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Inizia il 2024: come sarà questo nuovo anno a livello di diffusione editoriale dei LG?

IV. Corto 2018: Io non brucerò

Re: IV. Corto 2018: Io non brucerò

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A un certo punto esce fori un vecchio che fà dice: “Presto chiamate un’ambulanza”, dico “Ma che chiami? Non lo vedi che questi c’hanno si e no trenta secondi de vita?”. Aò so passati venti secondi, so’ spirati proprio così, all’unisono… Mortacci l£%0%0%0%0%0

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Arkham Lêgãcy ¬
Arcimaestro
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Re: IV. Corto 2018: Io non brucerò

Kinn ha scritto:

ln magazzino c'è uno degli indovinelli più conosciuti in assoluto e io ho pensato che fosse un modo per far capire in maniera semplice il sistema, rispondendo alla domanda con la parola Uomo (si trova subito). Soltanto che uomo porta al paragrafo 11

Mi sono fermato anche io qui. Ho pensato che il regolamento fosse interessante, di certo la mancanza di tempo è una giustificazione per gli errori e la punteggiatura di cui già è stato accennato sopra, quindi accolgo l'invito dell'Autore e accetto il corto così com'è: un potenziale corto.

Altrimenti ti avrei messo 4 solo per aver scritto " vai all'01 "

Tanto per "provare" il meccanismo mi sono detto "andiamo al primo indovinello che c'è e risolviamo quello"... ma mi sento di dire che dal paragrafo 2 bisogna andare all'11... solo che non avrebbe senso...

E della domanda al par. 13 come se ne esce? Bisogna rispondere sì o no...

"La grammatica è tutto ciò che conta"

gabrieleud
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Principe del Sole
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Re: IV. Corto 2018: Io non brucerò

Grazie a Prodo che mi ha svelato qualche inghippo e capire un po' di più del racconto. Sono dell'idea di non votare questo corto perché come ha detto lo stesso autore è fuori concorso.

Kinn
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Re: IV. Corto 2018: Io non brucerò

GGigassi ha scritto:

Lasciatemi dire però che pur se l’autore (come ammette lui stesso) ha dovuto lavorare in fretta e furia per consegnare il Corto, gli organizzatori avrebbero potuto aiutarlo segnalandogli le parti mancanti o poco chiare delle regole e qualche altra piccolezza, come ad esempio i numeri dei paragrafi che da un certo punto in poi non sono più in grassetto.

GGigassi, noi questo non lo possiamo fare. Non possiamo emendare i Corti o consigliare gli autori.

Dario III
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Re: IV. Corto 2018: Io non brucerò

L'anno scorso il BAH mi fece notare gli errori "tecnici" (di formattazione dei file Word) e mi fece delle considerazioni a livello stilistico. teach
Utilissima la prima segnalazione, assolutamente campata in aria la seconda smile2

Più che altro recentemente ho letto quel vecchio Corto col robottone giapponese, in cui mancavano interi paragrafi! Gli organizzatori avrebbero potuto segnalare la cosa al povero autore. sad2
In effetti nel caso specifico di questo Corto non è che potevate nemmeno indirizzare verso correzioni che avrebbero necessitato di un lavoro molto profondo di riscrittura, almeno a leggere i commenti degli altri. Ma almeno i numeri di paragrafi che andavano in grassetto, accidenti... sad

GGigassi
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Re: IV. Corto 2018: Io non brucerò

GGigassi ha scritto:

Più che altro recentemente ho letto quel vecchio Corto col robottone giapponese, in cui mancavano interi paragrafi! Gli organizzatori avrebbero potuto segnalare la cosa al povero autore

Del buon DJ Mayhem. Che ammise peraltro onestamente di aver fatto un casino quella volta. L'idea comunque era ottima, tanto da prestarsi a un ampliamento in previsione di un intero libro-gioco sul tema (che prima o poi verrà completato).

Prodo
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Re: IV. Corto 2018: Io non brucerò

Fare un commento ad un Corto è una cosa piuttosto semplice.
Basta leggerlo, giocarlo e mettere giù un paio di righe.
Il rischio è poco, eppure tutti dovrebbero rendersi conto che, nel farlo, ci si sobbarca un enorme fardello sulle spalle.
Un Corto come questo, con una prosa avvincente e una storia che si scopre paragrafo dopo paragrafo mi riporta alla mente il miglior Apologeta (La Luce bel Buio e Liberami, disse l'uomo).
Non so se l'autore ne sia consapevole, ma il solleticarmi con il mio autore di Corti preferito equivale ad una strizzatina d'occhio tanto innocente quanto scivolosa.
Eppure accetterò la sfida di mantenermi imparziale in questo confronto con Apologeta, caro autore sconosciuto.
La tua opera, come ammetti, è una bozza, scritta frettolosamente e, con ogni probabilità, non testato.
Il cuore del Corto sono gli enigmi (inutile che tenti di dissimularlo, autore). E' lì che va sviluppata una meccanica di gioco a prova di stupido che permetta di capire se la strada sia quella giusta o no.
Confesso di non essere sufficientemente intelligente per risolvere il racconto, anche con la soluzione in mano. Per questo sono indeciso se dare un voto basso al Corto, oppure darlo a me stesso. In ogni caso, sono dispiaciuto.
Venendo alla storia, io non sono un amante della letteratura classica, quindi temo di non avere colto le tante citazioni e i suggerimenti. Né forse lo spirito del Corto stesso. Ma non importa. L'ambientazione e la storia sono talmente suggestive da impedirmi di soffermarmi troppo sul mia scarsa cultura letteraria (e che si potrebbe chiedere ad un chimico? I miei studi matti e disperatissimi furono affollati di provette e beute...).
Grazie quindi, caro autore, per ricordarmi che in gioventù anche io avevo l'ambizione di non bruciare.
In pochi riesono a toccare tali corde.
Concludo, quindi, augurandomi che l'autore ci ripensi e ripresenti tale Corto (riveduto e corretto) anche il prossimo anno. Tanto "fuori concorso" per "fuori concorso", che cosa cambia?
Di sicuro, non brucerai, amico autore.

Voto inviato a Pirata delle Alpi.

Quando hai poche carte è importante sapere in che modo ed in quale istante giocarle...

babacampione
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Re: IV. Corto 2018: Io non brucerò

babacampione ha scritto:

Concludo, quindi, augurandomi che l'autore ci ripensi e ripresenti tale Corto (riveduto e corretto) anche il prossimo anno. Tanto "fuori concorso" per "fuori concorso", che cosa cambia?

E se invece lo trasformassimo in un vero e proprio LibroNostro, adeguatamente oliato nelle meccaniche di gioco e sistemato a livello di rimandi ed enigmi? Secondo me un racconto di questo tipo avrebbe tutte le carte in regola per diventare un grande volume "ampio", magari non da 500 paragrafi, ma sui 300-350 sarebbe fantastico.

Prodo
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Re: IV. Corto 2018: Io non brucerò

Di fronte a un corto del genere la domanda che sorge spontanea è: ha senso sbattersi, leggerlo e valutarlo? Diciamola tutta: questo corto è ingiocabile. Non so se è per via di problemi con lo shuffle, mancanza di tempo o rilettura: è ingiocabile. Senza l'errata postata da Prodo non sarei mai riuscito a completarlo. Come si può dare un voto a un'opera così?

Invece lo si può fare e anzi lo si DEVE fare per premiare il lavoro che l'autore ci ha messo dietro. Perché sì, è un'opera fallata come poche che ho visto al concorso dei corti, eppure è affascinante. Colpisce perché è diversa, perché osa e anche se è il contrario di ciò che dovrebbe vincere il concorso di quest'anno mi ha lasciato comunque dentro qualcosa, non solo la frustrazione nel non sapere che pesci pigliare. Un sistema di trasformazione parole in numeri ottimo, molto superiore come fruibilità a quello di Alessandria. Un testo che (finalmente!!) abbandona la tanto abusata seconda persona presente. Una storia onirica e difficile ma che non fagocita del tutto la parte gioco: autore, non è vero che gli enigmi erano la parte meno interessante. Lo sono stati solo perché irrisolvibili, mannaggia a te!

Mi sento però di fare un appunto all'autore a cui va comunque la mia stima: ammetti tu stesso nel racconto di non essere riuscito a completarlo. Perché a questo punto non presentarlo fuori concorso sforando il termine di consegna? Avresti avuto tempo fino ai primi di febbraio con la possibilità di consegnarci un lavoro estremo, suggestivo ma almeno corretto. Poi magari verrà fuori che il racconto E' fuori concorso e presentato fuori termine bigsmile in tal caso... non lo so. Probabilmente presentare una storia così quest'anno è stato un suicidio, ma non me la sento di fartene più di tanto una colpa.

C'è però una cosa su cui voglio menartela e che avrebbe contribuito ad abbassare la mia valutazione anche se il corto fosse stato perfetto: lo stile. Tutti i votanti prima di me hanno elogiato "Io non brucerò" sostenendo che sia scritto in modo eccezionale.

Sono assolutamente consapevole che esiste questa corrente di pensiero secondo cui l'abuso di virgole e incisi nel testo dovrebbe servire a trasmettere un'idea di aulico, di professionale e sono altrettanto consapevole di essere in minoranza, ma da parte mia non posso premiare un corto che si presenta con la frase: "All’inizio, non c’era altro che il vuoto, un vuoto bianco e fosco; poi, apparve una voce".

Come dovrei leggere una roba del genere ad alta voce? Facendo le pause alla Vittorio Gassman che legge l'elenco del telefono? Con la voce baritonale stile rutto? Con la metrica da consumato attore teatrale? La mia scuola di pensiero impone di scrivere in modo semplice quando si parla di cose complesse e in modo complesso quando si parla di cose semplici: il rischio in caso contrario è cadere nel ridicolo involontario e purtroppo in alcuni passaggi "Io non brucerò" commette questo errore.

In definitiva: un'opera coraggiosa come non se ne vedeva da tempo, piena di bug e scritta con uno stile che non apprezzo.

Voto inviato ad Adriano

Zakimos
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Re: IV. Corto 2018: Io non brucerò

Prodo ha scritto:

- (spoiler), spiegazione alla mano dovrebbe dare 30, perché l'Autore nelle istruzioni ha scritto che in caso di passaggi multitermine da convertire bisogna usare la prima consonante di ogni parola che compone la frase, quindi N e B (non contenendo Io consonanti). Invece in piena lettura scopriamo di dover usare l'incrocio N-N, ovvero le due consonanti della parola Non, per arrivare al paragrafo 33

In realtà quel passaggio del regolamento è funestato da un refuso, e per non farsi mancare nulla la frase scelta come esempio è "ciao mondo", in cui la prima parola è composta da una sola consonante  rolleyes  La classica spiegazione che non spiega, cara ai più classici librigame.

Ehi, ma solo a me il racconto sembra uscire da una mancata partecipazione all'edizione 2015, quella a tema "locanda nella nebbia"? O quantomeno si lascia ispirare a piene mani da "La nebbia" di abeas, con quella nebbia che cancella e riavvolge tutto riportandoti all'inizio, ma conservando ricordi e indizi.

A un certo punto esce fori un vecchio che fà dice: “Presto chiamate un’ambulanza”, dico “Ma che chiami? Non lo vedi che questi c’hanno si e no trenta secondi de vita?”. Aò so passati venti secondi, so’ spirati proprio così, all’unisono… Mortacci l£%0%0%0%0%0

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