Le uniche uscite di questi anni con protagonista donna sono state: "E' un gioco da ragazzi", che parla di sesso

Il protagonista era un uomo e non si parlava di sesso.
Ne sono sicuro come se l'avessi scritto io.

Apologeta ha scritto:

Le uniche uscite di questi anni con protagonista donna sono state: "E' un gioco da ragazzi", che parla di sesso

Il protagonista era un uomo e non si parlava di sesso.
Ne sono sicuro come se l'avessi scritto io.

EDDAI! Che pignolo, ho sbagliato, volevo dire "E' un gioco da ragazzE". 

Non ho messo nel dimenticatoio niente. Io sto parlando di PROTAGONISTE, non di co-protagoniste, comparse, amanti, amiche, aiutanti, ecc.  Quelle ci sono pure, alcune le amo tantissimo, ma sempre "aiutanti" sono dei protagonisti uomini. SLATA lo conosco molto poco, ce ne sono?
E poi, questa richiesta è molto simile a "facci vedere che sai fare tu o non commentare", concetto su cui mi sono già espressa nella discussione sulle illustrazioni: c'è bisogno che lo scriva IO un libro per poter dire che mi sconforta la visione media della donna nei librigame di ultima generazione? Il fatto che due su tre trattino rimorchio libero e sesso sadomaso penso che mi dia qualche ragione di perplessità... non parliamo dell'altro.

Sono andata a ridare un'occhiata alla serie... a parte che parliamo di roba di vero antiquariato, quando io ho sottolineato parecchie volte "mi sconfortano le uscite con protagoniste femminili di ultima generazione". Uscite, poi, di certo con un target più "adulto" degli SLATA (a occhio). Rivedendo quei libri ho ancor più la sensazione di un "regresso", in un certo senso; ma non saprei giudicare con esattezza, anche perché è un confronto non esattamente pari: i libri per ragazzini, genericamente, tendono più ad accentuare l'idea del "gruppo", degli "amici", del "crescere grazie all'avventura", tutte cose in cui un bambino o una bambina può identificarsi senza troppo stacco. Queste uscite per "adolescenti/adulti" caratterizzano già molto di più i protagonisti e li inzeppano spesso di stereotipi. Ora, era già abbastanza frustrante che negli anni '90 noi femmine non avessimo nessuna "eroina" seria di una saga o anche solo un libro "serio"... ma speravamo nel futuro. Il futuro eccolo e le uniche evoluzioni che abbiamo sono queste.

Apprezzo la tua stima e non ho ancora rinunciato a scrivere il mio libro, ma conosci il mio tempo e anche il mio...ehm...problemino. Comunque, ci sto lavorando.

Aloona ha scritto:

Rivedendo quei libri ho ancor più la sensazione di un "regresso", in un certo senso

Effettivamente SLATA era veramente tanto "avanti" per l'epoca. Per vari motivi in Italia l'abbiamo preso un po' sottogamba, ma oggi come oggi e' difficile trovare la stessa carica di innovazione pur in un formato semplice, a rapido effetto e accessibile da molti.

sostanzialmente credo che questo genere venga scelto soprattutto per fini commerciali anche se (purtroppo) il ruolo della donna viene sminuito di molto come diceva aloona.
Mi viene in mente quei cantanti nati con passioni rock/metal ma che fanno pop per vendere se no non potrebbero neanche autoprodursi le proprie passioni.