Periodonikes ha scritto:

GGigassi on fire stasera! Se li sta leggendo tutti xD

beh, sono lì per quello, no?

Un'occhiata l'ho data a molti, alcuni sono più impegnativi di altri come regole o attenzione da spenderci.
Comunque mi sembra che in generale la qualità media sia molto alta quest'anno

Adriano ha scritto:

"Innovazione o prevedibilità: qual è la strada da percorrere?"

La lettura dei Corti mi sta spingendo a fare qualche considerazione sul discorso classicismo vs. sperimentazione. Premetto che queste grandi innovazioni anticipate prima dell’inizio del concorso io non le ho viste: [Dedalo: Re_loaded] ricorda come struttura quello dell’anno scorso di FinalFabbiX sulle tempeste solari e i gasdotti da cortile (anzi è più chiaro, quand’ancora tutto da risolvere per me, rispetto all’ermetismo ludico dell’altro), DESLAGRATE mi sembra una versione molto più elaborata del Ventilatore dell’Ikrea, i discorsi teorici de La Deviazione non hanno un corrispettivo a livello ludico, alcuni altri Corti sono giochi di ruolo in solitario con dinamiche che potrebbero essere complesse ma che mi sembrano avere delle basi classiche.
È vero che Arriverai qui e Il Varco Oscuro usano in maniera originale i colori delle pagine e delle lettere, ma non è nulla di paragonabile al situazionismo nichilista di True Path, al già ricordato ermetismo di Fiaza, ai Corti da “giocare” nella vita reale di Babacampione (o era Hieronimus?), ecc.
Fatta questa premessa, che magari sarà smentita quando avrò finito di leggere i Corti di quest’anno, credo che i “classici” abbiano più successo degli “innovativi” perché giocano con degli elementi che tutti conoscono e che possono valutare in base alla propria esperienza. Dimostrare di padroneggiare bene le possibilità del mezzo e magari introdurci qualcosa di un po’ originale viene istintivamente più facile da premiare rispetto alla leggiocata di un Corto che risponde solo alla “sue” regole. Io ad esempio mi sono già fatto un’idea dei Corti a cui darò i voti più alti (e non sono pochi) e sono quelli che non si sono inventati chissà quali trovate narrative o ludiche, ma quelli che accanto a una buona prosa hanno giocato meglio, a volte ottimamente, le carte delle caratteristiche, dei codici, dell’inventario, dei paragrafi segreti, ecc.
Poi da qui a fine aprile manca ancora un bel po’ di tempo e potrei pure cambiare idea.