MI SONO PIACIUTI MOLTO:
5 Minuti: ottimo meccanismo, si avverte la tensione dello scorrere del tempo e ci sono delle citazioni divertenti. E ha messo tantissima carne sul fuoco pur se in uno spazio così limitato. In ultima analisi troppo difficile per me, ma ne riconosco la grandezza. La scelta di usare il termine “CombOttività” al posto di “Combattività” sarà un errore o una scelta precisa, forse vagamente polemica?
Mangia quei broccoli: incredibile, ma l’ho trovato appassionante e carico di suspense! Viene proprio voglia di rigiocarlo più volte per “vincere”, inoltre la prosa è semplice ma molto buona.
Mothell: un soggetto abusatissimo che si è concretizzato in un FG molto bello e appassionante. La tensione è palpabile e lo stile di scrittura notevole, i vaghi accenni umoristici non sono affatto stonati.
La Valanga, altresì noto come Valanga: geniale nella sua semplicità. Avrebbe dovuto finire in quelli non classificabili a causa della necessità di usare un supporto cartaceo, ma le regole erano scritte in basso e le ho lette dopo. Anche così ho apprezzato moltissimo la resa grafica delle scelte che il personaggio può fare.
MI SONO PIACIUTI:
Avventure alla Fiera: come dice esplicitamente l'autrice, è solo un opuscolo pubblicitario/celebrativo della fiera e del Quadrilatero senza eccessive pretese. Però secondo me è scritto veramente molto bene.
Delitto ai giardini reali: un soggetto molto interessante e originale e un true path che si può risolvere a suon di "trial & error". Si percepisce la necessità di avere più spazio a disposizione per sviluppare meglio le descrizioni e le situazioni, e sicuramente ordinare i paragrafi in ordine alfabetico avrebbe reso più fruibile il gioco, che comunque non è affatto male per essere in definitiva un lungo spot pubblicitario per Age Of Uranus.
Khartum!: un soggetto originale e una bella presentazione. Mi sembra che l’autore conosca bene quello di cui ha scritto.
Il Mare della Tranquillità: sulle prime pensavo di saltarlo e di metterlo tra quelli non classificabili (lo sfondo nero mi devasta gli occhi da pc), ma poi l’ho leggiocato e devo dire che è molto simpatico e ben congegnato. L’autore è stato molto bravo a imbastire una storia articolata pur partendo da dati storici immutabili. Gli si perdona quasi la citazione di McGyver.
Il mistero dell'Occhio del Gatto: questo si sarebbe potuto candidare a essere uno dei miei preferiti, l'ambientazione è molto originale e suggestiva, così come il protagonista. Purtroppo le virgole sono messe in po' a caso, l’autore crede che "concierge" si scriva "concergie" e c'è un errore di rimando (al 14 gli esiti della prova sono invertiti). E poi è incompiuto visto che è anch'esso un flyer pubblicitario!
La città senza tempo: diciamo che mi è piaciuto “sulla fiducia”, perché lo sto ancora leggendo e alcuni enigmi non li ho risolti (né il formato aiuta la lettura da pc). Sono innegabili però la cura e la ricchezza di elementi che l’autore ci ha messo.
La maledizione del saggio Set: molto simpatico, le prove sono decisamente originali e i pochi meccanismi funzionali. Lo stile è parodistico senza essere caciarone. Peccato che la grafica non aiuti nella lettura, almeno da video, e che l’autore abbia una passione sfrenata per l’avverbio “ove” invece di “dove”. E poi al 17 ci arriva addosso qualcosa di “pensante”!
MI SONO PIACIUTI ABBASTANZA:
Il Doppio Drago: un simpatico divertissement nostalgico e citazionista. Il buono Zakimos ci ha infilato dentro un bel po' di roba (può essere che il meccanismo dei combattimenti l'ho già letto da qualche altra parte?) ma la cosa che ho apprezzato di più è il tono umoristico.
Il Piccolo Terrapiattista: simpatico ma un po’ difficile da giocare dovendosi muovere a caso.
Pub Crawl: simpatico, ma alla fin fine è un fottuto true path. Si salva per l’ambientazione. Ho sbagliato qualcosa o alla fine le birre bevute possono essere anche più di 4? Dal paragrafo 19 al 5 il Welsh Pub diventa Wales Pub.
MI SONO PIACIUTI COSì COSì:
Al limitare della foresta: uno SLTA che cambia le carte in tavola a seconda delle scelte fatte ma che a causa delle dimensioni si esaurisce presto. Simpatica l'idea di fare una ricognizione dei vari pantheon, qualche incertezza lessicale (e Ragnarok si scrive senza la C). L'elemento nascosto del paragrafo 9 non so come interpretarlo, non mi ha entusiasmato ma nemmeno infastidito.
Apollo '19: il soggetto è simpatico e originale, l'idea dell'interazione tra due giocatori è stimolante ma limitativa (serve appunto essere in due). L'interattività è data da meccanismi esterni rispetto a quelli soliti dei librogame, il che può essere un bene o un male. Lessico a volte zoppicante ("comprendermi" con l'alieno?!). Avrei dovuto metterlo nella categoria degli inclassificabili, ma era uno dei primi e non l’avevo ancora istituita.
Il Tempio Nascosto: simpatico il meccanismo dei pollici sulle lettere, ma in pratica il fascino del FG si esaurisce qui. La trama è sin troppo classica, alcune instant death mi sono sembrate gratuite e in definitiva è un fottuto true path. È solo una mia impressione o la mappa riportata sul foglio non c’entra niente con la vicenda?
Il Tiro di una Vita: praticamente non c’è possibilità di scelta, l’unica interazione è data dal tiro di un dado, e nessun risultato è poi così illuminante o geniale, né il moralismo della vicenda la riscatta. Inoltre per un’opera che punta tanto sulla scrittura leggere “comparse” invece di “comparve” e “po’” invece di “po’” è quantomeno spiazzante.
La Macchina del Tempo: un soggetto molto interessante e ben scritto che però si perde per strada. Le scelte sono praticamente tutte obbligate, anche se il paragrafo otto sottintende che le altre due di quella sezione siano già state fatte senza che necessariamente il lettore le abbia fatte (oppure ho capito male io?), facendomi pensare inizialmente di aver innescato chissà che paradosso temporale.
Pandoras Box: si presenta benissimo, ma è un po’ come il Corto di Adriano di quest’anno: non si possono fare scelte (se non alla fine) e cambia solo un po’ il punto di vista. Lo stile di scrittura rende decisamente freddi entrambi gli anticlimax finali. E poi una riga su come giocare ci sarebbe potuta stare.
NON CLASSIFICABILI:
Il Dungeon!: impossibile da giocare al pc, almeno per me. Anche ad averlo in cartaceo, però, penso che mi sarebbero partite alcune diottrie
Il sortilegio del giardino del sole: idem come sopra.
La Strada Per Kiev: come sopra.
Leaflet Game: ingiocabile da pc, ma così a naso mi pare una genialata.
Disclaimer: questo gioco utilizza il maschile MA INTENDE ESSERE INCLUSIVO, altresì noto come Riattivazione Droide GMR: simpaticissimo, ma ovviamente ingiocabile in un ambiente diverso dalla fiera.
Sotto il Busento: da giocare in più giocatori e rigorosamente in cartaceo. Così a occhio sembra bello, però.
Al di là di queste annotazioni, non riesco a elaborare una classifica vista l’eterogeneità dei FG e la qualità secondo me molto alta di quelli che mi sono piaciuti di più. Direi che al top metterei Mangia quei broccoli e Mothell a pari merito.
Sicuramente si è trattato di un esperimento apprezzabile ma, pur non essendomi cronometrato, credo di aver impiegato in totale qualcosa come 6/7 ore per giocare nei tempi morti tra ieri e oggi, e 6 FG li ho pure saltati! Senza considerare quei pochi che non ho nemmeno sviscerato del tutto. Insomma, un impegno non da poco: se li avessi giocati tutti in fiera non avrei potuto praticamente fare altro! E in fiera uno ha tante altre distrazioni che gli impediscono di concentrarsi come dovrebbe nella risoluzione dei FG.
Forse per il prossimo concorso dei Corti si potrebbero elaborare dei FacciataGame…