Quando ero ragazzino e andavo a un corso di sopravvivenza (seconda metà degli anni '90), mi venne più volte raccontata la storia di Stivalaccio, un bandito che rapinava le persone che andavano al castello del Belagaio (GR). Presumo si tratti di una leggenda tipica della Maremma.

Seven_Legion ha scritto:

Forza Rygar, dacci qualche dettaglio...

In pratica la storia si svolge in epoca passata non meglio definita: l'unico punto di riferimento per un limes a quo è la presenza del suddetto Castello del Belagaio che, secondo le poche informazioni sul web, è stato costruito nel XII secolo. Insomma, siamo nel più classico dei "c'era una volta".

Il protagonista è Stivalaccio, un tizio che abita nel paese sotto al castello, chiamato così a causa dei suoi stivali tutti consumati e rattoppati. Questo Stivalaccio, essendo un poco di buono, decide un giorno di tendere un'imboscata al prete che torna ogni domenica dal castello dove ha tenuto la messa, carico di offerte per la parrocchia. Il piano ha successo e Stivalaccio decide di prendere solo metà di quanto il prete ha avuto, sapendo che, se prendesse tutto, la vittima potrebbe decidere di non tornare più al Belagaio e in tal caso... addio futuri guadagni! Il prete viene quindi lasciato libero di andarsene, con l'ovvia raccomandazione di non dire niente a nessuno, se ha cara la vita.
Questo si ripete per diverse volte fino a che un giorno il prete non torna a mani vuote dal Belagaio, perché quella domenica c'è una violenta bufera e nessuno viene alla Messa. Stivalaccio, privo di senso dell'umorismo, ammazza il prete. Quando gli abitanti del paese vedono tornare il mulo del prete senza cavaliere, lo vanno a cercare e trovano il cadavere, ma non sanno a chi dare la colpa.
Il giorno dopo arriva in paese un cacciatore che si vanta di avere appena ucciso un "prete". L'uomo si riferisce al corvo (o forse al merlo) che notoriamente è nero come un prete, ma i paesani rozzi e ignoranti la prendono per una confessione e lo sbattono in galera.
Anni dopo, Stivalaccio ormai vecchio e in punto di morte, decide di confessare il proprio reato e ammette pubblicamente di avere ucciso il povero prete. Muore con l'anima in pace e il cacciatore viene rilasciato (meglio tardi che mai).

La favola si conclude con l'avvertimento agli ascoltatori che le anime del prete e di Stivalaccio sono ancora sulla terra, nei boschi attorno al Belagaio, in perenne conflitto. Se si vedono due uccelli che litigano su un ramo durante la notte, c'è una buona possibilità che si tratti dei due spiriti.

Questo è tutto, gente!

"Paperino e il fantasma della grotta?"
Ho letto migliaia di storie disney ma questa non l'avevo mai vista...

molte storie di barks hanno spunti e atmosfera da vendere ma spesso risultano tronche rispetto alle possibilita' perche' nate per la pubblicazione su albi di pochissime pagine...
Questa risulta di 26 pagine, dovrebbe essere una storiona...
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Rygar, hai qualche link?

incredibile, su internet si trovano siti dedicati alle cose piu' strane ma non alle storie nostrane che si vanno perdendo nel nulla...
ci sarebbe bisogno di un'operazione nuovamente alla "fratelli Grimm"

Mi autocito, uscendo un pò dal seminato. Per una discussione in area rolegame riguardante Kata Kumbas e luoghi misteriosi d'italia, avevo indicato questo sito. Non lo conosco molto bene, ma se non sbaglio dovrebbero esserci anche varie leggende italiane che forse potrebbero interessarvi.
http://www.luoghimisteriosi.it/