Online il Magazine di Marzo 2020
Arriva il periodico di Marzo, ricco di novità golosissime. Raven/Vincent Books sta per lanciare in Italia gli ACE Gamebooks, una serie curata da Francesco Mattioli e costituita da versioni interattive e molto particolari di alcuni grandi classici della letteratura anglosassone (Alice, Peter Pan, Il Mago di Oz...). Noi di LGL abbiamo intervistato per voi l'autore il grande Jonathan Green, che torna sulle nostre pagine in un serrato faccia a faccia sette anni dopo. Ma non è finita perché anche il traduttore della collana, Fabio Gamberini, ha risposto alle nostre domande. Si tratta dello stesso professionista che si è occupato di Lupo Solitario 29 e de Il Cavaliere del Sole Nero: ci racconta molto sul suo importante ruolo e del suo lavoro con L'Incubo di Alice nel Paese delle Meraviglie . Per finire, sei box in cui altrettanti esperti del genere interattivo (Adriano Cecconi, Matteo Cresci, Mauro Longo, Alberto Orsini, Aldo Rovagnati e Marco Zamanni) ci consigliano quali librogame leggere in questo periodo in cui siamo costretti dentro casa. Trovate il tutto, realizzato e impaginato da Luca Rovelli, nella nostra sezione Magazine, consultabile su lettore virtuale Issuu e scaricabile in formato .pdf.
Ultima modifica di: Prodo Mar-23-20 07:00:22
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Re: Online il Magazine di Marzo 2020
Mornon ha scritto:Mi avevate detto di scrivere 2000 caratteri di articolo e così ho fatto, ma vedo che gli altri sono andati con articoli fiume!
Io avevo dato il limite di 2000 a tutti, ma solo tu sei stato ligio! 
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Re: Online il Magazine di Marzo 2020
permusashi ha scritto:Personalmente ho già recuperato tutti i libri di Green in Inglese tempo fa, devo ancora finire di leggerli tutti, ma per quelli che ho letto (Peter pan & Alice) non posso che dire : da avere assolutamente !
Complimenti a Raven per l'iniziativa.
PS
Anche in Francia i suoi libri incominciano ad essere tradotti.
Con due mercati in più da "sfamare" innutile dire che Green avrà ancora più stimoli per scrivere nuovi libri. E a leggere l'intervista Green é una vera fucina di idee. (^_^)
Non concordo.
Ho letto (senza finirlo) Alice di recente e... come librogame funziona anche, ma lo stile di Green non lo rende per nulla avvincente. Gran parte del materiale (ovviamente) viene dai libri di Carroll, i pezzi originali di Green sono il classico fantasy spruzzato un po’ a casaccio, e tutto è reinterpretato nell’immancabile salsa goth/cyberpunk di cui proprio la letteratura dedicata a questa fascia d’età non sembra poter fare a meno da anni.
Lo stile è veramente poco ispirato, e le descrizioni delle scene topiche suonano fredde e poco coinvolgenti. Sarà anche colpa della prospettiva in terza persona (il lettore non è Alice: il lettore segue Alice). E dal punto di vista del “gameplay” ci sono cose “degne” del vecchio Ian Livingstone, tipo che Alice sta precipitando, intorno a lei svolazzano credenze e libri, e il testo ci chiede se vogliamo aprire le credenze e afferrare un libro quando non c’è nessun motivo per non farlo.
Come quando Livingstone ti diceva:
“C’è un quadro sulla parete. Vuoi guardarlo da vicino?
*lo guardi da vicino*
Il quadro raffigura questo e quello. Vuoi vedere se c’è qualcosa dietro?
*ci guardi dietro*
C’è una cassaforte, vuoi provare ad aprirla?
*lo vuoi*
Hai trovato la combinazione?”
ecc ecc.
Un modo comodo per riempire più paragrafi.
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Re: Online il Magazine di Marzo 2020
EGO ha scritto:
Ho letto (senza finirlo) Alice di recente e... come librogame funziona anche, ma lo stile di Green non lo rende per nulla avvincente. Gran parte del materiale (ovviamente) viene dai libri di Carroll, i pezzi originali di Green sono il classico fantasy spruzzato un po’ a casaccio, e tutto è reinterpretato nell’immancabile salsa goth/cyberpunk di cui proprio la letteratura dedicata a questa fascia d’età non sembra poter fare a meno da anni.
Lo stile è veramente poco ispirato, e le descrizioni delle scene topiche suonano fredde e poco coinvolgenti. Sarà anche colpa della prospettiva in terza persona (il lettore non è Alice: il lettore segue Alice). E dal punto di vista del “gameplay” ci sono cose “degne” del vecchio Ian Livingstone, tipo che Alice sta precipitando, intorno a lei svolazzano credenze e libri, e il testo ci chiede se vogliamo aprire le credenze e afferrare un libro quando non c’è nessun motivo per non farlo.
Come quando Livingstone ti diceva:
“C’è un quadro sulla parete. Vuoi guardarlo da vicino?
*lo guardi da vicino*
Il quadro raffigura questo e quello. Vuoi vedere se c’è qualcosa dietro?
*ci guardi dietro*
C’è una cassaforte, vuoi provare ad aprirla?
*lo vuoi*
Hai trovato la combinazione?”
ecc ecc.
Un modo comodo per riempire più paragrafi.
Anche a me ha lasciato questa impressione di occasionale vetustà stilistica, ma parliamo di un fastidioso "crimine" del quale si è spesso e volentieri macchiato anche il compianto Joe Dever.
E anche tra i librigame più sorprendenti della nuova generazione si contano numerosi e ineleganti espedienti di annacquamento della miscela per "far paragrafi":
Un tipico esempio (del quale, ahimé, Dever era oro olimpico) è concatenare due o tre paragrafi (o dieci, ved. Dever) senza dare alcuna scelta al lettore: sei al 10 e vai al 20, dal 20 vai al 30, dal 30 vai al 40 dove finalmente avrai una scelta.
A me Alice è piaciuto abbastanza, ma temo di essere di parte amando molto questo stile gotico / steampunk che oggi è così inflazionato (evviva, aggiungo!)
Il mago di Oz di Green l'ho trovato più brillante, ma nel complesso questo autore è cresciuto bene, a differenza di Livingstone e Dever che nelle produzioni di vecchiaia si sono crogiolati e fossilizzati su dei design al limite del criminale, dove si ha quasi l'impressione che la presenza di un "giocatore" sia, per l'autore, quasi un fastidio (e va bene, io lo dico poi datemi pure l'ergastolo: LUPO SOLITARIO 30 L'HO TROVATO PESSIMO).
Tornando al magazine, questo numero è una bomba! Forse il miglior magazine che sia uscito nell'ultimo anno!
Complimenti vivissimi alla redazione
Vi dirò, mi perplime molto la scelta di cambiare la copertina di Alice... Quella originale la trovo stupenda e imbattibile.
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Re: Online il Magazine di Marzo 2020
Gott ha scritto:Un tipico esempio (del quale, ahimé, Dever era oro olimpico) è concatenare due o tre paragrafi
Personalmente finché sono 2 o 3 paragrafi concatenati senza bivi non mi danno fastidio e credo ci possano stare, se sono di più effettivamente stonano.
Gott ha scritto:Vi dirò, mi perplime molto la scelta di cambiare la copertina di Alice... Quella originale la trovo stupenda e imbattibile.
Concordo, l'original one è davvero bella, mi piace di più di quella della versione italiana
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