Re: Corto 13 - Goblin
Zakimos ha scritto:Chiedo conferma all'autore misterioso: se arrivi al 9 con Allmighty non puoi usarlo?
Ti invio la risposta dell'autore:
No, il numero dell'alleato 4llM1ght non può essere utilizzato nel paragrafo 9 perché ho commesso un grave errore durante la stesura del corto e devo per scontato che non potesse arrivare fin lì. Quindi, ignora il povero hacker...
"Lo sai come dev'esse lo sguardo del carabiniere? Pronto, acuto e profondo".
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Adriano
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Re: Corto 13 - Goblin
Recensione di Prodo (già pubblicata sulla pagina Fb di LGL, ma la riporto anche qui):
13 Goblin: Un racconto cyberpunk-fantascientifico, in cui ci avventuriamo addirittura nel cyberspazio. Idea buona, narrazione piacevole (con qualche pecca), alcune piacevoli trovate, una struttura semplice. Per questo meno accattivante? Scopriamolo…
PRO
1) L’idea di fondo, seppur non originale, è adeguata. Attacco hacker, cyberspazio, rimandi futuristici, realtà virtuale. Tutti elementi solidamente calati nel contesto dell’opera, che piaceranno agli amanti di genere e che sono resi con uno stile fresco, semplice ma godibile da leggere e adatto a un’opera snella e di rapida fruizione come un corto.
2) L’ironia di fondo, che l’autore non lesina ricorrendo a continui ammiccamenti, citazioni, battute ed eventi che vengono presentati con serietà, ma in realtà si riallacciano a personaggi o situazioni della nostra attualità e imboccano una deriva demenziale. Mi sono fatto qualche bella risata leggendo Goblin e in particolare ho adorato Salvatore Aranzucca e il Cristinadavenagate.
3) La semplicità, che per qualcuno potrebbe essere un difetto, secondo me è uno dei pregi di questo racconto, forse il principale. Quello che c’è è presentato senza troppi fronzoli: il regolamento è snello, gli enigmi abbordabili, l’epilogo non presenta particolari colpi di scena, il racconto probabilmente non è di quelli memorabili. Ma proprio questa estrema linearità lo rende godibile: uno di quei divertissement che non occupano troppo tempo ma che per la loro stessa natura non si rifiutano mai.
CONTRO
1) Probabilmente la trama poteva essere un po’ più curata. L’ambiente prescelto è talmente ricco di letteratura, possibilità, personaggi e potenziali evoluzioni interessanti da prestarsi a moltissime variazioni sul tema. Lo spazio a disposizione era poco, lo capisco, però Goblin trasmette netta l’impressione di aver osato poco. Quello che è un suo pregio, la semplicità, visto in quest’ottica diventa anche un limite, perché il racconto rimane godibile senza avere la possibilità di spiccare veramente il volo e competere per la vittoria finale.
2) L’italiano proposto, seppur non ci sono molti refusi e non presenta problemi gravi, talvolta ricorre a modalità di espressione più colloquiali che adatte a un’opera scritta. In qualche altra occasione diventa leggermente contorto. Nulla di grave, per carità, ma rispetto alla qualità, in questo senso, di altri racconti in gara, Goblin paga un po’ dazio.
3) Gli epiloghi mi hanno lasciato insoddisfatto. Il colpo di scena finale è telefonatissimo, e qualsiasi scelta si compia si finisce sempre per concludere l’avventura nello stesso modo: questo fatto danneggia molto la reale interattività dell’opera. Di fatto non esistono istant death e indipendentemente da come ci comportiamo, anche se non risolviamo alcuno dei semplici enigmi proposti e imbocchiamo strade discutibili, finiremo per raggiungere lo stesso identico paragrafo finale. L’unica variazione possibile sta nell’eventualità, rarissima, di eccedere con il tempo e incappare in un finale alternativo negativo. Ma è talmente remota come circostanza che per riuscirci bisogna mettersi di impegno. Anche l’epilogo “nascosto”, seppur divertente, non aggiunge granché al racconto.
GLOBALE: Un racconto semplice e di rapida usufruibilità che vi divertirà mentre lo giocherete, ma che probabilmente non rimarrà impresso a lungo nella vostra memoria. L’autore ha osato poco e ha limitato parecchio le reali possibilità interattive del suo lavoro. Il giudizio è positivo perché complessivamente Goblin è divertente, ma il podio resta lontano.
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Re: Corto 13 - Goblin
In questo racconto cyberpunk seguiamo le avventure di un esperto di informatica ispirato, nel nome, ad un personaggio realmente esistente, il tono è leggero, divertente, malgrado sia un’avventura vera e propria. Molto interessante il colpo di scena finale. Il regolamento è ridotto al minimo, si tiene conto del passare del tempo e ci vengono dati dei codici da segnare che influenzano il prosieguo del corto. Purtroppo un errore di progettazione del corto, unito ad altre incertezze narrative, ne riducono la godibilità e la rigiocabilità, in fondo non ci sono morti istantanee anche se si falliamo i facili enigmi, e si arriva comunque al passaggio successivo.
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F.A.S.
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Re: Corto 13 - Goblin
Accidenti, quanto mi sarebbe piaciuto dare il massimo dei voti a questo Corto! Eh, sì, perché invece di premiare chi tira fuori l’argomento “facile”, quello “emozionale” per arruffianarsi i leggiocatori (pure io ho fatto Corti del genere) sarebbe stato giusto celebrare quello dichiaratamente umoristico o comunque leggero che però ha un grande lavoro e delle buone intuizioni alla base. Qui questi elementi ci sono, perché il soggetto è originale e la struttura per quanto semplice è molto ben ragionata (e c’è pure un bel colpo di scena finale), ma…
Posso giustificare il fatto che gli avatar compaiano diversamente da come uno se li aspetterebbe (come un gangster per un agente inglese), perché bisogna sviare il leggiocatore, ma l’enigma iniziale HABERAKADABERAH è troppo semplice (fosse anche una cosa voluta per agevolare il leggiocatore), il passaggio verso il vero finale di vittoria è poco chiaro, cioè non c’è un legame apparente tra paragrafo 9 e 27, e soprattutto il nome 4llM1GHT si presta a essere “tradotto” in maniera diversa da quella intesa dall’autore. Il mio voto è sicuramente alto, ma se l’autore avesse smussato quegli angoli per me sarebbe stato uno dei candidati al podio!
E adesso VIA! (Voto Inviato ad Adriano)
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GGigassi
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