Ma ahahah, GGigassi, non è un po' presto per arrufianarsi i candidati 2021?
(dai, almeno hai smesso con le idee anarchiche di autogestione )
Comunque, come ho già detto, per quanto mi riguarda il bando del concorso è da stracciare e riscrivere. Non ci sono errori oggettivi in quello attuale, ma, a mio parere, è invecchiato in questi anni e non rispetta più lo spirito delle nuove edizioni. È troppo formale, lungo, mal organizzato e pomposo. Poco invitante per le nuove generazioni, poco adatto ad un concorso che mira ad espandersi e diventare più accessibile. Tutto questo vale sia per la forma che, soprattutto, per il contenuto.
Esempio: ci sono limiti su parole, paragrafi, pagine + istruzioni su come dividere prologo, epilogo, .... Ma se mettessimo 8 pagine come unico limite e finita lì?
Comunque, sono certo che, come ogni anno, avremo modo di aprire un thread e discuterne a fine concorso
Ti accenno la mia personale opinione sulla questione razzismo/blasfemia/politica/..., che è essenzialmente "sì ad allentare, ma non troppo".
Premesso che sulla blasfemia non si può discutere più di tanto, dato che la bestemmia, in certe condizioni, ad oggi è formalmente un reato; direi di evitare.
Personalmente, la linea di condotta attuale mi sembra un po' soffocante e sicuramente da rivedere, ma non so fino a che punto la cambierei.
Se da una parte sono d'accordo con l'opinione che un certo tipo di censura tarpi le ali agli scrittori, bisogna però anche pensare che certi temi possono creare situazioni spiacevoli.
Io in primis ho idee politiche molto forti, ma sul forum mi limito perché so che non sono condivise da tutti - anche se ovviamente penso che alcune lo dovrebbero essere. (anche solo matematicamente, considerando che non esiste un partito di maggioranza assoluta, qualunque cosa uno voti, almeno 2/3 del forum non sarebbe d'accordo).
In questi casi, è ovviamente d'obbligo trovare un compromesso - tastare l'opinione degli altri scrittori (suvvia, non siate timidi!) - vedere come trattano la questione gli altri concorsi.
So ad esempio che youtube, notoriamente molto esigente nelle linee guide dei video "monetizzabili" (10 volte più stretta di ogni edizione dei corti), non consente di parlare di politica o argomenti controversi se non in maniera veramente blanda, tuttavia è invece consentito l'uso della parola "negro" in sé, ad esempio per citare il titolo di un film.
Sì, mi rendo conto che tu ti riferisci a un "corto" distaccato in maniera netta dall'attualità e che non causerebbe bisticci, ma è comunque una linea sottile e delle direttive forti possono aiutare a non andare oltre. Negli ultimi sei mesi abbiamo avuto un ex premier che prende in giro un disabile, un parlamentare che sostiene che il covid sia un super mega complotto delle multinazionali, un ministro che durante una riunione va in bagno per farsi "teleguidare" da un altro partito, giudici che sostengono che il saluto romano in pubblico sia esprimere un'opinione come le altre, il papa che schiaffeggia una fedele. Fino all'anno scorso tutti questi eventi sarebbero stati considerati pura fantasia, se oggi qualcuno volesse riportali in un corto sarebbe da starci attenti, perché potrebbero essere visti come "attacchi" riferiti a quel particolare partito/ideologia/religione/...
A tutto questo aggiungi che se si vuole aprire a un grande pubblico, non bisogna dare modo di dare di questi spunti.