zage ha scritto:

— Agli altri recensori dico che non ho capito che problema c’è se questo corto è un CYOA. Ero convinto che questo concorso fosse aperto a narrativa interattiva di tutti i tipi, sperimentale e non.

penso ti riferisca a me Provo a spiegarmi meglio ma prima ribadisco: non ho mai detto che il corto non dovrebbe essere ammesso, ma semplicemente che faccio fatica a inserirlo in una classifica.

Il primo motivo è che trovo difficile paragonare una storia a bivi “pura”, che manca totalmente della componente game, con tutti gli altri corti letti finora. Potrei limitarmi a confrontarla per la qualità narrativa ma a questo punto il discorso varrebbe anche per i racconti lineari quindi c’è bisogno di qualcos’altro.

Il secondo criterio di confronto potrebbe essere la qualità dei bivi ma anche in questo caso mi trovo in difficoltà e cerco di chiarire il perchè.
In un librogame esistono per me due tipi di bivi: il primo che definirei “ludico” prevede delle scelte giuste o sbagliate, premianti o punitive. E’ fatto bene quando non esiste una scelta scontata e quando l’esito delle scelte è in qualche modo prevedibile (altrimenti è casuale). Nei SLTA questo tipo di bivio non esiste e quindi cade un primo elemento comune sul quale costruire un confronto. Attenzione: è vero che il protagonista di questo corto in alcuni finali muore ma quei finali non sono assolutamente pensati per punire una scelta sbagliata del lettore, sono semplicemente un altro modo per far terminare la storia.
Il secondo tipo di bivio che definirei “narrativo” serve a determinare come si sviluppa la storia per effetto delle azioni del protagonista ed è presente oltre che nei librogame anche nelle storie a bivi (anzi in questo caso è l’unico presente). Lo giudico da quanto sono interessanti le scelte e dall’impatto effettivo che hanno sulla trama. Questo potrebbe sembrare l’elemento comune sul quale costruire un confronto ma…nel corto in questione secondo me non esiste nemmeno questo secondo tipo di bivio. Io non scelgo mai cosa fa il protagonista ma in maniera più o meno diretta come è fatta l’ambientazione in cui si muove. Cosa c’è nella valigetta, chi trova nella stanza, se la donna è una serial killer o la vittima di un rapimento ecc…Mi risulta difficile giudicare questo tipo di scelte con i parametri di cui ho scritto sopra perchè non avrebbe alcun senso.

Tirando le somme: penso che sia sicuramente un esperimento interessante, un’esperienza di lettura interattiva diversa anche dai classici SLTA ma faccio fatica a inserirlo in una classifica. Il mio terzo posto vale “non classificato”. Spero che l’autore non mi odi per questo, per fortuna un altro utente ha postato una classifica speculare alla mia di fatto annullandola

m0ch ha scritto:

penso ti riferisca a me

Ciao m0ch, non voleva essere una frecciatina! Ho scritto “altri recensori” perché per pigrizia non sono tornato a rileggere chi sosteneva questa causa. Anzi, avevo l’impressione che non fossi solo e quindi volevo rimanere generico... O forse eri solo, ma ancora: questione di pigrizia.

Comprendo la tua difficoltà nel confrontare librigioco con forte componente di gioco vs. semplici narrazioni a bivi (e nello specifico i bivi di IGICPS). Tutto lecito: se il concorso è aperto alle tecniche più disparate (come credo sia), allora in effetti è una difficoltà oggettiva.

Per quanto mi riguarda cerco di abbracciare tutto con un metro di giudizio che si basa soprattuto sulla qualità creativa e sull’esperienza complessiva: quale di questi corti mi stimola, coinvolge e mi lascia di più? Questo riesco a dirlo a prescindere dal fatto che ci sia più o meno gioco, storia, ambientazione, interazione, ecc… Sarà l’insieme di queste componenti (e la loro presenza o meno) a determinare la mia esperienza finale.

Mezzo Evo, per dirne uno, con il suo gioco nascosto ha trovato in me il target perfetto (lì, tra l’altro, la componente gioco è praticamente un puzzle enigmistico - no regolamenti, valori o dadi). Ma sono anche un lettore estremamente interessato all’aspetto narrativo e in quello Mezzo Evo, per i miei gusti, fallisce. Se Il Giorno in cui Piovve Sangue fosse stato scritto in maniera impeccabile e mi avesse fatto vivere dei bivi mozzafiato, non avrei avuto alcun problema a metterlo sopra a Mezzo Evo nella mia classifica personale. La Trattativa ha una traccia narrativa che ho apprezzato moltissimo ma il gioco, sovrastrutturato (a mio personale parere), è andato a peggiorare l’esperienza complessiva e quindi la sua posizione nella mia classifica.
Non so se con questi esempi ho chiarito o complicato la mia posizione, e se in qualche modo questo possa aiutarti nelle tue votazioni, ma i tre corti sono esempi di librogiochi che stanno agli estremi e che siamo tenuti a votare… 

Alla fine è chiaro che comunque sia tutto molto soggettivo (non potrebbe essere altrimenti), fa parte del concorso. Gli scrittori stessi possono toccare con mano quanto possano essere apprezzate certe tecniche (più/meno ludiche, più/meno narrative) dalla maggioranza.

Classifica della settimana:
1° posto: LA TRATTIVA
2° posto: IL GIORNO IN CUI PIOVVE SANGUE
3° posto: SOMBRA

Sombra
Ho smesso di leggerlo al primo o secondo paragrafo, e per fortuna ho scoperto che era fuori concorso. Non mi dilungherò a parlarne.

Il giorno in cui piovve sangue
La storia inizia con uno scivolone di gestione del punto di vista. L’autore è passato dalla terza alla seconda persona, per poi tornare alla terza.

“Elia si stringeva nell'impermeabile, di malumore. Faceva freddo e c'era troppa gente sui marciapiedi per evitare che l'ombrello di qualcuno scaricasse l'acqua direttamente nel tuo colletto.”

Chicca non richiesta: generalmente, il primo soggetto enunciato è il protagonista della storia, a meno che non sia chiaramente identificabile altrimenti, per esempio usando una prima o una seconda persona singolare nel contesto.

In generale il brano mi è sembrato decisamente sottotono. Non siamo i protagonisti della vicenda, ma gestiamo semplicemente gli accadimenti di Elia, di cui non sappiamo nulla né proviamo empatia. Inoltre il tema non mi è sembrato rispettato. Elia ha ricevuta una valigetta e vaga a seconda delle nostre scelte totalmente prive di ragionamento (di fatto non sono scelte) raggiungendo finali più o meno casuali.

La trattiva
Il vincitore della settimana, per me. Il livello di scrittura credo sia il migliore letto finora nel concorso. Scrittura pulita, con una buona selezione dei dettagli e una bella gestione dei dialoghi. Credo di aver individuato la penna ma saprò a fine concorso.
Parte struttura e gameplay ammetto di averlo dovuto rigiocare un paio di volte per padroneggiarlo. L’uso dei dadi mi è piaciuto, ma ho dovuto mettermi a casa con tranquillità per farlo bene, nel mio solito viaggio in treno ho faticato.
In generale ho trovato il Corto non adatto a tutti i palati e sicuramente non ai neo lettori di librigame. È un difetto? Non saprei, io lo definirei semplicemente “target”. Mi ha solamente spiazzato alla prima lettura, vista i toni generalmente più “easy” dei Corti.
Consiglio avanzato se posso permettermi per l’autore: i dialoghi mi sono piaciuti molto, ma avrei voluto vederli più “caratterizzati”: a parte il «…» tipico del protagonista, i restanti dialoghi non avevano forte “personalità”. Ma ripeto, è una finezza, mi sono piaciuti.

Sarà che la settimana scorsa mi ha particolarmente entusiasmato con una qualità complessiva che a mio avviso era la più alta finora... sta di fatto che questa volta nessun corto mi ha davvero convinto.
Mi spiace, perché comunque percepisco l'impegno dietro ogni opera... ma questa è stata la settimana peggiore a mio parere. Dovendo comunque stabilire una preferenza, la mia classifica è la seguente:

3 PUNTI = Il giorno in cui piovve sangue
Non disprezzo le storie a bivi, in fondo sono un modo come un altro di costruire la nostra visione degli eventi senza il vincolo delle scelte che dipendono dalla volontà del protagonista. Apprezzo inoltre che si possa cambiare facilmente del tutto genere, così come l'utilizzo duplice del termine "spia". Purtroppo la realizzazione mi è parsa abbastanza caotica e a tratti incoerente; persino lo stile di narrazione si dimostra altalenante (come già teorizzato da altri, sembra sia stato scritto a più mani, senza però che le stesse si siano scambiate i paragrafi scritti per uniformarne lo stile). In ogni caso, questo è stato il corto che mi ha saputo intrattenere di più a questo giro.

2 PUNTI= Sombra
Anche io ho avuto la netta sensazione che quest'opera sia figlia di Google traduttore, che almeno dal punto di vista dello stile narrativo ci impedisce di capire perfettamente di cosa è capace l'autore/rice. Mi permetto di sospettare che si tratti di un esordiente, come si evince da alcuni difetti che normalmente si correggono con l'esperienza (primo fra tutti, i sistemi anti-loop). Giocare a questo corto è stata un'esperienza complessa e dispersiva, ma mi sento di non piazzarlo all'ultimo posto sia perché intravedo del potenziale (le scelte sono varie, e con un minimo di controllo nella fase di progettazione, potevano rendere giustizia all'idea di fondo, che non era neanche male), sia perché l'ultima opera della settimana mi ha del tutto spiazzato.

1 PUNTO= La trattativa
Quando si dice "fare il passo più lungo della gamba"...
Qui credo che ci troviamo di fronte a un esordiente per metà. Nel senso che non credo abbia esperienza pregressa nella realizzazione di librigame, quanto più di GDR. Il sistema di gioco utilizzato, per quanto interessante sia (e io sono sempre a favore dell'innovazione), si è rivelato fin troppo macchinoso e preponderante, al punto da mettere in ombra l'intera storia. Avrei preferito che fosse alternato con momenti di puri bivi, e invece le scelte si rivelavano essere sempre le stesse, e questo a una certa mi ha fatto davvero rosicare (anche perché vuoi o non vuoi si arriva a un punto in cui diventano obbligate in base alla situazione attuale dei dadi). Anche la storia comunque non mi ha preso per niente. Lo stile di scrittura potrebbe andare bene per un qualche copione cinematografico, ma non certo per un'opera di questo tipo, che ho trovato fredda e distaccata. Chi ha scritto quest'opera ha cercato di strafare avendo un calderone pieno di idee... e da questo punto di vista, lo incoraggio a non mollare! Tuttavia, il mio consiglio è quello di prendere un'idea alla volta e concentrarsi sullo svilupparla bene e mitigarla a dovere.

SuliLand ha scritto:

HarlockHrk ha scritto:

In tutta onestà dubito che possa superare il girone, quindi io continuerei a votare a sentimento nel girone e poi, come ha detto giax, non potrà accedere a ripescaggio e finale

Sì, è abbastanza evidente che la sfida è tra pioggia di sangue e trattativa, ma Sombra è stato messo da alcuni al secondo posto in classifica, relegando ad 1 punto un altro corto. Se ciò dovesse accadere di nuovo, come verrebbero conteggiati i punti?

Perdonate il ritardo nella risposta.
La posizione di Sombra nella classifica personale dei votanti è ininfluente, perché comunque noi assegneremo due e tre punti agli altri due corti.
Quindi è perfettamente lecito non votare e non recensire Sombra, anche se noi vi invitiamo a farlo lo stesso per dare un feedback a chi ha scritto il corto.