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INTERVISTA LGL: Rygar / Apologeta

INTERVISTA LGL: Rygar / Apologeta

Che ne dite se oggi parliamo di Realtà Virtuale e di Fabled lands?
Siete tutti d'accordo?
Bene: allora è il turno della terza intervista a Rygar e Apologeta.
Vi ricordo che il thread generale delle interviste doppie è stickato ed è accessibile a questo link: https://www.librogame.net/index.php/for … c?id=2352.



Eccoci giunti al Livello 3. Ti aspettavi di arrivare fin qui quando hai fatto la prima intervista?
Rygar: Onestamente, no. Non pensavo che le interviste avrebbero avuto tale successo. A volte è bello sbagliarsi.
Apologeta: Macché, nemmanco sapevo esistessero i livelli.
Stavolta parleremo esclusivamente di librogame. Si può dire che oggi il settore stia vivendo una seconda giovinezza?
Rygar: No. Si può dire che le tecnologie attuali ne stanno consentendo un rilancio commerciale; per parlare di "seconda giovinezza" ci dovrebbe essere un target di clienti differente da quello di anni fa.
Apologeta: Purtroppo i numeri della "prima giovinezza" non sono replicabili: non esiste più lo stesso contesto socio-economico-cultural-pluto-massonico e non ha senso sperare in una nuova diffusione capillare della narrativa interattiva. Ci sono molti prodotti di altissima qualità (penso al signor Morris e al signor Longo, ad esempio) che fanno felici utenti nuovi e vecchi: ora abbiamo il vantaggio di conoscere tutti i limiti del movimento libroludico degli albori, e poter rimediare.
Rispetto a quando eri bambino, cosa è cambiato nel tuo approccio alla lettura dei librogame?
Rygar: Adesso non posso dire di aver "letto" se non spulcio il 95% dei paragrafi; da bambino mi accontentavo di finire senza barare (troppo).
Apologeta: Il tempo, innanzitutto: poter dedicare ore a un volume è un lusso che non mi posso più concedere. Inoltre, al mio io-lettore si affianca sempre il mio io-critico.
Da buon appassionato, approfondiamo il discorso su Realtà Virtuale:
-   Qual è il volume che più ti è piaciuto?

Rygar: Buona domanda! Sarei tentato di rispondere "Cuore di Ghiaccio" che, nonostante alcuni difetti strutturali, è un piccolo capolavoro. Però ho un affetto particolare per "Il Collare di Teschi" e "I Misteri di Baghdad", che offrono ambientazioni innovative. Poi ho una passione per "Desperados", ovvio.
Apologeta: Cuore di Ghiaccio, capolavoro assoluto.
-   Qual è il volume che ti è piaciuto di meno?
Rygar: "La Foresta degli Elfi" e "Le Spire dell'Odio" sono pari merito in quanto a tematiche mongo-retard e sistema di gioco buggato. Il secondo che ho citato, almeno, richiama i personaggi di "Ninja!" e ha un finale un filo più interessante.
Apologeta: Le Spire dell'Odio, sconclusionato come l'1 ma con l'aggravante delle pretese socio-economico-cultural-pluto-massoniche.
-   Quando giochi, quali personaggi/caratteristiche scegli con più frequenza?
Rygar: Qui la risposta dipende molto dal libro. In genere, per una prima partita, mi baso sulla descrizione testuale del personaggio e cerco di comportarmi in maniera coerente durante la narrazione. Le volte dopo ho un approccio più utilitarista.
Apologeta: Non riesco a fare a meno dell'Astuzia. Sono troppo curioso di vedere cosa ha escogitato l'autore.
-   Il personaggio più interessante?
Rygar: Collare di Teschi è abbastanza complesso, anche per il modo in cui lo si sconfigge. Ma ce ne sono molti altri.
Apologeta: È durissima. Forse Skarvench batte il Barone Siriasis, ma che dire di GAIA?
-   E quello più antipatico?
Rygar: Lucie, che cagna.
Apologeta: La smorfiosa delle Spire dell'Odio. Non ricordo a memoria il nome.
-   Il fatto che il regolamento non sia particolarmente complicato lo reputi un pregio?
Rygar: Certo che sì!
Apologeta: Pregio enorme. Regolamenti semplici, sempre e comunque.
-   E come giudichi il fatto che i vari libri della serie hanno ambientazioni così differenti?
Rygar: Buono, perché consente agli autori di sperimentare. Inoltre si evita il problema dell'eroe che diventa sempre più forte da un volume all'altro (in stile LS), creando quindi problemi di bilanciamento.
Apologeta: È un sistema aperto, che rispetto a Dimensione Avventura non ha "sudditanza psicologica" di ambientazioni o trame entrate nella leggenda (sì, parlo di Titan).
-   Rispetto alle altre serie, cos’ha in più Realtà Virtuale?
Rygar: Ha meno regole che consentono più fruibilità.
Apologeta: Il vantaggio di essere stata scritta dopo, e meglio. Un sistema regolamentare semplice. E un autore fuoriclasse come Morris.
-   Se potessi apportare miglioramenti, cosa sceglieresti?
Rygar: Praticamente nulla.
Apologeta: Semplificherei ancora, togliendo caratteristiche (ad esempio portandole da 4 a 2).
-   Dai un tuo giudizio personale al nuovo LibroNostro RV7.
Rygar: L'ho scritto io. A me è piaciuto, ma vorrei che fosse il pubblico a valutarmi.
Apologeta: Strepitoso. Ho avuto l'onore del primo giro di betatest, e posso dire senza paura che avrebbe meritato una pubblicazione insieme agli altri volumi. Nettamente superiore ai libri di Smith.
Nella scelta di andare a Venezia o a Marsiglia, quanto incide il lancio di dado in una casuale ipotetica dipendente da una dinamica di volo dell'aereo a Venezia?
Rygar: Dipende se la supercazzola brematurata con scappellamento a destra ha perso i contatti con il tarapio tapioco, perché sblinda antani su e giù, come sommergibile.
Apologeta: A causa dell'effetto farfalla di un innesto nel cyberspazio, la variabilità del contesto socio-economico-cultural-pluto-massonico sconsiglia di sbilanciarsi con affermazioni apodittiche.
Giocheresti volentieri un librogame se il protagonista fosse un personaggio cattivo?
Rygar: Certo. Ma giocherei più volentieri un libro che consentisse di essere buono o cattivo senza conseguenze "karmiche".
Apologeta: Se ci fosse possibilità di crescita e sviluppo del personaggio (come in tutta la buona letteratura), ci giocherei volentieri. Un villain piatto e stereotipato invece non mi attira.
Grecia Antica o Ninja?
Rygar: Grecia Antica.
Apologeta: Ninja.
Che ne pensi del cambio di molti nomi avvenuto in fase di traduzione di diversi libri?
Rygar: Tutto il male possibile. In questi ultimi anni sono diventato un integralista della lingua originale (non solo per i librigioco) e non mi interessano più libri o film tradotti. All'inizio è faticoso, ma la soddisfazione è enorme.
Apologeta: Giustificato. La sonorità dei nomi è un quid troppo trascurato. Ramas batte Kai sempre e comunque.
Un regolamento che non preveda caratteristiche del pg può essere un buon regolamento?
Rygar: Può. Dipende da quanto è lunga l'avventura. Se proprio non c'è una scheda, allora si ha uno SLTA: divertente ma non indimenticabile.
Apologeta: Hai voglia. Ancora meglio se non c'è regolamento.
Qual è l’ambientazione che proprio non sopporti?
Rygar: Nessuna in particolare, ma ho un po' di fastidio per quelle abusate: fantasy e fantascienza.
Apologeta: Quella copiata (male) da idee altrui.
I grafi aiutano nella comprensione della struttura di un racconto?
Rygar: Certo.
Apologeta: Sono un divertissement per chi ha già sventrato tutto il libro.
Cosa ne pensi di Lupo Solitario 29?
Rygar: Penso che dopo l'ennesima presa per il culo da parte di JD mi ripromisi che non lo avrei comprato e così è stato. È bello? Forse. Lo ha scritto un "negro"? Chissene. Buona lettura.
Apologeta: Non l'ho comprato. Non mi interessa. Il "mio" Lupo è quello dei primi 12 volumi.
Quanto una copertina ti invoglia ad acquistare un librogame?
Rygar: Quasi nulla.
Apologeta: Razionalmente, per nulla. Inconsciamente, chi lo sa? Brutto a dirsi, ma i libri (specialmente gli ebook) si vendono più per la copertina che per altro.
C’è qualche Corto per il quale vedresti bene una versione estesa?
Rygar: No, i Corti sono fatti per non essere lunghi. Tuttavia alcuni racconti hanno un'ambientazione che si presta a essere ripresa in un volume più lungo.
Apologeta: I Corti nascono per essere Corti.
Sei affezionato al formato E.Elle con le fascette o preferisci i formati moderni?
Rygar: Fascette.
Apologeta: Non sono un talebano della fascetta. Ovviamente, il formato E.Elle porta con sé un bel bagaglio di ricordi piacevoli.
Le nuove generazioni potranno mai appassionarsi ai librogame come avvenuto in passato?
Rygar: La vedo difficile.
Apologeta: No. Il bacino di utenza sarà più ristretto, nonostante prodotti di qualità superiore. Ma gli appassionati ci saranno sempre, e ne nasceranno sempre.
Due parole anche su Fabled Lands:
-   Descrivi Fabled Lands a chi non lo conosce.

Rygar: Librigioco senza una "fine" che consentono di tornare sui propri passi, come le vecchie avventure testuali (e.g. Zork). Fruibili al meglio per via telematica.
Apologeta: Un'esperienza di letteratura interattiva (quasi) senza confini.
-   Qual è il volume che più ti è piaciuto?
Rygar: "Cities of Gold and Glory" ha il fascino della "Merry England".
Apologeta: Non ricordo a sufficienza.
-   Descrivi un momento della storia particolarmente difficile da affrontare.
Rygar: Tutti quelli che richiedono un tiro di dado e che, in caso di fallimento, non concedono una seconda possibilità.
Apologeta: Idem come sopra.
-   Rispetto alle altre serie, cos’ha in più Fabled Lands?
Rygar: La struttura "sandbox".
Apologeta: L'illusione dell'esperienza senza confini (appunto) e senza tempo.
-   Se potessi apportare miglioramenti alla serie, cosa sceglieresti?
Rygar: La terminerei, che diamine!
Apologeta: Non saprei, davvero.
-   Reputi un difetto il fatto che l’assenza dei libri conclusivi impedisca l’accesso ad alcuni territori?
Rygar: Sì. Dai, ma che domanda è!?
Apologeta: Eh, purtroppo servirebbero davvero quei volumi. Solo allora tutto sarebbe completo.
-   Cosa ti aspetti dai libri mancanti?
Rygar: Non troppo, perché saranno in buona parte "apocrifi". Mi aspetto la conclusione della storia con Lauria.
Apologeta: Completare l'affresco più grandioso dell'intero settore.
Alla luce degli ultimi volumi pubblicati, dimmi qual è la serie di LibriNostri che ritieni migliore, e la seconda in ordine di preferenza.
Rygar: Direi MizarIII e Soulkey, ma molte altre le devo ancora approfondire.
Apologeta: Desperados vale? A parte quello e Mizar (lo vedo più come volume singolo), faccio fatica a sceglierne solo due: diciamo Soulkey e Lite Coldlancer, ma mi dispiace lasciare fuori L'Eretico e Imperium. Ah, dovevo dire per forza Progetto Mortale?
Ti è piaciuta di più quest’intervista o le prime due?
Rygar: Questa mi ha acconsentito di approfondire temi a me cari.
Apologeta: Questa è molto specifica e impersonale. Probabilmente non ti interessano più le mie valutazioni sulla mia visione socio-economico-cultural-pluto-massonica del mondo.
Saluta il tuo compagno di intervista.
Rygar: Caro apologetico amico, non ti perdonerò mai per non avermi riconosciuto nel Totoautori di quest'anno.
Apologeta: O sopraffina penna del forum, a quando nuovi sviluppi per RV8?

"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".

Adriano
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