella leggiamo un classico librogame survival (non zombie) ambientato a new york, senza particolari guizzi di originalità. il sistema dei punteggi è ben gestito ma, come scrissi già nella prima votazione, incompiuto sotto l'aspetto del patriottismo (che in un racconto così avrebbe dovuto essere il cardine).

insomma, volendo premiare l'originalità della struttura e la gestione della storia assegno il mio voto a

l'agone degli erranti

pertanto, dopo lunga meditazione, coi poteri a noi conferiti, in nome e cognome della legge, proclamiamo ex cathedra che il vincitore dell'edizione 2016 del concorso "I Corti di LGL", con 10 preferenze ai playoff e una media voto di partenza di 8,15 è il corto a bivi intitolato

11/09

uè, mi pressate per sapere come va a finire (tanto mancavano solo i nostri voti...) e quando ve lo dico mi dite che è troppo presto? ma siete incontentabili!