giax ha scritto:

Il corto in questione è quindi da ritenersi fuori concorso

Come funziona la votazione in questo caso? Assegniamo il primo e il secondo posto ai due corti in gara che prenderanno automaticamente 3 e 2 punti, senza inserire Sombra nella classifica?
Grazie.

HarlockHrk ha scritto:

In tutta onestà dubito che possa superare il girone, quindi io continuerei a votare a sentimento nel girone e poi, come ha detto giax, non potrà accedere a ripescaggio e finale

Sì, è abbastanza evidente che la sfida è tra pioggia di sangue e trattativa, ma Sombra è stato messo da alcuni al secondo posto in classifica, relegando ad 1 punto un altro corto. Se ciò dovesse accadere di nuovo, come verrebbero conteggiati i punti?

SuliLand ha scritto:

Sì, è abbastanza evidente che la sfida è tra pioggia di sangue e trattativa, ma Sombra è stato messo da alcuni al secondo posto in classifica, relegando ad 1 punto un altro corto. Se ciò dovesse accadere di nuovo, come verrebbero conteggiati i punti?

Secondo me, per non falsare nulla, la situazione deve rimanere la stessa. Se no non dovrebbero valere neppure i voti precedenti. Poi si può (a malincuore) escludere, anche se non lo farei.
Detto ciò, rimane una call per gli organizzatori, anche se ascoltare il gruppo e poi decidere per me è sempre la mossa più democratica.

GGigassi ha scritto:

per me gli eventuali fuori concorso possono essere votati normalmente: se uno dovesse vincere un girone semplicemente a passare il turno sarebbe il secondo classificato.

Però così gli altri due Corti sarebbero avvantaggiati perché avrebbero un avversario in meno...

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3 punti alla Trattativa
2 punti al Giorno in cui piovve sangue
1 punto a Sombra
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Sombra
Questo testo è un labirinto da cui fatico a uscire… o anche solo a entrare: la prima frase del primo paragrafo non ha senso (neppure se fosse uscita da una traduzione sbagliata!) e questo mi fa pensare che non ci sia stata neppure una rilettura da parte dell’autore. In queste condizioni fatico a trovare del buono, che di sicuro c’è, ma che è nascosto dietro a questo labirinto testuale.
Caro autore, se avessi voglia di rilavorarci, sarò felice di dargli una seconda chance!


Il giorno in cui piovve sangue
Ho dovuto rileggere due volte questo corto per apprezzare l’energia creativa di chi l’ha scritto.
In generale tutto il testo, a mio parere, avrebbe bisogno di un pesante editing e suggerisco all’autore/autrice di semplificare, di evitare frasi fatte che non hanno senso (il cuore tamburellava dolorosamente?), di riflettere bene su quello che si sta esprimendo. Ad esempio, Il giorno in cui la pioggia è rossa, le persone erano “vagamente impressionate” e però “c’era una non dichiarata superstizione”. Non ho capito se c’è o no una superstizione e, se c’è, perché le persone non siano impressionate.
A livello di bivi, diverse scelte vanno prese un po’ alla cieca oppure hanno risultati inaspettati. Questo è in contrapposizione con il fatto che dovrebbe essere il lettore a decidere il destino della storia, quando invece la percezione è di essere in balia degli eventi come lo è il protagonista… epperò in questa avventura non siamo noi il protagonista.
Come detto da altri, via il numero dalle pagine: si confondono con i paragrafi.
A parte queste critiche, che non mi fanno apprezzare appieno il corto, credo che qui ci sia un autore/autrice che non dovrebbe perdere assolutamente la passione della scrittura interattiva! 

— Agli altri recensori dico che non ho capito che problema c’è se questo corto è un CYOA. Ero convinto che questo concorso fosse aperto a narrativa interattiva di tutti i tipi, sperimentale e non.


La trattativa
L’atmosfera di questo corto mi ha coinvolto molto e da questo punto di vista se la batte con Per Speculum. Ho dovuto anche controllare che fosse stato rispettato il limite di pagine, perché sembrava esserci troppo per un corto di sole 23 pagine. Complimenti!
Ora passo ai punti che mi hanno creato più stress
— La complessità di gioco mi lascia molto perplesso. Al 16 non capisco assolutamente perché dovrei scegliere tra tirare 2 dadi e ottenere 2 punti di stress, oppure ottenerli senza tirare dadi. Come posso fare una scelta consapevole, se il meccanismo che c’è dietro non mi è stato spiegato? Se è chiaro e sono io ad essermi perso pezzi, chiedo a qualche altro giocatore di spiegarmelo. In generale comunque tutta la questione dei dadi sembra un po’ una sovrastruttura cucita su una storia che avrebbe brillato con un regolamento più semplice.
— La volontà di eliminare tutti i dialogue tag dal testo mi pare una scelta consapevole, ma non è controbilanciata da un uso sapiente degli action tag. Più volte ho dovuto rileggere per capire chi dicesse cosa (vedi par. 44, per citarne uno).
— Ci ho messo un po’ troppo a capire la relazione tra me, Karin e Marlene. All’inizio i vari non detti mi hanno fatto molta confusione, tale da pensare per un attimo che Karin fosse addirittura un nome maschile! Su questo quindi ci lavorerei: capisco l'intenzione di creare un testo immersivo, ma ci vogliono degli escamotage più solidi perché il lettore non si perda con ciò che non conosce del personaggio che interpreta.
Ad ogni modo, mi è rimasta la voglia di rigiocarlo, più per vedere come cambia la storia, perché se ripenso alla meccanica di gioco… la voglia passa. Ma tutta questa è solo un’opinione personale.