Argomento interessante, lo leggerò volentieri!

Ovviamente faccio i complimenti e in bocca al lupo, ma secondo me per dare un senso compiuto ai librigame digitali bisogna pensare librogame per questo mezzo di comunicazione, facendo pieno uso delle peculiarita' di questo mezzo di comunicazione.
Una "conversione digitale" non e' secondo me sufficientemente interessante per attirare l'attenzione di chi non ha la minima idea di cosa siano (stati) i librigame. Temoooo che non sara' mettendo un po' di titoli in qualche biblioteca digitale che arriveranno frotte di nativi digitali a leggere i librigame.

Comunque, chi vivra' vedra'.

Sono molto d'accordo con quanto scritto da Oracolo sulla situazione attuale dei librogame (non su tutto, ma su gran parte sì). Così come sono d'accordo con quanto detto da Yaztromo poco qui sopra. Non nascondo però che sono perplesso quanto curioso sull'utilizzo di Squiffy (o di qualsia altro tool) perchè si rischia di doversi adattare troppo alle possibilità dello strumento. Capisco però che è necessario utilizzare uno programma alla portata di tutti (o quasi).
Lo stesso dubbio ce l'ho sull'idea che sta a monte di questa "operazione": svecchiare il mezzo ma non il flavour.
Siamo sicuri che questa sia la strada giusta per rendere (almeno in parte) appetibili i librogame a nuove generazioni? E' questo il giusto modo di espandere il verbo? Cioè, non è che da quando esistono gli ebook i ragazzini leggono di più...
Seguo comunque questa operazione con molta curiosità/interesse.
Dateci sotto ragazzi e in bocca al lupo!

Anche io penso che la cosa migliore sarebbe progettare dei prodotti completamente nuovi che sfruttino le potenzialità del digitale, anche andando un po' fuori dagli schemi. Il passaggio della digitalizzazione dei libri cartacei dovrebbe essere una fase transitoria, più che altro per familiarizzare con queste meccaniche.