L'ho finito ieri e mi son subito procurato le due espansioni in attesa che a giugno si scateni The Colour of Madness, che come tanti altri nel gioco è un omaggio alla narrativa del buon vecchio zio Lovecraft.
Si tratta di un "dungeon crawler" che mescola low fantasy e horror, con elementi roguelike (morte permanente, elevato tasso di elementi procedurali) e di gestione della "base operativa" per migliorare i personaggi con i quali costruire il "party" da mandare nei dungeon creati casualmente.
A livello "radiant", quindi il meno difficile, mi ci son volute 100 e passa ore. Difficile, punitivo, a tratti frustrante ma che sa ricompensare il gioco strategico e la capacità di adattarsi, di "trarre il meglio dalle situazioni peggiori" come recita il disclaimer iniziale.
Aggiungeteci: una grafica stupenda che si ispira ai primi bellissimi cicli di Hellboy di Mike Mignola; secchiate di omaggi intelligenti al weird, da Lovecraft (le creature, la sanità mentale,...) alla "casa sull'abisso" di Hodgson, solo per citarne alcuni; un sonoro a dir poco perfetto e disturbante e una tra le migliori voci narranti (secondo solo a quella di Transistor e Bastion).
Per quanto mi riguarda è IL dungeon crawler e mi sa che ci passerò ancora moltissime ore 