Ed eccoci al terzo progetto, a cui tengo tantissimo perché segna il mio esordio da curatore, anche se ne ho scritto anche la metà. Una bella storia inquietante, una trama che si intreccia, un libro che merita fiducia!!! <3

Dragan ha scritto:

Ed eccoci al terzo progetto, a cui tengo tantissimo perché segna il mio esordio da curatore, anche se ne ho scritto anche la metà. Una bella storia inquietante, una trama che si intreccia, un libro che merita fiducia!!! <3

Aiuto, sono rimasto indietro! Perché terzo? Oltre a Sherblock cos'altro c'è di tuo in uscita?
Io ho avuto il piacere di leggere in anteprima il librogame e posso affermare che si tratta di un'opera molto originale, suddivisa in due parti intrecciate (una più narrativa ed una ricca di enigmi, alla Dragan style) e che si possono leggere seguendo l'ordine che si preferisce, in cui si interpreta un vero fetentone come non se ne sono visti nei librogame sinora. Inoltre, l'ambientazione africana (sempre più usata nei librogame, dopo Quatermain, Celestino e il Leone Bianco) serve anche a gettare luce su uno dei tanti eventi tragici del secolo appena trascorso.

Ah giusto, Ruper, l'avevo scordato! Ormai serve una sezione apposita per i librogame di Dragan :-D

Dragan ha scritto:

Vi propongo in anteprima un passaggio del regolamento. In questo volume viene simulata nel protagonista la perdita di memoria a breve termine: insomma avrà contezza del suo passato e della sua storia, ma non ricorderà che cosa ha fatto solo qualche ora prima. Per simulare questo meccanismo, la trama è stata divisa in capitoli disposti in un ordine particolare. Come? Così:

"L’avventura comincia dal capitolo 6, con il paragrafo 176, e prosegue con i capitoli 1, 5, 2, 4 e 3. I capitoli 1, 2 e 3 sono scritti in seconda persona e riportano il rimando al o ai paragrafi successivi preceduto da un “vai al”. I capitoli 4, 5 e 6, invece, sono scritti in prima persona e le istruzioni sulle tappe ulteriori dell’avventura sono contrassegnate dal numero secco, senza altre indicazioni. [...] Lo scopo di questa progettazione, stabilita a monte, è mescolare tra loro i confini delle due parti e infondere un effetto di straniamento e assenza di memoria a breve termine di cui il protagonista è colpito. Per assimilare meglio la struttura e l’effetto desiderato potrebbe esserti utile - ma non è in alcun modo indispensabile per comprendere appieno questo volume - aver visto il film “Memento” (2000) di Cristopher Nolan".

Vi siete un po' incuriositi???

Avevo un deja-vu di memento, in effetti XD

Mi piace molto 'sta cosa di procedere a posteriori. Sfrutta le meccaniche del librogame in una maniera rilevante e, mi pare, decisamente innovativa.

Personalmente sono anche colpito, devo dire, dalla brutalità dei temi trattati. La sinossi nel post di apertura è piuttosto forte, per usare un eufemismo. Riconosco il nome di Kony e quindi so che si va a parlare di storia contemporanea e di drammi purtroppo molto reali. Quando si tirano in ballo i traumi della storia recente il pericolo è sempre quello di sollevare un polverone, a prescindere dalla buona volontà e fattura del progetto. Mi (vi) chiedo: come è stata affrontata questa dimensione di cronaca internazionale? C'è stata una ricostruzione precisa di alcuni fatti di sangue di cui abbiamo informazioni approfondite? Ci si limita a citare la realtà dittatoriale ugandese? Si è svolto un lavoro in sinergia con istituzioni che hanno a che fare, per esempio, con rifugiati sopravvissuti a quel regime?

Ah, sisì, grazie per la risposta. Chiedevo per pura curiosità: io stesso di Kony e dell'Uganda ne so giusto per sentito dire. È utile e importante, credo, che anche nella cultura popolare, di cui i librigame fanno parte, si spinga per generare consapevolezza su temi di questo tipo.