La mia classifica:

1° - La Trattativa
2° - Il Giorno in cui piovve Sangue
3° - Sombra

Di Ron Edwards conosco e ho masterizzato solo Sorcerer, quindi non so quanto ci sia di Spione ne La Trattativa (immagino un bel po’). L’ambientazione e l’atmosfera sono rese alla perfezione, anche se capisco che possano essere un po’ ascose per chi non conosce il contesto o non ha visto film come Münich. Una curiosità: non ho controllato ma mi pare che Gerard Richter nel 1975 avesse ancora uno stile iperrealista, il suo divisionismo lo associo più agli anni ’80. Ma potrei sbagliare.
Lo stile di scrittura è ottimo ma purtroppo il coinvolgimento si scontra con una parte ludica che rallenta la leggiocata e inizialmente può lasciare perplessi. Tra dadi da “rimuovere” e “raccogliere” ho faticato a raccapezzarmici, e francamente piuttosto che tenere a memoria i punteggi di Stress ed Escalation ho preferito prenderne nota, perché l’autore ci chiede il punteggio esatto in quel preciso momento e da esso dipende, se non l’andamento stesso della leggiocata, almeno il flusso di informazioni che ne riceviamo. Qualche parolina in più sulle dinamiche di gioco e sui concetti di Stress ed Escalation ci sarebbe stata bene, anche se i secondi sono intuibili.
Il tema della spia è declinato secondo lo scenario dell’agente governativo che lavora sottotraccia per negoziare con i terroristi: forse non centrato al 100% ma secondo me ci sta.

Il secondo Corto è stato probabilmente solo un divertissement per l’autore, che immagino si sia divertito un mondo a scriverlo (questa almeno è la mia impressione). Da buon SLTA le scelte modificano tutta la storia ex post, e a navigarlo tutto si trovano situazioni una più surreale dell’altra – ma pure riferimenti drammatici a casi di cronaca. L’ho interpretato come un gioco con gli stereotipi del genere e le aspettative del lettore. Il fatto che abbia solo 16 pagine leggiocabili mi fa propendere per questa interpretazione di boutade estemporanea, uno “scherzo” o un “capriccio” se fossimo in un contesto di composizione musicale.
Leggo con piacere nei commenti degli altri che non sono l’unico ad aver avuto difficoltà a distinguere numeri di paragrafi e numeri di pagina. Sì, i secondi non sono in minuscolo e le cifre non hanno lo 0 davanti, ma lo stesso qualche problema me l’hanno dato.
Geniale il fatto che la pioggia del titolo, che lasciava presagire chissà cosa, non ha alcun impatto sul gioco o la storia, a parte nel finale trionfante (e anche lì solo per pochi dettagli).
Non male nemmeno l’idea della “spia per caso”, con l’ulteriore aggiunta paracula del segnalatore intermittente, magari anche qui un gioco metanarrativo con il bando di quest’anno, come forse l’uso del termine “spiare” riferito alla strada all’08.
Se l’autore voleva divertire (oltre che divertirsi) con me c’è riuscito, però è innegabile che il Corto avrebbe necessitato di una revisione per ripulirlo dei vari errorini che lo costellano.

La scusa dell’autore straniero ce la siamo già giocati con un altro Corto, quindi per Sombra abbiamo dovuto avanzare l’ipotesi di un Corto AI-generated o in cui sia intervenuto Google Translate.  Eh, sì: è scritto assai male. Al di là di questo, ho trovato anche la struttura ludica zoppicante, con dei ritorni a scelte precedenti che in sostanza sono viaggi nel tempo: vedi i rimandi all’1 e al 4.
Confesso però che mi ci sono appassionato: nella prima leggiocata ero parecchio coinvolto e ho assolutamente avuto voglia di rileggiocarlo per vedere le altre possibilità. Anche la dinamica del tiro dei dadi l’ho trovata funzionale e ben integrata.
La “spia” come colei che ruba informazioni può starci.
Fun fact 1: viene implicitamente annunciato un seguito, ma io ho trovato la storia perfettamente conclusa così.
Fun fact 2: credo che questo sia uno dei pochi Corti che usa una copertina creata dall’autore (o da un collaboratore). Non è granché ma si è visto anche di peggio. Solo che il disegnatore si è lasciato sfuggire la firma, “Pitt” o “Ditt”, cosa che in teoria potrebbe rivelarne chi è l’autore. Ma controllando i nomi dei partecipanti non ho trovato nessuna corrispondenza.

Per me questo è stato un girone piacevole ma non trovo nessuno dei tre Corti meritevole del podio.

Questo giro è strano, ma a giudicare dalle risposte che mi hanno preceduto si presta ad affrontare di petto la questione del tema.

1° posto: La trattativa
Narrativamente impeccabile, per quanto talvolta un po' arduo da seguire per via delle continue ellissi.
Meccanicamente mi pare che l'autore abbia un po' voluto strafare. Da un lato finalmente vedo un sistema che sembra servire a costruire qualcosa, narrativamente parlando. Dall'altra il funzionamento dei dadi presenta qualche punto debole, a partire dal fatto che la prima scelta dei vari casi, ovvero quella tra temporeggiare/fare concessioni/bluffare in verità è ininfluente. L'unica scelta che conta è la seconda, ovvero quella di prendere, tirare, rimuovere dal gioco dei dadi. Dato che narrativamente la prima scelta non aggiunge nulla tutto ciò equivale ad avere un'unica macro-scelta fra nove opzioni. Mi domando se il limite di caratteri non abbia imposto delle cesure in quei paragrafi. Forse sono stati eliminati o spostati pezzi di dialogo che avrebbero reso più narrativamente interessanti le varie opzioni. Anch'io nel mio corto ho dovuto tagliare, ma non ho mai tagliato l'intero blocco narrativo di un paragrafo. Vai a capire.
Vedo perplessità riguardo al tema, ma io personalmente non ne ho: questo finora è il corto più fedele al concetto reale e comunemente inteso di spia. Ho più volte criticato negli altri corti, e lo farò anche qui sotto, la volontà di raccontare le storie di spie-infiltrati alla 007, ma quella è roba notoriamente inventata, appunto, da 007, con nessuna attinenza con la realtà. Le spie vere sono o quelle che si occupano di trafugare cose, riferire cose, osservare cose nella loro quotidianità per conto di agenzie che li assumono in nero, oppure gli impiegati effettivi, con contratto e tutto, delle agenzie in questione. In questo caso ci sono tutte e due: il protagonista lavora per il BfV, che da una semplice googlata emerge essere il servizio di contro-spionaggio della Germania (l'equivalente locale della CIA, quindi... spie), ed è stato tradito da una moglie che si è rivelata essere una spia del primo tipo, al servizio della Germania Est, cosa che emerge fin dai primi paragrafi, che viene confermata da alcuni eventuali paragrafi finali e che è di fatto all'origine di tutti i suoi problemi nel corso della storia.
Non ho avuto troppi problemi con la memoria: abbiamo già avuto altri corti con due valori. Indubbiamente però c'è un problema di granularità tra meccaniche e narrazione che contribuisce a rendere difficoltoso tenere tutto a mente. Ci si riesce, ma si ha qualche momento in cui si dice "oddio, a quant'era lo stress?". C'è bisogno di un lavoro di limatura metodica su questo sistema di tiri per capire come possa mantenere i suoi scopi senza appesantire inutilmente il gioco.
Detto ciò non ravviso bug di sorta, a parte il fatto che i link, da cellulare, non vanno, il che denota scarsa attenzione proprio nella resa finale del prodotto.

2° posto: Il giorno che piovve sangue
Ammetto di essere abbastanza colpito dall'apprezzamento che questo corto sembra riscontrare presso la community. Inizialmente l'avevo mollato dopo un paio di finali dicendomi che non rispettava neppure i crismi del genere, dato che le varie opzioni si smentiscono a vicenda. Apprendo che esiste un sottogenere apposta di questo tipo di libri, e quindi a questo punto non posso considerarlo un difetto.
Per i miei personalissimi gusti rimane comunque un lavoro molto povero: una semplice narrazione ad albero che parte da un'immagine abbastanza forte salvo poi perdersi in azioni difficili da seguire, cambi repentini di genere, personaggi privi di qualsivoglia sostanza. Tra i tanti esempi: il finale del paragrafo 5 credo che sia, non so, una semplice fantasia di potenza ma che drammaturgicamente parlando non è niente: è un'ultra-ellissi che ci proietta in un futuro nel quale, dalle nostre poche azioni compiute finora, conseguono fatti che rendono il protagonista un personaggio di un successo talmente inimmaginabile da disintegrare la sospensione dell'incredulità, e francamente anche la voglia di proseguire.
Finora ho sempre cercato di dare feedback utili, almeno dal mio punto di vista, per raddrizzare il lavoro, ma qui devo dire che faccio veramente fatica a trovare qualcosa di buono, al di là di qualche immagine forte che, però, inserirei in un contesto narrativo, meccanico e ludico completamente diverso.
L'avrei messo direttamente al terzo posto, anche per via di un linguaggio scolastico non all'altezza degli altri, ma...

3° posto (ma farei anche zero punti): Sombra
Il motivo della terza posizione è presto detto: come puntualizzato da altri questo corto non rispetta i criteri del concorso perchè ha più tiri di dado del consentito. Probabilmente la giuria non se n'è accorta; presumo che sia stato ammesso per errore e che sarà di conseguenza eliminato dal concorso.
Qualitativamente ha un buon numero di bivi e la trama può anche andare. Siamo spie nel senso di infiltrati, anche in questo caso, ma almeno dobbiamo agire in una maniera non "fisicamente stealth" bensì in modo tale da non farci riconoscere. A livello tematico ci siamo fatti andare bene delle tirate di capelli, in 'sto concorso, che qui il lavoro non è comunque assolutamente a rischio di essere fuori tema: le cause di esclusione, come detto, sono altre.
L'utilizzo del dado è terribile. Il tiro secco non è narrativamente utile in nessun modo per spingere la narrazione da una parte o dall'altra. È il solito strumento coercitivo per fare andare la storia di qua o di là senza nessun controllo da parte del giocatore.
Linguisticamente il gioco presenta diversi problemi, ma in questo caso sono abbastanza sicuro che si tratti, come suggerito da altri, di una traduzione fatta con Google Translator. Non è un'IA: le IA non sbagliano le parole. Che un autore straniero voglia cimentarsi nel concorso con una sua opera è pregevole, e ci sta che il risultato sia un corto mal tradotto. Purtroppo temo che abbia letto male il regolamento.

Settimana che riesce a condensare i tre corti peggiori visti finora.
Fosse per me metterei 1 a tutti e tre, ma bisogna fare delle scelte, quindi eccoci qua.

3 punti - Il giorno in cui piovve sangue
Uno slata con problemi di omogeneità nello stile narrativo, un'impaginazione poco chiara, una trama un po' confusa fin dal titolo, delle scelte che portano a risultati imprevedibili. Almeno, a differenza degli altri due racconti, sono riuscito a giocare questo corto e capirlo dall'inizio alla fine; è una storia compiuta e pienamente comprensibile.

2 punti - Sombra
Corto con evidenti problemi persino a livello di linguaggio. Mi sono trovato spesso a non capire cosa stesse succedendo o dove dovessi andare. Meccaniche altrettanto confuse, margini di pagina asimmetrici (ipotizzo sia lo storico bug di LGC che ogni tanto riaffiora), lanci dei dadi in sovrannumero.

1 punto - La trattativa
Tema non pervenuto, punteggi da tenere a memoria fuori di testa, meccaniche soverchianti, storia incomprensibile a meno di essere esperti del settore o usare google in continuazione. Sì, è una provocazione metterlo dietro a un corto (Sombra) che è al limite dell'italiano, ma devo dare atto che Sombra sono riuscito a finirlo sforzandomi e seguendo le regole, mentre questo corto no. Ho letto i finali giusto per dovere di critica, perché se mi fossi attenuto al bando, non ci sarei mai potuto arrivare "legalmente". Ciò non toglie che, ovviamente, dietro a "La trattativa" ci sia un enorme lavoro: lo si vede dalla ricostruzione storica, dalla grande atmosfera, dalla cura per il sistema di gioco. Però non toglie che se mi parli di un periodo storico che non conosco e mi chiedi di memorizzare un mondo di numeri, io non riesco a giocarci.

HarlockHrk ha scritto:

Comprendo che fossero le prime due edizioni di un concorso tra amici ma, a meno che non avessero i famosi 12-14 anni che sono stati usati come metro di paragone per bocciare diversi corti di questa edizione, lo trovo poco goliardico e molto, molto deprimente

L'arte non è per tutti

mizraim ha scritto:

GGigassi ha scritto:

Prevedo dibattiti sulla liceità di usare più di un dado.

In realtà, in "Sombra", io conto 9 paragrafi con l'uso del dado, invece degli 8 consentiti dal bando.

Purtroppo non ce ne siamo accorti, dobbiamo fare mea culpa. Il corto in questione è quindi da ritenersi fuori concorso, e non potrà accedere né alla finale né al ripescaggio.