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Re: Corti 2023 - Settimana 4
IlViaggio
Un corto eccentrico e stravagante al punto giusto. La scrittura, arzigogolata fino a sembrare quasi pesante, è in realtà adeguata allo stile psichedelico del racconto, trasportandoci nel flusso di coscienza della protagonista.
Mi è piaciuto lo stile di scrittura (anche se immagino farà storcere il naso a più d’uno) perché lo trovo ambizioso e particolarmente adatto al tema del corto. Mi è piaciuta l’idea di inserire indizi iniziali per individuare le scelte giuste successive. Mi è piaciuta, davvero tanto, l’idea di costruire un corto sul testo di una canzone. Scelta brillante e originale.
Mi è piaciuto meno il poco gioco che si viene a creare, con solo qualche scelta che ha davvero un impatto sulla nostra giocata, e il fatto che, per costruzione, la storia è ovviamente molto povera.
In definitiva, un corto originale e spregiudicato, che mi ha fatto sorridere di gusto una volta compresa l’idea alla base.
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giax
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Re: Corti 2023 - Settimana 4
La nave dei folli
Un corto molto narrativo, con una meccanica semplice ma funzionale alla storia che stiamo leggendo.
Mi è piaciuta l’idea di un corto con un binario di eventi prefissato, dove la meccanica ci permette di decidere quando scendere e scoprire così quale finale abbiamo ottenuto. Ma soprattutto mi è piaciuto tantissimo lo stile di scrittura, evocativo, ben calato nell’ambientazione, che rende alla perfezione l’atmosfera cupa del porto di Bruges e della vicenda narrata.
Mi è piaciuto meno che la trama sia poco esaltante da vivere: la vita del protagonista non è così entusiasmante, probabilmente è una scelta ponderata di chi ha scritto il corto, ma mi ha intrattenuto meno di quello che avrei sperato. Inoltre è molto facile capire quando fermarsi, ed essendoci un’unica meccanica, la semplicità di risoluzione non va incontro alla giocabilità (e rigiocabilità) del corto.
A mio personale parere, il tema è rispettato. La minaccia del viaggio eterno sulla nave dei folli è la spada di Damocle che guida la trama e le scelte del protagonista. Non ritengo ci sia necessità di effettuare un reale viaggio se il viaggio è una parte fondamentale della trama del corto.
In definitiva, un corto che mi ha immerso piacevolmente nella sua atmosfera ma dalla quale sono uscito un po’ troppo presto. Nonostante ciò, è il mio corto preferito di questa settimana.
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giax
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Re: Corti 2023 - Settimana 4
Questo girone è stato ostico da giudicare. I parametri da tenere in considerazione sono:
1. quanto i corti siano attinenti al tema il viaggio (parametro che può diventare soggettivo);
2. Quanto i corti siano facili da giocare tenendo tutto a mente, utilizzando al massimo le dita (parametro molto soggettivo).
Per cui:
ILVIAGGIO è l'unico che rientra pienamente nei suddetti parametri, ma è anche il corto che mi è piaciuto di meno;
LA NAVE DEI FOLLI secondo me non rispetta il tema, ma abbiamo votato L'ANCELLA DI THOR e IL VIAGGIO DELLA MALIA (anche io li ho votati) per cui posso socchiudere un occhio;
L'UOMO CHE MORÌ DUE VOLTE è un po' ostico nelle meccaniche, anche se personalmente non ho avuto troppi problemi.
Ecco il mio parere per ognuno dei corti dopo averli sviscerati:
ILVIAGGIO
Ho avuto difficoltà ad entrare in questo corto. Il tema è rispettatissimo e sinceramente attendevo un corto che interpretasse il viaggio in questa sua accezione. Ed è fatto anche bene! Credo che un trip sia confusonario, fatto di immagini frammentate, surreali, senza logica. Quindi il punto di vista è stato azzeccato. Purtroppo la confusione (credo cercata da chi l'ha scritto) ha dato confusione anche a me e quindi non ho avuto modo di godermi la storia. Mi sono piaciuti i finali, soprattutto quelli negativi! Invece sono stati un po' fastidiosi alcuni loop (a tratti credevo di aver sbagliato io, a tratti credevo che l'autore avesse sbagliato, boh!)
Tra i tre è quello che mi ha colpito di meno, forse per come è stato narrato. L'argomento al contrario mi piace molto, così come alcune immagini che sono davvero un trip.
LA NAVE DEI FOLLI
Questo racconto è scritto benissimo. Vi ho trovato frasi accurate, descrizioni che sembrano pitture e parole ricercate. Peccato per qualche refuso qui e lì. Il tema però non credo sia troppo rispettato. Se vogliamo considerare il viaggio della vita del protagonista, allora sì; ma volendo considerare il viaggio fisico – lo spostamento – questo è solo citato nella fantomatica Nave dei Folli ed è raggiungibile solo in due dei molti finali (per lo spoiler leggere sopra il commento di Pallo), e solo per quell'unico ultimo paragrafo.
Un plauso va ai tanti finali: di solito non mi piacciono, ma qui sono ben fatti e alcuni sono molto appaganti. La pecca è che la meccanica dell'orologio fa terminare il gioco ogni volta che si sceglie di usarla. In pratica è il lettore a scegliere quando finire, non ci sono diramazioni che portano alla fine.
Concludo dicendo che ho trovato una narrativa notevole, frettolosa a tratti, sicuramente per questioni di spazio, ma non ho trovato il fattore gioco: non solo non c'è interattività, ma viene difficile anche definirla narrativa a bivi, in quanto di bivi veri e propri non ce ne sono; le opportunità di scelta sono due: o continui seguendo la linearità della storia o decidi di fermare la lettura.
Per quanto riguarda scrittura e ambientazione bravo/a a chi l'ha scritto, è un racconto che rimane impresso.
L'UOMO CHE MORÌ DUE VOLTE
Questo racconto western personalmente mi è piaciuto.
Alcuni lamentano il fatto di non riuscire a ricordare le parole chiave e i codici. Io l'ho giocato con attenzione (come faccio con tutti i racconti) e non ho avuto difficoltà a ricordare i codici (sono solo 4 e non si incontrano tutte in una run). Le parole chiave sicuramente sono più problematiche, ma ho giocato le prime run non dandogli peso e ho comunque raggiunto finali diversi, quindi direi non influiscono troppo sullo svolgimento del gioco. Ci sono diversi percorsi e ho rigiocato senza annoiarmi.
Indubbiamente le meccaniche sono molte, ma visto che c'è stato un altro racconto dalle meccaniche complesse (FUDUROO) comodo da giocare solo visualizzando la mappa in un'altra scheda, e visto che abbiamo letto MIKE che esplicitamente richiedeva di stampare o salvare le immagini, non me la sento proprio di penalizzare un racconto valido come questo.
Sicuramente il racconto non è perfetto. L'autore/autrice avrebbe potuto pensare a meccaniche più adatte al concorso e avrebbe potuto pensare a un altro modo per giustificare “il proiettile che ferisce”. Ma è un gioco e ci sta. La scrittura mi sembra buona, ma può essere sicuramente migliorata.
Il mio voto va all'UOMO CHE MORÌ DUE VOLTE, un bel corto e potenzialmente un bel libro, in questo girone quello che più si avvicina a un librogame. Senza (alcun mio) dubbio è il migliore dei tre e lo scelgo per la finale. Poi, nel caso, in finale si vedrà.
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Biriany
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Novizio
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Re: Corti 2023 - Settimana 4
Valutazione veloce in una settimana impegnativa, ma in cui comunque ho trovato piacevole leggere tutti e tre i corti in gara.
Il vincitore di questa tornata è La Nave dei Folli, perché mi ha coinvolto davvero tanto in quell'unica lettura che ho fatto: eh sì, perché come già evidenziato dagli altri è venuto spontaneo anche a me decidere quando usare l'orologio, ottenendo così un finale bellissimo. Per mera curiosità ho poi verificato il resto del corto, ma questo è forse un difetto grave? Per un libro certamente, e infatti La Nave dei Folli non potrebbe mai essere selezionato per la pubblicazione, ma nell'ottica del Concorso un'unica lettura coinvolgente ed emozionante per me è più che sufficiente. Sulla questione "viaggio", vale lo stesso discorso de L'Ancella di Thor: il corto è penalizzato da un'aderenza al tema un po' tirata, ma è comunque più valido a livello complessivo dei suoi avversari.
Due parole sugli esclusi: Il Viaggio è un bel corto lisergico, che non manca mai in ogni annata e che in questo caso è quanto mai in tema, con delle bellissime citazioni e un finale gradevolissimo, oltre che a un brutale "ritorno alla realtà" in certe instant death (il "volo" ahimè è molto facile da visualizzare...). A livello teorico dovrebbe essere lui a vincere il round, ma la forma davvero molto zoppicante lo trattiene troppo rispetto a un La Nave dei Folli molto più piacevole da leggere. Magari l'autore misterioso ha volutamente scombinato punteggiatura, maiuscole eccetera in ottica lisergica... nel tal caso mi scuso, ma credo che - anche con riguardo alla struttura del corto e i loop, che va bene che siamo impasticcati, però depotenziano molto la narrazione - si potesse fare qualcosina di più. Il testa-a-testa con la Nave comunque è stato serratissimo, quindi mi riservo di recuperare questo corto con i ripescaggi.
L'uomo che morì due volte sarà un ottimo libro completo, le premesse ci sono tutte, ma in ottica del concorso non posso neppure ipotizzare di premiarlo. Carino il discorso della pistola (anche se il fatto che il pollice sia il buono e l'indice lo scadente è un'informazione in più da ricordare), ma le somme dei numeri da ricordare, con addirittura delle parole chiave da "scordare", e soprattutto quella frase: "prima di proseguire in questo modo, è consigliato ricordare il numero di paragrafo che stai lasciando"...
Autore misterioso, mi stai prendendo in giro? "È consigliato ricordare"? Chi userebbe mai una frase del genere? Mi sembra abbastanza evidente che la frase fosse "prima di proseguire in questo modo, è consigliato annotare il numero di paragrafo che stai lasciando", con il verbo sostituito per venire incontro alle esigenze del bando.
Ripeto: il corto è valido, ma ho il forte sentore sia stato creato senza il bando in mente. Per questo motivo non posso fargli vincere il round, nonostante i suoi indubbi meriti.
(Anche in questo caso, ovviamente, mi scuso con l'autore se la "sistemazione successiva" dovesse rivelarsi una mia supposizione errata, ma non cambierebbe comunque lo scarso rispetto del bando da parte del corto).
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Zakimos
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Cavaliere del Sole
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Re: Corti 2023 - Settimana 4
Il mio voto va a La Nave dei Folli.
LA NAVE DEI FOLLI
So che è molto libro e poco gioco, ma per me sono rispettati sia il tema del viaggio (come viaggio della nave che determina tutta la storia e il viaggio della vita) che la natura di librogioco, con l'elemento delle scelte significative.
Lo scelgo perché è quello che mi ha lasciato di più: un senso di angoscia, di ineluttabilità, di impermanenza, ma anche di profondità dell'attimo presente. Riconosco che è classico nell'impostazione, per cui è più rivolto al passato del librogioco che al suo futuro, tuttavia, come ho detto per L'Ultimo Viaggio, anche questo è un lg che presenterei volentieri a chi di lg non sa nulla.
ILVIAGGIO
Mi è piaciuto. Per me rende molto bene l'atmosfera del trip e la sua atmosfera, insieme al rapporto tra le due (?) Lucie, è il grande punto di forza. Le regole sembrano inutili o inesistenti invece sono importanti ma, proprio come piace a me, non ti spiattellano tutto ma ti fanno ragionare.
Invece difetti per me sono certi loop che ti riportano sempre agli stessi punti con modi precisi di uscirvi, che dopo un po' annoiano e rallentano l'esplorazione, e la mancanza di un obiettivo generale, di una mèta del viaggio diciamo, per cui dopo i primi momenti di esplorazione finisci a vagare un po' senza sapere bene cosa fare. Pensa a come sarebbe potuto essere, se:
a) fin dall'inizio perdessimo l'altra Lucia e dovessimo ritrovarla all'interno del trip, come ritrovar sé stessi;
b) gradualmente ma non troppo il good trip si trasforma in un bad trip e allora bisogna trovare il modo di fuggire dall'incubo prima di restarvi intrappolate, magari salvando sé stesse, l'altra Lucia o entrambe (finali differenti);
c) nel trip c'è un "qualcosa" che vogliamo trovare, ed è per questo che lo facciamo. Ad esempio, una particolare sensazione, come un'illuminazione, magari rappresentata da un particolare personaggio o situazione, come ad esempio il volare/sprofondare. Io per esempio mi sono posto come metaobiettivo il trovare tutti i punti dove potevo volare. Non parlo di achievment/trofei, parlo di obiettivi dei personaggi stessi.
Anche se di certo questi obiettivi chiari potrebbero (ma non è detto) ridurre l'aspetto onirico, sognante.
L'UOMO CHE MORI' DUE VOLTE
E' un po' l'opposto de La Nave dei Folli: se quella o L'Ultimo Viaggio sono rivolti al passato e ai completi neofiti, questo è un corto rivolto al futuro e agli esperti. Un corto strutturato e bene, con finali nascosti e interattività nascosta, probabilmente l'opera di un autore già esperto, con voglia e capacità di sperimentare e di innovare pur tenendo d'occhio la giocabilità e una buona storia. Insomma, c'è davvero tanto da lodare.
Di difetti per me ci sono che la complessità come cose da ricordare è troppa per il bando e troppa per un corto da leggere al pc, inoltre ho trovato io difficile venirne a capo, le interazioni con gli oggetti non le ho trovate intuitive, e questo aspetto prettamente enigmistico per sviscerare il corto nella sua profondità non l'ho trovato abbinato alla sua atmosfera western, associata alla quale mi vengono in mente appunto sparatorie, duelli, ecc... tutte le cose che a livello di trama, di scrittura, ma non di gioco ho sentito.
Forse se avesse avuto un ruolo più preponderante, al posto degli oggetti e delle parole chiave, la meccanica della pistola... non tanto con il proiettile buono/proiettile scadente (che qualcun altro ha già fatto notare che richiede un certo stiramento della sospensione dell'incredulità), ma magari avere un numero di proiettili limitato per tutta l'avventura (es 6, la dimensione del tamburo), tipo i punti Inganno di Loki ne L'Ancella di Thor, e grazie alla nostra capacità di pistoleri sopraffini, dover decidere ogni volta che dobbiamo/vogliamo sparare, se sparare per uccidere o sparare per ferire, con tutta una serie di conseguenze su futuro. Ad esempio, anche solo cambiare il finale decidendo all'ultimo se "graziare" il nostro avversario oppure finirlo una volta per tutte.
IN CONCLUSIONE
E' stata una scelta molto combattuta, anche ora mentre stavo scrivendo, mi è tornato il dubbio se non cambiare il mio voto già deciso, da quanta è la bontà di tutti e tre i corti. Se questi abbinamenti settimanali sono opera dei giudici, davvero tanto di cappello, perché ogni volta hanno abbinato corti ben diversi tra loro ma tutti di pari attrattiva, per cui finora non ho mai avuto l'impressione in un girone che ci fosse un vincitore ovvio. Se non ho votato anche gli altri due corti è perché avevo olo un voto a disposizione. I Corti di Librogames' Land si conferma una fucina di qualità!
"Don't mourn for me. This is my destiny." —Gerrard Capashen
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pristine
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