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Librogame in versione variant o deluxe: cosa ne pensate?

Corti 2024 - Settimana 2

Re: Corti 2024 - Settimana 2

il mietitore ha scritto:

HarlockHrk ha scritto:

Piccola provocazione amichevole: non so che orologi digitali abbiate tu e FinalFabbiX, ma il 7 digitale ha un trattino orizzontale e due trattini verticali.

Esiste in entrambe le versioni:

https://external-content.duckduckgo.com/iu/?u=http%3A%2F%2F1.bp.blogspot.com%2F-UDQnI98aAgU%2FUJSOfqxenRI%2FAAAAAAAACZk%2FMUTnA-PUIgk%2Fs1600%2Fdclock-7_screen.gif&f=1&nofb=1&ipt=cfcdb2cdc1ceb89a0bc79752de79d22599527d4156414c2d8130b292c0e4c173&ipo=images

Letteralmente mindblown. Prima volta che vedo un 7 così in decenti di "digitalanza" ...

HarlockHrk
Illuminato
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Re: Corti 2024 - Settimana 2

Detto tra noi, credo anch'io che sia una minoranza, ma il fatto è che cercando "digital 7" su google immagini, o su altri motori di ricerca, ottengo quasi più risultati così che senza stanghetta. Vai a capire.

il mietitore
Profanatore
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Re: Corti 2024 - Settimana 2

Scacco Matto ha un bellissimo concept di fondo e ho come la sensazione che nasconda una sorpresa.

Smiletown : trovo che sia scritto meravigliosamente! Ha uno stile che a tratti definirei poetico e, al contempo, riesce a mostrare le scene come una cinepresa. Bellissima questa cosa. La storia poi ha un che di inquietante che mi conquista, m'invoglia a continuare... ma poi mi lascia con un senso di amaro in bocca alla fine.

Le chat noir non è così perfetto ... eppure ... mi ha divertito di più. Non so spiegarlo: è fresco, veloce, felino. Mi sono divertito a gattizzarmi e mi ha galvanizzato vincere. 

primo posto: Le chat noir
secondo posto: Benvenuti a SMILETOWN
terzo posto: Scacco Matto

Budellaro
Maestro Ramas
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Re: Corti 2024 - Settimana 2

il mietitore ha scritto:

Tuttavia non credo che aggiungere due o tre binari perfettamente paralleli risolva realmente il problema, specie in un libro così corto. È vero, è meglio e si inserisce un senso di libertà, ma si tratta comunque di offrire al giocatore due scelte: o vai "verso una delle direzioni giuste, che poi ti porteranno verso l'unico finale giusto" o sbagli vai a finire su un binario morto. La cosa può funzionare in un libro molto più grande, dove la rete di binari e di meccaniche che li governano si fa talmente ampia da dare vita veramente a una storia interattiva. In questo caso avere due o tre scelte che però vanno sempre e comunque finire in un binomio giusto/sbagliato è un gradino sopra il true path, ma finisce lì.

Tra gli altri librigame che abbiamo incontrato finora abbiamo già visto soluzioni che rendono l'esperienza qualcosa di più di una serie di canali paralleli. "La notte dell'Esabau" aveva un ciclo centrale attorno al quale si poteva girare con grande libertà. "Una vendetta" era un true path, ma aveva questa cosa delle visioni che ci permettevano almeno di operare scelte ponderate, basate sugli elementi che ci ricordavamo. Personalmente, a questo è un giudizio mio, credo che i corti debbano fare tesoro della loro essenzialità e proporre esperienze di questo tipo: non una semplice rete di binari, ma meccaniche brillanti che riescano a fare emergere qualcosa che non sia limitato dal minuscolo spazio dei 23'000 caratteri.

"Le chat noir" secondo me ha sì più strade, ma se non posso fare altro che sceglierle sperando che siano corrette siamo sempre dalle parti del true path, a livello di esperienza.

Grazie per esserti spiegato meglio. Mi trovi d'accordo in parte su quello che dici. È logico che di fronte ad un solo finale le varie scelte conducano a quel finale, ma le ramificazioni consentono di raggiungerlo in modi diversi e questo non lo definirei una specie di true path. Trovo comunque interessante un racconto così strutturato. Secondo te questo sistema andrebbe bene per un libro ma non per un corto. Io sono del parere opposto. Data la brevità del corto, inserire diversi percorsi potrebbe portare ad un'esperienza di gioco troppo breve. Ovviamente queste sono solo le mie considerazioni, non sto dicendo che il tuo punto di vista è errato.
La scorsa settimana il corto che mi è piaciuto di più è stato proprio La notte dell'ESABAU. Tuttavia, dopo questa settimana, è sceso al terzo posto nella mia classifica generale (classifica che potrà cambiare entro la fine del concorso). Per i miei commenti rimando al post della scorsa settimana. Ho trovato più interessante l'esplorazione in Le chat noir, più guidata, ma meno confusionaria. Avere libertà mi diverte, averne troppa mi confonde.

Sull'enigma di Smiletwon, quel tipo di 7 esiste, ma non è stata la prima soluzione a cui ho pensato. Resta comunque un buon corto, forse non perfetto, ma d'altronde nessuno di questi sei corti lo è.

In ogni caso rinnovo i complimenti a tutti gli autori, per il tempo dedicato al loro lavoro e per il coraggio di mettersi in gioco.

Biriany
Novizio
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Re: Corti 2024 - Settimana 2

Ecco i miei voti per i Corti di questa settimana:

Benvenuti a SMILETOWN!

Leggendo questo Corto, ho avuto l'impressione di tornare indietro nel tempo e di guardare una puntata di "the prisonner": una serie TV britannica nella quale una spia era sequestrata in un isola stramba, popolata da altri prigionieri che non avevano più nomi, ma dei numeri. L'isola era sotto il controllo del misterioso "Generale". Però, nonostante la sua popolarità e il suoi impatto nella cultura popolare (una puntata dei Simpson e la canzone "the prisonner" degli Iron Maiden), non pensavo che potesse ispirare ancora qualcuno oggi.

"Benvenuti a SMILETOWN" è un Corto che disturba: siamo in questo mondo nel quale il sorriso è d'obbligo e tutti devono essere felici, ma non si può fingere altrimenti la spia che tutti hanno in fronte cambia colore e sono cavoli. Se qualcuno non è felice, non è normale e le autorità devono intervenire... tremendo.

L'opera non si basa solo sulle vicende di Chris, il protagonista che evolve in un mondo di finzione, perché la reazione del lettore di fronte agli eventi descritti e sfido chiunque di continuare a sorridere, senza essere colpiti della paresi facciale di Jack Nicholson nel primo Batman. Questo lato metanarrativo è molto raro ed è il tocco di classe di questo testo. Senza parlare della critica sociale: in questo mondo nel quale il cosiddetto "politicamente corretto" guadagna sempre più terreno con manifestazioni assurde (ho visto al TG1 che vogliono che "Mary Poppins" sia PG 12 per via di una parola detta dal vecchio marinaio) temo che ci sarà veramente una forma di Smiletown della vita reale nei prossimi 10 o 20 anni.

Dal punto di vista ludico, bene il cambiamento dei colori e l'esplorazione di questo mondo troppo perfetto: con pochi elementi ludici semplici, ma efficaci, viviamo le avventure di Chris e di sua sorella al 100%, capendo poco a poco come stanno le cose in questa Smiletown.

L'autore ha avuto molto fegato utilizzando quella definizione di "Spia", senza fare un Corto basato sulla meccanica!

Quindi, un ottimo Corto originale, interessante nelle sue meccaniche di gioco, scritto ad arte e che potrebbe arrivare sul podio.


Le Chat noir

Amico autore, non lo sai ma a me piacciono molto i gatti! Il mio primo "Corto", scritto nel lontano 2014 per un concorso di giochi di ruolo in solitario parlava della lunga guerra segreta fra gatti e non-morti e... vabbè non c'entra niente con i Corti 2024.

Questo testo mi ha divertito molto perché ci ho veduto quasi ogni gatto che va a zonzo nel mio quartiere, alla ricerca di cibo, coccole e di un comodo divano dove passare almeno otto ore.

Lo stile di scrittura è fluido e pertinente: ottima l'analisi del comportamento del felis silvestris, bene le situazioni che deve affrontare il nostro peloso protagonista e il mutevole comportamento della razza umana. Le descrizioni dei luoghi per noi comuni dal punto di vista felino sono interessanti e rendono bene l'idea di quello che potrebbe pensare un gatto.

Il tema della spia, ai sensi della definizione del vocabolario, è rispettato: il nostro amico deve infiltrarsi in territorio nemico, sottrare qualcosa e portarlo al campo base, naturalmente senza farsi cogliere "cor sorcio 'n bocca" (gli amici romani correggeranno la mia ortografia).

Le uniche pecche sono nel fatto che il gatto sappia "leggere" i numeri, capisco che hai scritto così per fare capire come orientarsi a noi lettori, però questo rompe un po' l'incantesimo.

Quindi, "Le chat noir" è un corto divertente e gradevole da leggere e giocare. Amico autore, hai fatto un buon lavoro!

PS: Anche a me piacciono molto i gatti neri!

Scacco matto

Questo testo promette bene, ma perde i pezzi man mano che lo si esplora: bene la partenza e il parallelo fra due regni (suppongo) con tanto di simbologia del gioco degli scacchi.

Ci si immedesima bene nei panni del protagonista spia che deve riuscire una missione d'infiltrazione nel campo nemico semza farsi beccare. Bene le varie opzioni e le situazioni di crisi nelle quali ci ritroviamo ben presto durante questa missione rischiosissima.

Purtroppo, il testo è parecchio scarno e i personaggi mancano di identità e il risultato è un po' "sciapo": il lore avrebbe potuto essere più approfondito con una spiegazione breve di chi sono i Bianchi e i Neri, quali sono le "terre di confine" e dirne di più sul protagonista. Una descrizione più acurata degli accampamenti di ogni fazione, le loro armi, colori e stile delle divise sarbbe stata gradita.

Non dico che il Corto sia scritto male, ma ci sono troppo poche cose per un opera che promette tanto e che è al cuore di qualcosa di più grande, peccato.

Amico autore, questo Corto potrebbe essere la prima mossa di una partita vincente in futuro!


Ecco la mia classifica, tipo Eurovision Song Contest

I miei tre punti vanno a   

 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
  Benvenuti a SMILETOWN!
I miei due punti vanno a   
 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
  Le chat noir
Il mio punto va a       
 Spoiler Show Spoiler Hide Spoiler
  Scacco matto

"We will survive, fighting for our lives, the winds of fortune always lead us on,forever free, for the world to see,the fearless masters, Masters of the sea"

Pirata delle Alpi
Erede di Misson
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Re: Corti 2024 - Settimana 2

È la seconda volta che scrivo il post perché alla prima ho avuto un problema (logout dal forum per qualche ignoto motivo mentre scrivevo) ed il messaggio è andato perduto. Sarò quindi un pelino più breve perché a riscrivere tutto tutto tutto mi prende male  mad

Al terzo posto va Scacco Matto.
Idea potenzialmente interessante, soprattutto per la possibilità di scegliere se essere un infiltrato o meno. Purtroppo la realizzazione non è stata all'altezza: spesso non ho trovato chiaro lo scopo dell'azione o più estensivamente cosa voglia raccontare.

Al secondo posto metto Le Chat Noir
Mi è piaciuto veramente tanto, interessante il modo in cui ha declinato il concetto di spia, gradevole lettura e storia molto carina, ho adorato il fatto che le descrizioni dell'ambiente e delle persone incontrate facciano molto affidamento sull'odore - in fondo il protagonista è un gatto!
Purtroppo nonostante sia molto carino l'ho trovato un po' più lineare di altri corti, e ho dovuto metterlo in seconda posizione perché un altro dei racconti di questa settimana mi ha decisamente rubato il cuore.

Al primo posto va infatti Benvenuti a SMILE TOWN
Storia interessantissima, narrativa perfettamente in point, e soprattutto una meccanica mattissima (in senso ovviamente positivo) che costringe il lettore a sorridere costantemente indipendentemente da quanto brutto, crudele, brutale sia quello che sta leggendo. La meccanica dei colori, poi, è ottima per potenziare le possibilità di rigiocabilità del corto, perché arrivare allo stesso paragrafo da strade diverse e quindi con un colore diverso può dare conseguenze diverse e quindi aprire strade diverse.
L'ho adorato e l'ho trovato il più creativo.

Fox Ludens
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Re: Corti 2024 - Settimana 2

Ciao
Sono arrivato in tempo...? Sembra di si bigsmile
La mia classifica è la seguente:

3 pt Chat Noir
2 pt Smiletown
1pt Scacco Matto.

Dirò in breve quello che penso dei tre corti passando solo per le cose positive, visto che è sulle buone vibes che do il mio parere.

CHAT NOIR: Mi piace molto il sistema e l'immedesimazione. Nella prima run ho vinto quasi immediatamente, il che mi ha fatto venire voglia di esplorare tutto il resto con molta più attenzione; il mio secondo percorso, volutamente più rischioso, mi ha comunque portato a scegliere delle strade più lunghe e ingarbugliate (se si può dire ingarbugliato, parlando di questo corto), ma conquistato la vetta anche agendo più pericolosamente. Il mood del gatto che anche se lo butti dal 7° piano si salva ha confermato la storia delle 7 vite.

SMILETOWN: Anche qui, ho giocato, rigiocato, e letto quello che non avevo giocato semplicemente scorrendo tra i paragrafi. Non amo particolarmente la distopia e certe volte ho sentito un certo sottofondo di Bryan Adams, però sono arrivato in fondo senza problemi. Ho trovato qulcosa di staccato tra i tre blocchi, e un finale che mi ha fatto domandare se in effetti ce l'avevo fatta in good ending (e alla fine, leggendo le altre uscite, credo che lo fosse). Ho apprezzato le varie cose non dette e solo accennate: sono un fan di "lettore, capiscitelo da solo", come ho già scritto in precedenza, per cui per me alcuni di questi issues sono dei grossi plus. Il famoso enigma della porta non l'ho incontrato nella prima run, ho agito da punk e ho scavalcato direttamente. Recuperandolo, ci ho pensato un bel pò, ma non tanto da farmi disamorare.

SCACCO: Mi piace la lore degli scacchi, mi piace il fatto che possa scegliere la fazione, e la sua snellezza in un certo modo mi fa venire voglia di chiedere all'autore di espandere la parte narrativa, di portarci nel cuore di questa vicenda, di approfondire documenti e in generale le cose che non ha potuto, per carenza di spazio o ispirazione, aggiungere. E' un pò una sinossi di quello che potrebbe diventare una storia tesa e intrigante!

Grazie per i vostri lavori, e keep it up!

“Doubt not your purpose nor your strength.”

mambo
Novizio
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Re: Corti 2024 - Settimana 2

Pirata delle Alpi ha scritto:

naturalmente senza farsi cogliere "cor sorcio 'n bocca" (gli amici romani correggeranno la mia ortografia).

Sei promosso!

Pirata delle Alpi ha scritto:

il lore avrebbe potuto essere più approfondito con una spiegazione breve di chi sono i Bianchi e i Neri, quali sono le "terre di confine" e dirne di più sul protagonista. Una descrizione più acurata degli accampamenti di ogni fazione, le loro armi, colori e stile delle divise sarbbe stata gradita.

Ne approfitto citando te per quanto abbia visto dare questo feedback da più persone. Sono in disaccordo: vuoi per la metafora con gli scacchi (ci chiediamo mai quali siano le motivazioni dietro al colore di una partita a scacchi? Non credo!) vuoi per la possibilità di fare scegliere al giocatore la fazione di appartenenza (se ci fosse una fazione "buona" ed una "cattiva" questa possibilità verrebbe sporcata, secondo me) ma io non ho sentito la mancanza di una introduzione o spiegazione.
Dopo l'editing per fare entrare il mio corto in 23.000 caratteri, non riesco a criticare ad un altro autore la mancanza di una spiegazione (più o meno lunga, più o meno soddisfacente) dell'ambientazione purché sia chiaro quel che "devo" fare in quanto protagonista. Ed in questo, finora, tutti e sei i corti hanno fatto il loro dovere (anche Una Vendetta in cui la chiamata all'avventura è tiratissima).
Di alcuni corti mi piacerebbe vedere una versione estesa con la lore approfondita (es: Scheisspion, Smiletown), mentre in altri mi è sufficiente il livello di profondità già usato nel corto (es: Esabau).

Fox Ludens ha scritto:

È la seconda volta che scrivo il post perché alla prima ho avuto un problema (logout dal forum per qualche ignoto motivo mentre scrivevo) ed il messaggio è andato perduto.

Problema noto: le sessioni sul forum durano pochissimo. Qualcuno lo ha scritto nella firma: "Prima di inviare, fate COPIA del testo". Ti do lo stesso suggerimento! Che è quel che sto per fare, avendo scritto un post un po' più lungo ed articolato wink

HarlockHrk
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Re: Corti 2024 - Settimana 2

I Corti di questa settimana mi mettono molto in difficoltà, perché hanno tutti e tre dei pregi, ma anche dei pesanti difetti che mi impediscono di stabilire a cuor leggero un vincitore assoluto.



Le chat noir
Grazioso, ma troppo semplice. Nella mia vita non ho mai avuto dubbi sulla scelta gatto/cane, ragion per cui non scrivo cane/gatto. E, da gattaro, è stata una bazzecola finire il Corto al primo tentativo, seppur con 4 punti di Stress. Figurati se saltavo dentro a un secchio!  tongue
Ho comunque provato tutte le possibilità, che pure non sono molte, ma ne è valsa la pena per la chicca della scena in cui l'amica dei gatti si toglie il cappotto e il gatto si chiede come abbia fatto a cambiare pelo così in fretta  lol
Si è persa l'occasione di divagare un po' con scene di atteggiamenti tipici dei gatti: quale felino, nel corso di una missione del genere, non cederebbe agli istinti, facendosi distrarre dall'immancabile topo o da altre potenziali prede di piccola taglia? O infilandosi in una scatola, o in un altro posticino angusto dove fare un pisolino? O, semplicemente, mettendosi a fissare un punto dove un umano non vede assolutamente nulla, attratto da chissà quale vibrazione cosmica? Ma capisco che lo spazio sia tiranno.

La scrittura è tutt'altro che impeccabile, ma è funzionale. Non me la sento di soffermarmi su tutti i dettagli poco verosimili, o sulla questione della barriera linguistica già sollevata in Scheisspion. Una cosa però la voglio dire: ma in questo condominio / hotel (non l'ho capito bene), stanno tutti con la porta aperta?

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Benvenuti a Smiletown!
Come già avvenne per un Corto che in molti ricordiamo e che altri hanno citato, vale sempre la mia istintiva antipatia per gli scenari distopici, e ancor più quando un racconto distopico abbonda di detti/non detti. Ho trovato specialmente indigesto il finale "migliore", perché viene troncato dopo quell'ultima frase e non concede nemmeno un momento di vera soddisfazione al lettore, lasciandolo lì con altre domande. Per carità, fa parte del genere; è un problema mio, lo capisco.

La scrittura, per quanto sapiente, secondo me vuole fare troppo sfoggio di sé, e in più casi chiede alla comprensione del lettore qualche sforzo gratuito (vedi per esempio al 10). Inoltre, credo che "scattare lo sguardo" (26) sia un'espressione inesatta. Scoprire tutti i risvolti della vicenda, comunque, è stato avvincente. Ottima la presenza di finali multipli, e l'assenza di "colli di bottiglia" con la possibilità di ottenere due diversi finali da quella che sembra una situazione senza uscita.

La "giocabilità" è comunque pressoché inappuntabile, con l'unica eccezione di quell'enigma che subito mi ha fatto dire "evvai! Ci sono anche degli enigmi!", salvo poi scoprire che 17 non è una soluzione valida (ed è stato già dimostrato da @il mietitore che avrebbe dovuto esserlo). Inoltre, giusto per fare la punta alla matita, non ci sono DUE barrette orizzontali nel mezzo dei numeri digitali!

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Scacco Matto
Al di là del contesto vago e di una certa difficoltà di raccapezzarsi nella vicenda, con personaggi e situazioni che non sembrano sempre seguire una rigorosa consecutio, a me questo Corto è piaciuto. Avendo qualche dubbio (nato, in realtà, da una mia disattenzione) su come risolvere la vicenda del personaggio Nero, ho deciso di tracciare il grafo dei paragrafi, ed è venuto fuori uno schema che Steve Jackson in persona non disprezzerebbe. Falsi indizi, la possibilità di saltare numerosi paragrafi e le informazioni importanti ivi contenute, i finali "cattivi" dove il personaggio sopravvive ma perde: è complesso, e non presenta errori grossolani. Ottima l'idea di offrire due diversi personaggi, anche se proprio questo offre il fianco a una grossa critica: chiunque si interpreti, gli indizi richiesti, e quindi il giusto percorso da seguire, sono gli stessi fino alla resa dei conti. Inoltre, i personaggi Neri sono tecnicamente due, ma il finale migliore non ne tiene conto, di fatto riunendoli in un singolo personaggio dopo il bivio iniziale.

La scrittura è senza infamia e senza lode. Il Corto non propone guizzi degni di nota, mantenendosi sempre più gioco che racconto. Le opzioni a fine paragrafo non sono sempre presentate in modo chiaro, tanto che qualcuno si è lamentato che al 49 non si potrebbero scegliere le ultime due opzioni (ma non è vero, perché le prime due sono conseguenti alla decisione di "sputare il rospo": se non vogliamo farlo, possiamo tranquillamente scegliere le opzioni successive). Tutto sommato, credo che questo Corto sia stato valutato un po' frettolosamente da molti, portando a riscontrare errori che in realtà non ci sono.

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L'attinenza al tema del concorso è rispettata da tutti e tre i racconti.



Classifica finale di un turno che per me, in termini di gradimento, è pressoché ex aequo:

1) Benvenuti a Smiletown!
2) Scacco matto
3) Le chat noir

EGO
Barone del Sole
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Re: Corti 2024 - Settimana 2

Le chat noir è molto attinente al tema del concorso perché il protagonista svolge una missione di infiltrazione e ricognizione che mi ha ricordato il resoconto/diario di una spia italiana durante la Seconda Guerra Mondiale. Il bando è rispettato anche dall’unico valore da ricordare durante il racconto e dal solo tiro di dado inserito per portare un po’ di aleatorietà.
L’autore riesce a farci immedesimare nel protagonista felino con le sue distrazioni e i suoi stupori, l’unico neo che ho trovato sono le frasi pronunciate dagli umani che noi lettori possiamo comprendere, mentre i felini non dovrebbero esserne in grado. Magari l’autore avrebbe potuto anagrammare le parole nelle frasi pronunciate obbligando i lettori a pensarci sopra un po’ prima di poter usare l’informazione in esse contenuta.


Benvenuto a Smiletown sfrutta l’altra definizione di “spia” per rimanere in concorso con un racconto dalle fosche tinte distopiche, con tanto di gesto di saluto tipico come nei capisaldi del genere. Il regolamento è minimale e dobbiamo ricordarci solo il colore della spia e... di sorridere, elemento questo che accentua il senso di disagio che questo tipo di racconti dovrebbe suscitare nel lettore. Se questo secondo elemento è utile, non sempre è facile capire il significato emotivo del colore della spia.
La prosa del racconto è elaborata e l’autore riesce a descrivere con efficacia cosa circonda il protagonista descrivendo le sensazioni fisiche o emotive provocate dall’ambiente. Forse però l’autore eccede in leziosità quando utilizza termini rari o desueti, tipo “cilestrino”. Questo mi fa pensare che l’autore abbia alle spalle una certa esperienza se cerca di costruire uno stile personale così ricercato.


Scacco matto rispetta il bando sia per il tema, che per gli elementi mnemonici.
Questo racconto ha una buona rigiocabilità perché ci getta subito nel vivo della trama e solo riprovandolo più volte si riesce a dipanare la trama e a risolvere il mistero spionistico.
Purtroppo, tra i tre racconti, è quello curato meno, con errori di ubiquità e con una prosa scarna. Questo, e le parole chiave che non hanno un impiego nel racconto, induce a pensare che l’autore abbia tagliato un racconto più lungo, che mi piacerebbe leggere, per farlo entrare nei limiti del bando.


La mia classifica è molto combattuta, i primi due per me sarebbero pari merito, però scelgo
Benvenuto a Smiletown
come primo perché, come i capisaldi del genere, estremizza i comportamenti dei regimi contemporanei, come, per esempio, la proibizione di ridere per 11 giorni stabilita qualche anno fa in Corea del Nord.
Le chat noir
è secondo ma lo apprezzato moltissimo.
Scacco matto
si classifica terzo.

F.A.S.
Illuminato
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