Questa ragazza che entra in un barRe: Questa ragazza che entra in un bar Ora ho scoperto che il libro è stato scritto a sei mani (e state indietro, voi e i vostri doppi sensi!)
Ma perché molti scrittori usano diversi pseudonimi? Qualcuno può spiegarmi l'utilità? "La grammatica è tutto ciò che conta"
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Re: Questa ragazza che entra in un bar Perché si vergognano di quello che devono scrivere per campare (Harmony, i pulp anni '20), per tentare una carriera alternativa in un ambito in cui non pesi il nome famoso che hanno già altrove (King), per banali questioni contrattuali con l'editore principale che non vuole "tradimenti", come sfida per vedere se si vende lo stesso senza il nome/brand più conosciuto, per evitare probabili noie legali (mi ricordo che c'era un libro piuttosto critico verso la politica anni '90 che uscì col nome di "anonimo" e ci furono varie speculazioni su chi fosse l'autore), per questioni molto più complesse e originali (Ellery Queen).
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Re: Questa ragazza che entra in un bar Io sono a favore degli pseudonimi, se hai un nome "forte" legato ad un genere (letterario, musicale o altro) e vuoi sperimentare un nuovo percorso usare uno pseudonimo è una ottima politica per diverse ragioni:
"Leggi, e diventerai capace di creare i personaggi DELLA fantasy!"
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Re: Questa ragazza che entra in un bar
il sublime livello di inutilita' di questa donna...
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Re: Questa ragazza che entra in un bar
Commento epico. Qualcuno dovrebbe dirglielo. "La grammatica è tutto ciò che conta"
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Re: Questa ragazza che entra in un bar Cioè, ci si sono messe in tre per scrivere 'sta puttanata?
A head full of dreams
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