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I. Corto 2018: Il giorno prima degli esami

Re: I. Corto 2018: Il giorno prima degli esami

gabrieleud ha scritto:

E adesso veniamo alle note dolenti, carissimo autore.
Lo stile.
Lo stile è buono. Sai scrivere. MA.
1) Abbondi in negazioni. Ad esempio, leggi in sequenza i paragrafi 11, 12, 13 - ho preso a caso ma sono sicuro che il resto del Corto è simile. È un florilegio di "non". Quando scrivi, scrivi cosa è - non cosa non è. Descrivere è già abbastanza difficile, descrivere per esclusione manda in confusione il lettore.

2) 35 volte "SEMBRA". Di cui 4 volte nello stesso paragrafo (43) di 8 righe. Evitalo del tutto. Se descrivi qualcosa, dì cosa è - non cosa sembra. Davanti al "sembra" il lettore non sa cosa immaginarsi: è quello che sto leggendo o un'altra cosa? Per evitare questa parola, lascia che sia il lettore a decidere che qualcosa "sembra". Ad esempio al paragrafo 7 dici "la fotocopiatrice sembra gettata lì come se l’avessero buttata via, anche se non sembra affatto vecchia". Dovresti piuttosto descrivere la situazione in cui si trova, magari spiegare che è dotata di display e wifi (si capisce dal simbolino) ma è coperta di polvere dietro due scatoloni. Così il lettore immagina che dovrebbe essere l'ultimo modello, solo che non viene usata.
Usa il sembra SOLO quando le cose effettivamente non sono come sembrano.

3) "Non puoi fare a meno di notare che"... potresti scrivere semplicemente "Vedi che". O ancora meglio, scrivi direttamente cosa il protagonista vede (o sente, o percepisce). È ovvio che se mi descrivi qualcosa è perché lo sto vedendo: è un racconto in seconda persona. Sì, qualche volta è inevitabile, ma dove puoi evitalo. Stessa cosa per "Riesci". Par 13: "non riesci più nemmeno a intravederlo" non è proprio il massimo. Bastava dire "Se n'è andato."
Oltretutto, evitare queste locuzioni ti fa risparmiare spazio e parole.

4) Sii più preciso. Già seguendo i suggerimenti che ti ho dato sopra eviterai di descrivere situazioni in modo ambiguo... che purtroppo sono molto presenti in questo corto. Es al par. 4 "ragazzi che si mettono in mostra coi compagni" (cosa stanno facendo?). In generale ho avuto l'impressione che molte cose sono state solo accennate, lasciando a me l'incombenza di immaginare cosa stesse succedendo davvero. Ecco, spiegare questo è compito tuo.

In poche parole il caro vecchio "show don't tell" (che però, ricordiamolo, è ideale per le sceneggiature) bigsmile

monpracem
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Re: I. Corto 2018: Il giorno prima degli esami

monpracem ha scritto:

In poche parole il caro vecchio "show don't tell" (che però, ricordiamolo, è ideale per le sceneggiature)

Bravissimo. Poiché
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"La grammatica è tutto ciò che conta"

gabrieleud
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Re: I. Corto 2018: Il giorno prima degli esami

Nel mio commento ho dimenticato di fare i complimenti all'autore per i molti falsi indizi disseminati, alcuni dei quali citano anche opere presentate in concorso negli anni scorsi. La cosa mi ha divertito.
Ho notato poi che molti trovano insostenibile il modo che l'autore ha avuto di presentare Vera. Non vi sembra che, considerata l'aura ironica che permea tutto il racconto, ci possa stare tratteggiare una ragazza di 18 anni così? Non tanto perché tutte le ragazze di 18 anni siano così, quanto perché la figura è funzionale al racconto e, per quanto esagerata e a tratti macchiettistica, non è totalmente fuori dalla realtà.

Prodo
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Re: I. Corto 2018: Il giorno prima degli esami

Il true path non è decisamente il mio genere, ma almeno l’autore ci ha fatto la cortesia di chiarire subito di che tipo di Corto si trattasse tramite i nomi dei protagonisti e quindi avevo già idea di cosa aspettarmi senza correre il pericolo di rimanere deluso a un passo dalla fine.
La storia è sicuramente originale e abbastanza coinvolgente, ma io sinceramente non ho trovato affatto logiche certe scelte da fare, anzi alcune mi sono sembrate del tutto casuali. Il che non è di per sé un difetto se parliamo di fottutissimi true path, anzi far brancolare nel buio il lettore è una loro caratteristica precipua.
Lo stile di scrittura è piacevole nonostante sia un po’ sincopato, alternando paragrafi brevissimi ad altri molto lunghi e descrittivi. A proposito di descrizioni, mi è sembrato che l’autore abbia voluto sottolineare anche più del dovuto il fatto che l’azione si svolge in una biblioteca, specificando ogniqualvolta fosse possibile le caratteristiche dell’edificio, la “fauna” che lo bazzica e ci lavora, ecc. Ma probabilmente è solo una mia impressione visto che nessun altro lo ha rilevato.
La struttura è originale e a modo suo onesta: all’epilogo ci si arriverà sempre e comunque, quello che importa è quello che succede prima e che può determinare un’interpretazione oppure un’altra della storia. Non male l’idea del manuale per capire come leggere gli epiloghi a beneficio dei lettori meno intuitivi come il sottoscritto! smile2  Solo che non ho capito bene manco quello…  hmm
Per quel che riguarda il sessismo, è stata anche una delle mie prime preoccupazioni ma, oltre a sottoporre il Corto al test della Bechdel, l’unica maniera di verificarlo sarebbe quello di sentire il parere di una lettrice donna quindi (in questo particolare periodo di vita del forum) campa cavallo.
Pur non avendomi entusiasmato, gli riconosco un buon grado di originalità ed è riuscito comunque a strapparmi qualche risata (i reality show sui politici… smile2 ); di conseguenza il voto che gli do non è basso.

VOTO INVIATO AD ADRIANO

GGigassi
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Re: I. Corto 2018: Il giorno prima degli esami

L'ho notato e l'ho preso come un argomento a

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"La grammatica è tutto ciò che conta"

gabrieleud
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Re: I. Corto 2018: Il giorno prima degli esami

gabrieleud ha scritto:

GGigassi ha scritto:

A proposito di descrizioni, mi è sembrato che l’autore abbia voluto sottolineare anche più del dovuto il fatto che l’azione si svolge in una biblioteca, specificando ogniqualvolta fosse possibile le caratteristiche dell’edificio, la “fauna” che lo bazzica e ci lavora, ecc. Ma probabilmente è solo una mia impressione visto che nessun altro lo ha rilevato.

L'ho notato e l'ho preso come un argomento a favore. Non credo che l'autore abbia esagerato, anzi: le varie descrizioni di ciò che succede contribuiscono a rendere "vivo" il luogo, immedesimando il lettore. Molto meglio così che una biblioteca vuota dove non passa nessuno e non succede niente.

E' che l'impressione che mi ha dato è stata quella che tendesse a ostentare un po' la cosa, come a dire "Ehi, organizzatori, guardate come sono stato bravo a rispettare il soggetto del bando!"
E poi magari scopriremo che è fuori concorso smile2
Ma ne dubito hmm

GGigassi
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Re: I. Corto 2018: Il giorno prima degli esami

l'introduzione del racconto mi ha da subito incuriosito invogliandomi alla lettura.

la storia però non mi ha colpito, non sono riuscito a calarmi nella protagonista, mi è piaciuta invece la ricerca dei nomi dei protagonisti e il disseminare di indizi e falsi indizi i paragrafi.
libro giocato 4 volte e mappato, e anche qui devo dire ci sono note liete, la struttura fila benissimo senza intoppi segno a mio avviso di una mano esperta dietro.

in sintesi giudizio positivo anche se la storia raccontata non mi ha particolarmente coinvolto

voto inviato ad ADRIANO

DC One

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Re: I. Corto 2018: Il giorno prima degli esami

Quando ho aperto il corto ero terrorizzato.
Per chi non se lo ricordasse io non sono un "vecchiaccio" come molti utenti del forum, ma ho, in questo preciso momento, esattamente 18 anni e sono cosciente della marea degli stereotipi esistenti sui g-g-g-giovani e sul loro mondo.
Mi aspettavo il peggio, invece devo dire che il corto, su questo aspetto, non se la cava affatto male.
Certo, ci sono alcune situazioni che sono pura fantascienza, ma in generale ci siamo. Confermo che da noi ragazzi l'esame viene preso abbastanza svogliatamente (c'è chi al posto di studiare va a rimorchiare, chi si mette a dirigere la gazzetta dei corti, son gusti), faccio tuttavia presente che nessuno studente andrebbe mai in biblioteca a prepararsi per l'orale, visto che la maturità è un esame di riepilogo e non di approfondimento: in biblioteca ci si va per la tesina, che però si consegna almeno un mese prima.


Recensione "Giorno prima degli esami"

Elementi positivi
Idea simpatica!
Prosa scorrevole e leggera che ben accompagna la storia narrata.
Ironia che non è il mio genere, ma, anche se non mi ha fatto ridere, devo riconoscere che è davvero ben fatta; un plauso alle citazioni, quelle che ho capito erano tutte intelligenti.
Buona organizzazione dei paragrafi; struttura pulita, un'ottima scelta considerato il tipo di corto.
In generale, si nota una grande coerenza: l'autore vuole proporci un'opera senza pretese che intrattenga e lasci spegnere il cervello, ma che allo stesso tempo ponga al lettore delle sfide ragionate e ben bilanciate.
L'elemento che ho gradito di più è stato infatti il true path, a mio avviso uno dei migliori degli ultimi anni, tanto che volendo è possibile finire il racconto al primo colpo ma, se si legge di fretta e si sceglie incoscientemente, si rischia di leggere l'epilogo molteplici volte prima di ottenere il good ending.
Bella l'idea di inserire indizi nell'epilogo, molto originale.
Aggiungo anche che mi ha fatto davvero piacere il rispetto pieno del bando: la biblioteca c'è e si vede, non è un semplice ornamento ma vero e proprio elemento della trama.

Note dolenti
Personaggi di cartone, se per i secondari è accettabile in quanto sono "stereotipi" su cui ironizzare, per i protagonisti è davvero una pecca su cui non si può soprassedere. Un fastidio continuo, come una zanzara che ti ronza attorno innervosendoti durante la lettura.
Lei è una mezza oca su cui difficilmente ci si immedesima e che dimostra continuamente la sua superficialità e inutilità, fa decisamente rimpiangere i personaggi "muti" di molti fighting fantasy.
Ma lui, lui è così odioso che ti spinge a cercare un epilogo segreto in cui lo pigli a ceffoni e ti metti con la fotocopiatrice; oltretutto non sembra avere alcuna caratterizzazione "positiva" oltre al bel sorriso menzionato nel prologo, è l'antitesi del principe azzurro che ci si aspetterebbe da una storia di questo genere.
Il secondo elemento che non mi è piaciuto è stato il poco spazio riservato alle trame secondarie, che a ben vedere non hanno alcuno sviluppo se non nell'epilogo: un vero peccato, soprattutto considerato il grande spazio riservato a false piste e indizi; dalle premesse e vista l'atmosfera, mi sarei perlomeno aspettato un easter egg che avesse a che vedere con la guerra in Corea del Nord, come una visita a sorpresa del dittatore, o magari un finale alternativo in cui la voracità dell'amica trova sfogo.
Queste due carenze, messe assieme, costituiscono, a mio parere, la più grande debolezza del corto: non c'è un vero motivo che spinge il lettore ad andare avanti e, una volta risolte le sfide, nessun motivo per rileggere.
La mancanza di una preda golosa e di sottotrame da esplorare riduce la sorpresa alle simpatiche citazioni, che, pur essendo carine, alla lunga vengono a noia.
Fortunatamente il corto non si prende sul serio e la scorrevolezza della prosa riesce a indurre il lettore a non abbandonare.


In conclusione, un corto carino, molto carino, che se giocato bene si conclude in fretta e si dimentica altrettanto in fretta, ma che, anche se spesso in maniera frivola, intrattiene e si lascia leggere facilmente.
È chiaro che se lo confrontiamo con il corto del 2015 "È un gioco da ragazzi" di Apologeta questo ne esce con le ossa rotte, ma bisogna considerare che quel racconto ha un target e un'atmosfera completamente diversi.
A essere sinceri, giustifico di più una carenza in un racconto soft piuttosto che in un mattone (e sono certo che visto il tema ne arriveranno, ci metto la mano sul fuoco, e ce ne saranno tanti di terribili) e quindi non darò certo un brutto voto.

PM inviato a Pirata delle Alpi

FinalFabbiX
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Re: I. Corto 2018: Il giorno prima degli esami

FinalFabbiX ha scritto:


A essere sinceri, giustifico di più una carenza in un racconto soft piuttosto che in un mattone (e sono certo che visto il tema ne arriveranno, ci metto la mano sul fuoco, e ce ne saranno tanti di terribili)

Iiiiiiiiiih, che pessimista! smile2

GGigassi
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Re: I. Corto 2018: Il giorno prima degli esami

Oltre a scrivere un commento sul corto ne approfitto per esplicitare i criteri di giudizio che adotterò nell'anno in corso. Ogni corto sarà giudicato in base allo STILE, alla STORIA (comprensivo dell'aderenza al tema), alla GIOCABILITA' (tenendo presente i limiti imposti dal concorso) e in base alla PROFESSIONALITA': non dimentichiamoci che è in gioco una possibilità di pubblicazione e che è quindi giusto premiare maggiormente i corti che si dimostrino adatti al pubblico generalista della collana Dedalo.

Giorno prima degli esami è un'ottima introduzione al concorso per cui approvo la scelta della Triade di metterlo come racconto iniziale. Si tratta di un'opera semplice - ma non troppo, piacevole e chiaramente dedicata al sito Librogame's land.

STILE: Il corto è ben scritto e non presenta evidenti refusi, o almeno io non ne ho notati. L'autore ha la tendenza a esagerare con le parole - ci sono paragrafi che potevano essere sfoltiti e altri invece che avrebbero meritato più spazio - ma la struttura di gioco priva di "game over" non rende fastidioso il dover rileggere più volte gli stessi passi, anche perché io, come molti altri, sono riuscito a finire il racconto dopo pochi tentativi. In generale però si percepisce una certa noncuranza per la resa finale dell'opera, di cui parlerò di più nella sezione Professionalità.

STORIA: ammetto che di primo acchito mi ha un po' deluso, perché speravo di trovarmi di fronte a un racconto-gioco "realistico" che è il genere che preferisco. Qui il realismo lascia il posto alla goliardia, con personaggi volutamente stereotipati inseriti in un canovaccio (lo studio prima dell'Esame di Stato) che è puro pretesto, avrebbe potuto essere qualunque cosa e il corto avrebbe funzionato allo stesso modo.   Detto questo, la biblioteca è presente (bellissima la parte sulla ricerca del libro di Mulini) per cui il corto soddisfa il requisito per partecipare.

GIOCABILITA': il true path fatto bene, o quasi. La struttura di gioco è perfetta per questo tipo di corto: c'è un unico percorso (lol) raggiungibile usando il cervello e leggendo con attenzione il testo, ottenendo dei rimandi nascosti da utilizzare ancora una volta usando la testa ma senza mai scervellarsi troppo, e così via. Nulla di paragonabile al triste procedere a tentativi tipico dei peggiori Time Machine o Fighting Fantasy, né agli arzigogoli di alcuni corti eccessivi degli anni passati (ehm...). Forse per il tipo di corto di cui stiamo parlando si poteva sfoltire ulteriormente l'utilizzo di certe meccaniche, vedi ad esempio l'ultimo "numero segreto" da aggiungere, che essendo usato subito dopo poteva essere rimosso, ma sto facendo le pulci a un qualcosa che funziona perfettamente.

PROFESSIONALITA': è la nota dolente del corto, che non è stato scritto e pensato avendo in mente la pubblicazione. Chiaro segno è il fatto che la storia sia farcita di rimandi e "easter egg" che solo un esperto può cogliere, e che in generale sia la storia che lo stile mostrino segni di fretta, come se l'autore non si sia preoccupato più di tanto della resa finale, pensando soprattutto a divertirSI e divertirCI. Ragion per cui si rivela essere una nota dolente per modo di dire: questo corto è probabilmente ciò che l'autore voleva creare, un "tributo" al concorso dei corti, ai librogame e ai puzzle da risolvere che tanto ci piacciono, un racconto piacevole da leggere e da giocare, scanzonato e con una piccola lezione su quanto ancora potrebbe dare una struttura per certi versi abusata come quella del "true path", se usata con criterio. Non ritenendolo del tutto adatto per un pubblico "generalista" non lo premio per adesso con un voto eccellente (sia benedetta la possibilità di modificare il voto!), ma l'autore sappia che ho apprezzato il suo lavoro :-).

Voto inviato a Pirata delle Alpi.

Zakimos
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